martedì 30 aprile 2013

«Non toccate la strada del Distretto»







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Non toccate la strada del Distretto»
Gli amministratori di San Giovanni e Manzano favorevoli al progetto: bloccando tutto si va anche incontro al danno erariale

Manzano, 30 aprile 2013
 
«Indietro non si può tornare, significherebbe buttare via tutto e farsi carico di un eventuale danno erariale». Dopo la vittoria del centro-sinistra alle elezioni regionali, il fonte contrario al collegamento tra Manzano e Palmanova ritorna all’attacco e replica al gruppo Cittadini di Jamlicco. E come già accaduto in passato, i sindaci del distretto industriale del Manzanese fanno quadrato a difesa dell’opera, accusando gli oppositori di «trasformare una questione pratica e di aiuto al territorio in una battaglia politica». I due fronti sono sempre gli stessi, da una parte il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, e il comitato di Jalmicco, dall’altra i sindaci del manzanese, Manzano e San Giovanni al Natisone in testa. «Siccome ora è stata eletta presidente della Regione Debora Serracchiani, che è dello stesso schieramento politico del sindaco di Palmanova, Martines - commenta il sindaco di San Giovanni, Franco Costantini -, il comitato torna alla carica». Continua Costantini: «Bisogna considerare che a questo punto tornare indietro significa buttare via tutto quello che è stato fatto». Da qui la critica al primo cittadino di Palmanova: «Martines ha prima sostenuto la necessità di rivedere il tracciato - sostiene Costantini -, poi, invece, ha detto che una parte dei soldi previsti per la realizzazione del collegamento stradale con Manzano si potrebbero utilizzare per valorizzare Palmanova. Così dimostra di avere le idee poco chiare». E ancora, prosegue Costantini, «bisogna tenere conto di quanto è vasto questo progetto, che a suo favore ci sono ben 5 Comuni. Ribaltare tutto è assurdo, noi manteniamo la linea originaria, anche se altri, come Martines, cavalcano l’onda della politica e di quanto dichiarato dalla neo-presidente Serracchiani. Quando si è in campagna elettorale si dicono molte cose, ma quando si occupano certi ruoli bisogna assumersi anche tutte le responsabilità: i soldi spesi come verranno giustificati? La Corte dei conti cosa dirà?». Dello stesso tenore le dichiarazioni del vicesindaco di Manzano Rosario Genova: «Oggi le strade regionali sono diventate ormai urbane con tutte queste rotatorie. E questo - sostiene Genova, che è anche assessore alla viabilità - è un motivo ulteriore per sostenere questa nuova viabilità tra Palmanova e Manzano: il traffico pesante deve passare su questa futura strada, deve diventare uno sfogo non solo per il traffico ma anche per l’economia del territorio». Inoltre - continua - «è bene che la presidente Serracchiani tenga presente che finora è stato speso denaro pubblico. Se l’opera si blocca ci potrebbe essere anche un danno erariale, quindi, se non ci sono presupposti per bloccare tutto, dovrebbe fare un passo indietro rispetto a quanto detto in campagna elettorale. Questa non deve diventare una questione politica, ma essere vista come un’opportunità per il nostro territorio». 
Gianpiero Bellucci







Un giorno tra ville, musica e arte






cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Un giorno tra ville, musica e arte
Domani tanti appuntamenti: visite, concerto e mostre di pittura 


