martedì 27 marzo 2012

Manzano, finta badante ruba i gioielli a un’anziana


                   
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martedì
27 marzo 2012

 

Manzano, finta badante ruba i gioielli a un’anziana

Una giovane con due complici si è introdotta in casa e ha messo a segno il colpo. «Mi hanno portato via tutti i ricordi di famiglia». Il danno supera i 5 mila euro
Manzano, 27 marzo 2012
Ancora una rapina ai danni di un'anziana, beffata da una donna che si è spacciata da badante alla ricerca di un lavoro: supportata da altre due complici e un basista, si è intrufolata con una scusa in casa rubando tutti i gioielli per un danno di oltre 5 mila euro.
La disavventura è accaduta alcuni giorni fa ad una manzanese di 87 anni, Leonilda Passoni. L’anziana aveva aperto la porta di casa per innaffiare le piante fuori l’uscio di casa quando le si è presentata una giovane straniera sui 25 anni, chiedendo di parlarle perché è in cerca di lavoro come assistente agli anziani. Si esprimeva poco chiaramente e a Leonilda era parso che la sconosciuta, dalle sembianze una zingara, fosse una conoscente della badante di una sua amica.
Così l’aveva ascoltata: la straniera diceva di aver bisogno di lavorare perchè era incinta; le aveva chiesto una penna per lasciare il suo nome e insistendo per prolungare la conversazione, bloccando nel contempo la porta con un piede. Neanche il tempo di capire cosa veramente volesse ed ecco arrivare una complice, che, secondo il racconto dell’anziana, s’intrufolava in casa e correva al piano di sopra, dove si trova la camera da letto.
La signora Passoni, a questo punto si insospettiva invitando la giovane ad affrettarsi a scrivere il suo numero di telefono e poi cacciandola urlando: «Ora basta, vattene, cosa cercate?». Intanto in casa s’infilava addirittura una terza persona.
Il tutto è durato pochissimo. Le donne era scappate via veloci, fuori c’è una grande auto nera con il conducente pronto a partire. Leonilda era subito salita in camera con il presagio, quasi una certezza, di non trovare più la sua scatola degli ori. «Avevano studiato tutto, mi sono sentito beffata - racconta amareggiata -. Hanno violato la mia intimità e portato via i ricordi di famiglia che conservavo in un armadio. Non ci si può fidare più di nessuno! Cosa dobbiamo fare: vivere chiusi in casa?».
Neanche il fratello, con cui Leonilda vive, si è accorto del fatto. Si trovava fuori e aveva notato la macchina, ma nella via c’è movimento e nulla lasciava presagire una rapina in pieno giorno e in così poco tempo. Denunciato il furto ai carabinieri, l’unica consolazione per Leonilda è che, come le hanno anche detto i suoi familiari, la brutta avventura non è degenerata in un episodio di violenza, come sta capitando in molte ville del Nordest, dove le vittime spesso vengono malmenate.

Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA

 Rassegna stampa a cura
dell’Assessore al Commercio, Territorio, Turismo,
Agricoltura, e Innovazioni tecnologiche
cav. Rosario Genova

