sabato 30 agosto 2014

Trenta milioni per rifare il ponte sul Torre

Rassegna Stampa - Agosto 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Trenta milioni per rifare il ponte sul Torre
 È l’intervento superstite della Palmanova-Manzano cancellata dalla giunta Serracchiani 

Manzano, 28 Agosto 2014
 In qualità di commissario delegato per l’emergenza sulla A4, la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha firmato il decreto che dispone la revoca del bando di gara per la progettazione esecutiva e i lavori del collegamento tra A4 (casello di Palmanova) e Triangolo della Sedia. Con il decreto viene autorizzato anche lo svincolo delle garanzie presentate a corredo delle offerte presentate dagli operatori economici (13) partecipanti alla gara. Nel marzo scorso, a seguito di un approfondito esame, la Giunta aveva valutato che, sulla scorta delle precondizioni e dei dati oggettivi a supporto dell’utilità dell’opera, il collegamento risultava sovradimensionato, con particolare riguardo all’impatto sul territorio, perchè la Palmanova-Manzano non manifestava livelli di servizio critici, se non per alcuni parametri legati a situazioni puntuali, peraltro in parte già risolte da alcuni interventi sulla strada regionale 56, da Manzano verso Udine e Villanova del Judrio, e dall’apertura della variante della regionale 305 a Mariano, che collega la regionale 56 al raccordo autostradale Villesse-Gorizia e al valico di Sant’Andrea. Ma se la Palmanova-Manzano così come progettata non verrà realizzata, sono però previsti interventi per la riqualificazione e messa in sicurezza della viabilità esistente, con notevole risparmio di consumo di suolo, che prevedono tra l’altro il collegamento con l’autostrada a Palmanova per l’ospedale e per la sede della Protezione civile regionale. A tal proposito Serracchiani ha firmato ieri un altro decreto con cui si avviano le procedure per eseguire il rifacimento del ponte sul Torre in territorio di Chiopris-Viscone, viste le precarie condizioni del manufatto segnalate più volte dal Comune. Il costo dell’intervento è di trenta milioni di euro, un terzo quindi del budget che la precedente amministrazione regionale aveva previsto per la Palmanova-Manzano.

Manzano, la biblioteca a palazzo

Rassegna Stampa - Agosto 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Manzano, la biblioteca a palazzo
 Dalla vecchia sede trasloca al piano terra del Comune, lavori dal primo settembre

Manzano, 29 Agosto 2014
  Cambio di sede per la biblioteca comunale che, dall'attuale locazione nell'edificio in Piazza della Repubblica, traslocherà al piano terra di Palazzo Torriani, sede del Comune. «L'attuale sito già da tempo non era più adeguato per ospitarla - spiega l'assessore ai lavori pubblici e patrimonio - inoltre la nuova sede nel palazzo storico del Comune ne aumenterà il prestigio. Per l'occasione verrà arricchita anche di una nuova dotazione di volumi nella sezione design e di nuove postazioni internet». La biblioteca comunale già dal 2010 è inserita nel polo dell'hinterland udinese assieme ad altre 13 del territorio, conta un patrimonio di oltre 16 mila volumi, in costante crescita e suddiviso in sezione adulti, sezione ragazzi e sezione locale e dispone di un nutrito settore dedicato al design, all'architettura e alla comunicazione. Ogni anno, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, al suo interno vengono organizzati incontri. «Arricchire una sezione specifica- sottolinea l'assessore alla valorizzazione del patrimonio culturale - dà la possibilità alla nostra struttura di caratterizzarsi e diventare punto di riferimento per tutto il polo bibliotecario, con la prospettiva di ampliare ulteriormente la sezione nei prossimi anni e istituire anche un archivio digitale dei cataloghi delle aziende del territorio come riferimento per i designers». I lavori di trasloco, inizieranno dal primo settembre, e da oggi l'accesso alla vecchia sede non sarà consentito al pubblico.La nuova biblioteca troverà spazio nei locali che oggi ospitano l'ufficio per l'impiego, che verrà a sua volta dislocato accanto agli uffici del servizio sociale e del servizio alle persone. «Vista l'importanza del centro per l'impiego stiamo lavorando al meglio per escludere ogni possibile interruzione del servizio» concludono gli assessori. Silvia Riosa

