venerdì 31 ottobre 2014

«Un consiglio sulla caserma dei carabinieri»

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Un consiglio sulla caserma dei carabinieri»
 Macorig sollecita il sindaco Iacumin: va fatta chiarezza sull’intera vicenda, iniziata nel 2009

Manzano, 31 Ottobre 2014
Fa discutere a Manzano la notizia del rinvio a giudizio di un dipendente di un’impresa edile di Marghera con l’accusa di istigazione alla corruzione circa la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori della nuova caserma dei carabinieri. Lavori e gara – bloccati anche per il patto di stabilità – per i quali il Comune ha già speso 350 mila euro per acquisire l’area di via Zorutti. L’ente, inoltre, per tale progetto (costo di realizzazione totale pari a 3 milioni di euro) continua a ricevere le rate del finanziamento pluriennale concesso dalla Regione, anche se non vi sono spiragli per un inizio dei lavori in tempi brevi. Sulla questione giudiziaria, ritenuta grave, il capogruppo di Ricostruiamo Manzano, Daniele Macorig, e i consiglieri Daniela Beltramini e Rosario Genova, tutti rappresentanti di minoranza, chiedono al sindaco Mauro Iacumin la convocazione d’urgenza del consiglio per chiarimenti sulla questione e per relazionare e aggiornare l’intera amministrazione sull’iter dell’opera dal 2009 (anno di inizio progettazione) a oggi. I tre consiglieri chiedono anche che sia anche istituita una commissione di controllo e garanzia ad hoc, presieduta da un componente della minoranza, così da chiarire tutte le ombre che la gravità della notizia ha, per Ricostruiamo Manzano, comunque gettato sul Comune. «Bisogna che il sindaco faccia chiarezza – sottolinea Macorig –, anche nel rispetto dei cittadini di Manzano che da sempre si sono contraddistinti nel mondo per l’impegno e la profonda dedizione al lavoro e per l’onestà. Importante quindi lavorare nella piena trasparenza a beneficio di tutta la comunità, a garanzia della fiducia che i cittadini hanno riversato su tutti noi amministratori». Silvia Riosa 


martedì 28 ottobre 2014

Tentò di truccare la gara per la caserma

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Tentò di truccare la gara per la caserma
 Manzano, a giudizio l’impiegato di un’azienda accusato di aver offerto soldi per l’appalto della palazzina dei carabinieri

Manzano, 28 Ottobre 2014
  La travagliata progettazione della nuova caserma dei carabinieri di Manzano è stata punteggiata da polemiche e blocchi del progetto per vincoli di spesa. Mancavano solo le vicende giudiziarie. Quelle sono arrivate con il procedimento per istigazione alla corruzione a carico dell’udinese Lorenzo Cargnelutti, rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari Daniele Barnaba Faleschini. Stando alle ipotesi dell’accusa formalizzate dal sostituto procuratore Barbara Loffredo, il quarantenne udinese dipendente dell’azienda di costruzioni Coveco Scpa di Marghera avrebbe cercato di farsi dire i nomi dei componenti della commissione nominata per l’assegnazione dei lavori di costruzione della nuova caserma dei carabinieri e, già che c’era, anche alcuni particolari del progetto per far vincere l’appalto alla sua azienda. La giunta Driutti aveva affidato la progettazione definitiva per la nuova caserma all’architetto Luisa Fontana di Schio, a capo di un raggruppamento temporaneo di professionisti di cui facevano parte anche l’ingegner Giordano Deganutti, l’ingegner Giosuè Gobessi, entrambi udinesi, l’architetto Giulia Pentella di Roma e il geometra Gastone Piasentin di Manzano. E proprio con Piasentin, che dal giugno 2012 divenne consigliere comunale, Cargnelutti avrebbe avuto un colloquio il 30 settembre dello stesso anno. Un incontro dal tono confidenziale nel corso del quale, stando alla tesi dell’accusa, Cargnelutti gli avrebbe chiesto i nominativi dei componenti della commissione istituita dal Comune per l’assegnazione dei lavori. Nello stesso incontro Cargnelutti, presentatosi con un biglietto da visita dalla Coveco Scpa, avrebbe anche richiesto l’elenco completo delle migliorie al progetto che l’amministrazione comunale avrebbe gradito, offrendo in cambio a Piasentin una retribuzione e l’inizio di una collaborazione professionale a suo vantaggio. Avrebbe proposto, in sintesi, uno “scambio di favori” che avrebbe permesso alla Coveco di vincere la gara con un ribasso forte e competitivo. Piasentin, declinò l’invito. Nè fu bandita alcuna gara d’appalto, visto che il Comune di Manzano bloccò l’iter procedurale a causa dei vincoli di spesa derivanti dal patto di stabilità. In compenso, Cargnelutti si trovò a dover rispondere delle accuse di istigazione alla corruzione. Venerdì l’udienza dinanzi al gup che ha deciso il rinvio a giudizio dinanzi al tribunale di Udine riunito in composizione collegiale. L’udienza è stata fissata per il 10 marzo.