lunedì 26 marzo 2012

Manzano, sarà una corsa a tre E spunta l’incognita-civiche


                   
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domenica
25 marzo 2012

Manzano, sarà una corsa a tre E spunta l’incognita-civiche

La spaccatura nel centro-destra è più marcata che nel 2007: Udc e Lega assieme Emergono pure i “bandelliani”, per il centro-sinistra un neofita della politica
Manzano, 25 marzo 2012
Nel 2007 Lidia Driutti, che amministra l’azienda di famiglia, fu eletta sindaco di Manzano con il 62,01% dei voti. Si era candidata con la lista Progetto Manzano-Udc ed era sostenuta anche dalla lista di Forza Italia (all’opposizione c’erano la Lega e il centro-sinistra). I prossimi 6 e 7 maggio si giocherà la sua riconferma alla guida della cittadina correndo contro Lucio Zamò, imprenditore ed ex presidente della Pro loco, pure di centro destra, e Marco Iacumin (centro-sinistra), ingegnere e neofita della politica. La grande novità è l’aumento delle civiche in lizza. La Driutti dovrà però fare i conti con la scomposizione del centro-destra, scomposizione che lei stessa inaugurò quando diede l’addio a Progetto Manzano-Udc per approdare nel neonato Pdl. Ma la sua maggioranza subì altri scossoni, con due importanti defezioni. «Non due defezioni – precisa lei stessa – ma un allontanamento spontaneo e una sorta di licenziamento». Il primo fu deciso dal capogruppo di maggioranza, Annamaria Chiappo, che passò, armi e bagagli, all’opposizione con il Carroccio. Sia lei che il sindaco sostengono che ci furono tentativi per far entrare i leghisti in maggioranza, ma che dall’alto non arrivò il via libera. Il “licenziamento” riguardò, invece, l’allora vicesindaco, Cristiano Fornasarig, reo di avere rilasciato al nostro giornale un’intervista al vetriolo sui mali di pancia di giunta e maggioranza di centrodestra. E proprio Fornasarig sarà uno dei prossimi avversari del sindaco uscente, giacchè sarà il capolista della civica di centro destra “Un’altra Manzano”, che proprio da pochi giorni ha suggellato l’accordo con l’Udc (che, dunque, abbandona la Driutti). Assieme al Carroccio e a un’altra civica sosterranno la candidatura di Zamò. Lapidario il commento del sindaco: «Mi spiace per la Lega che aveva annunciato una candidatura forte e che, invece, si è adattata ad appoggiare Zamò». L’imprenditore non commenta e precisa che soltanto oggi ufficializzerà la sua decisione che tutti danno per scontata. Dunque: il Pdl deve rinunciare all’accordo con l’Udc, nel mentre si era visto sfilare diversi candidati che hanno optato per la lista dei bandelliana di “Un’altra Manzano”. Tuttavia, la Driutti tira fuori dal cilindro la neonata civica “La Giovane Manzano”, composta da ragazzi tra i 20 e i 30 anni e che lei definisce «la vera novità di questa competizione». «Sarà comunque una sfida aspra», ammette la Driutti, consapevole che Zamò pescherà giocoforza tra lo stesso elettorato.
Il Pdl da tempo ha fiutato l’aria ed è corso ai ripari. Inizialmente, qualcuno avrebbe preferito l’avvicendamento della Driutti, ma alla fine è prevalsa la regola dei due mandati. Certo è che la candidatura, come capolista del Pdl, dell’ex sindaco di Manzano (quasi due legislature) e attuale vice presidente della Provincia, Daniele Macorig, e la riconferma dell’assessore Valmore Venturini ha un duplice obiettivo. Primo: rafforzare l’immagine e la forza d’urto di un Pdl che perde pezzi. Secondo: blindare il sindaco uscente. La Driutti fa buon viso a cattiva sorte e ribatte che la sua riconferma non è mai stata in discussione: «Non ho mai temuto – aggiunge – che il sostegno del mio partito mi potesse venire meno». Insomma, lei lo strappo del centrodestra non lo teme anche perché, ad esempio, ritiene che «il radicamento dei bandelliani sul territorio sia molto scarso». Inoltre, si dice certa che il bilancio del suo quinquennio «sia più che positivo. Non abbiamo realizzato tutto, ma sono state compiute scelte ancora più positive come ad esempio investimenti produttivi e razionalizzazione delle spese con un risparmio di 400 mila euro l’anno».
Già, ma cosa rimproverano gli avversari alla Driutti? Zamò si affida a uno slogan delle sue liste: «Fatti e non parole, lavoro e innovazione», che sarà anche il canovaccio della sua campagna elettorale. «Credo - insiste – che quello del lavoro, che è un diritto sancito dalla Costituzione, sia davvero la questione centrale perché significa sviluppo del territorio, ma anche serenità delle famiglie». No, nessuna affondo particolare da Zamò, che preferisce parlare di un progetto per il rilancio di Manzano, «un progetto che dica ai manzanesi quale dovrà essere lo sviluppo e il futuro della loro comunità».
Anche Iacumin preferisce non attardarsi su «critiche all’amministrazione uscente. Non sono queste la mia intenzione e la mia strategia. Io parlerò soltanto del nostro progetto amministrativo». Mauro Iacumin correrà con la lista “Manzano innova” e avrà anche il sostengo del centro sinistra “canonico”: Pdl, Sel e Idv, ma sul simbolo della lista non ci sono ancora certezze. Neofita della politica («Non ho mai militato in alcun partito»), assicura che il suo vero obiettivo sarà l’innovazione. «Ma puntiamo – aggiunge – anche a dare una ringiovanita all’esistente, cercando di annullare o limitare i collegamenti di persone che hanno diretti interessi con la pubblica amministrazione». Sfida non facile, quella del centro sinistra che però guarda con ottimismo al polo bifronte degli avversari. «Come minimo – dice ancora – vogliamo migliorare il risultato del 2007, ma è un risultato minimo come dicevo. Deciderà l’elettorato. Noi, siamo pronti con una bella squadra e con un programma che sottoporremo ai cittadini». Già, i cittadini: uno dei punti interrogativi della competizione di maggio sarà l’affluenza alle urne. Le prossime amministrative rappresentano, infatti, anche il primo test politico che arriva nel bel mezzo di una stagione dove la politica ha raggiunto il massimo dell’impopolarità: il 95% degli italiani in questo momento si sente lontano dai partiti, anzi, non li ama proprio, ma i tre candidati-sindaco manzanesi sostengono che le elezioni comunali sono altra cosa perché nei Comuni il palazzo deve quotidianamente confrontarsi con i problemi della gente. I partiti dove si voterà le prossime amministrative sanno di essere sempre più costretti ad appoggiarsi alle civiche proprio con l’obiettivo di attirare l’attenzione soprattutto dai tanti elettori sfiduciati.
Domenico Pecile©RIPRODUZIONE RISERVATA