Manzano, 30 aprile 2013
 
Primo maggio ricco di appuntamenti per il Manzanese. Il tradizionale evento di “Ville aperte” organizzato da Territoria Nord Est nei Comuni di Corno di Rosazzo, Buttrio, Pradamano, Premariacco, Pavia di Udine e Manzano, giunto alla nona edizione, propone interessanti iniziative collaterali: l’Abbazia di Rosazzo, Casa Forte Nussi Deciani e Villa Romano saranno visitabili a ingresso libero con l’accompagnamento delle guide professioniste dell’Associazione Itineraria, ogni ora a partire dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17. Gli “Amici del Conservatorio di Musica Jacopo Tomadini” di Udine propongono, alle 18, in Abbazia il concerto dell’ensemble di clarinetti “ClariCoro”, formato da clarinettisti provenienti da tutta la regione e dal Veneto, coordinati da Lino Urban. Sempre in serata, in Casa Forte Nussi Deciani il violoncello di Antonio Merici segnerà la conclusione delle visite introducendo a una presentazione della 32esima edizione della “Festa in Piazza di Case”, a cura del locale Comitato iniziative paesane. Da non perdere la mostra di pittura a Villa Romano dedicata a Gabriela Florescu (1919-1991), “Elegie rumene”, curata da Licio Damiani; Florescu, una delle maggiori artiste rumene, nel 1982 sposò un diplomatico italiano trasferendosi poi in Friuli. Sempre in Villa Romano, alle 17, conferenza “In ricordo di Marzia di Manzano e della sua dimora in Villa Romano una rilettura del rudere del Castello di Manzano”; introdurrà Fabio Balducci Romano. A seguire gli interventi di Sandro Colussa (“Le indagini archeologiche nel sito del Castello”), Alessandra Quendolo e Giulia Deana (“Parole di pietra: la storia scritta sui muri”). Ci sarà anche l’apertura straordinaria della collettiva “Municipium” nell’Antico Foledor Boschetti della Torre, con la partecipazione degli artisti Marialisa Povegliano Bulfone, Giuseppina Romeo e Francesco Sapia di Siena. Si potrà approfittare dell’ottima accoglienza di ristoranti e agriturismi locali aderenti all’iniziativa, che per l’occasione propongono menù a tema. 
Rosalba Tello



domenica 28 aprile 2013

Finalmente il sottopasso San Lorenzo ora respira







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Finalmente il sottopasso San Lorenzo ora respira
Manzano, l’assessore Venturini: ripristinato l’ingresso all’abitato della frazione
Restano i nodi degli accessi ad alcuni fondi agricoli e della chiusura di via Giotto 

Manzano, 28 aprile 2013
La frazione di San Lorenzo, dopo un lungo periodo di isolamento, si riaffaccia alla viabilità principale. Il cantiere del sottopasso, sopra cui scorrerà la complanare di collegamento con la bretella Palmanova-Manzano, si è chiuso ridando ossigeno alle attività locali. Dopo i collaudi, la Provincia ha consegnato il sottopasso al Comune «consentendo così il ripristino dell’accesso all’abitato – spiega l’assessore ai lavori pubblici –. Il Comune dovrà ora eseguire il collegamento elettrico per alimentare le pompe di sollevamento dell’acqua. Non vi saranno problemi di allagamenti, poichè sono già stati realizzati due pozzi perdenti; le pompe potranno risultare utili in caso di precipitazioni eccezionali». Pronto il sottopasso, potranno proseguire i lavori di viabilità previsti dalla Provincia con la chiusura via Giotto, necessaria per eseguire la rotonda in corrispondenza di via del Cristo. «Sull’opera completata è stata firmata una convenzione con la ditta Rigel – continua Venturini – per realizzare la bretella di collegamento verso l’abitato di Manzano, tratto compreso nella lottizzazione Calligaris. Il collegamento del sottopasso ferroviario alla bretellina che unisce l’attuale rotonda della Grande sedia alla viabilità Calligaris è stata approvata in giunta: tutti i tasselli si stanno incastrando». Giovedì alle 20.30, la giunta Driutti incontrerà la popolazione di San Lorenzo nella sala delle ex elementari per illustrare opera e sviluppi del cantiere. Resta però un problema, più volte sollevato dai cittadini di San Lorenzo: quello di alcuni accessi ai fondi agricoli; via Giotto, inoltre, una volta concretizzata l’intera viabilità provinciale, sarebbe chiusa. «La Provincia ha stanziato al Comune 90 mila euro per il collegamento con la nuova viabilità. Abbiamo indicato come prioritario il ripristino della viabilità di via Giotto per garantire l’accesso da chi proviene da Percoto e l’uscita in direzione est. Altre ipotesi dovranno essere compatibili con le risorse disponibili». Rosalba Tello