giovedì 28 agosto 2014

Ospedale, Telesca e sindaci distanti

Rassegna Stampa - Agosto 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Ospedale, Telesca e sindaci distanti
 L’assessore: i malati gravi già non vanno a Cividale, azione capillare sui medici di base per spingere su Udine 

 BUTTRIO, 27 Agosto 2014
  Un confronto serrato di oltre due ore quello che ieri sera si è svolto in Villa di Toppo Florio sulla riforma sanitaria messa sul piatto dalla Regione e che non poca preoccupazione sta causando agli amministratori locali, in particolare del Cividalese e delle Valle del Natisone. Punto principale l’ospedale di Cividale, che come altri minori in regione, sarà oggetto di modifiche, con in ballo la chiusura del pronto soccorso sulle 24 ore. Un incontro promosso dal sindaco di Buttrio Giorgio Sincerotto che segue quello d’inizio agosto svoltosi a Cividale, che ha riunito alla presenza dell’assessore regionale Maria Sandra Telesca, una quindicina di sindaci dell’ambito e i medici di famiglia, per meglio comprendere la riforma, e arrivare al vertice del 15 settembre di nuovo nella cittadina longobarda, con le idee un po’ più chiare. La riforma punta su un nuovo modello sanitario che superi quello in vigore da 20 anni che si basa sull’offerta del sistema ospedaliero, in senso generale, ma che da un lato non è più sostenibile economicamente e dall’altro non risponde a quello di cui effettivamente l’utenza necessita. «La società è cambiata – spiega Telesca – e con essa le esigenze degli utenti». L’assessore regionale numeri alla mano sottolinea come oggi la domanda di assistenza nel pronto soccorso sia per il 70% legata a patologie croniche e agli anziani, che approdando nelle strutture di emergenza con codici verdi si ritrovano ad aspettare anche 5 ore prima di essere visitati. Questo oltre a creare disagio all’utente intasa le strutture, non fornendo un servizio efficiente. Una modifica che vede diversi consensi tra gli amministratori dell’ambito ma forte preoccupazione tra quelli delle Valli del Natisone che nel pronto soccorso di Cividale vedono un punto di riferimento irrinunciabile e un diritto, e non nascondo la perplessità di dover far riferimento a Udine per le emergenze. «Una valutazione più puntuale del territorio che valuti anche le distanze e i collegamenti», chiedono. Subito un esempio: per raggiungere il pronto soccorso di Cividale per i paesi più lontani nelle valli ci vogliono più di trenta minuti. «Inimmaginabile quindi arrivare sino a Udine». Obiezione a cui l’assessore risponde sottolineando come comunque per i casi più gravi le piccole strutture, come appunto Cividale, dirottino i pazienti su Udine. Ruolo importante in questo senso quindi rappresenteranno i medici di famiglia che attraverso un’integrazione con la continuità assistenziale potranno definire patologie e urgenze. Una trasformazione che avverrà comunque gradualmente e che non vuole togliere servizi ma al contrario aumentarli, attraverso la riconversione delle strutture già esistenti con maggiori e mirati investimenti. «Mantenendo piccole strutture di pronto soccorso si rischia di dare un falso senso di sicurezza ai cittadini. È importante spiegare che questa riforma mira a migliorare e ampliare un servizio». L’ospedale di Cividale diventerà un riferimento più completo di diagnostica e specializzazione, a vantaggio dei cittadini. Silvia Riosa

