mercoledì 31 ottobre 2012

Avviati lavori socialmente utili: otto posti - Driutti-Zamò, ora è polemica fra i giovani



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
  
Manzano, 31 ottobre 2012

Al via lavori socialmente Utili grazie a un impegno finanziario della Regione per l’80% e il restante messo a disposizione dal Comune er un importo di 13.152 euro.
Sono stati presentati e ammessi al contributo 6 progetti, 8 i lavoratori che faranno parte della pianta organica. «Si tratta - spiega il vicesindaco Genova - di un investimento mirato a offrire un’opportunità di lavoro, anche se a tempo determinato (12 mesi), attraverso un impiego al servizio della pubblica amministrazione di persone in mobilità, in cassa integrazione o disoccupati. Così otteniamo un doppio risultato: offrire migliori servizi ai cittadini e consolidare la coesione sociale nel territorio riconvertendo in maniera produttiva quella che sarebbe una spesa assistenziale».
I progetti riguardano miglioramento dell’efficacia dei servizi culturali, supporto al personale del servizio economico-finanziario (riordino archivio, creazione e implementazione banche dati), dell’ufficio sociale e di quello polizia municipale (funzioni amministrative), pulizia di strade con sfalcio del verde, attività di supporto alle squadre di operai nell’allestimento di iniziative ricreative e cultuali; corretta gestione del centro di raccolta comunale con il miglioramento del decoro urbano e dell’igiene pubblica. (r.t.)


 



Manzano, 31 ottobre 2012

E dopo i big della politica manzanese ora si schierano anche i giovani. Quei rispettivi rappresentanti delle nuove leve che hanno appoggiato chi l’attuale sindaco, chi il rivale Zamò. Ai ragazzi della lista Driutti rispondono ora quelli che sostengono il capogruppo Zamò per voce di Stefano Pontoni, di Ascolto, innovazione e lavoro.
«Puntualizziamo che siamo anche noi presenti e operanti, visto che ritroviamo periodicamente per discutere su idee concrete e non solo su futili promesse, al contrario di quanto ha affermato il sindaco già in campagna elettorale, sostenendo l’assenza di giovani tra i suoi oppositori. In questi mesi Zamò ci ha sempre dato l’opportunità di partecipare attivamente, considerandoci suoi collaboratori.
Da subito ci siamo sentiti tutti posti sullo stesso piano, dai più esperti ai più giovani, e perciò non s’è mai sentita la necessità di emarginarci in una lista propria, in quanto siamo tutti, al di là dell’età, vogliosi di fare il meglio per la comunità».
 Pontoni torna poi sul caso super-segretaria: «Nessuno di noi ha colpevolizzato chi ha ottenuto l’incarico per le sue competenze; si è voluto invece mettere in discussione il metodo usato per assegnare un posto economicamente e per posizione impossibile da trovare al giorno d’oggi per un neo-diplomato o neo-laureato.
Ciò che si chiede è la trasparenza del metodo usato e la giustificazione sul perché sia stata privilegiata una persona rispetto ad altri candidati con competenze più complete.
Chiediamo anche perché una così ingente somma di denaro pubblico sia stata impiegata per un incarico ora non strettamente necessario.
Questi soldi potrebbero venire spesi per situazioni più urgenti». Concludono i giovani sostenitori di Zamò invitando l’amministrazione «a svolgere il suo compito in modo giusto e non in un’ottica clientelistica».   Rosalba Tello


