domenica 30 settembre 2012

Rave party a Manzano:grave una ragazza



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Rave party a Manzano:grave una ragazza
  La polizia ha bloccato la manifestazione non autorizzata nei boschi. Identificati 60 ragazzini. Denunciato l’organizzatore

 Manzano, 30 settembre 2012

  Rave party nel Manzanese: gli agenti della Questura di Udine e del Commissariato di Cividale, la notte scorsa, sono intervenuti intorno ai boschi di Oleis e hanno individuato l’area nella quale era stata organizzata le festa non autorizzata, dove è scattato il blitz che ha interrotto la manifestazione. 

Una sessantina i ragazzi che sono stati fermati per essere sottoposti ai controlli, gli agenti della questura hanno trovato una ragazza friulana di 19 anni, che era stata colta da malore. 

La ragazza è stata trasportata all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove è tuttora ricoverata. La polizia è riuscita a risalire all’organizzatore del rave party: si tratta di un 33enne, residente a Buttrio, che è stato denunciato.
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Gigi Maieron con Claudia Grimaz vince il Festival della canzone friulana



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
 Gigi Maieron con Claudia Grimaz vince il Festival della canzone friulana

  Il cantautore più conosciuto ha scritto il brano Dal balcon al vien binore. In giuria Mogol: «Rassegna di livello che difende il valore delle minoranze»

Manzano, 30 settembre 2012

 “Dal balcon al vien binore” di Luigi Maieron è il brano che al Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha trionfato al Festival della canzone friulana, indetto dai comuni dell'Aster Noi cultura, guidati dal Comune di Manzano.
La canzone, interpretata da Claudia Grimaz, ha vinto sia il primo premio, sia il premio della critica, dedicato al patròn Bruno Sincerotto, recentemente scomparso.
Al secondo posto la canzone “Tal cil des aquilis” di Giulia Daici, autrice e interprete del pezzo e al terzo “L'uman mateà” di Serena Finatti.
A selezionare le tre canzoni vincitrici Mogol, presidente di una giuria di esperti, il pubblico e l'orchestra. «Un festival di livello – ha commentato Mogol – dove emerge il rispetto per le lingue minoritarie, la memoria del territorio e la sua identità».

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Cava e piscina, in consiglio contestata la giunta Driutti



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Cava e piscina, in consiglio contestata la giunta Driutti

  Manzano: il centrosinistra con Iacumin boccia la difesa dell’assessore Venturini Comune sollecitato a verificare se l’impianto sportivo, chiuso, sia usato da alcuni

 Manzano, 28 settembre 2012

  Dopo i «no comment» degli scorsi giorni sulla piscina di Manzano, struttura fortemente voluta a suo tempo dallo stesso sindaco Lidia Driutti, la questione è stata portata formalmente in consiglio comunale dal consigliere di opposizione Mauro Iacumin.
In particolare il consigliere si chiede come mai la struttura sia chiusa da mesi, causando non pochi disagi agli abitanti di Manzano e non solo. Il consigliere del centrosinistra interroga anche sindaco e giunta su un presunto uso dei locali, che nonostante la chiusura parrebbe vengano usati da qualcuno.
«Sul sito della società – sottolinea Iacumin – la chiusura, per manutenzione, sarebbe dovuta finire in agosto. E’ trascorso un mese: quali sono i motivi del persistere della chiusura?».
A rispondere all’interrogazione l’assessore Valmore Venturini, che seccamente precisa che «il Comune non si occupa di quello che viene scritto sui siti di gestori privati, il servizio con il precedente gestore è cessato a inizio luglio. Successivamente è stata pubblicata la gara d’appalto per gestione e ampliamento della struttura.
Il termine è scaduto l’8 agosto.
Siamo in fase di gara e ci auguriamo che questa si concluda il più velocemente possibile e che a breve si possa riaprire. Non ci risultano presenze di utenti all’interno, se non gli operai del Comune che periodicamente effettuano controlli».
Iacumin replica che i locali sono aperti e che all’interno lo stesso consigliere ha visto che la piscina è utilizzata. A questa nota Ventuniri replica che sarà fatto un controllo per verificare l’uso improprio dei locali. Altra questione sollevata da Iacumin è il ripristino della cava Ronchi di Manzano, che secondo il progetto della linea Av/Ac Venezia-Trieste dovrebbe “ospitare” materiali di risulta della Tav.
Progetto nel quale il Comune di Manzano è citato come interessato da interventi di ricomposizione ambientale.
In particolare, Iacumin chiede se il Comune a seguito della richiesta della Regione abbia espresso la sua posizione riguardo la questione, entro i termini stabiliti. La replica sempre, affidata all’assessore Venturini, precisa che una posizione contraria era già stata data nel 2011 e che alla nuova richiesta della Regione l’amministrazione ha fatto riferimento alla posizione già espressa la prima volta.
Insoddisfatto della risposta, Iacumin conclude che forse era più facile ribadire il proprio no che fare riferimento a documenti precedenti.
Silvia Riosa©RIPRODUZIONE RISERVATA
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E sul caso rifiuti Macorig polemizza con Venturini