 Rassegna stampa a cura
dell’Assessore al Commercio, Territorio, Turismo,
Agricoltura, e Innovazioni tecnologiche
cav. Rosario Genova

Dopo oltre 5 anni i donatori di sangue ritrovano una sede


                   
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domenica
25 marzo 2012

Dopo oltre 5 anni i donatori di sangue ritrovano una sede

I donatori di sangue ritornano, dopo oltre cinque anni, a Manzano.
Manzano, 25 marzo 2012

La nuova sede della sezione dell’Afds è stata inaugurata ieri pomeriggio al Centro territoriale, nel Poliambulatorio di via Terzo Drusin 25. La convenzione per l’utilizzo dello spazio - concesso in uso gratuito dall’Aper i servizi sanitari numero 4 Medio Friuli tramite l’interessamento dell’amministrazione comunale - è stata sottoscritta nel dicembre scorso, in occasione dell’apertura dei locali ristrutturati del complesso sanitario.«L’azienda sanitaria – afferma il presidente dell’Afds manzanese, Rino De Sabbata – ha saputo cogliere l’importanza sociale e sanitaria che l’associazione ricopre sul territorio. Un ringraziamento all’Ass 4 e all’amministrazione comunale, in particolare all’assessore alle politiche sociali, per il costante interessamento per l’ottenimento del nuovo spazio».
Il locale è condiviso con la struttura sanitaria al fine di ottimizzare gli spazi e ospita una trentina di persone.
«La nuova sede consentirà di divulgare il messaggio nobile del dono del sangue – aggiunge Alessio –. Esternamente, adiacente all’ingresso principale, è riconoscibile il noto simbolo del pellicano, mentre una bacheca consente la divulgazione delle notizie a tutti i soci».
Venerdì scorso si è anche riunita l’assemblea ordinaria dell’Afds manzanese; all’ordine del giorno, la relazione morale e finanziaria, nonchè l’organizzazione “Festa del donatore” edizione 2012.
Rosalba Tello@PRODUZIONE RISERVATA

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dell’Assessore al Commercio, Territorio, Turismo,
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Nell’urna c’è l’ombra della crisi della sedia


                   
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domenica
25 marzo 2012

Nell’urna c’è l’ombra della crisi della sedia

Il Distretto segna il passo e anche i preti denunciano il disagio sociale per l’emergenza lavoro
Manzano, 25 marzo 2012