mercoledì 22 ottobre 2014

Bretella, Macorig replica a Regione e sindaci palmarini

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Bretella, Macorig replica a Regione e sindaci palmarini
Manzano, 21 Ottobre 2014
«Un tempo ai bambini si diceva che la gallina che canta ha fatto l’uovo»: è la replica sarcastica che Daniele Macorig indirizza ai sindaci di Palmanova e Bagnaria Arsa che avevano criticato la sua presa di posizione in merito alla questione Palmanova-Manzano. «Prendiamo atto delle ulteriori notizie che ci dispensano i due sindaci, e in particolare del costo di 11 milioni di euro per il nuovo collegamento viario dall’ospedale civile di Palmanova al casello autostradale dell’A4». «Tale importo però non era emerso all’incontro tenutosi nei giorni scorsi a San Giovanni al Natisone, con l’assessore regionale Santoro - precisa Macorig -, ed evidenzia come il confronto in verità sia stato solo una semplice passerella per la Regione e per i sindaci del Palmarino. Appare evidente, infatti, come le decisioni siano già state prese nelle “segrete stanze” delle Regione, in questo primo anno e mezzo di governo, in assenza di qualsiasi tipo di confronto preliminare con il territorio e con le categorie interessate. Grave il fatto che, a fronte di una quantificazione economica, è evidente che sia già stato definito anche il tracciato viario nei comuni tra Palmanova e Bagnaria Arsa». Il gruppo di Ricostruiamo Manzano, di cui Macorig è capogruppo in consiglio comunale, si attiverà in prima linea verso questa «spogliazione fraudolenta di risorse da parte della giunta Serracchiani al Distretto della sedia e a Manzano in particolare. Qualora le decisioni siano già state prese, la Regione abbia almeno il coraggio e l’onestà, anziché continuare a parlare della Palmanova-Manzano, di identificarla con il nome più appropriato e cioè Bagnaria Arsa-Chiopris Viscone». L’ultima battuta Macorig la riserva ai sindaci del Palmarino «così attenti e loquaci nel suggerire soluzioni favorevoli per la rinascita del Distretto della sedia, auguro loro una pronta e lunga carriera politica regionale e nazionale». (s.r.)
 
 

venerdì 17 ottobre 2014

«La Regione smista altrove il denaro dell’ex bretella»

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«La Regione smista altrove il denaro dell’ex bretella»
Macorig, capogruppo di Ricostruiamo Manzano: promesse estive non mantenute«È evidente che le risorse non saranno investite nel Distretto, ma nel Palmarino»
 
Manzano, 17 Ottobre 2014
«La montagna ha partorito il topolino» è la stoccata sarcastica di Daniele Macorig, capogruppo di opposizione di Ricostruiamo Manzano, dopo il vertice di San Giovanni con l’assessore regionale Santoro sulle sorti della bretella Palmanova-Manzano. All’incontro con i 7 sindaci Santoro ha ribadito il no della Regione, già espresso nei mesi scorsi, all’investimento di 90 milioni di euro sulla nuova viabilità e ha annunciato un adeguamento della Palmarina con la prima opera che scatterà nel 2016. «Si è passati dalla necessità di dare una pronta risposta al traffico pesante del distretto, alle priorità di collegamento della sede della Protezione civile regionale e dell’ospedale di Palmanova», chiosa Macorig, che sottolinea come dalle indagini si sia registrata una diminuzione del solo 2% del traffico, differenza che non può giustificare un cambio di priorità così evidente. «Nella delibera di revoca della Regione di agosto con stralcio del progetto della Palmanova-Manzano, si fa esplicito riferimento alle criticità del tracciato esistente nell’attraversamento di San Giovanni. Oggi, solo due mesi dopo però, per la Regione il volume di traffico non è più così rilevante da giustificare interventi sul tratto Manzano-San Giovanni». Per Macorig, la scelta della Regione se da un lato non porterà alcun risparmio, dall’altro non dà risposte concrete ai problemi evidenti di traffico pesante proveniente dal distretto della sedia transitanti attraverso gli abitati di San Vito e Ialmicco. Saranno vanificati inoltre anche tutti i nuovi investimenti realizzati dall’ospedale di Palmanova al casello dell’A4 anche in vista della futura realizzazione del quarto lotto della terza corsia dell’autostrada. «E’ evidente come la Regione – conclude Macorig – non abbia rispettato la promessa di investire le risorse sul distretto, come aveva invece annunciato in estate, trasferendole invece sui tracciati di Palmanova, Visco e Bagnaria Arsa». Silvia Riosa
L’Assessore Santoro
A marzo il cantiere per una nuova viabilità
«Non una nuova Palmanova-Manzano, ma un adeguamento della Palmarina nei luoghi che hanno bisogno di un miglioramento per un minor consumo di suolo e una maggior sostenibilità degli interventi, condividendo con le amministrazioni locali le priorità e le tipologie di intervento rispetto alle nuove esigenze»:così l’assessore regionale Santoro aveva detto ai sindaci martedì sera. La prima opera stralcio che sarà realizzata è il nuovo ponte sul Torre con riqualificazione della Sp 50 per 1,9 km, di cui 635 metri di ponte completo di pista ciclabile, e tre inserzioni a rotatoria, oltre a una controstrada per la zona industriale di Nogaredo al Torre: «L’avvio del cantiere è previsto per marzo».
 