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
 E sul caso rifiuti Macorig polemizza con Venturini

Manzano, 28 settembre 2012

Ancora polemiche a Manzano, stavolta in consiglio, sulla questione raccolta dei rifiuti.
Dopo il botta e risposta a nelle settimane passate, con la giunta Driutti che – a fronte delle difficoltà riscontrate dai cittadini con il nuovo sistema di raccolta – sollevava il problema del turismo dei rifiuti dai Comuni limitrofi, e la dura replica del sindaco di Buttrio, Venturini, che respingeva al mittente le insinuazioni, l’altra sera in aula l’argomento ha di nuovo infiammato gli animi.
All’ordine del giorno c’era la modifica della delibera approvata in giunta il 19 marzo per recepire l’adeguamento proposto dall’azienda Net spa nell’ambito delle tariffe per la raccolta.
Patti introdotti a seguito dell’inizio del nuovo sistema di raccolta.
Dall’opposizione il consigliere Zamò esprime perplessità sulla metodologia seguita dall’ammistrazione. In particolare, il rappresentante della Lega Nord si chiede se non ci siano stato errori nell’iter visto che viene proposto un emendamento a una delibera già votata.
«Perchè non è stato definito l’accordo tra le parti prima che questo venisse approvato», domanda Zamò, che rincara sollevando il dubbio che quello che sta accadendo oggi sia la conseguenza di una leggerezza della giunta precedente alla quale si sta cercando di porre rimedio.
Duro attacco anche dal democratico Tomadoni, che sempre dai banchi della minoranza riporta a galla «il fattaccio successo con il comune di Buttrio» e parla di «lezione di stile di Venturini alla collega Driutti».
Pesante la replica dell’ex sindaco Macorig. «La cosa aberrante – tuona il consigliere del Pdl nei confronti di Venturini – è che si facciano ironie nei confronti del turismo dei rifiuti accostato al turismo del sesso.
Prima di accennare a quello che succede a Manzano dovrebbe vedere cosa capita al suo Comune».
In una nota il sindaco di Buttrio, dopo queste dichiarazioni, sottolinea che il suo intervento era una semplice osservazione alle accuse fatte ai comuni vicini.
«Mi stupisco come Macorig, politico di lungo corso, abbia avuto questa caduta di stile». (s.r.)
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Festival in marilenghe e Ceghedaccio col mago della musica



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Festival in marilenghe e Ceghedaccio col mago della musica 

  Dopo un passato da dj, è diventato organizzatore di eventi L’esempio del suocero Bruno Sincerotto, storico patron

