sabato 30 novembre 2013

«Crisi per dare una poltrona a Macorig»

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Crisi per dare una poltrona a Macorig»
 Manzano, l’ex coordinatrice Pdl, ora alfaniana, Gallosi accusa i forzisti.
Oggi in consiglio resa dei conti tra Driutti e i “falchi”  il pd gongola  «Uno spartiacque per la giunta: il centrodestra si è frantumato»

Manzano, 30 Novembre 2013

 Manzano, 30 Novembre 2013   Si sfrega le mani il Pd, dopo il turbolento consiglio comunale di mercoledì sera (rimandato a stamattina) che ha sancito, secondo il segretario locale Alessio Di Dio, «uno spartiacque per questa giunta comunale e la definitiva rottura del centrodestra manzanese». Anzi, l’uscita dall’aula di Macorig, Venturini, Balutto e Bergamasco "è il preludio a un commissariamento». «C’è aria di elezioni anticipate - afferma Di Dio -. Vedere il sindaco Driutti e il suo capogruppo Macorig, l’uomo che ha preso per lei più preferenze alle ultime elezioni, attaccarsi reciprocamente in quel modo, dà pienamente il senso di quanto i rapporti siano logori all’interno della maggioranza. Auspicherei però una partecipazione più numerosa da parte manzanesi alle sedute pubbliche, affinché possano accertarsi coi loro occhi come troppo spesso si antepongano interessi personali al bene generale». Il segretario del Pd commenta il consiglio interrotto non risparmiando critiche al primo cittadino: «il sindaco, pur conscio delle difficoltà cui andava incontro per sua stessa ammissione, non ha fatto nulla per evitare la polemica e lo scontro, anzi, per puro puntiglio e orgoglio personale ha sfidato apertamente il consiglio, il quale ha dovuto reagire e sancire la rottura di questo centrodestra che anche a livello nazionale non viaggia più unito. Che alla base della lotta intestina ci siano altre motivazioni sarà il tempo a dirlo e soprattutto i manzanesi quando potranno dire la loro. Certo è che non mi era mai capitato di vedere un sindaco scaricare la colpa e attaccare l’operato di alcuni dipendenti comunali per giustificare alcune mancanze, e vedere nessuno della maggioranza aprire bocca per dire nulla in contrario». Infine, parole di apprezzamento per gli esponenti del Pd in consiglio: «la scelta da parte del Pd e del centrosinistra di appoggiare un manzanese pacato, competente e trasparente come Mauro Iacumin, fuori dai giochi di palazzo, si è rivelata la scelta migliore e più lungimirante, attestato dal comportamento integerrimo tenuto sia da lui che dalla Pittino in aula». La seduta si stamattina si preannuncia “calda”: dopo il “golpe” di mercoledì, c’è la possibilità che la seconda convocazione del consiglio possa esprimere la sfiducia del sindaco. (r.t.) 


«Stanno facendo lo sgambetto al sindaco per sistemare manifestamente Macorig».

Clara Gallosi, coordinatrice dell’ex Pdl, passata ora al gruppo alfaniano, interviene nel vivace dibattito politico che sta mettendo in difficoltà il primo cittadino di Manzano, Lidia Driutti, abbandonata da alcuni dei “suoi” fedelissimi. «Il partito non c’è più, posso quindi esprimere la mia opinione - precisa Gallosi -. I battitori liberi non stanno operando per il bene di Manzano, si assumano la responsabilità politica di ciò che fanno probabilmente per fini personali. Basta giochetti: se vogliono sfiduciarla perché interessati a fare il sindaco, lo dicano chiaramente». Sempre più sola - ad appoggiarla restano comunque Progetto Manzano (Della Rovere, Stacco e Alessio), Genova, Misano e Musolig dell’ex Pdl -, il sindaco rischia la sfiducia: stamattina in consiglio (alle 10) saranno più chiare le mosse dei suoi “avversari”, che oramai da tempo non siedono più solo nei banchi della minoranza. Ieri Driutti non ha voluto rilasciare interviste, preferendo attendere gli eventi o, forse, elaborare una strategia difensiva efficace. Intanto, giovedì ha integrato in extremis i punti all’ordine del giorno con la famigerata mozione di Venturini, dopo la richiesta plateale dei capigruppo fuoriusciti dal consiglio mercoledì in prima seduta, motivo del contendere e fonte di malumore nella maggioranza. Oggi, in seconda convocazione, Driutti darà quindi una risposta al suo assessore ai Lavori Pubblici, che a gran voce chiede da mesi il reintegro del responsabile dell’ufficio tecnico, il geometra Nardin; le opere a Manzano, infatti, non procedono da quando è stato rimosso (c’è una vertenza in piedi). Secondo l’ex coordinatrice, tutta l’operazione anti-Driutti «è iniziata da quando Macorig non ha vinto alle regionali. Il nucleo della questione sta infatti nel capogruppo, che avrebbe dovuto evitare di far giungere la mozione. Lidia ora deve andare in mezzo alla gente e spiegare i motivi di questa palese manovra concepita per dare lavoro a qualcuno». Gli “ammutinati” ribadiscono che la questione non è assolutamente legata alla supposta “sistemazione” di Macorig, ma va rintracciata in una situazione di disagio che nasce da lontano, di cui la mozione dell’assessore Venturini è solo la punta dell’iceberg. «Nutro forti perplessità nei confronti di chi come coordinatrice è stata calata dall’alto senza alcun confronto col territorio - ribatte il consigliere Macorig -; inoltre, che credibilità politica ha un candidato che alle ultime regionali a Manzano ha preso solo 18 voti? Non ho interesse a fare il sindaco di Manzano, visto che ho già ricoperto questa carica in passato con ottimi risultati, e non ho nessuna intenzione di rifarlo. Mi batterò fino alle fine affinché le istituzioni e i diritti di parola e libertà vengano difesi e tutelati».
Rosalba Tello

venerdì 29 novembre 2013

Messo in sicurezza il ponte sul Natisone

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Messo in sicurezza il ponte sul Natisone
 