 

Genova nel consiglio regionale dell’Anci

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Genova nel consiglio regionale dell’Anci
Manzano, 16 Ottobre 2014
Il consigliere comunale Rosario Genova, eletto dall’assemblea congressuale dell’8 ottobre, sarà rappresentante nel consiglio regionale dell’Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia), che non ha fini di lucro, rappresenta e tutela gli interessi delle autonomie locali, sviluppa rapporti di collaborazione con il Consiglio delle autonomie per valutare ed elaborare proposte di sintesi sui temi riguardanti gli enti locali. Ha inoltre lo scopo di promuovere lo studio di problemi d’interesse degli associati, favorisce iniziative per diffondere la conoscenza delle istituzioni locali, accrescere l’educazione civica dei cittadini e la loro partecipazione alla vita della municipalità. «Spero di riuscire ad assolvere a questo prestigioso incarico – spiega Genova – con la convinzione di portare il mio contributo concreto al presidente Pezzetta e a tutto il consiglio regionale dell’Anci, a tutela delle amministrazioni locali della regione, e di essere un punto di riferimento per il Comune di Manzano». La capitale della sedia, quindi, avrà in Genova un rappresentate diretto nel consiglio direttivo. (s.r.)
 
 
 

Viabilità, la Regione promossa dai sindaci

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Viabilità, la Regione promossa dai sindaci
Dopo l’incontro con l’assessore Santoro sulla Palmarina a San Giovanni al Natisone. Braida: ora un confronto con Manzano
 
SAN GIOVANNI AL NATISONE , 16 Ottobre 2014
   Soddisfazione è stata espressa dai sindaci protagonisti dell’incontro sulla viabilità, l’altra sera a villa de Brandis, con l’assessore regionale alle infrastrutture, Maria Grazia Santoro, nel quale è stata annunciata la realizzazione non di una nuova Palmanova-Manzano, ma di un adeguamento della Palmarina, con la prima opera che scatterà nel marzo 2016. «Un incontro che ha costituito un passaggio fondamentale per conoscere la situazione progettuale. Ora è necessario creare un tavolo di confronto con Manzano su fattibilità e opportunità della bretella di collegamento tra i nostri comuni. Ne discuteremo in consiglio, senza tralasciare il dialogo con le associazioni di categoria e con la cittadinanza», commenta il sindaco Braida. Dello stesso avviso il collega di Manzano, Iacumin:«Abbiamo la necessità di collegamenti comodi e di togliere il traffico pesante dal centro di San Giovanni. I 90 milioni promessi dovranno ricadere sul territorio. Mi auguro che le decisioni siano prese in tempi rapidi». Raffaella Perusin, per Chiopris Viscone, s’è detta felice per la realizzazione del ponte nuovo: «Si deve comunque riqualificare il perimetro della Palmarina con una pista ciclabile fino a San Giovanni, così come la messa in sicurezza degli ingressi alla zona industriale-commerciale». Zanin (San Vito al Torre), seppur soddisfatto per il ponte assieme alla realizzazione di due rotatorie, una in ingresso da nord e una a sud che eliminerà il problema dell’intersezione tra Palmarina e provinciale di Percoto, ha obiettato sul collegamento casello-ospedale: «Così facendo non si elimina il traffico né da Jalmicco né da San Vito o Nogaredo. Sono comunque contento per l’annuncio della realizzazione della rotatoria su regionale 252 e provinciale di Percoto». «Sono soddisfatto dell’illustrazione dell’assessore Santoro perché risponde alle nostre aspettative a salvaguardia dell’ambiente e del territorio rurale di Jalmicco – ha detto Martines per Palmanova -. Ora si apre la prospettiva di realizzare le opere migliorative che avevamo come obiettivo. Il collegamento tra autostrada e ospedale, per noi prioritario, è da riprogettare, pertanto si comincerà a lavorare con Bagnaria Arsa, San Vito e Visco per trovare la soluzione ottimale». Approva il progetto anche Tiussi per Bagnaria Arsa: «Realizzare il collegamento tra casello e ospedale significa metter subito mano anche all’incrocio con la Sr 352 in corrispondenza del casello senza attendere le opere della terza corsia. Registriamo con altrettanto favore la disponibilità dell’assessore a valutare la costruzione di una rotatoria all’incrocio del Taj: due interventi potrebbero rendere più fluido il traffico». Anche il sindaco di Visco, Elena Cecotti, plaude al progetto: «Speriamo che le progettualità siano avviate in parallelo e non una consequenziale all’altra».
Gessica Mattalone
Mattiussi: la Provincia non è stata invitata questa non è collaborazione leale fra enti.
«E’ sconfortante apprendere dal giornale che un Comune proponga un incontro con l’assessore regionale a infrastrutture e viabilità per discutere del progetto della strada Palmanova-Manzano senza invitare la Provincia»: l’ha detto il vicepresidente della Provincia, con delega alla viabilità, Franco Mattiussi. L’infrastruttura coinvolge e interseca la viabilità provinciale, ma riguarda anche il ponte sul torrente Torre, che ricade sul sedime della provinciale 50, la Palmarina. «La Provincia avrebbe potuto dare un significativo contributo in termini di esperienza progettuale per individuare soluzioni tecniche utili alla buona riuscita del progetto – ha concluso Mattiussi –. Forse il Comune che ha proposto l’incontro parte dall'assunto che le Provincie avranno vita breve. Tale comportamento prescinde dalla leale collaborazione tra enti e amministrazioni, al di là del colore politico di chi li governa pro tempore. Spiace anche che la Regione non abbia sollecitato il Comune a porre rimedio».
 