La priorità assoluta che il nuovo sindaco di Manzano dovrà mettere in cima a qualsiasi altra azione sarà come affrontare la crisi economica. In paese la lamentela più comune verte proprio sulla mancanza di lavoro: troppe le aziende che chiudono, o che vorrebbero e non possono. La disoccupazione aumenta senza interventi decisivi che rattoppino la difficile situazione delle famiglie, come hanno fortemente denunciato anche alcuni parroci del Distretto, preoccupati per l'incremento del disagio sociale legato alla mancanza di lavoro. Non solo stranieri ma anche operai autoctoni specializzati e con esperienza, che a causa dell'età sono anche difficilmente reinseribili. All'emergenza lavoro si collega l'emorragia delle piccole aziende che man mano scompaiono, quasi inosservate; l'economia del Distretto nonostante tutto tiene grazie alle aziende più strutturate, che hanno fatto del binomio design e qualità il binomio vincente per restare sul mercato.
Capannoni dismessi e abitazioni sfitte, però, non lanciano un segnale positivo, e sul Comune grava un 10% di insolvenza dei tributi (Tarsu, Ici, ecc.) dovuti da aziende chiuse o che non hanno liquidità. Altre problematiche segnalate dai cittadini: la mancanza di un vero centro di aggregazione per i giovani e di luoghi di ritrovo per gli anziani. Piazza Chiodi appare poco frequentata, e a parte la ludoteca/biblioteca non vi sono siti attrattivi per gli adolescenti.
Va meglio ai bambini, che godono di aree verdi e vivono attivamente la vita del paese grazie alla scuola e alla rete Ragazzi del fiume, che li coinvolgono in numerose iniziative. Anche l’associazionismo è attivo: lo sport attira giovani e adulti, e la piscina, che attrae cittadini anche di altri comuni, con l’ampliamento ospiterà ancora più utenti nell’area esterna, in via di realizzazione. Il commercio, come dappertutto, è in sofferenza: le botteghe storiche chiudono e non vengono rimpiazzate. Il centro commerciale che potrebbe sorgere con la variante 17 darebbe il colpo di grazia ai negozi del centro o, al contrario, incentiverà l’arrivo di clienti nel Manzanese. Il turismo potrebbe essere spinto di più: la frazione di Oleis, ad esempio, che ospita l’omonima festa dedicata all'olio, è dotata di bella una pista ciclabile che collega la frazione a Case. C’è attesa per l’esito del Pisus, la realizzazione della bretella Palmanova-Manzano e per i progetti di riqualificazione urbana e commerciale previsti sul territorio, che dovrebbero portare nuova linfa al paese. Da risolvere anche il problema rifiuti: la raccolta differenziata spinta avviata in alcuni comuni limitrofi porta all’esodo dell’immondizia nei cassonetti di Manzano, il che si traduce in un maggior costo per l’amministrazione e per i cittadini.

Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Agricoltura, e Innovazioni tecnologiche
cav. Rosario Genova

E' On-line il nuovo sito web del cav. Rosario Genova


E' on line il nuovo sito web del
cav. Rosario Genova


Con il nuovo sito web si completa un’altra fase d'informatizzazione dello scrivente.

Una grafica completamente rinnovata, più notizie, nuovi contenuti.

Il sito web personale cambia pelle e si trasforma per potenziare la sua funzione di servizio al cittadino e facilitare l’accesso alle informazioni.


La nuova home page è lo specchio del sito, la “casa” delle notizie in primo piano sull’attività dell’amministrazione, gli eventi, le news in tempo reale dalla città e le informazioni.

La buona veste grafica consente di raggiungere con semplicità tutte le informazioni. 
 
Offre: velocità di consultazione, facilità d’uso, massima trasparenza nei contenuti e nella visibilità.

Sono certo che questo sito web personale, diventi uno strumento di facilitazione e di trasparenza come anche di comunicazione ed informazione sempre più efficiente.


La democrazia partecipata non dovrà essere solo un concetto teorico tecnico-politico, ma una realtà viva e promettente, uno strumento versatile, la nuova sfida democratica che consentirà in tempi brevissimi di coinvolgere un numero elevato di utenti; in una parola la concreta attuazione dell’ e-Democracy.
indirizzo del sito:

sabato 24 marzo 2012

Sabato 31 marzo 2012 dalle ore 10.30 - OPEN SOURCE DAY

OPEN SOURCE DAY

Sabato 31 marzo 2012 dalle ore 10.30 
via Natisone 34 a Manzano, prwsso la sede Municipale



