sabato 29 marzo 2014

Il Nuovo centro destra detta le condizioni

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

Il Nuovo centro destra detta le condizioni
  
Manzano, sì a una coalizione allargata a Forza Italia. «Ma senza chi ha fatto cadere la Driutti»

Manzano, 29 Marzo 2014
  Manca ancora il nome del candidato sindaco ma il partito del Nuovo Centro Destra su una cosa è assolutamente certo: non saranno ammessi nella loro lista coloro che nell’ultimo mandato hanno fatto cadere Lidia Driutti. Gli incontri si stanno susseguendo senza sosta per preparare il programma e scegliere il nome di colui o colei che correrà per insediarsi a Palazzo Torriani. L'idea di partenza è quella di ricompattare il centro destra, ma le decisioni di scendere in campo in coalizione con atri schieramenti o no, saranno prese solo nei prossimi giorni. Il presidente del circolo di Manzano Clara Gallosi precisa comunque che Valmore Venturini non è iscritto e non fa parte del circolo, come invece alcune voci avevano sostenuto nei giorni scorsi. Tutto è ancora da decidere – spiega Gallosi – ma l’orientamento è comunque di rinnovamento, puntando su un programma forte e concreto per il comune. La lunga lista di nomi che negli ultimi tempi circolava, si sta velocemente accorciando, anche se ancora, da destra a sinistra, tutto è in divenire. Da nomi certi come potevano essere Driutti e Zamò, ora sembrerebbe che, almeno per il secondo, non ci sia la volontà di candidarsi. Ma queste sono solo voci di corridoio che comunque non trovano riscontro nei diretti interessati, che interpellati non rilasciano dichiarazioni. “Stiamo lavorando” è la risposta che arriva da più parti. Per ora, i diversi referenti sottolineano, come principale sia presentarsi con un programma certo che punti alla rinascita del comune, e del comparto economico in forte sofferenza da anni. Richiesta questa fatta a gran voce anche da diversi imprenditori che si aspettano dalla nuova giunta un cambio di rotta e un piano effettivo di rilancio. Ma per far questo, evidenzia qualcuno, è indispensabile abbandonare i giochi della vecchia politica e puntare su persone preparate e di spessore. Proprio per questo, forse i tempi della scelta si allungano: l'obiettivo di certo è trovare una piena condivisione così da evitare defezioni in corso d'opera anche all'interno dei singoli gruppi. Il fermento politico tiene banco anche tra le vie della città. Gli abitanti, da prima un po' sfiduciati dopo la caduta improvvisa del comune, ora attendono di scoprire chi scenderà in campo. A quanto pare l'attesa non sarà ancora lunga: nei prossimi giorni infatti i referenti dei gruppi assicurano che ci saranno i primi nomi. Silvia Riosa 



venerdì 28 marzo 2014

A Manzano sarà forse una corsa a due

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

A Manzano sarà forse una corsa a due
Il centrodestra potrebbe ricompattarsi su un candidato forte, dall’altra parte una civica e il centrosinistra. L’incognita M5S
 
Manzano, 28 Marzo 2014
Ancora nessun candidato ufficiale per le amministrative di maggio, anche se incontri e riunioni tra i diversi gruppi si stanno facendo più intensi e frequenti. Di certo c’è che la lista Progetto Manzano, che nella passata tornata elettorale ha sostenuto anche nel momento più difficile il sindaco Lidia Driutti, si ripresenterà a maggio. Ma sul nome del candidato ancora stretto riserbo. Forse qualche indicazione è arrivata nell’incontro con i vertici regionali e provinciali di Forza Italia (Blasoni, Riccardi, Novelli), ma, come fanno sapere gli interessati, le ipotesi sono ancora aperte. Progetto Manzano potrebbe candidare uno degli assessori che sedevano in giunta accanto alla Driutti, la cui candidatura a primo cittadino pare sfumare. Ma visto il momento interlocutorio, i portavoce di Progetto Manzano preferiscono non sbilanciarsi. Tra i nomi di Fi circola quello dell’ex vicesindaco Rosario Genova. Fi e Progetto Manzano stanno tentando di ricompattare la coalizione che sosteneva la Driutti, guardando anche al Nuovo centrodestra di Colautti e Venturini (che con Macorig ha avviato la fronda che ha portato alla consegna del Comune al commissario). Comunque a breve, assicurano i referenti, saranno resi noti liste e candidati. Accanto a Progetto Manzano, altra certezza sarà Manzano Innova, che nel 2012 aveva appoggiato Mauro Iacumin e che sta lavorando per un grande progetto civico (a cominciare dal coinvolgimento del Pd). Anche qui il nome del candidato non c’è ancora, ma dovrebbe essere annunciato a breve. Sembrerebbe quindi delinearsi una corsa a due, anche perchè Lucio Zamò sembrerebbe orientato a non presentarsi come candidato sindaco. Però aleggia ancora l’incognita del Movimento 5 Stelle, i cui referenti che al momento preferiscono «non rilasciare dichiarazioni». Silvia Riosa
 