 

mercoledì 15 ottobre 2014

Palmarina, prima opera nel marzo 2016

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Palmarina, prima opera nel marzo 2016
A San Giovanni l’assessore regionale Santoro ai 7 sindaci: «Non una nuova Palmanova-Manzano, ma un adeguamento»
 
SAN GIOVANNI AL NATISONE, 15 Ottobre 2014
Non una nuova Palmanova-Manzano, ma un adeguamento della Palmarina con la prima opera che scatterà nel marzo 2016. Ecco la sintesi dell’incontro di ieri sera, nella sala consiliare di San Giovanni al Natisone, dell’assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro, alla presenza dei tecnici di Autovie Venete, con i sindaci dei sette Comuni attraversati dal collegamento stradale tra Palmanova e Manzano. Interventi considerati prioritari dopo lo stop alla realizzazione del collegamento veloce tra il casello autostradale di Palmanova e il Triangolo della sedia. «Un adeguamento della Palmarina nei luoghi che hanno bisogno di un miglioramento per un minor consumo di suolo e una maggior sostenibilità degli interventi, condividendo con le amministrazioni locali le priorità e le tipologie di intervento rispetto alle nuove esigenze – ha spiegato Santoro –. A seguito dello screening sulle opere pubbliche infrastrutturali in progettazione si è ritenuto che l’arco Palmanova-Manzano non manifestasse livelli di servizio critici se non per alcuni tratti legati a situazioni puntuali. Sono state pertanto evidenziate quali priorità: il collegamento veloce dal casello autostradale alla sede della Protezione civile e dell’ospedale di Palmanova e il rifacimento del ponte sul Torre in comune di Chiopris-Viscone. A fronte di un investimento di 90 milioni di euro, il tracciato originario della Palmanova-Manzano non risolveva alcuna di queste criticità, lasciando per esempio sospeso il collegamento con il casello autostradale, che si sarebbe fermato alla viabilità ordinaria demandato al cantiere del 4º lotto della terza corsia». Si partirà quindi dal ponte sul Torre con la riqualificazione della Provinciale 50 per quasi 2 km di cui 635 metri di ponte, completo di pista ciclabile, e 3 inserzioni a rotatoria, oltre a una controstrada per la zona industriale di Nogaredo al Torre per un costo di circa 30 milioni di euro. L’avvio del cantiere è previsto nel marzo 2016 considerati i tempi tecnici per l’iter progettuale e autorizzativo. Quanto al by-pass di San Giovanni secondo Santoro «questa parte dell’opera non risulta necessaria alla luce dei volumi di traffico attuali, ma ritengo che l’opportunità o meno di questa ulteriore bretella debba essere valutata e condivisa con il territorio», così come deve essere condiviso anche il tracciato della bretella di collegamento tra il casello autostradale dell’A4, la Protezione civile e l’ospedale di Palmanova. «Ci auguriamo che i nuovi progetti siano di reciproco e equo vantaggio per tutte le amministrazioni – ha commentato il sindaco di San Giovanni Valter Braida – intendiamo condividere le scelte che siamo chiamati a fare coinvolgendo la minoranza in consiglio e, più in generale, la cittadinanza interessata».Soddisfazione è stata espressa per le proposte dal sindaco di Palmanova Martines e dal sindaco di Chiopris Raffaella Perusin. Seppur soddisfatto per il nuovo ponte, il sindaco di San Vito al Torre Gabriele Zanin, pur ha espresso perplessità per le proposte che non riducono o eliminano il traffico nel territorio di San Vito, Nogaredo, Jalmicco. Il sindaco di Manzano, Iacumin, ha evidenziato la necessità di evitare il passaggio interno a San Giovanni in quanto non è agevole mentre Cristiano Tiussi per Bagnaria Arsa ha spiegato le problematiche del suo territorio.
Gessica Mattalone
 