Dal limite di velocità di 30 km orari all’installazione della segnaletica. A breve l’arredo
 
Manzano, 29 Novembre 2013
 
Il ponte sul Natisone reso sempre più sicuro attraverso la installazione di alcuni segnali stradali orizzontali e anche verticali, nonchè del limite di velocità, autorizzato dalla Provincia di Udine, di 30 cilometri orari.
«La strada provinciale che attraversa il ponte sul Natisone è l’unica via di comunicazione con la frazione manzanese di Case, una tratta di comunicazione molto trafficata da mezzi pesanti e da pullman, sia verso Cividale e San Giovanni, sia in direzione del confine di Stato», spiega il vicesindaco del Comune di Manzano con delega alla viabilità e alla Polizia locale, Rosario Genova. «Oltre a mettere in sicurezza gli automobilisti e, soprattutto, i pedoni – rileva ancora Genova –, l’amministrazione comunale di Manzano sta realizzando due aiuole spartitraffico, una in via San Giorgio e in via Zorutti, mentre l’altra sorgerà tra via Roma e via Francesco».«L’arredo urbano fornisce agli spazi pubblici le attrezzature mobili o fisse utili alla guida, ai pedoni o all’immagine della città – prosegue il vicesindaco Genova –; vi fanno parte anche la segnaletica stradale luminosa e rifrangente come i paletti di delimitazione, i delineatori di margine, le colonnine luminose e altre indicazioni stradali sia verticali che orizzontali».«Anche l’arredo urbano, dunque – conclude l’amministratore –, contribuisce a rendere fluida la circolazione e, soprattutto, a evitare i rischi e gli incidenti».
Oggi il ponte è già dotato di un passaggio pedonale e anche di una segnaletica orizzontale.
Con le indicazioni stradali anche verticali e le limitrofe aiuole spartitraffico sarà quindi completata l’operazione di messa in sicurezza della struttura, a favore, soprattutto di chi transita in bicicletta oppure a piedi .
Rosalba Tello
 

 

Manzano, traballa la sedia della Driutti

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano, traballa la sedia della Driutti
Fuori dell’aula parte della maggioranza e l’opposizione, il consiglio slitta a domani. Macorig con Venturini contro il sindaco
Manzano, 29 Novembre 2013
Consiglio sospeso e rinviato a domani per mancanza del numero legale. Il clima pesante in giunta e consiglio si respirava già da un po’, così come la sensazione che la sedia del sindaco Lidia Driutti stesse scricchiolando. E dopo la seduta dell’altra seram, sospesa per l’abbandono dell’aula di parte della maggioranza – l’assessore Venturini, il capogruppo Macorig, i consiglieri Balutto e Bergamasco – e dell’intera opposizione, il rischio “crisi di governo” si fa più concreto. Oggetto della protesta, il mancato inserimento nell’ordine del giorno della mozione sul caso Nardin, il capuffico tecnico rimosso perchè “vittima” di una razionalizzazione delle spese in Comune e per il quale Venturini aveva chiesto il reintegro. Nella seduta precedente il sindaco aveva disposto il rinvio (a mercoledì, appunto) della discussione per poter valutare il da farsi con il legale che segue la vertenza (il geometra ha fatto ricorso per demansionamento). Già nella riunione dei capogruppo precedente il consiglio era stata fatta specifica richiesta di inserire la mozione in agenda. E il sindaco – come sottolineato da Venturini e dall’opposizione aveva assicurato che la mozione sarebbe stata discussa. Ma l’altra sera in lista non c’era. Una grave omissione, secondo il capogruppo di maggioranza Macorig: «Uno sfregio alle istituzioni e alla democrazia», ha detto in aula, chiedendo a gran voce chiarimenti al sindaco e auspicando che la mancanza potesse essere sanata nel corso del consiglio. Le tensioni in maggioranza risalgono già al tempo delle dimissioni dell’assessore Tessaro, giustificate ufficialmente da impegni di lavoro, ma che i bene informati imputavano ai difficili rapporti con Lidia Driutti. Qualche settimana fa, poi, la mozione di Venturini, che in palese disaccordo con il sindaco chiedeva il reintegro del capo dell’ufficio tecnico la cui rimozione, per l’assessore, aveva creato il blocco quasi totale dei lavori pubblici. «La decisione di non inserire la mozione nell’ordine del giorno – ha spiegato la Driutti – nasce dal fatto che, visti i contenuti non leggittimi, non poteva essere discussa in consiglio». La presa di posizione di Macorig – secondo il primo cittadino – è interpretabile soltanto come una «bassa manovra» per metterla in difficoltà e cercare di far cadere l’amministrazione: «Nel consiglio già convocato per sabato al punto 9 saranno incluse le mozioni». Risposta che a Macorig, Venturini, Balutto e Bergamasco – oltre che all’intera opposizione – proprio non è piaciuta, con conseguente decisione di abbandonare la seduta facendo mancare il numero legale. Il consiglio comunale è stato sospeso e rinviato a domani mattina, occasione in cui ci si aspetta ulteriori iniziative da parte dei “dissidenti”.
Silvia Riosa
Accuse anche dai banchi della minoranza «Mancanza di rispetto e di democrazia»
Alle accuse lanciate da Macorig dai banchi della maggioranza, sulla mancanza di democrazia prima Piasentin e poi Iacumin sottolineano dall’opposizione come ormai da tempo le procedure non siano gestite in modo consono. «La sensazione è di una totale mancanza di rispetto da parte del sindaco – tuona la minoranza –, che prima in conferenza capigruppo assicura l’inserimento delle mozioni e poi cambia idea accampando scuse e motivazioni che non stanno né in cielo, né in terra». In particolare, Iacumin sottolinea come le carte che devono essere messe a disposizione dei consiglieri di minoranza non siano mai tutte nello stesso posto e si debba girare per tutti gli uffici per avere tutta la documentazione:«Inaudito». Il mancato inserimento della dicitura “mozioni” nell’odg «preclude la possibilità di discutere qualsiasi mozione, non solo quella di Venturini – chiosa Fornasarig –, limitando di fatto la democrazia». (s.r.)
 