 

giovedì 27 marzo 2014

Il commissario dalla cultura al bilancio

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

Il commissario dalla cultura al bilancio
Silvia Zossi da quasi due mesi a Manzano. L’impegno per eventi e associazioni. Il documento contabile pronto per maggio
 
Manzano, 27 Marzo 2014
A quasi due mesi dall’insediamento, dopo la caduta della giunta Driutti, prosegue il lavoro del commissario Silvia Zossi. Rimarrà in carica fino al voto di maggio. Un lavoro impegnativo e su più fronti. Primo test l’attività culturale con gli appuntamenti di Aster turismo e Aster cultura. L’impegno del commissario è quello di portare avanti tutti i progetti iniziati che vedranno l’avvio nel 2014. Manzano è Comune capofila in molte attività in calendario e in queste settimane si sono susseguiti gli incontri con gli enti coinvolti anche a fronte di eventi imminenti come Ville aperte o Olio & dintorni, che sono state confermate. In cantiere, tra l’altro, anche la terza edizione del Festival della canzone friulana, la rassegna estiva di cinema e musica e le varie attività culturali legate al centenario della Grande guerra. Garantito anche il supporto logistico alle associazioni per la programmazione degli appuntamenti. Non solo attività culturali, però: gli uffici continuano il lavoro a pieno ritmo per pianificare e avviare interventi di ordinaria amministrazione e manutenzioni in base alle indicazioni del commissario. Obiettivo primario è l’approvazione del bilancio (preventivo e consultivo) entro maggio. La Ragioneria è in attesa di ricevere tutte le indicazioni inerenti le variazioni delle aliquote (Tares e altre) per la compilazione del documento contabile. Così chi assumerà il governo comunale avrà a disposizione lo strumento indispensabile per pianificare le attività. Silvia Zossi intende procedere con una direzione che, laddove necessiti, includa anche interventi straordinari, senza comunque vincolare le scelte dei futuri amministratori. All’esterno di palazzo Torriani il fermento politico tiene banco: tanti i nomi in circolazione, ma per l’ufficializzazione di candidati e liste bisogna attendere qualche giorno.
Silvia Riosa
 
 

martedì 25 marzo 2014

Manzano, la Pro loco prova a ripartire

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

Manzano, la Pro loco prova a ripartire
Giovedì sera altra assemblea dopo quella burrascosa di gennaio. In ballo bilanci, programmazione e nuovo direttivo
 