 

giovedì 9 ottobre 2014

Trenta milioni di euro per il ponte sul Torre

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Trenta milioni di euro per il ponte sul Torre
 Manzano, La Regione: è un terzo di quanto previsto per la bretella. A breve un vertice con 7 Comuni

Manzano, 9 Ottobre 2014
   Sulla questione della Palmanova - Manzano e sullo stralcio del progetto, a seguito della posizione molto polemica di uno dei due gruppi di opposizione Ricostruiamo Manzano (Macorig, Beltramini e Genova), la Regione interviene con alcune precisazioni. Il gruppo di minoranza aveva incalzato il sindaco Iacumin sulla necessità di un confronto urgente con la governatrice Debora Serracchiani per chiarimenti sulla revoca del bando d’appalto del collegamento stradale, il cui costo ammontava a 89 milioni di euro. Nel contempo la stessa opposizione si era detta preoccupata in quanto con la stessa delibera di stralcio del progetto si erano avviate le procedure connesse al rifacimento del ponte sul Torre in comune di Chiopris Viscone, per la cui costruzione era stato previsto un costo pari a quello della Palmanova - Manzano, per cui niente di quella cifra sarebbe ricaduta sul territorio. La Regione, in una nota, spiega che il costo del ponte, che rappresenta una delle due maggiori criticità funzionali e strutturali nel percorso tra Manzano e Palmanova, perché l’attuale viabilità ha una sezione trasversale ridotta, inadeguata al passaggio di mezzi pesanti, e barriere obsolete, è stimato in circa 30 milioni di euro. Solo un terzo, quindi, della cifra complessiva stanziata a suo tempo per la bretella sarà destinata al ponte. Proprio ieri, inoltre, la stessa Regione ha convocato un incontro tecnico, che si terrà la prossima settimana a San Giovanni al Natisone, con l’assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro, i tecnici di Autovie e tutti i sindaci dei Comuni interessati (Palmanova, Manzano, San Giovanni al Natisone, San Vito al Torre, Visco, Chiopris Viscone, Bagnaria Arsa) per fare il punto sulle opere da realizzare proprio in alternativa al progetto della Palmanova - Manzano. Silvia Riosa 


mercoledì 8 ottobre 2014

«Né bretella né soldi per Manzano»

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Né bretella né soldi per Manzano»
I consiglieri di Ricostruiamo sollecitano un chiarimento con la Regione: quei fondi dirottati sul ponte di Chiopris Viscone
 
Manzano, 8 Ottobre 2014
Il 7 agosto scorso la Regione ha revocato l'appalto del collegamento stradale veloce Palmanova-Manzano. Una decisione che aveva sollevato non poche polemiche in quanto la bretella per molti rappresentava una fondamentale opportunità di rinascita del Distretto della sedia. La Regione aveva comunque assicurato che una parte di quei soldi sarebbero ricaduti sul Manzanese. A fine agosto sono state avviate le procedure per eseguire l’allargamento del ponte sul torrente Torre a Chiopris Viscone. L’impegno di spesa per la copertura finanziaria dei lavori è di circa 89 milioni di euro, praticamente lo stesso importo per la Palmanova-Manzano. Con la differenza che rispetto al progetto iniziale nemmeno un euro ricadrà sul territorio di Manzano. A sollevare la questione, che sarà portata in discussione nella prossima seduta consiliare, i consiglieri di opposizione Macorig, Beltramini e Genova, che a questo punto si interrogano se il sindaco Iacumin sia a conoscenza delle scelte della Regione, «soprattutto, se conscio, come mai il primo cittadino non abbia, sinora, promosso un incontro urgente con la governatrice Serracchiani per conoscere nel piano generale dell’opera quali siano gli interventi riguardanti il nostro territorio, nonché i tempi di realizzazione». «Nella stessa delibera della Regione di agosto – sottolinea il gruppo di opposizione – sono ribadite le criticità della viabilità esistente con l’attraversamento di San Giovanni che risulta particolarmente gravoso per la forte urbanizzazione, comportando da un lato forti rallentamenti dei mezzi pesanti diretti alla A4 e dall’altro una strada pericolosa con alti tassi di incidentalità. Ma nonostante ciò l’intero stanziamento non riguarda Manzano». Silvia Riosa
 