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martedì 30 ottobre 2012

Più controlli nei cimiteri per Ognissanti



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
  
Manzano, 30 ottobre 2012

In occasione di Ognissanti si intensificano i controlli nei cimiteri, purtroppo spesso oggetto di furti e atti vandalici.
Come ogni anno, la polizia municipale di Manzano assicurerà la sorveglianza all’interno e all’esterno dei camposanti: «Considerato l’afflusso di gente - spiega il vicesindaco con delega alla Polizia Locale Rosario Genova - vogliamo che chi porta un fiore sulle tombe dei propri cari possa farlo in tutta tranquillità.
 L’obiettivo resta quello di prevenire furti sulle automobili in sosta e anche sulle tombe». Si è provveduto, a tal proposito, a installare cartelli di avvertimento.
Il primo e il 2 novembre, quindi, la presenza della polizia locale sarà visibile nelle vicinanze dei cimiteri di San Lorenzo, Manzinello, Manzano, Case e Oleis. Nel 2010 dei vandali avevano imbrattato, con vernice spray, alcune lapidi, i muri e le pareti della cappella del cimitero di Manzano, profanando un luogo sacro con ingiurie sulle istituzioni religiose e sul Papa.
Rosalba Tello
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sabato 27 ottobre 2012

Nascondeva marijuana in casa arrestato giovane a Manzano



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

Nascondeva marijuana in casa arrestato giovane a Manzano

  
Manzano, 27 ottobre 2012

 Lo hanno sorpreso con 70 grammi di marijuana e un bilancino di precisione in casa oltre a 350 euro in contante forse frutto di spaccio. Per questo motivo ieri i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Udine hanno arrestato Massimo Valerio, disoccupato di 20 anni residente a Manzano.
La perquisizione domiciliare dei militari è scatta dopo un’attività di indagine finalizzata a contrastare lo spaccio di droga, soprattutto tra i giovani e giovanissimi.
Il blitz dei militari è scattato nella tarda sera di giovedì. Valerio non ha saputo giustificare il possesso della marijuana, del bilancino di precisione e dei soldi.
I carabinieri lo hanno tratto in arresto e accompagnato al carcere di via Spalato.
Dell’accaduto è stato informato il sostituto procuratore Andrea Gondolo.
Già oggi potrebbe svolgersi l’udienza di convalida dell’arresto in un’aula del tribunale di Udine.
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venerdì 26 ottobre 2012

Giunta Driutti, dopo la super-segretaria ecco l’ufficio stampa



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

Giunta Driutti, dopo la super-segretaria ecco l’ufficio stampa

A Manzano un altra vicenda destinata a far discutere Iacumin: il sindaco mantenga l’impegno sulla trasparenza


 Manzano, 26 ottobre 2012

 Non si sono ancora spente le polemiche sul caso supersegretaria del sindaco, assunta con una procedura giudicata dalla minoranza e dai candidati esclusi poco trasparente, ed ecco un’altra possibile rogna politica per l’amministrazione Driutti. Nell’ultima seduta di giunta si è infatti deliberata la costituzione di un ufficio stampa mediante assegnazione dell’incarico a esterni.
La figura prevista si occuperà del «lancio di notizie di carattere istituzionale e relative agli appuntamenti culturali da rendere noti a mezzo di quotidiani e periodici locali e non»; si prospetterebbe, quindi, quasi un doppione della figura oggi ricoperta dalla Berardi Novello, sulla cui assunzione il capogruppo del centrosinistra, Mauro Iacumin, nutre molte perplessità.
«Sono sicuro che il bando di gara per la nuova segretaria per l’ufficio del sindaco si sia svolto in maniera corretta e nel rispetto delle regole – premette il consigliere di opposizione –, ma la mancata pubblicazione dei risultati non dà certo l’idea di trasparenza e comunicatività che la Driutti aveva annunciato nel primo consiglio comunale. Certamente la neoassunta potrà rivelarsi all’altezza dell’incarico affidatole, ma non possiamo soprassedere sull’opportunità e l’eticità dell’assunzione di una persona chiaramente legata al Pdl, che in quel ruolo deve essere valutata non solo dal punto di vista economico, ma anche in funzione delle esigenze del Comune. Questa scelta ha sollevato una certa perplessità nei manzanesi, come dimostrano tutti i commenti che abbiamo raccolto e letto».
Per Iacumin l’assunzione di una sola persona, ove la legge consente due, come riportava il sindaco, «non è politica di risparmio se questa scelta va a discapito dell’attività amministrativa, come dimostrano i vari ritardi amministrativi avvenuti come la cancellazione di punti all’ordine del giorno dopo essere stati annunciati nella riunione dei capigruppo perché la documentazione non era ancora pronta, revoca di proposte di delibera di consiglio perché errate, senza dimenticare le lungaggini burocratiche relative alla riapertura della piscina comunale».
Tutto ciò, ribadisce il consigliere di minoranza, «sta provocando rallentamenti nell’attività amministrativa non addebitabili alle minoranze, che più volte hanno proposto collaborazione, suggerendo, invano, l’attivazione di una commissione di controllo».
«Considerata l’importanza che il nostro Comune ha all’interno del Distretto della sedia – aggiunge Iacumin – e visto il grande lavoro che gli uffici devono svolgere, non sarebbe meglio investire questa somma (o altre detratte dal presunto tesoretto) per incrementare l’orario di servizio del segretario generale che, nonostante l’innegabile competenza, si vede costretto a dividere il suo tempo in tre Comuni?».

Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Finalmente a Manzano riapre la piscina comunale



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

Finalmente a Manzano
riapre la piscina comunale

Ufficialmente riaffidata la gestione alla Kuma, la data è quella del 3 novembre. Venturini: stiamo pensando a soluzioni che renderanno l’impianto unico in zona 

 Manzano, 25 ottobre 2012
  E finalmente la piscina riapre. La data è ufficiale: il 3 novembre l’impianto natatorio sarà nuovamente operativo e accoglierà atleti e appassionati nuotatori sotto la gestione della Kuma Ssd di Codroipo, società che sin dalla sua inaugurazione, avvenuta 5 anni fa, aveva seguito le attività dell’impianto comunale.
La riapertura era già stata ufficiosamente annunciata pochi giorni fa sul sito della Kuma, che aveva ritenuto opportuno mettere online la notizia per rassicurare i numerosi utenti che da luglio reclamavano la riapertura, invocando una data certa. Ieri la conferma da parte dell’assessore ai lavori pubblici Valmore Venturini: «Siamo evidentemente in presenza di uno slittamento rispetto ai tempi di affidamento che ci eravamo prefissati – commenta l’assessore –, è ovvio che se si fosse trattato di un appalto di sola gestione l’iter procedurale sarebbe stato molto più semplice.
Ci eravamo comunque prefissati un obiettivo più ambizioso e cioè quello di avviare anche la sistemazione dell’area esterna per poter offrire un ulteriore e più qualificato servizio all’utenza. A lavori finiti saremo in grado di poter offrire un impianto a misura di famiglia che non avrà eguali in zona».
«Le innumerevoli sollecitazioni e richieste di notizie sulla mancata apertura della piscina giunte da parte di moltissime persone che l’hanno frequentata in questi anni – aggiunge il primo cittadino – ci hanno fatto capire, semmai ce ne fosse stato bisogno, che il servizio offerto dall’amministrazione è stato di massimo gradimento da parte di tutti gli utenti, sia manzanesi che provenienti da altri centri. La piscina è evidentemente una struttura molto apprezzata, con elevati standard di qualità e di ciò siamo naturalmente soddisfatti».
Ieri il sindaco, Lidia Driutti, con gli assessori Stacco e Venturini, ha eseguito un sopralluogo sul posto per verificare la situazione; oggi sono in corso interventi per la disinfezione delle vasche e di controllo degli impianti tecnologici, operazioni propedeutiche all’apertura della piscina.
I lavori di cui si farà carico la Kuma, senza oneri per l’amministrazione, sono l’ampliamento degli spogliatoi e degli spazi comuni, la realizzazione di un solarium con piscina scoperta polifunzionale e di aree gioco per bambini. Le opere, il cui costo è stimato pari a circa un milione di euro, saranno attuate a fronte di una gestione pluriennale di 18 anni. I corsi di nuoto libero riprenderanno sabato 3 novembre, per informazioni e iscrizioni la segreteria sarà aperta da lunedì 29 ottobre (telefono 0432 740569).

Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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lunedì 22 ottobre 2012

Super-segretaria, esplode la rabbia degli esclusi - Nuovo istituto comprensivo per oltre 1.300 alunni



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

Super-segretaria, esplode la rabbia degli esclusi

Manzano, non solo su facebook accuse per la “selezione” del sindaco Lidia Driutti Un’universitaria le ha contestato l’assenza di una graduatoria. «Che delusione»
 Manzano, 21 ottobre 2012
 Sono contrariati i ragazzi esclusi (una ventina) dalla selezione per il posto di segretaria del sindaco; c’è chi lo scrive su facebook e chi invece ha deciso con determinazione di andare a fondo nella vicenda richiedendo colloqui, carte e documentazioni.
Come sta facendo Elettra, 24 anni, manzanese, laureanda in criminologia, la quale sospetta che il bando sia stato indetto «per dare un’apparenza di formalità a una scelta fatta in precedenza: perché allora non optare direttamente per una chiamata diretta basata su rapporto fiduciario?.
Premesso che il mio non è un attacco di natura politica, nè personale alla ragazza assunta e tenendo anche conto che tra i curricula pervenuti al sindaco il mio non è forse quello più attinente alla figura prevista, però mi chiedo come mai non sia stata pubblicato da nessuna parte l’esito e la graduatoria della selezione».
Dopo aver ricevuto a casa la lettera di esclusione («perché non in possesso dei requisiti richiesti») Elettra va in Comune per chiedere chiarimenti: qui la referente del personale le spiega che ad agevolare la Novello, diplomata, sarebbe stata «la sua esperienza in Proloco, che le dava una marcia in più rispetto ai candidati laureati».
Ma la ragazza non si ferma alle prime delucidazioni e richiede, ottenendolo, un incontro con la Driutti. Il sindaco – secondo il racconto di Elettra – in occasione del colloquio avrebbe chiamato anche il segretario. «Ho contestato l’assenza della graduatoria con tanto di sentenze e norme alla mano e ho ottenuto solo risposte evasive e pure una risatina. Volevo far presente solo la mancanza di una pubblicazione ufficiale dell’esito del bando.
Alla faccia della meritocrazia e della trasparenza. Per me, come credo per molti altri, questa è stata una grande delusione».
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA


Nuovo istituto comprensivo per oltre 1.300 alunni

Manzano, 21 ottobre 2012
Dal 1° settembre anche le scuole d’infanzia, primarie (capoluogo e Dolegnano) e secondaria (Schwetizer) di San Giovanni al Natisone assieme a quelle dei Comuni di Manzano e Corno di Rosazzo, si trovano assieme nel nuovo Istituto comprensivo di Manzano e personale Ata, amministrativo, docente, dirigenza scolastica e Dsga sono al lavoro per “costruire” assieme questa nuova realtà.
Attivati momenti di incontro e scambio, con gruppi di lavoro, per offrire ai ragazzi una formazione armonica e consapevole che gli accompagnerà dai 3 ai 14 anni. I temi da trattare sono tanti, ma i docenti sono favorevoli all’incontro e aperti alla condivisione. Anche l’ufficio di segreteria di via Libertà a Manzano è alacremente al lavoro.
Si tratta di accogliere nuovi docenti, preparare tutto quello che serve, dal punto di vista amministrativo, al neoistituto che conta oltre 1.300 alunni.
Nelle singole scuole, che sono 5 dell’Infanzia, 5 della Primaria e 2 della Secondaria di primo grado, il personale Ata garantisce il buon funzionamento tenendo le aule pulite e supportando i docenti nelle attività. «Questo avvio, anche se faticoso – dice il dirigente scolastico Pier Antonio D’Aronco - è stato condiviso con professionalità da tutto il personale ed è già una buona base su cui il nostro istituto sta poggiando le fondamenta.
Anche i Comuni stanno facendo un grosso sforzo, e noi con loro, per armonizzare e sostenere le proposte formative della scuola e del territorio. In attesa della partecipazione attiva dei genitori nei consigli di classe, di intersezione, di interclasse e nel Consiglio d’istituto, da parte mia un ringraziamento sincero a quanti si adoperano quotidianamente per la costruzione armonica del Comprensivo».
Giorgio Mainardis
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domenica 21 ottobre 2012