Bellon presidente dell’associazione dei carabinieri







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Bellon presidente dell’associazione dei carabinieri 

Manzano, 28 aprile 2013
E’ stato letto il nuovo consiglio sezionale dell’Associazione nazionale dei carabineri a Manzano per il quinquennio dal 2013 al 2018. L’assemblea sezionale dell’Anc, che si è svolta nei giorni scorsi nella sede dell’associazione, in via della Roggia, ha espresso la nuova composizione del consiglio sezionale, che vede alla presidenza Massimiliano Bellon, alla vicepresidenza Paolo Godeassi, mentre il ruolo di segretario è andato a Gianfranco Tomat. Nel consiglio sezionale siedono Luigi Azzani, Angelo Fracassa, Marco Littamè, Walter Azzani, Giorgio Ferrante, Luca Snidar; revisori dei conti sono stati nominati Maurizio Donato e Andrea Grasso. La sezione manzanese comprende cinque Comuni: oltre a Manzano, infatti, è territorialmente competente per Buttrio, per Chiopris Viscone, per Corno di Rosazzo e, infine, anche per San Giovanni al Natisone. Gli appuntamenti ordinari dell’associazione si svolgono ogni primo mercoledì del mese in sede; motori già caldi per l’organizzazione della 199esima edizione della Festa dell’Arma dei Carabinieri, in programma il 2 giugno a Persereano. La giornata prevede, dopo la messa celebrata da don Francesco Argenterio, cappellano militare della Legione Carabinieri del Friuli Venezia Giulia, la deposizione della corona al monumento ai caduti e i saluti delle autorità, con una rappresentanza a rendere gli onori ad Antonio Mameli al cippo di Manzinello. Seguirà un momento conviviale, con il consueto pranzo sociale con partecipazione di tutti i convenuti. (r.t.)




domenica 21 aprile 2013

Manzano, aperta la nuova rotonda







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano, aperta la nuova rotonda
E’ quella dell’incrocio fra via del Cristo e la 56; complanare, ancora polemiche 

Manzano, 20 aprile 2013

Nuovo look a Manzano, che ridisegna la viabilità del Distretto con ben due rotatorie: quella di ingresso al paese lungo la sr 56, all'incrocio di via del Cristo, appena terminata, e la rotonda della Grande Sedia, in via di completamento. Da questa settimana è stata definitivamente aperta la viabilità della nuova rotonda di via del Cristo, «opera finanziata dalla Fvg Strade, titolare del tratto di 56, che va a migliorare notevolmente la sicurezza dell’incrocio» afferma il vicesindaco con delega alla viabilità Rosario Genova -. Aggiungiamo quindi un altro mattone al disegno urbanistico di questa parte di Manzano, offrendo una riqualificazione anche alle attività commerciali che sono state tagliate fuori per 8 mesi a causa dei lavori».L’opera appena terminata, finanziata dalla Provincia, prevede anche la realizzazione della complanare di San Lorenzo, molto criticata dai residenti della frazione che si sono definiti "in trincea": quel "muro" alto circa 4 metri eretto quasi davanti alle case, infatti, divide in due il paese. L'infrastruttura, mai pienamente condivisa, ha avuto un iter tormentato e lungo: i lavori, programmati oltre 10 anni fa, sono iniziati solo alla fine del 2012. «La nuova rete stradale è iniziata a livello burocratico nel 2000 - conferma Genova -, ma oggi offrirà finalmente una riqualificazione urbanistica e industriale all'area, agevolando il transito di mezzi pesanti; il tutto in prospettiva anche della Palmanova-Manzano». Molti residenti temono però che la complanare di San Lorenzo possa restare "cieca" .
Rosalba Tello




giovedì 18 aprile 2013

Il Centro benessere “Shangai” passato al setaccio dai vigili







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Il Centro benessere “Shangai” passato al setaccio dai vigili