 Manzano, 27 settembre 2012

 Grazie anche ai sette Comuni dell'Aster cultura, ha fatto rinascere, due anni or sono, lo storico Festival della canzone friulana che mezzo secolo fa, a Villa Giacomelli di Pradamano, segnò una magica stagione per gli spettacoli estivi in Friuli, con un presentatore indimenticabile come Enzo Tortora, cantanti popolari (Arturo Testa, Wilma De Angelis) e intrattenitori speciali come Montesano, Bramieri, Ric e Gian. E adesso, Renato Pontoni – deejay da una vita, consulente musicale e anche coautore (pensiamo all'inno dell'Udinese Vinci per noi), ma soprattutto organizzatore di eventi (dal Ceghedaccio alla cornice di Friuli Doc) – sta preparando la seconda edizione biennale del Festival, che si terrà al teatro Giovanni da Udine sabato.
Stavolta non potrà essere presente colui che è stato il patron della manifestazione canora di Pradamano, il mobiliere Bruno Sincerotto, mancato in luglio, a 86 anni, dopo una vita ricca di iniziative (Pro Loco, banda musicale), di successi nel lavoro e quindi, da pensionato, nell'attività di artigiano-artista del vetro.
Bruno non potrà rivedere il Festival-bis della nuova serie, ma si parlerà anche di lui perché la seconda edizione è stata, doverosamente, dedicata al patron di sessant'anni fa.
Pontoni ha preparato, in proposito, un'apposita “pergamena” per Sincerotto.
Che era anche suo suocero, avendo il musicologo imprenditore sposato Simonetta, la secondogenita di Bruno, che ora aiuta il fratello Giorgio nella conduzione dell'azienda mobiliera di famiglia. Erano tutti e tre bambini quando – dal 1959 al ’71 – il Festival trionfava a Villa Giacomelli. Ed erano poco più che ragazzi altri “superstiti” di quelle mitiche serate, come il co-presentatore Eddi Bortolussi, il cantautore Dario Zampa e – con solo qualche annetto in più - il tenore Desiderio Bressan, vincitore del primissimo concorso. Renato Pontoni, udinese, originario di Basaldella, ha 49 anni, quasi tutti spesi per la musica.
Ha cominciato a fare il deejay a 17 anni, al Milleluci di Pasian di Prato e alla Botte di Pradamano, storica balera che ospitò anche alcuni degli ultimi Festival della canzone e venne chiusa nel '98. Dopo un paio di importanti esperienze (tra cui il negozio Natural Sound), adesso Pontoni è amministratore unico della Pregi srl, società che svolge attività di consulenza musicale, artistica e culturale per la promozione e l'organizzazione di spettacoli ed eventi.
Per il rinnovato Festival della canzone friulana si è affidato ad Aster cultura, una rete di supporto di sette Comuni (capofila Manzano, rappresentato dal sindaco Lidia Driutti; gli altri sono Buttrio, Corno di Rosazzo, Pavia di Udine, Premariacco, San Giovanni al Natisone, oltre, naturalmente a Pradamano). Con l'area operativa così allargata, Pontoni ha assicurato la necessaria collaborazione per quanto riguarda promozione, immagini grafiche, opuscolo storico, bando di concorso, conferenze e ufficio stampa.
Direttore artistico è il maestro Valter Sivilotti, con la sua Mitteleuropa Orchestra regionale. Ma non dimentichiamo l'altro grosso impegno del nostro musicista creativo: l'ideazione e programmazione, organizzazione, gestione e coordinamento del programma di animazione di Friuli Doc.
Insomma, la cornice degli spettacoli e delle manifestazioni che si sono appena conclusi per il quarto anno con la sua regia.
Peccato che, come hanno riferito le cronache, Pontoni non sia riuscito a portare a Udine anche Zico, ma il nostro Zoff ha fatto lo stesso la sua bella figura (come peraltro lo scorso anno “mister” Cappello).
Terzo grosso impegno del nostro promoter è il cosiddetto Ceghedaccio, l'evento dedicato – due volte l'anno – alla musica pop e dance più popolare degli Anni '70 e '80. Nato nel 1993 alla Botte, è passato per varie discoteche fino ad approdare al padiglione 6 della Fiera di Udine, dove il prossimo si terrà il 19 ottobre. Ma cosa vuol dire Ceghedaccio? «Deriva da una frase in inglese, Chek it out Joe – spiega Pontoni – che ha vari significati, come “Alzati! o “Beccati questo!”.
La festa è dedicata agli over 30 e i figli vengono accompagnati dai genitori, che desiderano far loro vedere “come ci si divertiva un tempo”, pur finendo come una volta, entro l’1.30».
A parte l'organizzazione di eventi, Pontoni si dedica a un hobby, il modernariato, o vintage come si dice adesso. Nell'ex negozio di musica di via Portanuova, ora agenzia-biglietteria, sono raccolti ventimila vecchi dischi e si si possono ammirare, tra l'altro, un bellissimo juke-box del 1959, della Wurlizer, due microfoni con asta originali degli anni '50, nonché un telefono a gettoni da bar. Pubblicista dal 2004, Renato Pontoni si è occupato anche di promozioni via radio; per undici anni è stato speaker allo stadio Friuli (come accennato, è anche coautore dell'inno ufficiale dell'Udinese, che ha venduto 13.500 copie).
La sua passione per la musica è condivisa anche in famiglia. Lo era nel caso di Bruno Sincerotto che aveva contagiato pure la moglie Valentina e i figli.
Giorgio, in particolare, ha un passato di deejay radiofonico e fino a pochi anni fa ha abbinato all'attività di mobiliere la ricerca e lo studio di nuove e mderne tendenze nell'arredamento.
E adesso ci sono anche i due nipoti: Nicola, 21 anni, figlio di Giorgio, che ha fatto il Sello e lavora nel negozio-agenzia, e Carlo, di Simonetta e Renato, 18 anni, che va in quinta Malignani ed è, dopo suo padre, il più appassionato di musica della famiglia. Il futuro dei Sincerotto-Pontoni, insomma, pare in buone mani.
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venerdì 28 settembre 2012