IMU SALDO 2013

Newsletter - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
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IMU SALDO 2013
Manzano, 29 Novembre 2013
 
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA – IMU –SALDO 2013
Il Comune di Manzano, con delibera di Consiglio Comunale nr. 17 del 27.6.2013 ha confermato per l’anno 2013 la misura delle aliquote IMU gia’ adottate per il 2012.

giovedì 28 novembre 2013

Manzano, lascia l’ultimo gioielliere

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano, lascia l’ultimo gioielliere
Vuole concentrare l’attività a Udine. Distretto senza più negozi del genere
Manzano, 28 Novembre 2013
 
Chiude l’ultima gioielleria del Distretto della sedia, stretta da tasse e spese d’affitto. Il titolare, Nello Coppeto, dopo 20 anni con dispiacere annuncia l’addio a via Roma: concentrerà tutto a Udine (via Gemona). A Manzano il volume d’affari è calato troppo, i costi non si ammortizzano più: ormai hanno via via chiuso tutte le altre gioiellerie (una decina) dell’area tra Pradamano, Pavia, Buttrio, Corno e San Giovanni. Ora per regalare un orologio o un anello bisogna recarsi in città o nell’Isontino; da gennaio il distretto sarà sguarnito nel settore. «Tanta gente viene a chiedermi come mai vado via, l’interessamento mi commuove, significa che nel mio piccolo qui ho costruito qualcosa». Purtroppo non basta: «Bisogna riuscire a pagare le spese. Spiace molto, so che questo era un punto di riferimento anche per le riparazioni, ma la scelta è stata fatta. Prima di “saltare”, meglio ridurre le spese e concentrare dove c’è soddisfazione economica». A incidere sulle uscite soprattutto il costo d’affitto del locale, solo 35 mq, ma piuttosto caro (in centro, di fronte piazza Chiodi). E così via Roma si sta spopolando: le due ampie vetrine della profumeria, che s’è spostata in un locale molto più piccolo, sono rimaste vuote; il negozio di formaggi in piazza non è stato rimpiazzato; mesi fa ha chiuso anche il bar accanto a Coppeto; poco distante, la Unipol s’è trasferita al primo piano, lasciando vuote le vetrine che si affacciano sulla strada. «Mi auguro che Manzano si riprenda e torni agli antichi splendori – auspica Coppeto –, se si ragionasse un po’ tutti assieme, Comune e proprietari dei locali, si potrebbe risollevare la parte emporiale. Dovrebbero chiamarci e venirci incontro, finora nessuno s’è visto».
Rosalba Tello

martedì 26 novembre 2013

Manzano, è guerra Driutti-Venturini

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano, è guerra Driutti-Venturini
 Nuovo capitolo del caso relativo al capo dell’ufficio tecnico L’assessore: tolta ancora la mia mozione dall’odg consiliare

Manzano, 26 Novembre 2013

  Sindaco Driutti e assessore Venturini ai ferri corti. La mozione di quest’ultimo, relativa alla richiesta di reintegro dell’ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Nardin, inizialmente ritirata con l’impegno del sindaco di ripresentarla nel successivo consiglio, non compare nell’ordine del giorno della seduta di domani alle 19. Ed è bufera in giunta. «La situazione sta precipitando – ammette Venturini –, non inserendo la mozione, da me ripresentata per precauzione il giorno dopo l’ultimo consiglio, sono stati palesemente violati regolamento e statuto. Seguiranno azioni». Ormai è guerra dichiarata con Lidia Driutti e l’assessore non è solo. Probabile che Venturini chieda anche un incontro al Prefetto per fare chiarezza. «Come mai all’ultimo punto dell’odg vi sono interrogazioni, interpellanze e, guarda caso, non mozioni? All’incontro con i capigruppo, che hanno chiesto al sindaco perché non sia stata inserita la mia mozione, Driutti ha risposto di essersene dimenticata e che l’avrebbe messa. Di fatto non c’è». Venturini è agguerrito e sta ragionando sul da farsi: «Sono irremovibile, esiste il diritto di presentare mozioni e non si può non inserirle, questo fatto ha turbato tutti». C’è un altro dettaglio, di non poco conto, che ha irritato l’assessore ai lavori pubblici: «Lo statuto prevede che in seconda convocazione il voto sia valido anche con sei. Quindi il sindaco ha convocato la seduta pubblica mercoledì 27 e in seconda convocazione il 30. Ciò accade in casi eccezionali, quando è difficile raggiungere il numero legale, ma in un consiglio, a memoria, non mi risulta sia mai capitato». Quindi, se domani in consiglio venisse a mancare il numero, sabato alle 10, in seconda convocazione, si potrebbe raggiungere il quorum per far passare i punti all’odg. Un escamotage che a Venturini non va giù. Rosalba Tello

giovedì 21 novembre 2013

Lavori, Zamò attacca la giunta

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Lavori, Zamò attacca la giunta
 Manzano: nel mirino la gestione della vertenza Nardin e dell’asilo di via Albona