Manzano, 18 aprile 2013

Non è passato inosservato il Centro benessere cinese inaugurato pochi mesi fa in via San Giovanni, di fronte al supermercato Famila. Il vicesindaco Rosario Genova ha subito ritenuto opportuno inviare la Polizia municipale a effettuare un controllo ai locali «perché ogni nuovo insediamento sul territorio va visitato – spiega l’amministratore –. In questo tipo di centri, in particolare, sono svolti servizi alla persona con prestazioni di massaggi e in periodi di crisi tali attività gestite da cinesi fioriscono ovunque». La Polizia locale nella nuova attività ha accertato violazioni di tipo urbanistico-edile «consistenti – spiega il vicesindaco – nella modifica della destinazione d’uso da commerciale (vendita al dettaglio) a direzionale (centro benessere). Sono state poi eseguite opere interne di suddivisione dello spazio, come pareti erette per creare piccole camere. Di queste e altre violazioni amministrative, tra cui l’adeguamento dell’impiantistica, è stata informata l’autorità giudiziaria. Altre verifiche sono in corso». Aperto fino a tardi, domenica compresa, il Centro benessere cinese è molto frequentato. Le vetrine di colore viola sono oscurate, ravvivate da lucine di Natale e dall’insegna lampeggiante con la scritta “aperto”. All’interno due cortesi ragazze orientali informano sui tipi di massaggi. I prezzi? Si va da un semplice massaggio corpo di 40 minuti a 30 euro a quello romantico (70 euro, compreso il bagno in vasca idromassaggio). Si sale per il massaggio a 4 mani (100 euro). Il nome del centro non è dei più originali, Shanghai. Ciò che balza agli occhi è quel 666 in aggiunta, ossia la sigla cui si associa comunemente il diavolo. La zona è diventata più trafficata, ma i vicini non si lamentano. Intanto il Comune sta in guardia. Rosalba Tello



martedì 16 aprile 2013

Zamò: Driutti eterna candidata, il Comune perde il Pisus





cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Zamò: Driutti eterna candidata, il Comune perde il Pisus

Manzano, 16 aprile 2013

«Malgrado lo sbandierato legame con la giunta Tondo, il Comune di Manzano e il suo sindaco hanno dimostrato di non avere peso politico e capacità progettuali all’altezza delle sfide annunciate e tutte le grandi opere annunciate stanno ora segnando il passo». Così il consigliere di minoranza Lucio Zamò commenta il mancato accesso di Manzano ai finanziamenti del Pisus, un esito «che conferma la nostra lettura dell’operato dell’amministrazione Driutti nel corso dell’ultimo anno. La minoranza ha più volte invitato la stessa giunta a vigilare, a riflettere e a operare affinché cessasse la sconfortante inerzia della maggioranza, ma sempre senza risultati». «Sono ormai svariati mesi – aggiunge Zamò – che il sindaco Lidia Driutti più che amministrare il Comune si preoccupa di fare l’eterna candidata, prima al Parlamento, ora in Provincia e domani chi lo sa; e assieme a lei è candidato l’intero stato maggiore del Pdl manzanese. Però ci pare chiaro che a questo fiorire di candidature non corrisponda una parallela capacità di contare quando sarebbe il caso, come per il progetto relativo al Pisus». «E così, mentre il Comune limita le proprie attività all’ordinaria amministrazione – prosegue il consigliere di minoranza –, tutte le magniloquenti promesse fatte in campagna elettorale si sono sgretolate: niente Pisus, di cittadella del design non si parla più e non si sa che fine abbia fatto l’idea del coworking. Tutto tace anche sul fronte del recupero della zona industriale, di reti fognarie, di banda larga, di caserma dei carabinieri, senza contare la pessima gestione del problema della viabilità in zona San Lorenzo e di Manzano in generale. E il famigerato tesoretto dov’è? Come viene impiegato?». «Insomma – chiude Zamò –, mentre il sindaco cerca applausi nella sua giunta, ci si smarca e a noi resta solo la magra consolazione di poter dire “l’avevamo detto”. Comunque non molleremo, torneremo sui vari programmi irrisolti: è il nostro impegno». Rosalba Tello