 

martedì 7 ottobre 2014

Poliambulatorio, sportelli aperti soltanto la mattina

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Poliambulatorio, sportelli aperti soltanto la mattina
A Manzano Cup, cassa e anagrafe sanitaria erano attivi anche in due pomeriggi Contestazioni e lamentele dell’utenza per l’improvvisa rimodulazione degli orari
 
Manzano, 7 Ottobre 2014
Cambiano gli orari degli sportelli di accettazione – Cup, cassa e anagrafe sanitaria – del poliambulatorio e inevitabili arrivano contestazioni e lamentele. Si, perchè da qualche settimana per chi effettua visite specialistiche il pomeriggio (oculistica e dermatologia) non è più possibile effettuare i pagamenti o ritirare i referti, ma è necessario o andare in altra struttura, o ripresentarsi la mattina dopo in orario di apertura degli sportelli. Questo per alcuni utenti, però, rappresenta un problema in quanto spesso sono anziani che sono accompagnati alle visite da figli o nipoti, o lavoratori che hanno preso appositamente permesso dal luogo di lavoro. La rimodulazione di orari e servizi non è la conseguenza, come si potrebbe pensare, della riforma sanitaria regionale, in discussione in queste settimane e che tante polemiche si sta portando dietro. In realtà la modifica è la conseguenza degli interventi di riduzione della spesa per i servizi esternazionalizzati, quindi affidati a cooperative esterne che per effetto della normativa vigente devono essere ridotte di almeno il 5% rispetto all’anno precedente. Linee entrate in vigore lo scorso aprile e che ora, gradualmente, stanno vedendo una riduzione degli orari e del personale in sportelli con minori utenze, andando invece a potenziare i punti con maggiori necessità. Quindi, in senso generale, non una riduzione del servizio, ma una sua migliore distribuzione. Questo, però, se da un lato può essere comprensibile, dall’altro non è stato ben accolto da chi si è trovato nella situazione di non poter pagare o ritirare i referti medici. A onor del vero, gli sportelli rimanevano aperti già solo due pomeriggi la settimana prima della chiusura completa, con un numero massimo di 20 utenti complessivi. Forse il problema, quindi, non è stata la chiusura definitiva del pomeriggio, ma una inefficace comunicazione con gli utenti. Silvia Riosa
L’AZIENDA SANITARIA
La chiusura pomeridiana è una scelta, spiegano dall'Azienda sanitaria, nata dalla riduzione della spesa dei servizi delle cooperative imposta dalla normativa. Una decisione nata dalla valutazione dei numeri: 20 al massimo gli utenti che utilizzano gli sportelli nei due pomeriggi. A questo si aggiunge che anche prima gli orari degli ambulatori travalicavano quella dell’apertura degli sportelli. Per arrecare meno disagi possibili, la direzione aziendale aveva predisposto un avviso con modalità di pagamento alternative (on line o in altre sedi) scegliendo di intervenire prioritariamente nei servizi di supporto mantenendo invariata l’offerta specialistica ambulatoriale. (s.r.)
 
 

domenica 5 ottobre 2014

Manzano, via le barriere architettoniche

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Manzano, via le barriere architettoniche
 Interventi lungo i percorsi pedonali e in cimitero: stanziati 22 mila euro. In vista anche l’asfaltatura di diverse strade

Manzano, 5 Ottobre 2014
   Un piano di eliminazione delle barriere architettoniche (il cosiddetto Peba) che interesserà i percorsi pedonali e il cimitero del capoluogo. Piano redatto dall’assessore ai lavori pubblici, che con l’ufficio tecnico ha analizzato criticità e situazioni di maggiore disagio preparando un progetto che interesserà 28 passaggi pedonali e vie del centro urbano. Per l’opera sono stati stanziati 22 mila euro e la gara d’appalto per l’affidamento a ditta specializzata è tutt’ora in corso. Questo significa che il tutto potrebbe essere realizzato già entro la fine dell’anno. Nonostante i pesanti tagli nei trasferimenti, con particolare riferimento agli ultimi anni, e ai vincoli del patto di stabilità, con variazione di bilancio l’amministrazione comunale ha già stanziato i fondi necessari per effettuare gli interventi. «La giunta Iacumin è particolarmente sensibile al tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche e alla concreta fruibilità degli spazi pubblici da parte di tutti i cittadini», spiega l’assessore in riferimento ai lavori. Tra gli interventi, per esempio, sarà rivisto l’attraversamento pedonale nella frazione di Case, le cui strisce finiscono contro la cabina della fermata della corriera, con evidenti problemi anche di sicurezza. Accanto a questi progetti diverse anche le opere i cui procedimenti sono iniziati – lavori per la riapertura di via Giotto, riqualificazione di via dell’Albero, adeguamento dell’aula magna della scuola media – e alcuni come la scuola di San Lorenzo già conclusi prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. In programma anche varie asfaltature del manto stradale. In questo caso circa 100 mila euro il costo previsto, finanziato con fondi propri derivanti da economie interne, opere anch’esse da realizzate entro l’anno. Silvia Riosa 

