giovedì 29 maggio 2014

Manzano, sì del commissario al bilancio

Rassegna Stampa - Maggio 2014

cav. Rosario Genova

Manzano, sì del commissario al bilancio
Il documento contabile redatto e approvato a tempo di record per agevolare la partenza della nuova amministrazione
 
Manzano, 29 Maggio 2014
Approvato nell'ultima settimana di mandato del commissario Silvia Zossi il bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014-2016. Il documento programmatico è stato redatto a tempo di record, la maggior parte dei Comuni infatti è ancora alle prese con in conteggi, grazie al grande lavoro degli uffici che hanno fatto gli straordinari affinché la nuova amministrazione potesse avere a disposizione lo strumento fondamentale per la pianificazione e l'avvio dell'attività amministrativa, che altrimenti sarebbe slittata di settimane. Dal risultato di bilancio emerge che il totale complessivo pareggia a poco più di 8 milioni e 480 mila euro. Nella pianificazione sono stati assicurati anche per il 2014 tutti i servizi resi alla collettività (asilo nido, mensa scolastica, trasporto scolastico) alle stesse tariffe già in vigore negli esercizi precedenti. Invariate anche le tariffe e contribuzioni per i servizi diversi da quelli a domanda individuale come ad esempio diritti di segreteria o concessioni cimiteriali. Anche la Tari (tassa destinata alla copertura integrale dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani) non subirà aumenti e sarà calcolata con le stesse modalità della Tares 2013. Slitta invece il conteggio del nuovo tributo sui servizi indivisibili (tra i quali sono solitamente ricompresi l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, i servizi cimiteriali)meglio conosciuta come Tasi. Considerato che per i Comuni che non hanno deliberato le aliquote e le modalità di applicazione di questo tributo la scadenza del pagamento è rimandata al 16 settembre, la decisione della aliquota da imporre ai cittadini, è stata demandata alla nuova giunta. Per garantire l’equilibrio di bilancio nel documento è stato indicato solo il gettito base. Silvia Riosa

Centro-destra ko - Iacumin sindaco

Rassegna Stampa - Maggio 2014

cav. Rosario Genova

Centro-destra ko
Iacumin sindaco
La svolta: si afferma il candidato di “Ascolto” e“Innova” Terzo il favorito Macorig, superato anche da Alessio
 
Manzano, 27 Maggio 2014
Manzano volta pagina e sceglie Mauro Iacumin. Sembrava una sfida persa in partenze, invece il candidato sostenuto da Manzano Innova e Ascolto Innovazione Lavoro vince le amministrative con quasi 7 punti di vantaggio sul secondo Lorenzo Alessio e poco più di 8 da Daniele Macorig. La vittoria quasi scontata di Macorig, che sulla carta aveva tutti i voti per affermarsi con un consenso plebiscitario, si è invece trasformata nel successo del più giovane dei tre. Una campagna elettorale serrata, che ha visto tutte le liste impegnate su tutto il territorio per la presentazione del programma. Nessuna bandiera però ad accompagnare i candidati, anche se gli orientamenti erano ben chiari. Questa volta, tuttavia, i cittadini sono andati oltre la politica, scegliendo la persona. E l’impegno di Iacumin, a guardare i numeri, è stato premiato. Perché battere un “titano” come l’ex vicepresidente della Provincia e già sindaco per due volte, e comunque nel panorama politico di Manzano da almeno due decenni, non era impresa facile. Forse questa volta la concomitanza del voto per il parlamento europeo ha fatto da filo conduttore, trascinando alla vittoria un candidato centrista che non ha mai nascosto l’attenzione anche per l’elettorato di centro-sinistra. Anche quello sull’affluenza è un dato da considerare. In un clima di generale sfiducia, più forte negli ultimi mesi con la caduta della giunta e il commissariamento, i cittadini che si sono recati alle urne hanno superato il 70% (70,18 per la precisione). Nel 2012 l’affluenza era stata di poco superiore al 67%. Gli elettori che hanno scelto Iacumin sono stati 1.401 su 3662 voti validi, in percentuale 38,26. Ricostruiamo Manzano di Daniele Macorig rimane comunque la lista con il maggior numero di preferenze, seguita da Progetto Manzano. La spaccatura del centro-destra - è indubbio - ha premiato chi ha scelto di unirsi. Il passo indietro di Zamò, candidato nel 2012 e ora a supporto di Iacumin, ha forse dato quel senso di unità che gli elettori cercavano. Altro punto a favore, che molti aveva quasi giudicato un autogol, è stato il supporto di Debora Serracchiani, che sul finale di campagna elettorale è arrivata a Manzano a sostegno di Iacumin. Un rischio, forse, in un Comune dove per molti anni hanno predominato i governi di centro-destra. E invece, sull’onda del cambiamento che si è respirato anche per le europee, la presenza della presidente della Regione sembra aver aiutato Iacumin, che comunque ha sempre rivendicato la propria autonomia e la non appartenenza a nessun partito politico. La sfida per il nuovo sindaco sarà ora quella di riportare, con l’aiuto di tutti, fiducia e prospettive a Manzano. Silvia Riosa Quei “semi del paradiso” simbolo di una volontà di rinascere Una campagna elettorale che a Manzano, al di là di qualche colpo basso, non ha registrato azioni eclatanti. Sicuramente denigrabile l’affissione della foto di un candidato su una tomba nel cimitero del capoluogo. Fatto deplorevole, ma non così nuovo. Ha fatto sorridere, invece, la scelta di uno dei candidati di far pervenire alle famiglie del Comune, accanto al materiale di propaganda per la propria lista, i “semi del paradiso”. Una bustina con dei semi da mettere a dimora simbolo della volontà di far rinascere Manzano. Un gesto che anche chi non ha comunque scelto quel candidato è stato accolto con piacere. Una cosa diversa che ha un po’ alleggerito il clima di preoccupazione tra gli elettori che nei giorni prima del voto aleggiava tra le vie del territorio comunale. Sfiducia che, però, gli elettori hanno messo da parte recandosi numerosi ai seggi. (s.r.)
Increduli ma felici:
«La nostra gente voleva cambiare»
Il neo-eletto: subito al lavoro, i problemi non aspettano Zamò: stavolta ha vinto il rinnovamento oltre i partiti
 