Canzone friulana, in giuria arriva il grande Mogol



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Canzone friulana, in giuria arriva il grande Mogol 

 Sabato il gran finale di una rassegna che coniuga identità e modernità. L’autore di tanti hit con Lucio Battisti consegnerà anche il Premio della critica


Manzano, 26 settembre 2012

Sarà Mogol a presiedere la giuria del Festival della canzone friulana. 

Sabato prossimo, al Giovanni da Udine, Giulio Rapetti, in arte Mogol, celeberrimo paroliere che ha fatto la storia della musica leggera italiana, anche (ma non solo) nello straordinario sodalizio con Lucio Battisti, consegnerà il Premio della critica dedicato al patron della rassegna, Bruno Sincerotto, recentemente scomparso. Nulla è lasciato al caso. 

Mogol è autore di un brano epocale, 29 settembre, la data in cui la giuria decreterà la canzone vincitrice del festival, organizzato dai Comuni dell'Aster Noi Cultura, guidati dal Comune di Manzano. «Annunciando la sua presenza – ha detto il direttore artistico Valter Sivilotti –, Mogol ha dimostrato di apprezzare il festival e per noi è motivo di grande orgoglio, perché dà alla nostra vetrina una dimensione nazionale e non solo locale». Diciotto cantanti e cantautori che hanno passato le selezioni. 

A scegliere le canzoni vincitrici (in palio 3 mila euro per la prima classificata, 2 mila per la seconda e mille per la terza e il Premio della critica intitolato a Bruno Sincerotto) una giuria composta da Nicola Cossar (Messaggero Veneto), William Cisilino (Arlef), Andrea Ioime (Il Friuli), Renato Miani (Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine), Andrea Flego (Radio Capodistria), oltre che dal pubblico e dall'orchestra. La serata si prennuncia di bel livello artistico. I cantanti, infatti, sono tutti già affermati e durante l’estate, inoltre, hanno frequentato due laboratori estivi. 