La visita: «La Casa della salute di Buttrio anticipa la nostra riforma sulla sanità»
«La Casa della salute di Buttrio è un esempio concreto della direzione che la Regione vuole prendere con la nuova riforma sanitaria». È stato questo il commento dell’assessore regionale alla sanità, Maria Sandra Telesca (nella foto), in visita alla struttura ieri pomeriggio. Una struttura dove trovano posto alcuni medici di medicina generale, l’infermiere di comunità che opera a domicilio e strumenti per una serie di esami, garantendo un’apertura di 10 ore al giorno. «La Casa della salute di Buttrio – ha commentato l’assessore del Fvg – rappresenta un luogo fisico di riferimento per una comunità di 4 mila abitanti, in grado di fornire ai cittadini una risposta ai bisogni quotidiani di salute, che è ciò di cui hanno soprattutto bisogno, e nello stesso tempo di indirizzarli verso le strutture ospedaliere più adeguate in caso di episodi acuti». In altre parole, la struttura di Buttrio ha anticipato la riforma della Regione. (s.r.)

sabato 16 agosto 2014

Strade, il Comune prepara una serie di manutenzioni

Rassegna Stampa - Agosto 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Strade, il Comune prepara una serie di manutenzioni
 Manzano: pronto uno studio dettagliato della situazione, ora il via agli interventi Oltre a via Giotto tra le opere principali figura anche via dell’Albero a Manzinello

Manzano, 16 Agosto 2014
  Uno studio dettagliato delle strade che necessitano di interventi. Questo il risultato del lavoro che l'amministrazione comunale con l'assessore con delega ai lavori pubblici e patrimonio di concerto con l'ufficio tecnico comunale ha realizzato in questi primi mesi di insediamento. E' la prima volta che viene effettuata una pianificazione così puntuale di interventi che nel quinquennio di mandato interesserà sia il capoluogo che le frazioni. Manutenzione del patrimonio viario, eliminazione delle barrire architettoniche negli spazi pubblici ed in particolare sui marciapiedi al fine di renderli conformi alle esigenze di tutti i cittadini gli obbiettivi primari. «Sono state individuate le strade comunali che necessitano di lavori manutentivi- evidenzia l'assessore ai lavori pubblici - è stata quantificata la spesa per ogni singolo intervento da cui ne è derivata la programmazione degli interventi in base alle risorse di bilancio disponibili per le manutenzione straordinarie». II primi lavori verranno realizzati utilizzando parte delle risorse di bilancio disponibili e saranno avviati già entro la fine del 2014. In linea generale sarà data priorità alle strade non oggetto di asfaltatura negli ultimi dieci anni, alle arterie che presentano un sedime stradale in pessime condizioni e a quelle a servizio di zone fortemente abitate. Infine i lavori interesseranno quelle strade che pur non presentando avvallamenti o crepature, necessitano della stesa del tappeto di usura per dare protezione allo strato esistente (il cosiddetto binder). "Per l'eliminazione delle barriere architettoniche, in particolare, si procederà alla demolizione della cordonata stradale e della pavimentazione in porfido in prossimità di alcuni passaggi pedonali e al rifacimento della cordonata in pietra ribassata" precisa l'assessore. La programmazione ha tenuto in forte considerazione le segnalazioni dei cittadini con il quale è intenzione di tutta la giunta continuare a mantenere un dialogo il più possibile aperto e constante. «Ho incontrato personalmente alcuni cittadini eseguendo anche i relativi sopralluoghi dove indicato, rilevando qualche situazione di forte deterioramento che necessita di interventi urgenti» conclude l'assessore. Tra le opere principali, infine, si ricorda oltre a via Giotto - il cui progetto con relativa variante è già passata al vaglio del consiglio e prevede un costo di 90 mila euro di fondi provinciali- anche gli interventi di riqualificazione di via dell'Albero nella frazione di Manzinello (400 mila euro). Silvia Riosa

sabato 9 agosto 2014

L’Arma nel capannone delle sedie

Rassegna Stampa - Agosto 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
L’Arma nel capannone delle sedie
 Manzano: dopo i lavori ospiterà la caserma dei carabinieri, si spera nello sblocco di tre milioni