ELEZIONI»MANZANO AL VOTO


                   
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venerdì
23 marzo 2012

ELEZIONI»MANZANO AL VOTO

Manzano, 23 marzo 2012 

Nel 2007 Lidia Driutti, che amministra l’azienda di famiglia, fu eletta sindaco di Manzano con il 62,01% dei voti. Si era candidata con la lista Progetto Manzano-Udc ed era sostenuta anche dalla lista di Forza Italia (all’opposizione c’era la Lega e il Centrosinistra). I prossimi 6 e 7 maggio si giocherà la sua riconferma alla guioda della cittadina con Lucio Zamò, imprenditore ed ex presidente della Pro loco e Marco Iacumin, ingegnere e neofita della politica. La Driutti dovrà fare i conti con la scomposizione e la ricomposizione del centro destra che lei stessa inaugurò quando diede l’addio a Progetto Manzano-Udc e si iscrisse al Pdl. Ma la sua maggioranza subì altri scossoni con due importanti defezioni. «Non due defezioni – precisa il sindaco – ma un allontanamento spontaneo e una sorta di licenziamento». Il primo riguarda il capogruppo di maggioranza, Annamaria Chiappo, che passò, armi e bagagli all’opposizione con il Carroccio. Sia lei che il sindaco sostengono che ci furono tentativi per far entrare i leghisti in maggioranza, ma che dall’alto non arrivò il via libera. Il “licenziamento” riguardò invece l’allora vicesindaco, Cristiano Fornasarig, reo di avere rilasciato al nostro giornale un’intervista al vetriolo sui mali di pancia della giunta e della maggioranza di centrodestra. E proprio Fornasarig sarà uno dei prossimi avversari del sindaco uscente giacchè sarà il capolista della civica di centro destra “Un’altra Manzano”, che proprio ieri ha suggellato l’accordo con l’Udc (che dunque abbandona la Driutti). E assieme al Carroccio e a un’altra civica sosterranno la candidatura di Zamò. Lapidario il commento del sindaco: «Mi spiace per la Lega che aveva annunciato una candidatura forte e che, invece, si è adattata ad appoggiare Zamò. Il quale precisa di essere in pole position, ma di non avere ancora sciolto tutti i dubbi sulla sua candidatura. Ma deciderà in settimana. Dunque: il Pdl deve rinunciare all’accordo con l’Udc nel mentre si era visto sfilare qualche possibile candidato che ha optato per la lista dei bandelliana di Un’altra Manzano. Tuttavia, la Driutti tira fuori dal cilindro la neonata civica “La Giovane Manzano”, composta da ragazzi tra i 20 e i 30 anni, «la vera novità di questa competizione». «Sarà comunque una sfida aspra», ammette la Driutti, consapevole che Zamò pescherà giocoforza tra lo stesso elettorato.
Per questo il Pdl è corso ai ripari. Inizialmente qualcuno avrebbe preferito l’avvicendamento della Driutti, ma alla fine è prevalsa la regola dei due mandati. Tuttavia la candidatura come capolista del Pdl dell’ex sindaco di Manzano (quasi due legislature) e attuale vice presidente della Provincia, Daniele Macorig, ha il sapore di una mossa candidatura pianificata dal partito proprio per rafforzare l’immagine e la forza d’urto di un Pdl in difficoltà come tutti i partiti. La Driutti sostiene, però, che la sua riconferma non è mai stata in discussione: «Non ho mai temuto – aggiunge – che il sostegno del mio partito mi potesse venire meno». Insomma, lei lo strappo del centrodestra non lo teme anche perché, ad esempio, ritiene che «il radicamento dei bandelliani sul territorio sia molto scarso». Inoltre, si dice certa che il bilancio del suo quinquennio «è più che positivo. Non abbiamo realizzato tutto, ma sono state compiute scelte ancora più positive come ad esempio investimenti produttivi e razionalizzazione delle spese con u risparmio di 400 mila euro l’anno».
Già, ma cosa rimproverano gli avversari alla Driutti? Zamò si affida a uno slogan delle sue liste: «Fatti e non parole, lavoro e innovazione» che sarà anche il canovaccio della sua campagna elettorale. «Credo che quello del lavoro che è un diritto sancito dalla Costituzione sia davvero la questione principale perché significa sviluppo del territorio, ma anche serenità delle famiglie». No, nessuna critica particolare da Zamò, che preferisce parlare di un progetto per il rilancio di Manzano, «un progetto che dica ai manzanesi quale dovrà essere lo sviluppo e il futuro della loro comunità».
Anche Iacumin preferisce non attardarsi su «critiche all’amministrazione uscente. Non è questa la mia intenzione e la mia strategia. Io parlerò soltanto del nostro progetto amministrativo». Mauro Iacumin correrà con la lista “Manzano innova” e avrà anche il sostengo del centro sinistra “canonico”: Pdl, Sel e Idv, ma sul simbolo della lista non ci sono ancora certezze. Neofita della politica («Non ho mai militato in alcun partito», assicura che il suo vero obiettivo sarà l’innovazione. «Ma puntiamo – aggiunge – anche a dare una ringiovanita all’esistente, cercando di annullare o limitare i collegamenti di persone che hanno diretti interessi con la pubblica amministrazione». Sfida non facile, quella del centro sinistra che però guarda con ottimismo al polo bifronte degli avversari. «Come minimo – dice ancora – vogliamo migliorare il risultato del 2007, ma è un risultato minimo come dicevo. Deciderà l’elettorato. Noi, siamo pronti con una bella squadra e con un programma che sottoporremo ai cittadini. E uno dei punti interrogativi della competizione di maggio sarà l’affluenza alle urne. Le prossime amministrative rappresentano, infatti, anche il primo test politico che arriva nel bel mezzo di una stagione dove la politica ha raggiunto il massimo dell’impopolarità: il 95% degli italiani in questo momento si sente lontano dai partiti, anzi, non li ama proprio, ma i tre candidati-sindaco manzanesi in lizza sostengono che le elezioni comunali sono più sentite dai cittadini e che in questo caso il palazzo deve quotidianamente confrontarsi con i problemi della gente. Resta il fatto che la situazione nei Comuni dove si voterà le prossime amministrative presentano situazione in fotocopia, vale a dire con i partiti tradizionali sempre più costretti ad appoggiarsi alle civiche proprio con l’obiettivo di attirare l’attenzione anche dei tanti elettori sfiduciati.
Domenico Pecile©RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’opposizione abbandona l’aula