Manzano, 25 Marzo 2014
La Pro loco riparte dalla nuova convocazione dell’assemblea. Giovedì alle 20.30 l’aula magna delle scuole medie ospiterà i soci chiamati a votare il rendiconto al 31 dicembre 2013, il preventivo 2014 e il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2014-2016.
A gennaio Si tratta di una convocazione importante, che segue le tensioni della turbolenta assemblea svoltasi a gennaio. Aperta con l’annuncio delle dimissioni della presidente in carica Evy Riva, aveva visto il rischio, a causa di un bilancio arrivato ai voti appesantito dal parere negativo dei revisori (che avevano valutato il documento parziale perché relativo al solo stato economico, ma non a quello patrimoniale), di commissariamento dell’associazione.
Le polemiche A quella seduta, sospesa e quindi rinviata, erano seguite dichiarazioni molto forti da parte della presidente – voluta alla guida della Pro loco dall’allora sindaco Lidia Driutti –,le cui dimissioni sono rimaste “congelate”. Evy Riva si diceva amareggiata «per come sono andate le cose, iniziate male e chiuse ancora peggio» a causa di troppe maldicenze che da mesi, secondo la stessa Riva, avevano causato forti tensioni impedendo di lavorare serenamente. Un clima pesante acutizzatosi dopo le dimissioni dell'assessore Tessaro dalla giunta Driutti, primo passo secondo alcuni della crisi politico-amministrativa che è successivamente scoppiata fino al commissariamento del Comune. Polemiche politiche che, anche se nulla dovrebbero avere a che fare con un organismo di volontariato, inevitabilmente si sono riversate sulla Pro loco, causando defezioni nel consiglio direttivo.
La nuova assemblea Ora l’assemblea dovrà mettere in chiaro le cose, dai bilanci alla programmazione. Delicato sarà anche il rinnovo delle cariche, fondamentale per il presente e il futuro dell’associazione. E sull’ingresso nel direttivo di nuovi volontari fa appello Evy Riva. «Quanti di voi – dice –vogliano intraprendere una entusiasmante avventura nel volontariato, vogliano impegnarsi per il proprio territorio e promuovere le eccellenze locali con convinzione e serietà, sono i benvenuti nella Pro loco di Manzano». Le iscrizioni per entrare a far parte del consiglio direttivo che verrà eletto giovedì in assemblea sono aperte fino alle 18 di domani nella sede della Pro loco. «C’è molto da fare e c’è bisogno di forze fresche, giovani e dinamiche, ma anche di persone con esperienze nel mondo dell’associazionismo».
Gli impegni In questi mesi di incertezza coloro che nell’associazione credono hanno continuato a portare avanti gli impegni presi, come per esempio il Carnevale in piazza, che contro le intemperie e la pioggia – e gli scettici – è stato comunque allestito soprattutto a beneficio dei bambini. Un segnale tangibile che la Pro loco di Manzano è attiva e vuole continuare il suo lavoro di valorizzazione del territorio.
Silvia Riosa

Zamò: la Regione dica come spenderà i soldi della bretella

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

Zamò: la Regione dica come spenderà i soldi della bretella
Manzano, 25 Marzo 2014
Lo stop della Regione alla Palmanova-Manzano ha acceso il dibattito tra chi parla di «occasione mancata» e chi festeggia per la decisione della giunta Serracchiani. Sull’argomento interviene anche Lucio Zamò, ex consigliere comunale in opposizione a Lidia Driutti nell’ultimo mandato e imprenditore del Manzanese.«Considerato che l’opera in questione era già quasi appaltata e che l’intervento era stabilito in 90 milioni di euro, gli imprenditori, le associazioni, le amministrazioni e i cittadini necessitano ora di sapere se e come questa somma sarà investita sul territorio». rileva Zamò. Che aggiunge: «Credo che i tempi siano maturi per una svolta radicale nel modo di relazionarsi tra Regione, imprese e territorio. L’esperienza della crisi ha dimostrato che servono politiche non episodiche, capaci di tenere assieme flessibilità e organizzazione del lavoro, supporto al credito, netta e radicale sburocratizzazione della funzione pubblica, una maggiore capacità da parte delle istituzioni italiane all’estero (ambasciate, ma non solo) di rappresentare e sostenere la nostra economia. Da imprenditore giramondo, molte volte mi sono accorto della differenza tra il mio muovermi quasi in solitudine e il netto sostegno che invece godono i miei “competitors” europei da parte dei loro Paesi». Il problema, secondo Zamò, non è solo fare o non fare la bretella. All’appello mancano anche molte infrastrutture, dal completamento della rete fognaria fino alla banda larga, senza dimenticare il progetto Pisus, così necessario per un rilancio della cittadina di Manzano. Indispensabile a questo punto un messaggio chiaro da parte della Regione sulla volotà di investire non solo denaro, ma anche energia e idee nello sviluppo di un’area economica che tanto ha dato in termini di ricchezza e di credibilità all’intero Friuli Venezia Giulia. (s.r.)
 