Manzano, 8 Agosto 2014
  Il tema della nuova caserma dei carabinieri è stato uno degli argomenti caldi dell'ultima campagna elettorale. Promessa da anni dalle passate amministrazioni e già finanziata dalla Regione ora il nodo della realizzazione è nelle mani della nuova giunta Iacumin. Del progetto, del costo di 3 milioni di euro per il quale sono già stati spesi oltre 350 mila euro per l'acquisto dell'area in via Zorutti, e circa 150 mila di progettazione, il primo cittadino con tutta la giunta ha discusso proprio nell'incontro dei giorni scorsi a Palazzo Torriani con la presidente Serracchiani. L'iter relativo alla costruzione è stato avviato nel 2009: da allora si è passati attraverso l'individuazione dell'area idonea, l'affidamento dell'incarico professionale per la redazione della progettazione, l'approvazione del progetto preliminare e di quello definitivo. Anche durante la campagna elettorale sia il sindaco che il suo vice avevano sottolineato la volontà di far partire i cantieri anche in virtù della necessità di riqualificare la zona- la nuova caserma infatti sorgerà dove ora svetta un capannone dismesso proprio accanto alle scuole e all'asilo in centro alla paese - e sopratutto perché rinunciare significherebbe perdere completamente il contributo che, con vincolo di destinazione, non può essere dirottato su altri cantieri. «L'intendimento del Comune di costruire la nuova caserma - sottolinea l'assessore ai lavori pubblici - è stato portato a conoscenza del Ministero dell'Interno "Direzione centrale dei servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale che, nel luglio 2011, ha informato la Prefettura di Udine e l'Agenzia del Demanio. Il Comune allo stato attuale, potrebbe tecnicamente concludere la fase progettuale e approvare l'esecutivo dell'opera, ma non può procedere con l'appalto per i vincoli dovuti al patto di stabilità». Per superare il problema l'attuale amministrazione ha dato riscontro alla lettera del Presidente del Consiglio "Sblocca Italia" al fine di chiedere sia lo sblocco del patto di stabilità per la realizzazione dell'opera sia l'interessamento verso il Ministero dell'Interno Direzione centrale dei servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale al fine di ottenere la dichiarazione attestante la capacità di sostenere la spesa per la locazione della nuova caserma. Di tutto questo se ne è discusso nell'incontro con Serracchiani che valutando l'impegno economico non di poco conto, ha comunque posto l'accento sulla necessità di cercare di sbloccare la situazione in breve. Silvia Riosa 

martedì 5 agosto 2014

L’opposizione di Manzano: si salvi la sanità

Rassegna Stampa - Agosto 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
L’opposizione di Manzano: si salvi la sanità

Manzano, 5 Agosto 2014
  L’assessore regionale Telesca ha illustrato al Consiglio delle autonomie locali la riforma sanitaria che interesserà il Friuli Venezia Giulia. In merito, ha chiesto anche al Comune di Manzano entro Ferragosto un parere per poter procedere più velocemente all’approvazione della legge.
Un tempo davvero troppo breve per poter esprimere una posizione su un argomento così importante secondo il consigliere di opposizione Rosario Genova, visto che la nuova riforma modificherà non poco l’erogazione dei servizi sanitari. «In questa nuova legge - chiarisce Genova - avranno un ruolo fondamentale i medici di base che dovranno filtrare e fare le “guardie mediche” affinché solo nei casi più seri il paziente vada in ospedale. La patologia cronica sarà curata quindi da una rete di presidi territoriali come medici di base, ambiti socio-assistenziali, infermieri di comunità e distretti ospedalieri.
Spero che il sindaco Iacumin faccia leva sulla presidente Serracchiani, ma in primis sul Consiglio delle autonomie locali, tramite il nostro rappresentante, perché si trovi un modo per far quadrare i conti senza tagliare i servizi ospedalieri, ma soprattutto che illustri alla comunità questa nuova legge e servizi in maniera chiara. (s.r.)