Grazie all’intervento dei docenti Franca Drioli, William Cisilino e Valter Sivilotti, gli interpeti in gara hanno potuto affinare la tecnica vocale, linguistica e compositiva e insieme al docente Walter Mramor si sono concentrati sull’interpretazione scenica. 

In contemporanea, sempre in estate, si è svolto il festival Atôr Atôr, un’anteprima della serata del 29 settembre, che ha visto i corpi bandistici di Manzano, di Corno di Rosazzo e di Pradamano esibirsi in altrettanti concerti con un repertorio di canzoni tratte dall’edizione 2010 del festival. 

«Il festival rappresenta un esempio di valorizzazione – ha detto ieri alla presentazione udinese il presidente della Provincia, Pietro Fontanini – della nostra cultura». 

Con una visione nuova. Perché «permette di recuperare la tradizione - ha sottolineato l'assessore regionale all'istruzione, Roberto Molinaro – con un tocco di modernità». 

A «rilanciare nel 2010 il festival, che vanta una lunga storia con la prima edizione nel 1959, i Comuni che aderiscono all'Aster» – hanno tenuto a rimarcare il sindaco e l'assessore alla cultura di Manzano, rispettivamente Lidia Driutti e Antonio Tessaro. 

E Dario Zampa ne fa fatto un po’ di storia: «La rassegna nasce a Pradamano su idea della Scuele Libare Furlane e grazie all’impegno di esperti della lingua e delle tradizioni friulane come i professori Domenico Zanier, Tarcisio Todero e il maestro Mario Argante. 

Nel giro di pochi anni diventa la manifestazione musicale più importante di tutta la regione, tanto da richiamare non solo cantanti locali, ma anche protagonisti come Enzo Tortora, Wilma De Angelis, Enrico Montesano, Gino Bramieri, Cochi e Renato e tanti altri». 

Dalla nascita il festival ha contribuito a promuovere le tradizioni friulane, le storie degli emigranti, il senso dell’identità. 

E oggi sta al tempo con i tempi. Ricordate come mitiche le tre serate estive di spettacolo che si tenevano a villa Giacomelli di Pradamano. 

Nel 1977 la rassegna arriva al Palasport Primo Carnera di Udine per poter contenere tutto il pubblico, sempre più numeroso. 

L’ultima edizione al palazzetto è datata 1986. 

Nel 2010, come si è detto, il rilancio grazie all’interesse dell’Aster e dell’imprenditore Bruno Sincerotto. (r.c.)
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A Manzinello lavori per 400 mila euro



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
A Manzinello lavori per 400 mila euro
 Manzano, stasera in consiglio la variante per via dell’Albero Stop a buche e allagamenti. Venturini: impegno mantenuto
 
 Manzano, 26 settembre 2012

Basta con buche, asfalto dissestato e allagamenti in via dell’Albero: il borgo rurale di Manzinello sarà rimesso a nuovo dopo che in consiglio, stasera, passerà il progetto preliminare di riqualificazione urbana e dell’illuminazione pubblica della frazione. 

L’opera è portata in aula perché richiede una variante urbanistica, la 19: la strada sarà infatti ampliata occupando un'area attualmente a destinazione agricola.

«E’ un intervento richiesto e molto atteso dalla frazione - commenta l’assessore ai lavori pubblici –, così manterremo gli impegni presi con gli abitanti». 

Con un contributo pluriennale di 400 mila euro (mutuo regionale di 32 mila l’anno senza costi per l’amministrazione e senza vincoli di cofinanziamento da parte del Comune), di cui 300 per i lavori e il resto per somme a disposizione per iva, spese tecniche e così via, si darà definitiva sistemazione alla via, spesso oggetto di polemiche, negli anni scorsi, a causa della sconnessione del manto stradale legata a una vecchia opera di fognatura. 

Con la nuova pavimentazione e l’allargamento del sedime stradale, la nuova carreggiata completamente asfaltata non darà più questi problemi. 