 

domenica 23 marzo 2014

«La Palmanova-Manzano andava fatta»

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

«La Palmanova-Manzano andava fatta»
 Dal vicepresidente della Provincia agli ex amministratori della capitale della sedia la condanna allo stop della Regione

Manzano, 22 Marzo 2014
  Non si fanno attendere le reazioni politiche all'annuncio della Regione dello alla Palmanova-Manzano. Un blocco da più parti accostato a promesse politiche fatte in campagna elettorale «e che non tiene conto di un lavoro e di una progettazione che arrivano da lontano, frutto di condivisioni e visioni lungimiranti»: forte il disappunto del vicepresidente della Provincia, Franco Mattiussi, che bolla la decisione del governo Serracchiani come «miope sulla possibilità di valorizzare il Distretto della sedia. Bloccare la Palmanova-Manzano significa vanificare tutti gli interventi che in questi anni sono stati fatti in vista della creazione della nuova arteria. La nuova complanare, o la variante 352, pensate e attuate allo scopo di collegare il raccordo della A4. Un’opportunità persa, che parte da una visione di attuale decrescita produttiva di una zona in difficoltà, ma che se tagliata fuori anche poche opportunità di ripartire». Sulla stessa linea anche l'ex sindaco Lidia Driutti, da sempre a favore dei lavori: «Dieci anni di lavoro buttato alle ortiche, sono state snobbate le volontà del territorio. Il no della Regione snatura tutto il progetto propedeutico di più ampio raggio portato avanti con investimenti di risorse e tempo. I soldi spesi sinora a questo punto sembrano risorse buttate al vento per una decisione solo politica». L’ex vicesindaco e assessore alla viabilità di Manzano, Rosario Genova, sostiene che «oggi le strade regionali sono diventate urbane con tutte queste rotatorie. Era un motivo ulteriore per sostenere la nuova viabilità Palmanova-Manzano. E’ bene che la presidente Serracchiani tenga presente che finora è stato speso denaro pubblico». Sulle dichiarazioni dell’assessore Santoro sulla necessità di ricostruire le condizioni per la ripresa dello sviluppo nel Distretto della sedia, Genova è netto: «Si faccia una politica di buon senso, agendo da subito sugli sgravi fiscali per le aziende del Triangolo della sedia, che non da oggi sono in grande sofferenza». Insomma, emergono posizioni molto distanti tra chi da un lato giudica buon senso bloccare un opera che, se realizzata (costo 90 milioni di euro), non terrebbe conto di uno scenario economico profondamente mutato (errore secondo alcuni già fatto con la nuova bretella di Premariacco) e chi invece riconduce il tutto a mere scelte politiche, tanto superficiali quanto dannose. Silvia Riosa

 

sabato 22 marzo 2014

La Regione dice stop alla Palmanova-Manzano

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

La Regione dice stop alla Palmanova-Manzano
 La giunta revoca il bando di gara. Santoro: miglioreremo la viabilità esistente Soddisfatto il sindaco “stellato” Martines: strada inutile, costosa e anacronistica La Regione dice stop alla Palmanova-Manzano