Complanare di Manzano, lavori urgenti

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Complanare di Manzano, lavori urgenti
 È ancora senza collaudo e illuminazione: spesa prevista 150 mila euro. Ma l’assessore Mattiussi: siamo bloccati dal Patto

Manzano, 4 Ottobre 2014
  Illuminazione e collaudo della complanare: forse ci siamo. Anche se il condizionale è d’obbligo. Tutto ruota intorno ad un termine che ormai negli ultimi anni accompagna ogni opera pubblica che non si riesce ad iniziare, ma neanche a completare come nel caso della nuova viabilità manzanese: i famigerati vincoli del Patto di stabilità che bloccano i soldi nelle casse degli enti, Comuni, Provincia o Regione. La complanare di Manzano è stata inaugurata, non senza qualche vento polemico dell’allora amministrazione comunale, alla fine del 2013, ma senza collaudo e soprattutto senza illuminazione. In totale, per la variante esterna sono stati investiti oltre 3 milioni e 400 mila euro ai quali poi la Provincia ne ha aggiunti 150 mila per l’illuminazione che, però, dopo mesi non è ancora stata realizzata. «Il progetto è pronto, ma non ci sono gli spazi finanziari per appaltarlo» spiega l’assessore provinciale Franco Mattiussi. Spazi che la Regione sta tentando di allentare con tavoli di discussioni aperte con il Governo. “Tavolo” che, attacca sarcastico Mattiussi, andrà per consumarsi prima di trovare una soluzione. Intanto, le casse della Provicia sono piene di soldi che non possono essere spesi, con «decine di milioni di euro che potrebbero essere una bella manna dal cielo per le aziende in affanno che non chiedono altro che lavorare». Accanto alla questione economica, però, Mattiussi solleva anche la questione sicurezza. La complanare pensata per far defluire e prendersi il carico del traffico pesante dal centro di Manzano verso Percoto, e nel contempo consentendo un più agevole collegamento con le strade provinciali a nord della Capitale della Sedia, priva di illuminazione è effettivamente una strada pericolosa. L’intervento - ha spiegato l’assessore provinciale - è in cima alle priorità. Per questo, proprio in queste settimane, si sta verificando la possibilità di dare il via ai lavori entro la fine dell’anno e procedere al pagamento nel 2015. Una soluzione per la quale sono necessarie tutte le verifiche del caso. «Non daremo il via ai lavori fin tanto che non saremo certi di poter onorare i pagamenti alle imprese, che dal canto loro non attendono altro che di poter lavorare». «Quest’anno la Provincia - chiosa Mattiussi - ha avviato interventi per circa 8 milioni di euro. Fino al 2012 la cifra era di 40». Oltre all’illuminazione della complanare di Manzano, tante le opere di viabilità ferme, come ad esempio la variante di Porpetto. «Oltre a non dare lavoro, si mette anche a repentaglio la sicurezza dei cittadini», tuona Mattiussi. «La volontà per avviare interventi c’è tutta ma ora - attacca - la “palla” passa alla Regione». Silvia Riosa

«Cose ferme in Comune? È falso»

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Cose ferme in Comune? È falso»
 Manzano, Iacumin replica agli attacchi: la precedente coalizione si è sfaldata e mi chiedo come mai se erano tutti così bravi 