Saranno realizzati anche nuovi marciapiedi, «in particolare per quello prospiciente il fabbricato del dottor Rossi useremo pietre consone all’arredo urbano esistente»; marciapiedi anche sul lato opposto, in direzione Camino. 

La pesa (privata) sarà eliminata «perché ora non avrebbe senso sistemarla, considerato anche lo scarso e discontinuo uso. Ricaveremo spazi dove posizionare i cassonetti stradali per la raccolta rifiuti e 10 nuovi posti auto». 

Circa i corpi illuminanti in via dell’Albero «si valuterà in un secondo momento se optare per i led».

L’intervento prevede poi l’adeguamento dei servizi a rete e l’innalzamento di una siepe tra opere di urbanizzazione e campi per la visuale. 

Rosalba Tello ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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A Manzinello una via intitolata a Mameli



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
A Manzinello una via intitolata a Mameli

Manzano, 25 settembre 2012

Manzinello rende onore al carabiniere Antonio Mameli, medaglia d’argento al valor militare, ferito a morte nel 1930, intitolando una via alla sua memoria. 

Domenica la cerimonia, coordinata dal vicesindaco Rosario Genova, organizzata da sezione dell’Associazione nazionale carabinieri e Comune. Presenti il comandante provinciale dei carabinieri di Udine, colonnello Del Piano, il capitano Gullotta e il comandante della stazione di Manzano, Salvatori. 

La strada dedicata al carabiniere di Manzinello è una traversa della Provinciale 78, a poche centinaia di metri dal luogo dove il militare cadde a soli 25 anni. Sardo di Illorai, il carabiniere Antonio Mameli morì per le ferite riportate a seguito di un conflitto a fuoco, in località Ponte sul Torre, con quattro malviventi che avevano consumato una truffa nel territorio di Manzano. 

A ricordo dell’eroico gesto e dell’estremo sacrificio della vita, sul luogo del tragico evento è stato eretto un cippo alla memoria, arricchito da un’opera donata dall’appuntato scelto Dino Predan, in servizio alla stazione carabinieri di Aiello, su cui è riportata la motivazione e un’effige del milite caduto nell’adempimento del dovere. 

La cerimonia si è chiusa con un corteo, cui hanno partecipato, accompagnati dalla banda di Corno di Rosazzo, i rappresentanti dell’Arma, il sindaco Lidia Driutti, il vicepresidente della Provincia, Macorig, e altre autorità locali. 

Madrina dell’evento la consigliera comunale Sarah Della Rovere, conterranea del milite caduto. (r.t.)
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Manzano, Driutti sceglie il silenzio su rifiuti e piscina



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano, Driutti sceglie il silenzio su rifiuti e piscina

Manzano, 23 settembre 2012

Prima la vicenda del turismo dei rifiuti con l’accusa ai paesi limitrofi di portare l’immondizia a Manzano, rispedita immediatamente al mittente dal sindaco di Buttrio, il quale, con orgoglio, ha snocciolato dati e percentuali della raccolta differenziata dei buttriesi che attestano civiltà e collaborazione. 

Poi quel pasticcio della piscina chiusa da mesi, nonostante la gara per la concessione sia conclusa da settimane: nessuno sa ancora perché la società Kuma, unico partecipante nonché gestore da anni dell’impianto natatorio manzanese, non abbia ancora ricevuto comunicazioni ufficiali. 

Risultato: attività ferme, perdita di iscritti, lamentele, esodo verso Cividale dopo il boom 2011 da 80 mila presenze. Non è insomma un bel periodo per il sindaco Lidia Driutti e la sua giunta, che per entrambi i fatti hanno preferito trincerarsi dietro a un «no comment», rimandando a tempo da destinarsi spiegazioni e motivazioni. 

Perché il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti è partito con il freno a mano tirato e chi sono gli incivili che smaltiscono malamente i rifiuti, spesso lasciandoli fuori dai cassonetti? 