Manzano, 22 Marzo 2014
 Stop alla Palmanova-Manzano. Dopo le disposizioni, date dalla presidente Serracchiani all’indomani della sua elezione, di bloccare la procedura di gara, ora giunge l’atto formale della giunta regionale che, su proposta dell’assessore Mariagrazia Santoro, ha deliberato la richiesta di revoca del bando di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori del collegamento tra la A4 (casello di Palmanova) e il Triangolo della sedia. Spiega l’assessore alle infrastrutture che la delibera segue l’esame, effettuato in questi mesi, sulle infrastrutture in progettazione: «Dall’analisi delle precondizioni e dei dati oggettivi a supporto dell’utilità dell’opera - spiega -, questo collegamento è risultato sovradimensionato, con particolare riguardo all’impatto sul territorio. Nel Piano infrastrutture la Palmanova-Manzano non manifesta livelli di servizio critici, se non per alcuni parametri legati a situazioni puntuali, peraltro già risolte in gran parte da alcuni interventi sulla regionale 56 da Manzano verso Udine e Villanova del Judrio e dall’apertura della variante della regionale 305 a Mariano». Ma, se la Palmanova-Manzano (così come progettata, con un investimento di 90 milioni di euro) non si farà, non per questo sono esclusi interventi sull’arteria esistente. Anzi, la giunta ha dato mandato alla Direzione centrale mobilità di predisporre, di concerto con Autovie Venete, una proposta per il collegamento tra Palmanova e il Triangolo della sedia che preveda la riqualificazione e messa in sicurezza della viabilità esistente. Il collegamento veloce tra il Manzanese e il sistema autostradale era stato inserito nel 2010 fra le opere di competenza del commissario delegato per l’emergenza sulla A4. «Con la previsione di 10 rotatorie in 13 km -prosegue Santoro - il collegamento avrebbe comportato solo 5 minuti di tempo in meno. È indubbia la necessità di ricostruire le condizioni per la ripresa dello sviluppo nel Distretto della sedia, ma tale sviluppo non si regge su nuove infrastrutture». Per l’assessore, i settori in cui intervenire sono l’organizzazione del lavoro, la flessibilità delle imprese e altri fattori legati alla produzione e al mercato. La delibera della giunta si colloca prima dell’avvio della procedura di aggiudicazione, pertanto - si legge in una nota della Regione - «la revoca del provvedimento di gara non comporterà ulteriori oneri per l'ente regionale». Fra i più soddisfatti, il sindaco di Palmanova Martines, che ha sempre contestato tale collegamento: «Debora Serracchiani - commenta - ha mantenuto l'impegno preso in campagna elettorale, motivato dalla concretezza della proposta che il Comune di Palmanova e i cittadini hanno illustrato a lei e agli altri candidati. Questo è anche frutto di una sinergia tra la comunità (vedi comitato di Jalmicco) e l’amministrazi0ne comunale. È una scelta che fa prevalere il buon senso. Quella strada era inutile, costosa e anacronistica rispetto ad uno scenario economico completamente cambiato. Hanno vinto i cittadini e i contribuenti che vedranno impiegate in maniera più proficua e più produttiva quelle risorse».
Monica Del Mondo 


venerdì 21 marzo 2014

«Basta flop, fate rinascere Manzano»

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

«Basta flop, fate rinascere Manzano»
 Dal mondo economico un appello ai candidati sindaco. «Niente immobilismo, i programmi superino il breve periodo»

Manzano, 21 Marzo 2014
  Pianificazione e cambio di rotta nella promozione e valorizzazione del prodotto: è ciò che il comparto economico di Manzano, dal commercio al minuto alle aziende più grandi, passando dalla piccola e media impresa, auspicano accada dopo le amministrative di maggio. Bisogna ricominciare a essere competitivi, ma accanto all’investimento che ogni singola azienda deve fare al proprio interno, è indispensabile che il tutto sia accompagnato da un governo che sappia ridare forza a un Comune che fra crisi e scelte a volte poco condivise non è riuscito a stare a fianco degli imprenditori, o almeno non come alcuni di loro si aspettavano. Dito puntato sul generale immobilismo, legato anche a un patto di stabilità che ha bloccato progetti importanti. Ma i problemi di Manzano arrivano da lontano e non tutto si può imputare al blocco della spesa dell’ultimo periodo. Varie aziende hanno cominciato ad abbassare le serrande già prima. E qualcuno sottolinea che proprio allora bisognava prendere in considerazione seriamente il problema e agire. A Manzano manca il valore aggiunto: servizi, infrastrutture, ma soprattutto un ente pubblico in grado di promuovere le eccellenze, che a oggi non possono però essere legate solo alla produzione della sedia. La speranza è che la nuova amministrazione riesca a fare di Manzano, in sinergia con altri Comuni, un polo attrattivo di innovazione e design, lavorando per identificare interlocutori per aiutare le aziende a inserirsi in nuovi mercati. Ma per raggiungere tali obiettivi è necessario che alla guida del Comune ci sia un gruppo solido, con idee chiare e programmi definiti, che non guardi solo al breve periodo. Niente miracoli, sottolineano vari imprenditori, «ma un nuovo punto di vista per ripartire». Silvia Riosa