domenica 14 aprile 2013

Emergenza commercio: le chiusure a quota 30%






cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Emergenza commercio: le chiusure a quota 30%
Verzegnassi (Confcommercio): senza il traino-sedia, a Manzano si faccia sistema L’assessore Alessio: a breve incontrerò baristi e negozianti per capire cosa fare 

Manzano, 14 aprile 2013
«A Manzano il commercio tradizionale, senza il traino della sedia, non tiene: l’unica soluzione è fare sistema». Federico Verzegnassi, presidente Confcommercio del mandamento cividalese-manzanese, ammette che il paese non rappresenta più un’attrattiva dal punto di vista emporiale. Basta fare un giretto in centro (ma molto peggio stanno le frazioni) per accorgersi di quante serrande sono abbassate: sparite botteghe storiche come il negozio di abbigliamento in piazza Chiodi - ora c’è un’assicurazione –, chiusi bar e alimentari, soprattutto a Case, dove all’incrocio del semaforo fanno capolino parecchie vetrine vuote e avvisi vari di cessione di attività. In generale le saracinesche sono giù dappertutto: pur non avendo dati all’unità, Verzegnassi parla di un -30% negli ultimi tempi. E anche l’assocommercianti ha smesso di esistere. «Il commercio cittadino è in crisi dappertutto e in questo Manzano non è in controtendenza – conferma l’assessore Lorenzo Alessio ; ma alle chiusure, fortunatamente, stanno subentrando nuove piccole attività. Non stiamo certo festeggiando, ma teniamo duro, ci si arrangia facendo i conti con la situazione, che è quella che è». Ed ecco spuntare i mercatini dell’usato in zona industriale, pizzerie al taglio e rosticcerie, di cui una “strategica” vicino alle scuole. Insomma, anche il commercio, come in parte per il comparto sedia, tenta la carta della riconversione: un locale, per esempio, si è spostato sulla statale, dove è stato recuperato un vecchio capannone. Ci si adatta e si cambia pelle pur di tener vivo il paese e far sì che i manzanesi non vadano a fare shopping altrove. «A Manzano il commercio ha una declinazione diversa e complessa – spiega Verzegnassi –, perché rispetto ad altre zone da solo non ha la capacità di agire in maniera alternativa alla vecchia modalità, che dipendeva dall’economia della sedia. Bisogna ripensare ora a una nuova strategia commerciale. Partendo dalla Sr 56 e dalla futura Palmanova-Manzano: l’ex triangolo della sedia sarà da concepire come un quadrato che si collegherà alla Udine sud commerciale, in funzione anche di altri comparti trainanti dell’area come agroalimentare e turismo». Verzegnassi sottolinea però che «da soli non ce la facciamo» e propone sinergie con altre realtà locali. Collaborazione suffragata dall’interesse di Alessio per nuove forme di reti sinergiche: «Ci stiamo ragionando», conferma, annunciando che dopo le elezioni incontrerà la categoria, come promesso a Natale, «per capire assieme da dove ripartire e cosa fare di concreto». Rosalba Tello



Il caso Corrias in tv da Santoro e sul web pioggia di solidarietà





cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Il caso Corrias in tv da Santoro e sul web pioggia di solidarietà 