Manzano, 3 Ottobre 2014
 «Sostenere che nel Comune le cose siano ferme è falso. La nuova amministrazione si è insediata, ha preso atto di tutti i problemi esistenti, ha stabilito le priorità e ha iniziato il proprio percorso risolvendo già parte dei problemi». Dopo gli attacchi dell’opposizione su tasse e opere pubbliche, il sindaco Mauro Iacumin risponde punto per punto senza peli sulla lingua e forte di una coscienza amministrativa che forse alcuni hanno sottovalutato.
Il bilancio «Abbiamo cominciato col bilancio, che è corretto e non rischia certo le pesanti penalità (90 mila euro) causate dalla gestione precedente sostenuta da illustri consiglieri ora seduti in minoranza».
Opere pubbliche Partite in questi primi mesi tutte le opere pubbliche le cui risorse erano disponibili e spendibili (asilo nido di San Lorenzo, via Giotto, riqualificazione di via dell’Albero, adeguamento dell’aula magna della scuola media). In agenda poi asfaltature e sistemazioni di marciapiedi per circa 100 mila euro di fondi propri derivanti da economie interne, opere che sarranno realizzate entro l’anno.
Servizi «Per aumentare la qualità e la celerità, abbiamo scelto di risuddividere l’area tecnica aumentandone l’efficienza. Circa i costi di tale scelta, un solo dato: l’indennità di carica aggiuntiva (il riferimento è al Tpo dell’ufficio tecnico) peserà per circa 11.500 euro contro i 28 mila della segretaria personale «che ho scelto di non avere». Evidente la riduzione dei costi, a cui si aggiunge «la scelta di aver chiuso una causa legale che avrebbe di sicuro appesantito il bilancio».
Tasse Malgrado le difficoltà operative ereditate, abbiamo operato una riduzione delle imposte di 138 mila euro rispetto a quanto indicato nel bilancio preventivo 2014. Che nel confronto con il 2013 si traduce in un aumento del solo 1,5% (8 euro per persona l’anno) che nelle previsioni doveva invece essere del 5,2%. «Dal 2010 al 2013 l’aumento è stato del 67% non certo sotto la guida del mio governo», sottolinea il sindaco.
Attività «In appena 4 mesi, compresa l’estate, le attività intraprese, quelle in itinere e quelle progettate superano di gran lunga la mole di lavoro svolta dalla giunta precedente – affonda Iacumin –. Ai consiglieri che ora siedono in opposizione e che prima erano al governo consiglio di fare un po’ di autocritica e chiedersi come mai, se erano tutti tanto bravi, la loro maggioranza ha finito per sfaldarsi». Silvia Riosa


giovedì 2 ottobre 2014

Alessio: Iacumin non ha mantenuto le promesse

Rassegna Stampa - Ottobre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Alessio: Iacumin non ha mantenuto le promesse
Il capogruppo di Progetto Manzano: diceva che non avrebbe aumentato le tasse Critiche anche sulle mancate economie e sull’organizzazione degli uffici
 
Manzano, 2 Ottobre 2014
Una variazione di bilancio approvata in consiglio e una tassazione Tasi che davvero non convince i consiglieri di opposizione Alessio, Stacco e Zamparo del gruppo Progetto Manzano, che in particolare sulla nuova imposta attaccano la maggioranza. Un punto fermo, quello di Progetto, legato all’azzeramento dell’aliquota che doveva essere ottenuto attraverso riduzioni di spesa di altri capitoli: «Ben 265 mila euro di tassazione che i cittadini di Manzano dovranno sborsare e che va a colpire i proprietari di prima casa e i fabbricati rurali a uso strumentale, esenti Imu, che poteva e doveva essere evitata anche visto l’avanzo di amministrazione di 300 mila euro del bilancio 2013 non applicato», evidenzia il capogruppo Alessio. «Le aliquote sono qualcosa di ereditato dal bilancio approvato dal commissario, che ha voluto fornire una macchina operativa pronta per chi si sarebbe insediato– rincara il capogruppo -, ma ciò non toglie che potevano essere valutate economie e tagli di spesa. In campagna elettorale Iacumin aveva promesso ai cittadini che non averebbe aumentato le tasse. Fumo negli occhi». Infatti un aumento, seppur minimo, c’è stato ed è pari a circa l’1,5 per cento, che il sindaco ha giustificato essere comunque sotto la percentuale di inflazione. Per Progetto Manzano erano necessarie economie che dovevano incidere anche sull’organizzazione interna degli uffici. Stante a quanto rimarcato dal sindaco Iacumin nel suo programma elettorale, si evidenziavano carenze «nel settore dei servizi sociali, duramente penalizzato dalla mancanza di un Tpo (responsabile d’ufficio), ma detto servizio che mai come adesso rileva la necessità di una più puntuale assistenza viste la situazione economica che per ora non da cenni di ripresa non ha avuto alcuna implementazione. D’altro canto si è voluto ripristinare la posizione organizzativa nell’ambito dei lavori pubblici dove – a detta di Progetto Manzano – si era evidenziata una accelerazione sui lavori già programmati con l’insediamento della nuova giunta. Prova inconfutabile è stato l’adeguamento dell’asilo nido, intervento iniziato e ultimato nei tempi prestabiliti. L’ulteriore implementazione di Tpo con le relative spese si riverseranno ancora sui cittadini. E’ giunto il momento di prevedere maggiori economie e non maggiori investimenti, questo è quanto il momento richiede». Silvia Riosa