Manzano, 21 Novembre 2013

  Non si placano le polemiche avviate in consiglio e legate al ritiro della mozione dell'assessore Venturini sul caso del capufficio tecnico e della situazione critica dell’asilo di Case. Il consigliere d’opposizione Zamò, tirato in ballo da Progetto Manzano, replica che se è vero che alcune questioni spetta al sindaco dirimerle, «quando però le decisioni sono motivate in consiglio come riduzione dei costi in base a un programma che prevede il taglio di 3 posizioni, ma in realtà sono legate a una scelta personalistica che sacrifica una sola mansione, ossia quella dell'ex capuffico tecnico, mentre si investono 150 mila euro per una segreteria personale, crediamo allora che il consiglio eletto da tutti i cittadini sia sovrano e anche controllore». Sempre sulla vertenza Nardin, Zamò ricorda che «il Comune ha già pagato 12 mila euro di spese legali per costituirsi in difesa della causa di lavoro intrapresa dal capoufficio; e in caso di reintegro del geometra, chi li salderà? Sono sempre i cittadini a dover pagare gli errori degli amministratori? E cosa penserà la Corte dei conti?». «Il consigliere di maggioranza Della Rovere – prosegue Zamò – dichiara che gli uffici tecnici sono funzionanti, però la mozione di Venturini dice espressamente che sono bloccati a causa della situazione. Se è vero quanto detto da Progetto Manzano, allora che venga presentata come maggioranza una mozione di sfiducia nei confronti di Venturini con conseguenti dimissioni, oppure che il sindaco ritiri, come è sua prerogativa, le deleghe». Sulla materna di via Albona, dove il sopralluogo del Comune ha rilevato nella parte impiantistica problemi tali da dovere intervenire con urgenza, Zamò dice che «il rammarico è che l'amministrazione fosse conoscenza della necessità dal dicembre 2012, ma le diatribe in giunta hanno dilatato i tempi di intervento. E come sempre sono i cittadini che pagano».
(r.t.)

Inverno in tenda per il papà separato

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Inverno in tenda per il papà separato
 L’Ater: non ha i requisiti per i bandi-casa. Lui rimane accampato sul Natisone a Manzano: riceverò ancora qui i miei figli

Manzano, 21 Novembre 2013
   Rischia di passare l’inverno in tenda il papà separato di 53 anni, lavoratore precario, che da giugno protesta per avere una casa in cui accogliere i due figli. Dall’Ater, su cui l’uomo aveva riposto le speranze dopo l’incontro col vicepresidente Bini e l’assessore Alessio, è infatti giunto il niet: la via che l’Ater intendeva percorrere per dare una mano al senzatetto non ha dato esito positivo. L’uomo non è in possesso dei requisiti per accedere ai bandi riservati a genitori separati. «Abbiamo messo tutta la buona volontà, avevamo detto che avremmo verificato i requisiti e purtroppo non ci sono – si legge in una nota Ater –. Nella sentenza di separazione non si fa riferimento alla destinazione dell’abitazione familiare e ai figli. Abbiamo attivato i servizi sociali, quello che ora può fare l’uomo è iscriversi a un nuovo bando nel Comune di residenza o dove lavora; l’albergaggio a Premariacco sarebbe la soluzione tampone». L’Ater ha scritto al sindaco di San Giovanni, Costantini (che s’era interessato al caso in quanto l’ultima residenza del 53enne risulta in quel Comune), comunicando l’impossibilità di concedere una casa perché l’uomo non rientra nelle graduatorie. «Nostro malgrado – scrive il direttore dell’Ater, Degano – non vi sono le condizioni per l’assegnazione diretta di un alloggio». L’interessato, intanto, continua la sua lotta: «Io dalla tenda non mi muovo, è l’unico modo per vedere i miei figli, a Premariacco non vado». E tappezza di volantini il paese (sede dei carabinieri e municipio compresi) per sensibilizzare i cittadini. Dispiaciuto l’assessore Alessio: «La porta era aperta, ma il Comune di residenza è San Giovanni».
Rosalba Tello

martedì 19 novembre 2013

Manzano, lavori urgenti alla materna

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano, lavori urgenti alla materna
 Impianto di riscaldamento rotto, perdite di liquidi vari dagli scarichi a Case. Venturini: è stata una sorpresa. Maretta in aula

Manzano, 19 Novembre 2013

 Piscine d’acqua e altri liquidi nel vespaio, provenienti dalla rete rotta degli scarichi, perdite nell’impianto di riscaldamento: è quanto ritrovato nella materna di Case in occasione del sopralluogo del Comune, che ha fatto emergere nell’edificio di via Albona grandi criticità, alcune inattese, tanto da indurre l’ente locale a non prorogare il rifacimento della parte impiantistica. «Nessuno può dire se l’impianto supererà l’inverno, non possiamo assumerci la responsabilità di rischiare», ha detto in consiglio l’assessore Venturini. A chi tra la minoranza ha fatto presente che la tempistica è sbagliata, essendo l’attività scolastica iniziata da un pezzo, Venturini ha replicato che il problema s’è posto solo in questi mesi: «Una sorpresa, non pensavamo che l’impianto si trovasse in tali condizioni, non potevamo accorgercene altrimenti avremmo dirottato i soldi in tempo utile». In estate il Comune aveva provveduto a prosciugare lo scantinato, raggiunto da acque bianche degli scarichi della cucina, e risanato il vespaio, riparando le perdite. Poi l’imprevisto all’impianto di riscaldamento. Per l’emergenza s’è dovuto optare per la procedura dei lavori straordinari, scavalcando l’iter della gara d’appalto; i lavori dunque saranno affidati direttamente a una ditta. «Ma c’è davvero urgenza o è solo un rischio? Si parla di un generico sopralluogo di tecnici, perché non c’è un verbale – ha detto il consigliere Piasentin –?. Se il problema fosse la mancata manutenzione, allora ci sarebbe negligenza». Non piace neanche la modalità scelta: i lavori saranno eseguiti passando dal tetto per evitare d’interferire sull’attività didattica, «però se fossero effettuati a scuola chiusa i costi sarebbero minori. Lo stesso vale per la ditta: senza concorrenza il prezzo chiesto sarà maggiore». Venturini assicura che la scuola resterà chiusa al massimo un giorno.
Rosalba Tello