                   
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venerdì
23 marzo 2012

 L’opposizione abbandona l’aula

Sabina Capone: basta aggiungere in extremis temi all’odg consiliare
Manzano, 23 marzo 2012
«L’aggiunta di temi da trattare in consiglio, fatta esattamente nei limiti previsti per legge, è un’inaccettabile abitudine della giunta Driutti. Una scelta priva di rispetto soprattutto nei confronti dei cittadini, poiché noi consiglieri rappresentiamo appunto i cittadini di Manzano e se non abbiamo tempo e opportunità di documentarci sul nuovo odg danneggiamo la comunità, non noi stessi».
Sabina Capone, del gruppo di minoranza Cambiamo insieme, spiega le motivazioni che hanno spinto l’opposizione, Lega compresa, ad abbandonare l’aula nell'ultima seduta. «Le aggiunte dell’ultimo minuto si sono ripetute anche questa volta e riguardavano la variante 17 sui centri commerciali e un’altra delibera sull’Ater. L’integrazione è stata notificata venerdì pomeriggio dopo le 16, il consiglio si è tenuto il lunedì. Naturalmente avremmo potuto visionare le delibere lunedì stesso, come ha sostenuto il capogruppo De Biasio, lasciando il nostro posto di lavoro. Ciò denota che la maggioranza ha una visione piuttosto limitata di partecipazione e democrazia».
Problemi anche per la conferenza dei capigruppo in Comune a Manzano, convocata per poter illustrare quanto sarerbbe stato discusso all'ordine del giorno in consiglio, era stata fissata la scorsa settimana alle ore 14, ma i delegati del Carroccio, Annamaria Chiappo, e della lista Cambiamo insieme, Mauro Zompicchiatti, essendo al lavoro a Udine, avevano chiesto almeno lo spostamento della riunione alle 18, senza essere accontentati.
«E’ questo il rispetto di chi lavora e ci tiene al posto di lavoro, visto i tempi che corrono? E’ democrazia o dittatura?», replicano i consiglieri.
«Come gruppi di opposizione – conclude Capone – abbiamo chiesto di votare il rinvio delle due proposte e ciò non è stato accettato, per questo abbiamo abbandonato il consiglio al momento della trattazione di quei due punti».
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cav. Rosario Genova

Pd, anche Colaninno stasera all’incontro su futuro della sedia


                   
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venerdì
23 marzo 2012

Pd, anche Colaninno stasera all’incontro su futuro della sedia

Manzano, 23 marzo 2012
Stasera alle 20.30, nella sala blu del municipio, il responsabile nazionale sviluppo industriale e finanza d'impresa del Partito democratico, Matteo Colaninno, e la segretaria regionale ed europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani, parteciperanno all’iniziativa del circolo locale “Non solo sedia. Da distretto a polo industriale regionale”.
Nel corso dell’incontro, al quale interverranno il presidente di Asdi sedia, Giusto Maurig, l’imprenditore Pierluigi Zamò e il consigliere regionale componente della commissione industria-artigianato Sandro Della Mea, si approfondiranno le questioni connesse alla crisi del settore della sedia e le prospettive di sviluppo per l'economia del territorio che il Pd propone anche in vista delle prossime elezioni amministrative.
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA

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mercoledì 21 marzo 2012

Lega e “Un’altra Regione” hanno scelto Lucio Zamò


                   
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martedì
20 marzo 2012

Lega e “Un’altra Regione” hanno scelto Lucio Zamò

Manzano, Cristiano Fornasarig spiana la strada all’ex presidente della Pro loco L’imprenditore sfiderà Mauro Iacumin (Pd) e il sindaco uscente Lidia Driutti

Manzano, 20 marzo 2012
Il totocandidati alle elezioni di maggio ha finalmente la sua rosa definitiva, seppur non ancora ufficializzata: contro il sindaco uscente del Pdl Lidia Driutti correrà, sostenuto dalla Lega, Lucio Zamò, già presidente della Pro loco Manzano. L'altro aspirante alla poltrona di Palazzo Torriani è Mauro Iacumin, giovane ingegnere al suo esordio in politica, la cui lista civica è appoggiata dal Pd.
Gli ultimi dettagli per la lista che candida Lucio Zamò sono stati definiti ieri sera in un incontro e, anche se per ora l’interessato non ha ancora formalizzato la candidatura, la sua scesa in campo è data ormai per certa. A Manzano, infatti, il suo nome girava da giorni; d’altronde su di lui scommettevano in tanti già da un anno, nonostante i vari dinieghi dell’imprenditore manzanese.
Il panorama delle amministrative comincia dunque a definirsi, e vede altre liste aggiungersi in appoggio ai vari candidati. L’ex presidente della Proloco può contare sull’appoggio della Lega e anche su quello di “Un’altra Regione”, il movimento di Bandelli che aveva indicato per Manzano Cristiano Fornasarig, vicesindaco fino a pochi mesi, costretto poi alle dimissioni a causa di malumori venutisi a creare con il partito della Driutti. Fornasarig, stando alle prime indiscrezioni, farà un passo indietro per sostenere a sua volta Zamò, considerato come l'autorevole avversario politico, potenziale alternativa vincente rispetto al primo cittadino uscente.
Nessuna sorpresa per il Pdl: «ce lo aspettavamo, sarà una bella sfida - commenta la coordinatrice locale del Pdl Clara Gallosi -, ognuno ovviamente cercherà di vincere la competizione».
Lidia Driutti, da parte sua, può contare oltre che sul partito su altre due liste: quella di “Progetto Manzano”, storica sostenitrice del sindaco, e sulla neonata lista “La giovane Manzano”, creata da ragazzi di età compresa dai 20 ai 30 anni che a giorni presenteranno anche il loro logo. Ma c’è un ulteriore asso nella manica per la Driutti e si chiama Daniele Macorig: il due volte sindaco di Manzano è stato chiamato dal partito a fare da capolista alla candidata pidellina. Forte della sua lunga esperienza sul territorio, il vicepresidente della Provincia aveva più volte negato il suo interesse a candidarsi a Manzano, ma ora corre volentieri in “aiuto” dell’amica Lidia. I giochi dunque sono fatti, si attendono ora le dichiarazioni ufficiali di Zamò e, soprattutto, i programmi di ciascun candidato.
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Manzano, market: dopo il dissequestro Lovato contrattacca