E come mai la piscina, fiore all’occhiello del Comune, ha subito un così drastico stop? In attesa che da Palazzo Torriani parlino, i consiglieri di minoranza, prima Zamò, poi Iacumin, non stanno a guardare e rilevano il problema. 

Nel prossimo consiglio comunale un’interrogazione tratterà proprio dell’impianto sportivo-ricreativo: «Sul sito della società – dice Iacumin (centrosinistra) – la chiusura è indicata per consentire la manutenzione straordinaria, che però sarebbe dovuta finire in agosto. 

E’ trascorso un mese: quali sono i motivi del perdurare della chiusura? 

I gestori sono stati informati di ciò anzitempo? 

E quali sono questi lavori straordinari che si stanno realizzando e di che importo?». 

Iacumin, infine, riporta anch’egli, come Zamò, le lamentele della popolazione. 

Pare che la risposta ai manzanesi sarà data dal sindaco mercoledì in consiglio comunale. 

Rosalba Tello ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Sedia, crisi e concorrenza meglio traslocare a Dubai



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Sedia, crisi e concorrenza meglio traslocare a Dubai 

È la scelta che ha fatto il manzanese Turchetti, storico tappezziere del Distretto L’imprenditore da laggiù: qui c’è molto lavoro e apprezzano le nostre capacità

 Manzano, 22 settembre 2012

La crisi nel settore della sedia e dell’arredo, la concorrenza derivante dalla globalizzazione e, non da ultima, la presenza di nuovi e improvvisati tappezzieri, sono le motivazioni che hanno indotto l’imprenditore manzanese Dante Turchetti, 49 anni, titolare della ditta Lare, con sede in via Maroncelli 12, specializzata nella lavorazione e taglio delle resine espanse, nonché storica tappezzeria per sedie e poltronem a trasferire in toto la sua attività negli Emirati Arabi Uniti, precisamente a Dubai. 

«Nel Distretto della sedia - ci spiega l’imprenditore Turchetti, raggiunto telefonicamente nel paese arabo dove si è insediato appena da qualche giorno - ormai non c’erano più prospettive di lavoro, il mercato offriva pochissimo e la concorrenza nel settore tappezziero è tanta senza contare la presenza di un commercio di sedie marchiate “made in Italy”, ma che di fatto sono realizzate quasi totalmente fuori dal territorio nazionale. 

Da ciò la decisione, un po’ sofferta, di trasferirmi all’estero». Ma perché Dubai? 

«In questa città - spiega Dante Turchetti - vive e lavora una mia ex compagna di scuola che fa da tramite con altre aziende italiane; inoltre, ci sono già alcuni imprenditori friulani che hanno iniziato a collaborare con le aziende locali e con i ricchi petrolieri. 

Per la tappezzeria di Manzano ormai c’erano pochi ordini e anche la nuova linea per la produzione di materassi iniziava ad avere flessione, per cui accettai il suo invito a trasferire là l’attività, ma soprattutto la professionalità acquisita nel settore della tappezzeria». 

«Ho subito potuto constatare - sottolinea l’imprenditore - che a Dubai c’è molto da fare e quindi non rimane molto tempo per lamentarsi come succede da noi. 

Sono all’inizio, ma già questa avventura mi sta dando soddisfazioni: la prima, che non siamo secondi a nessuno per quanto riguarda il modo e la grinta che mettiamo nelle cose che ci appassionano come il lavoro. 

Il vero peccato è che si regalano anni di esperienza senza che nessuno se ne renda conto. 

Attualmente l’azienda non ha dipendenti, salvo l’aiuto sporadico di qualche manovale indiano, ma presto mi dovrò dotare di personale perché le prospettive di lavoro sono molto buone. 

Infatti, gli alberghi molto lussuosi cambiano arredi con molta frequenza e il loro sfarzo richiede fantasie e prodotti innovativi, cosa che noi sappiamo far bene». 

Giorgio Mainardis ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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