Il sindaco difende la sua super-segretaria



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Il sindaco difende la sua super-segretaria
  Manzano, la Driutti risponde a Zamò che ha sollevato il caso e contrattacca «Spreco? Ho fatto risparmiare, per legge avrei potuto prendere due persone»

Manzano, 20 ottobre 2012s
  Nessuna super segretaria per il sindaco, bensì una normale assunzione di routine prevista dalla legge. «Prima di attaccare e offendere le professionalità delle persone e puntare i riflettori a livello personale - replica a Zamò il sindaco Lidia Driutti - il consigliere di minoranza potrebbe informarsi meglio. Anche questa volta ha preso un abbaglio, ma, si sa, l’importante è attaccare, anziché fare un’opposizione costruttiva».
Nella selezione dei giovani aspiranti Driutti dice di aver agito «con la trasparenza e la razionalità che mi contraddistinguono, e nell’ottica dell’efficienza, efficacia ed economicità. Questo tipo di assunzione è previsto per legge e la procedura seguita è assolutamente regolare. La natura dell’incarico è comunque di tipo fiduciario, come peraltro confermato dalla stessa Corte dei Conti, e nella scelta si è tenuto conto dei curricula dei candidati e delle esigenze attuali di questa amministrazione. All’avviso pubblico hanno risposto 20 persone, fra le quali solo 6 avevano i requisiti richiesti».
Questo tipo di assunzione - prosegue Driutti - «non è una novità né per questo Comune né per altri, in quanto previsto dalla legge. Fra l’altro, ho deciso di ricorrere a questa possibilità assumendo una sola persona anziché due, come avrei potuto, e a tempo parziale. Considerato che quel posto è sempre stato coperto a tempo pieno, così facendo ho fatto risparmiare al bilancio comunale rispetto agli anni passati, nell’ottica di una riduzione dei numeri e del contenimento dei costi, come già annunciato in campagna elettorale».
Il sindaco informa inoltre che la persona assunta «non è a disposizione esclusiva del sindaco, ma collabora anche con tutti gli assessori, e che il contratto di lavoro con la dipendente non è di 28.500 euro annui, bensì di 20.780 lordi.
È chiaramente un attacco politico e molto personale e ciò dispiace anche nei confronti della giovane assunta: oltre a essere stata volutamente “sminuita”, è ora messa in grave difficoltà agli occhi dell’opinione pubblica.
E su questo il consigliere dovrebbe riflettere». Ieri in paese, non si parlava d'altro: con quale criterio è stata indicata la vincitrice? E dov’è il punteggio? Una della aspiranti, Elettra Stavros, ha commentato indignata sul sito del nostro giornale: «Vergogna! Quando sono andata a chiedere in Comune perché non è stata pubblicata sull’albo pretorio la graduatoria mi hanno riso in faccia! Ho chiesto un colloquio e, con tanto di riferimenti normativi, mi è stato risposto che non accettano la lezioncina di legge da me!».
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA


Sul web un coro di disapprovazione per l’assunzione

Manzano, 20 ottobre 2012
La notizia della “supersegretaria” al Comune di Manzano ha suscitato la rabbia di molti giovani friulani, che sui social network hanno lasciato commenti coloriti, come Giancarlo Apilongi (“Furlan! Welcome in Italy!”) e Federico Sfiligoi, universitario: «Sia a Roma sia nel nostro piccolo - dic ono - la storia è sempre quella... i meriti non contano un c...., conta solo essere raccomandati!».
Giacomo Giacuzzo scrive, in modo molto colorito e in friulano: «Cambie il pitèri ma le miar... e iè simpri chè!». Giada Off, 27 anni: «Biele m...e». Ironizza lo studente Arturo Presott: «Magari sarà nipote di qualche presidente estero...». (r.t.)
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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venerdì 19 ottobre 2012