                    
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martedì
20 marzo 2012

 Manzano, market: dopo il dissequestro Lovato contrattacca

Manzano, 20 marzo 2012
È stato riaperto il Centro all’ingrosso Cina-Italia degli ex magazzini Sabot, sulla strada regionale 56, posto sequestro dalla Guardia di Finanzia un mese fa a causa dell’assenza di certificati antincendio. Sottoposta ai necessari interventi di adeguamento, la struttura è ora a norma e i gestori cinesi dei circa 30 negozi hanno potuto riavviare gli affari in sospeso. Sollevato il proprietario Roberto Lovato, che dopo il blitz della Gdf aveva commentato con amarezza la vicenda, definendola «un’ulteriore spallata alla già traballante economia del Manzanese. Hanno effettuato un sequestro preventivo senza le garanzie di un accurato esame della situazione, sia giuridica che di fatto. È stato mobilitato uno schieramento impressionante di forze dell’ordine che fra finanza, polizia, vigili e pompieri contava quasi una cinquantina di persone. Tutto questo per delle piccole mancanze nell’impianto di protezione antincendio». L’imprenditore manzanese aveva fatto presente che sull’immobile oggetto di sequestro vi era un piano «approvato dai vigili del fuoco e già realizzato al 99%; restavano da effettuare solo alcuni cablaggi, che la ditta esecutrice dei lavori non ha ritenuto di eseguire in quanto aveva dei crediti nei confronti del comittente cinese». Il 3 febbraio Lovato aveva dato l’incarico alla ditta di Giorgio Pozzetto di Manzano di completare i lavori del precedente esecutore dei lavori, opere che erano infatti in corso nei giorni del “blitz”, sollecitate durante la visita dei vigili del fuoco qualche giorno precedente al sequestro. «Parliamo di lavori del costo complessivo di 8 mila euro, che entro una settimana sarebbero stati terminati. Si consideri, a confronto, che il costo complessivo del riatto dell’immobile è stato di almeno 500 mila euro». Insomma, a Lovato l’intera vicenda dev’essere parsa quasi una beffa: mancava infatti davvero poco affinché risultasse tutto a posto. «Per un lavoro di poche migliaia di euro si è rischiato di distruggere uno dei pochi riusciti tentativi di riconversione degli immobili industriali del Distretto della Sedia, spazzando via un’attività che produce redditi utilizzati per pagare stipendi arretrati dei nostri dipendenti friulani, e mettendo in crisi altre 30 famiglie cinesi che, abitando prevalentemente a Manzano». (r.t.)
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA

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martedì 20 marzo 2012

Manzano, no della giunta all'addizionale Irpef

                   
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domenica
18 marzo 2012

Manzano, no della giunta all'addizionale Irpef

L’assessore Zucco: scelta fatta nonostante la difficoltà nel far quadrare i conti Il Comune punta a mantenere i servizi senza pesare su famiglie e imprese

Manzano, 18 marzo 2012

Nessuna addizionale Irpef sarà applicata per i cittadini di Manzano. E’ questa la buona notizia dal bilancio di previsione 2012, appena depositato all’Ufficio affari generali del Comune assieme al bilancio pluriennale 2012-2014 e alla relazione previsionale e programmatica 2012-2014. «Mai come in questo esercizio – dice l’assessore alle finanze – ci sono state così tante difficoltà nel far quadrare i conti. Il decreto salva Italia del governo Monti, la Finanziaria regionale 2012, l’Imu con le disposizioni che prevedono metà del gettito all’Erario hanno prodotto minori entrate per 160 mila euro».
«A questo punto sarebbe stato necessario aumentare la pressione fiscale o tagliare drasticamente servizi a famiglie e imprese del nostro territorio – continua l'assessore –, fortunatamente la Regione attraverso norme urgenti in materia di autonomie locali, del 1° marzo, ha assicurato ai Comuni a fini perequativi un trasferimento pari al minore gettito Imu». La giunta Driutti ha quindi deciso, pur razionalizzando gli interventi di spesa, di non applicare l’addizionale Irpef ai cittadini di Manzano, né di attuare altre manovre di aumento delle tariffe.
«Una scelta confortata da investimenti produttivi che nel corso del mandato sono stati pianificati per assicurare un costante flusso di entrate, per esempio i parchi fotovoltaici, e da risparmi energetici (luci a led). In un momento di difficoltà del Distretto della sedia è stato decisivo lasciare più reddito possibile a famiglie e imprese, già provate da mancanza di lavoro, scarsa liquidità dei mercati, concorrenza con Paesi emergenti e aumento dei generi di consumo».
«Solo di recente –- sottolinea lìassessore – alcune imprese di medie dimensioni e con mezzi propri stanno ricominciando ad aumentare i fatturati, invertendo così la tendenza negativa di questi ultimi anni». La ripresa, per Zucco, si vedrà gradualmente e «l’«amministrazione Driutti ha in cantiere iniziative e opere per agevolarla: riqualificazione del centro storico (Pisus), nuovi progetti di lottizzazioni, avvio zona investimenti produttivi con collegamento autostradale, iniziative con associazioni per creare e salvaguardare posti di lavoro, realizzazione della Cittadella del design, attività culturali (in primis il bicentenario Caterina Percoto), progetti di promozione del territorio».
«Il tutto –- conclude l’assessore – per favorire insediamenti e diversificare le produzioni. Un buon lavoro è stato fatto e sarà continuato dopo il voto».

Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA

 Rassegna stampa a cura
dell’Assessore al Commercio, Territorio, Turismo,
Agricoltura, e Innovazioni tecnologiche
cav. Rosario Genova