«I capi-ufficio? Spetta al sindaco decidere»

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«I capi-ufficio? Spetta al sindaco decidere»

Manzano, 19 Novembre 2013
«Il gruppo consiliare Progetto Manzano, supportato dai suoi sostenitori, rompe il silenzio mediatico per andare oltre le polemiche fini a se stesse» e per voce della capogruppo Sarah Della Rovere chiarisce la sua posizione circa la mozione presentata dall’assessore Venturini sulla richiesta di reintegro del geometra Nardin a capo dell’ufficio tecnico. La vicenda è stata sviscerata nel corso dell’ultimo consiglio, durante il quale l’assessore ha ritirato la mozione, su richiesta del sindaco, per dare il tempo alla Driutti di approfondire il caso con il legale che segue la vertenza per conto del Comune; Venturini l’ha poi ripresentata per poterla discutere alla prossima seduta pubblica. «Riteniamo però – precisa Della Rovere – che l'oggetto della mozione non sia di pertinenza del consiglio, bensì del sindaco, unico soggetto preposto a nominare i capi degli uffici, titolari di posizione organizzativa. L’assessore Venturini ha affrontato quindi in modo inopportuno un tema delicato e oggetto di controversia legale». Per Progetto Manzano «gli uffici comunali stanno svolgendo il loro lavoro con competenza, nonostante il patto di stabilità abbia creato diverse difficoltà, provocando forti rallentamenti ai lavori pubblici». (r.t.)

Mattiussi a Macorig: critiche gratuite e di cattivo gusto

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Mattiussi a Macorig: critiche gratuite e di cattivo gusto

Manzano, 17 Novembre 2013
«E’ davvero spiacevole l’accusa che un amministratore provinciale di lungo corso quale è il già vicepresidente della Provincia, ora consigliere comunale, rivolge alla Provincia e alla struttura in particolare»: il vicepresidente della Provincia Franco Mattiussi replica così alle dichiarazioni di Daniele Macorig, che nell’ultimo consiglio di Manzano aveva apertamente messo in dubbio la validità dell’ente intermedio prendendo le mosse dalle lungaggini di alcune opere pubbliche. «L’amministratore locale - prosegue Mattiussi - dovrebbe sapere che, pur avendo già deliberato di dotare la rotonda sulla Sr 56 di impianto di illuminazione, l’ente non può cantierare l’intervento, il cui iter burocratico è alle battute finali, a causa del patto di stabilità che pone vincoli pesanti alle spese sulle opere pubbliche e che Macorig dovrebbe ben conoscere. Le ritengo quindi critiche gratuite, di cattivo gusto, quelle da lui espresse sulle presunte inadempienze della Provincia; un progetto, quello della complanare di Manzano e dell’illuminazione della rotonda, che lui stesso ha seguito a palazzo Belgrado». Circa l’illuminazione sulla rotonda, sempre lungo la Sr 56, «il già vicepresidente della Provincia dovrebbe ricordare che, proprio nel novembre 2012, su sua sollecitazione, l’amministrazione provinciale ha deliberato di assegnare a quell’operazione una disponibilità di 150 mila euro. Respingo quindi al mittente – conclude Mattiussi - le critiche sulla negligenza della struttura tecnica della Provincia e invito Macorig a non strumentalizzare l’azione dell’amministrazione provinciale, di cui per molti anni è stato esponente, per scopi meramente localistici». Rosalba Tello

Ute a quota 350 iscritti, Zoratto nuovo coordinatore

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Ute a quota 350 iscritti, Zoratto nuovo coordinatore

Manzano, 16 Novembre 2013
È stato inaugurato al Foledôr l'anno accademico 2013-2014 dell'Università della Terza età del Manzanese, alla presenza delle autorità, del direttore generale della Bcc di Manzano e di numerosi docenti, collaboratori e soci. La cerimonia si è aperta con il coro dell'Ute, diretto dal maestro Gino Lestu, che si è esibito in note villotte friulane. Ha poi preso la parola il presidente dell’Ute di Udine, Paolo Braida, che ha presentato il nuovo coordinatore della sede di Manzano, Sergio Zoratto, augurandogli di «poter prendere in mano quanto prima la situazione, giovandosi della collaborazione di persone di buona volontà che operano nella Consulta sezionale». Braida ha ricordato poi con gratitudine gli ex coordinatori Francesco Sapia e Valter Peruzzi. Zoratto ha illustrato l’attività e le finalità, i problemi ancora aperti e le difficoltà anche economiche nella gestione dell'associazione, che quest’anno ha raggiunto i 350 iscritti. Il neo-presidente ha auspicato che «altre persone di buona volontà siano disposte a dare una mano nella gestione dell'associazione»; ha poi ringraziato i rappresentanti dei Comuni vicini per la collaborazione, le istituzioni e la Bcc di Manzano pe ril sostegno. Presente anche il sindaco Lidia Driutti, che con l’assessore Rosario Genova ed il consigliere Daniele Macorig ha voluto consegnare, a nome dell’amministrazione comunale, una targa a Valter Peruzzi come «in ringraziamento per l'attività svolta con tanta devozione». In chiusura Franco Fornasaro ha tenuto una relazione sul tema “1861-1918: farmacisti del Fvg sospesi tra lealismo e irredentismo”. (r.t.)