La super-segretaria del sindaco di Manzano



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

La super-segretaria del sindaco di Manzano

Nello staff del primo cittadino della capitale della sedia, Lidia Driutti una 21enne a 28 mila euro l’anno. Zamò tuona: assunzione “pilotata”

Manzano, 18 ottobre 2012
Di questi tempi contare su un contratto, seppur a tempo determinato, per 28.500 euro annui può sembrare un lusso, soprattutto se si è freschi di laurea e con poche o nulle esperienze lavorative. Lo stipendio in questione è quello che il Comune sta dando alla neoassunta Silvia Novello Berardi, giovane manzanese assegnata all’esclusivo supporto delle attività del sindaco Lidia Driutti (o meglio, all’ufficio staff del primo cittadino), selezionata sulla base di una procedura che, pur nella sua apparente regolarità, per il consigliere d’opposizione Lucio Zamò presenta «seri dubbi di opportunità e correttezza.
L’iter procedurale ci porta a ritenere che vi siano state imprecisioni, omissioni e ambiguità forse finalizzate a scegliere una persona vincitrice già in partenza. L’avviso della selezione, per esempio, è stato ristretto al territorio di Manzano e ai soli frequentatori di bacheca e sito internet del Comune, da cui peraltro è stato fatto sparire in fretta e furia. Si è omesso di comunicare anche attraverso altri canali quali centri per l’impiego, banche dati e soprattutto il sito della Regione, diversamente da quanto fanno normalmente gli altri enti anche in caso di selezioni diverse da concorso ufficiale».
I requisiti previsti dall’avviso, poi, «sono generici, non prevedendosi alcuna particolare competenza tranne esperienze in campo turistico, requisito che non si capisce come si intrecci nelle attività quotidiane del sindaco». Secondo Zamò, dunque, la selezione sarebbe stata svolta esclusivamente dalla Driutti «come se si trattasse di individuare una persona da adibire ad attività private e con risorse private, senza che vi fosse in affiancamento una commissione valutatrice e neppure un funzionario comunale che ne accertasse trasparenza e regolarità. La selezione non si è basata su un chiaro criterio di merito e metodo, tant’è che non esiste neanche una graduatoria pubblica e verificabile, né punteggi, né motivi che giustifichino la scelta del nome.
Eppure è un procedimento amministrativo, sottoposto a precise regole, prime tra tutte trasparenza e pubblicità. Tutto invece è avvenuto in modo oscuro e privatistico». Data la crisi, la piccola selezione per un posto precario ha destato entusiasmo e interesse «e l’amministrazione che fa? Assume una persona priva di esperienza e con un diploma generico – rincara Zamò – solo perché è strettamente imparentata con una dei leader del Pdl del luogo. E così, con i soldi di Manzano e destando finte speranze nei giovani, si pagano i debiti politici: questa è la verità».
Il consigliere d’opposizione aggiunge anche che se fosse stato dato l’incarico a un ragazzo della lista giovani, «lista finta e strumentale creata per gettare fumo negli occhi, l’avremmo anche accettato; in fondo, senza quell’escamotage elettorale, il risultato di maggio sarebbe stato per il sindaco ancor più scadente, dato che proprio grazie ai giovani è riuscita a superare la soglia del 50% dei consensi. Invece, si è preferito usare 30 mila euro di denaro pubblico per dare un incarico sulla base di una logica familiaristica solo malamente mascherata da una parvenza formale».

Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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L’area “ex Fornasarig” abbandonata da 10 anni



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

L’area “ex Fornasarig” abbandonata da 10 anni

Manzano: degli antichi fasti restano soltanto la ciminiera e un terreno incolto In via Lungoroggia diverse operazioni immobiliari senza esito e poi più nulla