giovedì 20 marzo 2014

A Manzano spunta anche l’ipotesi M5S

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

A Manzano spunta anche l’ipotesi M5S
Ma ancora nessun passo formale. Movimenti attorno a Driutti, Iacumin e Zamò. Caso Pro loco: entro marzo l’assemblea
Manzano, 20 Marzo 2014
Nella girandola di nomi e liste che da giorni si rincorrono per concorrere alle comunali di Manzano spunta l’incognita del Movimento 5 Stelle. Nulla di confermato, ma i soliti bene informati sostengono che, dopo un primo “quasi passo” sulla pagina fb “Manzano a 5 stelle”, in cui si parlava di un possibile candidato sindaco, non è stata formalizzata ancora alcuna decisione. I grillini non sono estranei a colpi di scena, quindi in attesa di conferme o smentite ufficiali, anche il M5S potrebbe calare il suo asso. E sarebbe un’autentica novità per un Comune come Manzano. Su alcuni nomi– Driutti, Zamò e Iacumin in pole position –, invece, a giorni si dovrebbero registrare le prime “uscite” ufficiali con candidati, programmi e, sopratutto, eventuali coalizioni a sostegno di un candidato sindaco “forte”. La partecipazione di alcune liste è certa, come quella di “Manzano Innova”, che nel 2012 aveva sostenuto Iacumin. La sensazione è che chi si sta preparando alle elezioni stia bene attento a non fare il passo più lungo della gamba, consapevole di quanto successo all’amministrazione Driutti e di cosa significhi governare la capitale della sedia in questo momento economico e sociale. In queste settimane di tatticismi e incertezze gli unici che sembrano avere fretta di sapere cosa accadrà sono cittadini e comparto economico, logorati da mesi di forzato stand-by e di ordinaria amministrazione. Intanto, nelle prossime settimane si dovrebbe dipanare la delicata “matassa” Pro loco, che molti hanno definito come“l’anticamera” della caduta della giunta Driutti. Nonostante l’intoppo di gennaio sull’approvazione dei bilanci e le dichiarazioni di dimissioni della presidente Evy Riva, per ora congelate, i volontari hanno continuato a lavorare in attesa dell’assemblea (entro marzo).
Silvia Riosa
 
 

mercoledì 19 marzo 2014

Elezioni, Manzano verso un’altra corsa a tre

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

Elezioni, Manzano verso un’altra corsa a tre
Ancora nessuna ufficialità, ma alle comunali potrebbero concorrere di nuovo Driutti, Zamò e Iacumin Elezioni, Manzano verso un’altra corsa a tre
 
Manzano, 19 Marzo 2014
Mancano un paio di mesi alle amministrative e in comune dopo la caduta della giunta e il commissariamento cominciano a circolare le prime indiscrezioni e le prime ipotesi di possibili candidati. Tra Nuovo centrodestra, Forza Italia, Pd e liste civiche tanti sono i nomi che circolano, anche se tra scetticismo e speranze di un cambio di rotta i cittadini dovranno aspettare ancora un po’ per avere certezze. Per ora voci insistenti attestano il rinnovo della sfida tra l’ex sindaco Lidia Driutti e il già candidato Lucio Zamò. Driutti non conferma né smentisce le voci, mentre Zamò ammette che «si sta lavorando, ma ancora non c’è nulla di definito né sul candidato né su coalizioni». A questi nomi se ne aggiunge una lunga serie tra ex assessori e coordinatori, voci che però sembrano fermarsi al solo passaparola paesano. Quel che è certo è che tra i gruppi c’è fermento e che «tutti hanno parlato con tutti». Tra poche settimane la presentazione delle liste. Intanto, una certezza c’è. Manzano Innova si ripresenterà e Mauro Iacumin, già sostenuto alle elezioni 2012, farà parte attiva del gruppo. La sua candidatura a sindaco però dipenderà dagli accordi che saranno trovati nelle prossime ore con altri interlocutori. L’idea è di riuscire a far convergere le diverse esperienze in un unico progetto civico. Tutto dipende se sarà trovata o no l’intesa. Delle liste della passata maggioranza, Progetto Manzano dovrebbe presentare un candidato sindaco, ma avrà bisogno di numeri per portarlo alla guida di Palazzo Torriani. Anche attorno a questa realtà, solo voci sui nomi. Insomma, dietro a un’apparente calma pare proprio che quelli che seguiranno saranno i giorni decisivi per chiudere il “toto-nomi” e passare alla presentazione dei programmi. Cosa, questa, che cittadini e comparto economico attendono con ansia di conoscere perché dopo i mesi di imprevisto stop è necessario far ripartire il Comune a cominciare dalla politica. (s.r.)
 