Scintille Driutti-Venturini in aula

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Scintille Driutti-Venturini in aula
 Manzano, il sindaco induce l’assessore a ritirare la mozione sul reintegro del capo dell’ufficio tecnico
Manzano, 15 Novembre 2013
  «E’ una vergogna, un affronto alla democrazia, un’offesa ai cittadini»: così il consigliere di opposizione Zamò ha chiuso l’altra sera, lasciando indignato l’aula consiliare, in un clima teso, un vivace dibattito incentrato sulle opere pubbliche. A irritare Zamò il ritiro della mozione presentata dall’assessore Venturini, con la richiesta di reintegro del geometra Paolo Nardin, ex capuffico tecnico, vittima di una razionalizzazione delle spese in Comune che ha visto per ora sacrificare solo la sua testa.
La mozione Il sindaco Driutti ha ritenuto opportuno rinviare la mozione per poter valutare il da farsi con il legale che segue la vertenza (il geometra ha fatto ricorso per demansionamento). Che sia un assessore, e non un consigliere, a presentare una mozione è già un segnale forte del clima pesante che si respira da un po’ di tempo in giunta, già messa dura prova dalle dimissioni dell’assessore esterno Tessaro (ufficialmente dovute a motivi di lavoro), le cui deleghe sono state assorbite dalla Driutti, che ora si ritrova a reggere otto referati. Venturini, visto il quasi totale stop delle opere pubbliche (legato in parte al patto di stabilità, ma soprattutto allo stand by creatosi nell’ufficio tecnico dopo la rimozione di Nardin dall’incarico), di fronte all’irrigidimento del sindaco ha ritenuto opportuno «smuovere la situazione», da lui definita «molto grave». Procedura niente affatto usuale, quella usata dall’assessore ai lavori pubblici, in evidente rotta di collisione con la Driutti, la cui decisione di rimuovere il geometra si sta rivelando un boomerang anche economico: c’è il rischio, infatti, di dover passare sotto le forche caudine della Corte dei conti per le migliaia di euro di danni da pagare per il contenzioso con Nardin. Senza contare che solo il 2% dei lavori pubblici è stato attuato.
La paralisi Cosa c’è dietro il blocco dei lavori? Col provvedimento sindacale del 4 settembre 2012 è stato conferito all’architetto Marco Bernardis un unico incarico di posizione organizzativa per l’area tecnica (lavori pubblici, patrimonio, espropri, urbanistica, edilizia privata, ambiente) per semplificare e contenere la spesa per il personale; obiettivo condivisibile, per Venturini, «ma non si è comunque proceduto all’attuazione del programma previsto, che avrebbe semplificato l’assetto organizzativo dell’ente con la riduzione anche di altre posizioni organizzative – scrive l’assessore nella mozione ritirata –. Con il successivo ricorso di Nardin si è creata una situazione di disagio e una mancanza di serenità fra dipendenti, con conseguenti negative ripercussioni sull’operatività dell’ufficio».
I rimedi La difficoltà dell’ufficio è stata più volte segnalata dall’assessore in giunta che per iscritto al sindaco; ora il contenzioso in atto potrebbe risolversi in tempi lunghi «e ciò comporta – scrive Venturini – una situazione di instabilità organizzativa e una continua precarietà operativa. L’unica soluzione transitoria prevede la sua nomina a capufficio tecnico e la rinuncia a ogni pretesa di riconoscimento economico. Ciò garantirebbe la tenuta del bilancio, che sarebbe compromesso qualora al geometra Nardin fossero riconosciuti i danni richiesti». 


Macorig punta il dito sulla Provincia per la storia infinita della complanare

«Sono fermi da 14 anni: se questa è l'efficienza della Provincia vale la pena davvero di riflettere sull’utilità dell’ente»: non la manda a dire Daniele Macorig, ex vicepresidente provinciale, oggi tra i banchi della maggioranza a Manzano. Macorig ha sentenziato l’inefficienza della Provincia prendendo spunto da un’opera che ha fatto scuola per le sue lungaggini: la complanare di Manzano. «Se ne parla dal ’99 – ha detto a margine del consiglio –, sono 14 anni di ritardi di ogni genere. Un tempo la Provincia dava contributi a pioggia, ora che non ha soldi mi chiedo a che serva il personale destinato a seguire le pratiche: si occupa solo delle istruttorie in cui si dà il parere negativo?». Macorig condivide anche il malessere espresso da Zamò sui lavori della rotonda, lungo la Sr 56, priva di illuminazione, pare a causa di alcuni attriti con l’azienda appaltatrice. Driutti, consigliere provinciale, ha sollecitato l’interesse dell’assessore Mattiussi, ma non si sa ancora la data di ultimazione dell’opera. (r.t.)

Scuola, banchi tecnologici per fare spazio ai tablet

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Scuola, banchi tecnologici per fare spazio ai tablet
 Ottanta studenti delle medie di Manzano domani al Malignani di San Giovanni Saranno progettate nuove postazioni in grado di sostituire quelle tradizionali