Manzano, 14 aprile 2013
«Non mollare», «Presa di posizione encomiabile, hai tutto il mio supporto morale», «Bravo, è ora di finirla con questo schifo», «Rivoluzione»: il mondo del web abbraccia con decine di commenti di solidarietà Alessio Corrias, 42 anni, l’imprenditore manzanese in crisi, titolare di una ditta di verniciature di Oleis, disposto persino a regalare il suo capannone pur di poter rientrare dai debiti e mollare tutto. La sua provocazione ha colpito lettori e amici, ma non solo: “Servizio pubblico”, il programma di Santoro, l’ha contattato per un’intervista e a breve una troupe tv verrà a Manzano a raccogliere la testimonianza. «Voi siete i veri eroi di questa esosa e ingiusta Italia - gli scrive Marco su facebook –, che solo chiede e pochissimo dà. A te e a tutti quelli che resistono in queste condizioni dovrebbe essere appuntata la medaglia al valore». Per Maria, Alessio è stato «bravo e coraggioso: tu hai detto quello che tanti imprenditori vorrebbero urlare o hanno urlato, ma come sempre nessuno sente». Paolo, imprenditore, conferma che la situazione è insostenibile: «E’ proprio come dici tu, il nostro socio di maggioranza è lo Stato, che ha dichiarato guerra a piccole e medie imprese che sono la spina dorsale di quest’Italia ormai al fallimento. Ho grande rabbia anch’io perchè mi sento attaccato da un sistema in cui credevo e mi sento pugnalato. E l’ingiustizia ha un brutto sapore, lascia spazio facilmente a rabbia e disperazione». Per Francesca la vicenda è «lo specchio della situazione dei giovani: poca speranza per il futuro, incertezza, precarietà perenne». «Sono molto onorato di tanta solidarietà – commenta Corrias –. L’unico interesse che ha lo Stato per la nostra categoria è uno solo: il prelievo fiscale. Solo un pazzo potrebbe venire a investire in questo Paese». (r.t.)




Manzano fuori dal Pisus, grande delusione






cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano fuori dal Pisus, grande delusione
 L’assessore Venturini: il patto tra Comune e Bcc consentiva di cambiare il centro, ci riproveremo

Manzano, 13 aprile 2013
   Sulle 19 domande presentate dai comuni della regione per accedere ai finanziamenti per il Pisus (Piani di Sviluppo urbano sostenibile) il Comune di Manzano si è piazzato al decimo posto della graduatoria, rientrando quindi tra i 15 progetti ammessi. Ma la valutazione positiva non è bastata per poter disporre di quegli agognati fondi con cui l’amministrazione comunale contava di riqualificare il centro cittadino. «Non posso negare la mia sorpresa e il dispiacere - commenta l’assessore ai Lavri pubblici , perché eravamo certi di aver presentato un ottimo progetto, che rispondeva appieno agli obiettivi richiesti, cosa confermata dai vertici della Regione in via preliminare. Non voglio entratre in polemiche strumentali come ha fatto Honsell - aggiunge -, a Manzano non siamo in campagna elettorale, però non è giusto premiare tutti i capoluoghi di provincia, perché questo ora avverrà (e penso a Udine) considerando gli ulteriori finanziamenti annunciati dalla Seganti. Noi abbiamo fatto un ottimo lavoro, con la sinergia degli uffici comunali - che ringrazio -, e la Bcc che per questo progetto aveva messo a disposizione gratuitamente una delle aree più importanti del centro, prevedendo una donazione al Comune dell’ex cinema e di altri fabbricati di proprietà dell’istituto bancario. E il fatto che la banca più importante del territorio ceda un patrimonio immobiliare per il progetto Pisus, dal punto di vista politico andava considerato. Ringrazio il presidente Zamò e il direttore Zanutto che ci hanno creduto sin dall’inizio». Che a Manzano il deludente risultato abbia cagionato una profonda amarezza lo si evince anche dalle alte aspettative che c’erano sul Pisus: in una recente intervista al primo cittadino di Manzano l’impressione circa le possibiltà di accappare una fetta dei fondi era infatti tutt’altra rispetto all’esito. «Dopo aver fatto i salti mortali per integrare le informazioni progettuali richiesteci dalla Regione, abbiamo consegnato il progetto entro i termini stabiliti e, da indiscrezioni, siamo tra i Comuni con maggiori possibilità», aveva ottimisticamente annunciato Driutti. Purtroppo le cose sono andate diversamente, e Venturini non ci sta: «riteniamo che, subito dopo le elezioni, con il presidente Tondo si debba aprire una trattativa per mettere sul tavolo la questione Manzano. Quella di esaminarla dovrà essere uno dei primi impegni di Tondo. Siamo sempre stati abituati a non chiedere nulla, ma questo è il territorio che più ha dato al Fvg, ed è il momento che sia la Regione, ora, a ricordarsi di noi». Rosalba Tello 