 

martedì 18 marzo 2014

Sdricca, stop al sentiero per uno smottamento

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

Sdricca, stop al sentiero per uno smottamento
Manzano: ordinanza del commissario fino a giugno, ma molti non la rispettano Allertata anche la Protezione civile per mettere in sicurezza l’area naturalistica
 
 
Manzano, 18 Marzo 2014
Chiuso il sentiero naturalistico della Sdricca. L’ordinanza di stop alla viabilità stradale e pedonale è stata emessa a seguito di un sopralluogo dei tecnici degli uffici comunali con il comandante della polizia locale. Le abbondanti piogge delle settimane passate, infatti, hanno causato il distacco e lo scivolamento di una consistente massa di pietre e terreno che ha invaso un tratto della strada vicinale che dal cimitero di Manzano conduce alla località “Sdricca” e che a monte ha interessato anche il frequentato sentiero naturalistico. Vista la portata della frana sono stati allertati anche i funzionari della Protezione civile regionale che hanno già effettuato i relativi sopralluoghi. L’intervento, vista la situazione idrogeologica molto delicata della zona, si prospetta di vasta portata e dovrà interessare un’ampia porzione di territorio. Per tale motivo, tutto è stato affidato allo studio della Pc regionale che sta valutando gli interventi. Le precipitazioni eccezionali dei mesi scorsi hanno messo a dura prova tutto il territorio regionale, con molti casi di frane e smottamenti che ora attendono l’intervento dei tecnici specializzati per individuare efficacemente falde e mettere in sicurezza le diverse zone. Le situazioni più difficili si sono registrate in montagna, ma anche la zona collinare ha avuto pesanti ripercussioni. In attesa dei riscontri, secondo l’ordinanza firmata dal commissario, la chiusura si protrarrà sino al 30 giugno prossimo. Il “Sentiero della Sdricca”è un percorso storico-culturare di forte richiamo turistico con, lungo uno sterrato immerso nella vegetazione, interessanti reperti antichi come ad esempio la Colonna di Aimèe (pilastro fatto erigere dal conte Leonardo di Manzano) o i ruderi del castello che richiamano da sempre molti appassionati. Il sentiero è anche un bel percorso per semplici passeggiate nella natura che offre panorami davvero mozzafiato, meta di scolaresche da tutta la provincia e in questo primo scorcio di primavera, soprattutto nel fine settimana, di amanti della camminata o della bicicletta. Per questo molti, in barba alla transenna e al divieto di transito, superano la rete di delimitazione arancione e si avventurano nonostante il divieto. La frana è costantemente monitorata dai tecnici e dal primo smottamento sembrerebbe essersi fermata. Ciò non toglie che ci possono essere ancora episodi anche in altri punti del sentiero. Per questo è fortemente sconsigliato superare il blocco. Silvia Riosa
 
 

venerdì 14 marzo 2014

Bolzonello: distretti “privati” e snelliti

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

Bolzonello: distretti “privati” e snelliti
 Manzano, il vicepresidente del Fvg all’assemblea di Asdi sedia. Categorie imprenditoriali «in linea» con il piano di riforma