Manzano, 14 Novembre 2013

   Riprogettare la funzionalità dei banchi di scuola per fare spazio, assieme ai tradizionali strumenti di studio quali libri e quaderni, anche al più tecnologico tablet, per una scuola sempre più “2.0”. Ci penseranno i ragazzi delle scuole medie di Manzano con i colleghi più grandi dell’Ipsia Malignani di San Giovanni al Natisone, indirizzo artigianato - operatore del legno. Un’ottantina gli studenti che da Manzano si recheranno domani in sede, dove li attende un’intera giornata di lavoro. Con l’aiuto degli studenti - tutor del professionale, i ragazzi delle medie seguiranno un’attività di laboratorio, suddivisi in gruppi di dieci, modificando forme di carta in scala adeguata da collocare in una sagoma di aula. L’obiettivo è quello di realizzare postazioni di lavoro mobili e riassemblabili a seconda delle esigenze, come previsto dal Piano scuola digitale promosso dal Ministero dell’istruzione. La realizzazione di spazi di apprendimento nuovi e flessibili, capaci di coniugare l’innovazione digitale con l’apprendimento delle materie tradizionali, sarà dunque il “trait d’union” tra gli studenti dell’Istituto scolastico comprensivo di Manzano e quelli del nuovo Istituto professionale Malignani realizzato a San Giovanni al Natisone. Una sguardo alla modernità seguendo la via della tradizione, per un rapporto scuola - lavoro sempre più all’altezza dei tempi. «Continua così lo scambio osmotico di esperienze tra l’Isis Malignani e il territorio, anche su tematiche innovative come quello di “Scuola 2.0” e didattica digitale – afferma Ester Iannis, dirigente dell’Isis Malignani –. Il nostro istituto è stato selezionato dal Miur quale esempio da seguire per l’attività pilota svolta negli anni. Ci sembra davvero una bella esperienza condividere, proprio partendo dalla sede di San Giovanni al Natisone e dall’Istituto scolastico comprensivo di Manzano, già “Cl@sse2.0”, l’idea di una scuola futura con spazi e arredi interattivi in linea con le tecnologie e i linguaggi digitali». Le proposte dei ragazzi potrebbero trovare, in un momento successivo, una “prototipizzazione” in scala per arrivare a un progetto finale condiviso da mettere addirittura in produzione. L’attività di laboratorio sarà preceduta da un benvenuto alla presenza del presidente di Asdi sedia, Giusto Maurig, e dei dirigenti scolastici Enrico D’Aronco ed Ester Iannis. L’inserimento di uno “spin-off” del Malignani di Udine all’interno del complesso scolastico dell’Ipsia di San Giovanni al Natisone è una novità di quest’anno scolastico; la decisione di attivare un nuovo corso liceale, con gestione diretta del Malignani, è nata da una precisa richiesta del territorio, sia a livello sociale che imprenditoriale. Rosalba Tello

Riscaldamento, lavori urgenti alla scuola materna di Albona

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Riscaldamento, lavori urgenti alla scuola materna di Albona

Manzano, 13 Novembre 2013
Il rifacimento della rete di riscaldamento della scuola materna di Albona sarà eseguito con urgenza. Lo annuncia l’assessore Valmore Venturini, anticipando uno dei punti all’ordine del giorno, il più importante, in agenda stasera in consiglio, convocato per le 19. «Spostiamo l’opera pubblica numero 4 dei lavori ordinari su edifici comunali nei lavori straordinari, destinando parte dei 170 mila euro programmati al rifacimento della rete di riscaldamento della scuola: le tubazioni, infatti, sono compromesse, non c’è garanzia che possano sopportare l’inverno». In via cautelare, dunque, il Comune ha deciso di rifare l’impianto: i lavori comunque, assicura Venturini, non comprometteranno la fruibilità dell’edificio né la didattica, in quanto avverranno all’esterno. Sarà controllata anche la centrale termica. Il carattere d’urgenza dell’intervento prevede che possa essere affidato senza gara, modalità che piace poco al consigliere di minoranza Lucio Zamò: «Per forza devono fare a chiamata diretta senza appalto, sennò perdono soldi che devono essere spesi entro l’anno. E la ditta ora chiederà quello che vuole perché non c’è più tempo. Non per dire “l’avevamo detto”, ma guarda caso dove vanno le risorse che erano rimaste ferme finora? Alla materna di Case, come avevamo suggerito». Dei 170 mila euro, 10 mila, specifica Venturini, coprono le spese di progettazione per adeguare l’asilo nido di San Lorenzo al nuovo decreto antincendio, che fino a poco fa non interessava tale categoria di scuole. Oltre che di immobili comunali e di opere pubbliche, stasera si parlerà anche del rinnovo della convenzione del sistema bibliotecario dell’hinterland udinese. (r.t.)

Idea agri-turistica per rivitalizzare Oleis

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Idea agri-turistica per rivitalizzare Oleis
 La frazione di Manzano è priva di servizi e centri d’aggregazione. Si punta su prodotti della terra, paesaggio e tecnologie

Manzano, 13 Novembre 2013

  Come rivitalizzare un piccolo centro di periferia rimasto, come molti altri, privo di servizi primari e centri di aggregazione, in tempi in cui le inflessibili logiche di mercato prevalgono su quelle di servizio? Con un mercato di prodotti della filiera agro-alimentare a km zero, combinato a percorsi di eco-turismo, alla scoperta degli angoli più suggestivi dei dintorni. A Oleis, frazione di Manzano, dove da anni manca persino una rivendita di generi alimentari o un semplice bar in centro, c’è chi s’è messo in testa di invertire la rotta unendo tradizione e innovazione. «Siamo partiti dalla mera considerazione che Oleis è sì un paesino periferico, ma in un ambito paesaggistico molto suggestivo, incastonato com’è tra il placido scorrere del fiume Natisone da una parte e le pendici dei colli di Rosazzo dall’altra», spiegano i portavoce dell’iniziativa denominata “Oleis, il bello e il buono dei colli orientali”, Alberto Misano dell’associazione culturale Art&Sport ed Eva De Marco de “L’orto in tasca”, innovativa applicazione per dispositivi smartphone/tablet che raggruppa su mappa georeferenziata varie aziende produttrici della filiera agro-alimentare con vendita diretta al consumatore. «L’intento – prosegue Misano – è rivitalizzare il territorio fornendo servizi e occasioni di aggregazione al residente e all’eco-turista. A conferma del pregevole contesto in cui si trova Oleis, basti pensare che la frazione è inserita nel percorso realizzato dalla Provincia di Udine “Fvg-3, Ciclovia Pedemontana e del Collio da Forgaria a Corno di Rosazzo”, a sua volta incluso nell’itinerario 12 di Bicitalia Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) “Da Torino a Trieste”. Coniugando poi questi aspetti paesaggistici alla crescente attenzione su temi come il ritorno alla terra, ai prodotti naturali a km zero, alla tutela di biodiversità e biospecificità, ecco che a Oleis auspichiamo possa attecchire questo evento settimanale in piazza Braida che racchiuderà sia il mercato di prodotti della filiera agro-alimentare dal produttore al consumatore che laboratori didattici, il tutto in una comoda base di arrivo o partenza per piacevoli escursioni verso la millenaria Abbazia di Rosazzo e i colli circostanti, da cui si potrà godere un’impagabile vista sulla pianura friulana fino al mare, prima di una puntatina nelle aziende vinicole o nelle accoglienti strutture ricettive dei dintorni».
Rosalba Tello