Manzano, 18 ottobre 2012
Un tempo ospitava la più “antica” fabbrica di sedia del Manzanese, quella dei fratelli Fornasarig, che la fondarono alla fine dell’800. Oggi dell’area denominata appunto “ex Fornasarig” è rimasta soltanto l’antica ciminiera, salvata dalle demolizioni a ricordo del passato glorioso di quella generosa industria che ha dato benessere a Manzano. Per il resto, sono solo campi incolti e transenne che ne delimitano il passaggio.
Vederla da via Lungoroggia mette un po’ di tristezza: sembra quasi il simbolo della decadenza di un impero che conserva le sue vestigia; accanto, il vecchio mulino e il corso d’acqua che un tempo offriva preziosa energia. L’area, però, non è del tutto abbandonata: segnaletica, parcheggi, strade, fognature e marciapiedi testimoniano che qui un progetto c'era.
“Fratelli Fornasarig” restò operativa per quasi un secolo, poi, dopo le generazioni di Silvio e Gastone, l’azienda fu data in locazione e alla fine degli anni Novanta i terreni furono ceduti a immobiliari veneti. Poi ancora operazioni immobiliari: un’altra società, sempre veneta, agli inizi del 2000, intravide il business.
Si tratta, in effetti, di un’area perfetta per realizzare un centro residenziale, direzionale e commerciale. Acquistò quindi a prezzi molto alti, almeno per il mercato friulano; un investimento che non riuscì però a far fruttare, perché nel frattempo l’economia e la famigerata bolla americana hanno stravolto il panorama immobiliare.
Con il crollo dei prezzi delle case, la società veneta decise dunque di bloccare qualsiasi edificazione, poiché non rientrebbe mai della spesa effettuata. Insomma, quel terreno in via Lungoroggia a Manzano, oggi come oggi, vale poco o niente, tant’è che l’autorizzazione rilasciata dal Comune per realizzare i 38 appartamenti previsti non è mai stata ritirata. Risultato: l’area è chiusa e in abbandono da 10 anni.
Le opere infrastrutturali, però, sono state tutte eseguite, come conferma l’assessore comunale ai lavori pubblici Valmore Venturini: «Nel 2002 spiega l’amministratore manzanese -, con l’approvazione del Piano regolatore particolareggiato di iniziativa privata, abbiamo provveduto alle opere di urbanizzazione ordinarie. Dopo tanto tempo, è ora il caso di collaudarle e verificare se, in caso di difformità, vi sono interventi da eseguire».
Dopodiché, l’area potrà essere fruibile, ma, tolte le transenne, tutto ciò che i manzanesi potranno ammirare sarà solo la vecchia ciminiera, circondata dall’erbaccia.
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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La contessa scrittrice che fu elogiata dal vate Carducci



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

La contessa scrittrice che fu elogiata dal vate Carducci

Le celebrazioni per i 200 anni dalla nascita a Soleschiano Stasera il film “Gli ultimi” ispirato a un suo racconto