Manzano, 14 Marzo 2014
 «Stiamo preparando la norma di rivisitazione del sistema dei distretti industriali, che prevederà una valorizzazione di filiere e cluster, non legati solo al territorio, ma anche a prodotti e servizi loro inerenti, nonchè una conformazione prettamente privata dell’ente di gestione in modo da poter alleggerire la sua parte operativa». L’ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore alle attività produttive, Sergio Bolzonello, all’assemblea dei soci dell’Agenzia per lo sviluppo del distretto industriale della sedia (Asdi) a Manzano. «La riforma del sistema dei distretti, inclusa nel nuovo Piano dello sviluppo industriale – ha spiegato Bolzonello –: sarà discussa a fine maggio-inizio giugno in consiglio regionale. Prima di ciò, in aprile-maggio, sarà svolto un confronto molto ampio con tutte le categorie produttive». Asdi sedia rappresenta «una realtà dinamica e innovativa (270 mlla euro il fatturato nel 2013), che offre servizi (certificazioni aziendali, internazionalizzazione e sviluppo del territorio) a 67 imprese che hanno visto crescere l’anno scorso il fatturato del 2%». L’agenzia – è stato anche detto – rappresenta un esempio di professionalità e di cooperazione tra le imprese, che si aggregano e investono in specifici progetti. L’anno scorso sono stati organizzati eventi di promozione dell’intero comparto in Europa, nel Sud Africa, in Bahrain e altrove. I presidenti di Camera di commercio Udine e Asdi sedia, Giovanni Da Pozzo e Giusto Maurig, hanno espresso opinioni «in linea» con le dichiarazioni di Bolzonello sulla riforma dei distretti industriali. Nel dibattito è stato sottolineato come l’attuale modello tecnico pubblico-privato di funzionamento dell’Asdi «è ormai superato dall’evoluzione dei tempi» ed è stata espressa l’esigenza di semplicare la sua operatività. La proposta di riforma di Bolzonello è stata accolta con favore, in particolare, dal sindaco di Corno di Rosazzo, Loris Basso, in rappresentanza degli enti locali in Asdi sedia.


 presidenza asdi
Maurig lascia: i soci decidano senza vincoli
«Mettiamo a disposizione il nostro mandato per dare la libertà ai soci di decidere senza vincoli»: così il presidente di Asdi sedia, Giusto Maurig, ha annunciato le dimissioni sue e del vice Alberto Gortani. «Si apre una nuova fase per Asdi – ha detto Maurig –, consideriamo doveroso restare in carica fino all’approvazione del bilancio 2013, ma dopo questo passaggio procedurale riteniamo altrettanto doveroso dare la possibilità ai soci di individuare un presidente e un vice che possano aprire questo nuovo capitolo di Asdi consentendo di proseguire nel suo percorso di crescita e sviluppo progettuale a favore delle aziende del distretto». Parole di stima e apprezzamento per il lavoro di Asdi sono provenute da Bolzonello: «Alla proposta di rivisitare i distretti, Asdi ha risposto accettando la sfida. Ha attivato in modo importante i servizi a favore delle imprese con un piano d’azione, quindi onore al presidente e alla struttura, che hanno dimostrato apertura al cambiamento. Rete d’impresa e filiera diventeranno fondamentali per ridisegnare i distretti e Asdi è perfettamente su questa linea». La parte pubblica, ha detto Bolzonello, resterà fuori dalla partita (che si chiuderà a giugno), mentre i parametri premianti terranno conto di progetti e servizi offerti. E anche in questo Asdi ha tutte le carte in regola. Da Pozzo (Cciaa) ha suggerito il Catas come polo di eccellenza per il settore legno-arredo che potrebbe inglobare Asdi, confermando la piena competenza dell'agenzia a intraprendere una strada nuova; Tonon (Confindustria) spinge alla semplificazione dell’operatività col superamento della formula mix pubblico-privato e il mantenimento dei servizi porposti alle imprese; Buttazzoni (Confartigianato) evidenzia il ruolo dinamico di Asdi.