martedì 5 novembre 2013

«Comune e Ater mantengano la promessa»

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Comune e Ater mantengano la promessa»
 Il papà separato vive ancora in tenda, a Manzano, vicino al Natisone. Uno spiraglio da San Giovanni


Manzano, 5 Novembre 2013

   A fine settembre glielo avevano promesso, in un incontro in municipio, l’assessore Alessio e il vicepresidente dell’Ater, Bini: ci occuperemo del caso. Ma a oggi la tenda di F.L.L., papà separato e lavoratore precario in attesa di una dimora in cui accogliere i suoi due figli, è ancora piantata in via della Rosta, a due passi dal Natisone. La casa che sta aspettando da mesi ancora non c’è e allora lui non molla: resterà in tenda per protesta nonostante freddo e pioggia. «E’ tutto un pantano, ho messo anche un altro strato di nylon, ma ormai è troppo umido», racconta. Giorni fa ha distribuito altri volantini per sensibilizzare la popolazione sul suo caso. Ieri però uno spiraglio: il sindaco di San Giovanni al Natisone, dove F.L.L. risulta ancora residente, l’ha ricevuto e ascoltato, mandando avanti l’iter di richiesta formale di casa Ater. «Per quel che ci riguarda è ancora residente qui, seppur solo sulla carta – riferisce Franco Costantini –, abbiamo quindi predisposto tramite l’assistente sociale l’incartamento da mandare all’Ater. Se però sono stati presi impegni da parte dell’assessore di Manzano e dell’Ater dovrebbero dare loro una risposta; ho comunque parlato con Alessio, che si è impegnato a telefonare a Bini per avere notizie sui loro accordi. Ci terremo informati». F.L.L. mesi fa aveva fatto richiesta di trasferimento di residenza a Manzano, dove lavora e vivono i figli: «Oggi per legge entro 24 ore dalla domanda si cambia residenza, poi si procede con le verifiche. La polizia municipale, però, non l’ha trovato all’indirizzo comunicato – spiega il sindaco Costantini – ed è quindi tornato all’anagrafe di San Giovanni, però senza fissa dimora visto che non ha un indirizzo preciso». Intoppo burocratico che ha rallentato la procedura di richiesta della casa. Intanto, F.L.L. sta cercando Bini: gli ha appena mandato, rispondendo all’invito del vicepresidente Ater, anche il curriculum vitae, nella speranza di trovare un impiego meno precario. «Non dimenticatevi di me, mi avete fatto promesse e io aspetto», dice il papà separato, aiutato come sempre dai “vicini di casa” che lo ospitano nella loro proprietà e da qualche manzanese solidale.
Rosalba Tello

venerdì 1 novembre 2013

Riapre Shangai, il centro massaggi cinese

Rassegna Stampa – 1 Novembre 2013
































cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano











Riapre Shangai, il centro massaggi cinese
 I gestori si sono messi in regola dopo la chiusura per violazioni di tipo urbanistico-edilizio


Manzano, 1 Novembre 2013
   Aperto a febbraio e chiuso pochi mesi dopo per violazioni di tipo urbanistico-edilizio, il Centro massaggi cinese Shangai riprende l’attività dopo aver sistemato quanto contestato dalla polizia locale. I vigili aveva riscontrato un cambiamento della destinazione d’uso da commerciale (vendita al dettaglio) a direzionale (centro benessere). Nel locale erano state eseguite opere interne di suddivisione dello spazio con pareti che andavano a creare piccole sale. Delle violazioni amministrative, tra cui anche l’adeguamento dell’impiantistica, era stata informata l’autorità giudiziaria; le verifiche non avevano accertato altre irregolarità. L’ufficio urbanistica del Comune chiarisce che, presentando poi un progetto di sanatoria, i gestori del centro hanno avuto l’autorizzazione a trasformare l’uso del locale da commerciale a direzionale, come da legge, dimostrando che le opere fatte all'interno e le migliorie apportate erano permesse dallo strumento urbanistico. Rilasciata la sanatoria, è stata rimossa l’ordinanza che vietava di esercitare l’attività. Era stato il vicesindaco Genova a ritenere opportuno un controllo ai locali «perché ogni nuovo insediamento sul territorio va visitato – spiega l’amministratore –. In questo tipo di centri, in particolare, sono offerti servizi alla persona con prestazioni di massaggi e in periodi di crisi tali attività gestite da cinesi fioriscono ovunque. Sono soddisfatto dell’operato della polizia locale, che ha agito con professionalità e competenza. Dobbiamo dare ampia sicurezza ai cittadini e anche alle attività commerciali che sono in regola».
Rosalba Tello