Regala il capannone a Manzano: «Basta con debiti e spese»







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Regala il capannone a Manzano: «Basta con debiti e spese»
 La provocazione di Alessio Corrias , imprenditore di 42 anni «Lo Stato e la banca non mi permettono più di lavorare»
Manzano, 12 aprile 2013
 «Lavoriamo per pagare questo capannone. Chi lo vuole? Lo regalo. Voglio solo andar via di qui». Lo sfogo, drammatico, è di un imprenditore manzanese, Alessio Corrias, 42 anni, e racchiude esasperazione, disillusioni, amarezze di una famiglia che ha creduto con entusiasmo nell’avventura imprenditoriale, salvo poi pentirsi subito dopo maledicendo il giorno in cui quel leasing sull’immobile fu firmato. Il capannone dell’azienda di verniciatura Corrias si trova nella zona industriale di Oleis, circondato da altri manufatti, parecchi desolatamente sfitti. Nel 2001 Alessio con padre e fratelli decide di metter su un’attività di contoterzisti e compra il capannone: allora valeva 6.500 euro al mese, cifra che è riuscito a spalmare abbassandola a 4.700. Gli mancano ancora 9 anni per diventarne proprietario, ma sul groppone ha pure una serie infinita di balzelli (tasse, Irap, Imu) che non tengono conto delle entrate. Dice, scoraggiato, Alessio: «Lavoro 80 ore la settimana, il mio reddito è di 3 mila euro l’anno. Sono qui per pagare le spese. Le banche mi hanno revocato i fidi da un giorno all’altro e solo perché non ero rientrato, per pochi giorni di ritardo, in un prestito di 1.600 euro. Ecco come lavoriamo! Non posso neanche permettermi di metter su famiglia. Se non avessi debiti, lascerei tutto e andrei all’estero». Corrias, prima di lanciarsi nell’avventura, era responsabile amministrativo di un’azienda; è pure un bravo commerciale, parla 4 lingue, potrebbe «mangiarsi il mondo» e invece si ritrova addosso «questa cosa», dice indicando il capannone pieno di sedie in partenza per Brescia. In Lombardia ci sono grosse aziende che vengono fino a Manzano a far verniciare le sedie perché conviene «e anche perché i friulani sono più bravi. A far sedie non ci batte nessuno, ma con questa storia non mi sembra che si vada molto lontano». Il fratello minore Andrea, 38 anni, assunto come dipendente, nonostante le vicissitudini non ha perso il sorriso. Segue il robot che spruzza vernice alle sedie che andranno a Parigi e ad Abu Dhabi. Ma sono poche: «Si lavora a giornata, con alti e bassi. Qui a Oleis come verniciature siamo rimasti in pochissimi, forse addirittura in due. Il 70% ha chiuso, anche i grandi». Loro tengono duro solo per pagare i debiti. «Ma ripeto: io questo capannone, se qualcuno lo vuole, lo regalo», è la provocazione di Alessio. La “fortuna” dei Corrias è che l’azienda è a conduzione familiare e almeno non ha la rigidità di quelle più strutturate; gli unici addetti sono due donne impegnate nell’arte del carteggio del legno. Chiude Alessio: «Ho due soci, lo Stato e la banca. Guadagnano più di me e non lavorano, anzi fanno di tutto per non farmi lavorare. Ho voglia di strappare la carta d’identità e lasciare l’Italia». Rosalba Tello