Manzano, 17 ottobre 2012
San Lorenzo di Soleschiano è un piccolo borgo che ha al centro un grande complesso edilizio tra il palazzo aristocratico e la casa colonica. Qui Caterina Percoto, “contessa contadina” (1812-1887), “aperse e chiuse gli occhi” e “scrisse i soavi racconti nei quali, come in limpide acque, si specchia il dolce Friuli”. Così si legge nella lapide posta dal Comune di Manzano nell’anno della morte e aggiornata ora, a duecento anni dalla nascita, con una seconda targa dedicata all’anniversario che si sta celebrando in questi mesi.
La nostra letteratura deve molto a Caterina Percoto, un’autrice che – come ha scritto nel 2003 Novella Cantarutti, quando il Messaggero Veneto ripubblicò le sue ormai introvabili Novelle – «illustrò l’Ottocento friulano rendendosi nota anche al di fuori dei confini regionali, inserita com’é nel panorama delle lettere italiane dove figurano solo Erasmo da Valvason tre secoli prima e Pasolini un secolo dopo».
Fu elogiata anche dal Carducci, con il quale (ma anche con Nicolò Tommaseo e Giovanni Verga) ha avuto importanti scambi epistolari. Parlando di tradizioni carniche, il poeta del Comune rustico ne cita alcune ricordando che la Percoto «le raccolse nel libro delle sue Novelle: bel libro e forte, che rispecchia la forte bellezza e la bontà del Friuli».
“Forte” è un aggettivo che dice molto, anche in senso di crudo, realistico. Come “Un episodio dell’anno della fame”, uno dei suoi racconti più famosi, ma anche più tristi. E' stato rappresentato la sera del 28 settembre scorso nel cortile di Casa Percoto dal gruppo teatrale Lis Anforis di Sevegliano, con la regia (e la bella voce narrante) di Tullio Svettini. E’ stato un tuffo emozionante nell’”anno della fame”, quel 1816 di cui Caterina sentì parlare da bambina e raccontò poi nelle sue pagine più toccanti. E’ la storia di Pietro, un povero bracciante senza lavoro che si arrabatta per trovare qualcosa da mangiare per la sua famiglia. Bravi gli attori, accurati i costumi d’epoca, suggestiva l’ambientazione, che è il mondo di Siore Catine.
Un mondo che si rispecchia, 150 anni dopo, nel film Gli ultimi, di padre Davide Maria Turoldo che sarà proiettato questa sera, alle 20.15, nel Foledor di Manzano (accanto al municipio) nell’ambito della rassegna cinematografica promossa dal Comune e dalla Biblioteca di Manzano in collaborazione con l’Università di Udine.
Tornando alla casa natale della Percoto, va ricordato che ha subito varie vicende. Fino al 1963 era interamente di proprietà delle contesse Foraboschi di Vienna.
Ma in precedenza, nel 1853, alla morte della madre Teresa Zaina, era stata divisa fra Caterina e il fratello Carlo (la scrittrice, secondogenita, aveva ben sette fratelli maschi, di cui uno prete). La parte di Carlo, quella dell’ingresso principale con le lapidi, comprende lo studio di Caterina (ma anche del fratello) con la sua scrivania e tutto l’arredo di oltre cent’anni fa. Vi abitano le attuali proprietarie, due lontane parenti della Percoto, le sorelle gemelle Nives e Luisa D’Osualdo, che gentilmente aprono le porte ai visitatori e fanno da ciceroni.
L’altra metà dell’edificio è stata acquistata cinque anni fa da Diego Cencig, un ex uficiale della Marina militare che vi abita con la moglie Adriana. La sua sala da pranzo era la cucina della Percoto e l’attuale soggiorno la taverna dove Caterina si intratteneva con il poeta Pietro Zorutti, il giornalista Pacifico Valussi e altri amici importanti. Cencig è il geloso custode di questo luogo di memorie che ha contribuito a valorizzare.
Peccato che la proprietà sia attualmente divisa, ma l’ex ufficiale (che è uno studioso e ricercatore, ha scritto un libro su Idrografia e viabilità di Aquileia romana) è il primo ad auspicare che si possa arrivare a una soluzione che dia piena dignità e valore a un complesso storicamente così importante.
Naturalmente, essendo la sua famiglia numerosa, i discendenti della scrittrice si sono sparsi in molte parti della regione. La parente più prossima dovrebbe essere Daniela Percoto, classe 1944, che vive a Manzano col marito Silvano Zamaro, già contitolare di un’azienda metalmeccanica. Suo nonno Pietro, che aveva un’osteria, era diretto discendente di Caterina, ma altri pronipoti vivono a Pordenone, Udine e Trieste.
Due bei ritratti della contessa di San Lorenzo di Soleschiano campeggiano nel soggiorno di Daniela, ma «avevamo anche alcuni suoi manoscritti originali», racconta la signora. «Cinquant’anni fa – ero bambina, ma mi ricordo – vennero delle suore e li chiesero in prestito a mio padre. Lui era generoso e glieli diede. “Poi li lasciamo al parroco”, dissero. Non abbiamo più visto né le suore né i manoscritti!».
Daniela e Silvano Zamaro hanno un figlio, Marco, 38 anni, che si sta appassionando alle vicende dell’illustre antenata. Tanto che ha deciso, data anche la ricorrenza del bicentenario, di chiedere per sé il doppio cognome: a Zamaro aggiungere Percoto.

MARIO BLASONI.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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