MANZANO, 27 maggio 2014
Grande soddisfazione, quasi incredulità. Questo il clima che ieri si respirava in piazza chiodi, nella la sede della lista Manzano Innova, dove i sostenitori si erano radunati sin dalle 14. Per tutto il pomeriggio, dal momento dell'inizio dello spoglio fino alla fine, il clima di tensione era evidente. Dopo il primo seggio, Iacumin sembrava essere in svantaggio, ma poi, seggio dopo seggio, il risultato è cambiato, fino alla proclamazione del vincitore. Una vittoria sofferta ammette il nuovo sindaco, ma alla fine forse ancora più bella. Tanti i cittadini che sono andati al voto, molti di più rispetto al 2012. Un segnale importante - spiega Iacumin -, che evidenzia come i manzanesi avessero davvero voglia di cambiare. Quarant’anni, ingegnere, Iacumin si è affacciato alla politica del Comune solo nel 2012. Una bella differenza rispetto ai suoi avversari. Ma, anche se i pronostici iniziali non facevano ben sperare, il lavoro in queste settimane è stato tanto. Incontri, riunioni, confronti con i cittadini che a posteriori, hanno dato i loro frutti. «Ci metteremo subito a lavorare per Manzano, perché non c’è tempo da perdere - dice il neo-sindaco-. Per prima cosa incontrerò il commissario Silvia Zossi per il passaggio di consegne. Nei prossimi giorni poi prenderò contatti con i sindaci, molti nuovi, dei Comuni vicini, per cominciare quel lavoro di interazione e comunicazione indispensabile per amministrare». Grande soddisfazione per la vittoria arriva anche dall'alleato e capogruppo di Ascolto Innovazione Lavoro Lucio Zamò: «Noi manzanesi - spiega -siamo abituati a lavorare il legno, che sotto la sua durezza sa anche essere flessibile indispensabile per aprirsi al mondo. Questa volta ha vinto il rinnovamento oltre i partiti». Gran lavoro in questa settimane anche per la capogruppo di Manzano Innova Hellen Pittino, che con un sorriso a 360 gradi quasi non riesce ad esprimere la gioia di aver vinto una sfida così difficile: «Il nostro obbiettivo è iniziare subito a lavorare per tutti i cittadini, quelli che ci hanno votato e anche chi non ci ha scelto. La nostra idea è quella di riuscire ad instaurare un clima propositivo e di collaborazione anche da chi si siederà tra i banchi dell'opposizione». La squadra di governo con l'assegnazione delle cariche di assessori avverrà la prossima settimana. Nel frattempo, si riparte da un documento di bilancio approvato dal commissario nelle scorse settimane e dalle opere che sono in attesa di essere realizzate. «Ripartiremo da quello che è stato iniziato e lo porteremo avanti come è giusto che sia ma dando il nostro indirizzo di priorità» conclude Iacumin. (s.r.)
Nell’implosione della coalizione uscente ride Alessio«Progetto Manzano ha raddoppiato i voti».
E l’ex sindaco Macorig nonostante la delusione promette: lavorerò per il paese
 
MANZANO, 27 maggio 2014
In pochi se lo sarebbero aspettato. Per tutti il nome del nuovo sindaco era già scritto. Invece, questa volta i manzanesi hanno deciso di cambiare. Innegabile la delusione per i due candidati sconfitti Lorenzo Alessio e Daniele Macorig che nelle passate elezioni, uniti, si erano seduti sui banchi della maggioranza. Le tensione e le rivendicazioni, condite da qualche inevitabile veleno, delle ultime settimane forse ai cittadini non sono piaciute. E così colui che sembrava, sulla carta, già seduto a Palazzo Torriani, Daniele Macorig, forte di un’esperienza come sindaco e in generale nel panorama politico provinciale e regionale, questa volta siederà all’opposizione. Innegabile una certa delusione, ma che comunque non scoraggia il candidato di Ricostruiamo Manzano: «Ringrazio i tanti cittadini che mi hanno rinnovato la fiducia, e faccio un sentito in bocca al lupo al nuovo sindaco Iacumin» dichiara Macorig. L’obiettivo è quello comunque di lavorare per Manzano: «La nostra sarà un opposizione attenta, ma costruttiva. I cittadini hanno voluto cambiare, ma non per questo interromperemo il percorso iniziato in questi mesi di preparazione del programma e di campagna elettorale, dalla quale sono comunque emersi spunti interessanti da approfondire». Secondo Macorig, accanto alla frattura nel centro-destra, che ha sicuramente pesato sulla scelta dei cittadini, penalizzando le due liste opposte a Iacumin, anche l’“aria Renzi” ha avuto un suo ruolo. Dello stesso avviso è Lorenzo Alessio, che sottolinea, com’è probabile, che una precentuale dei voti convogliati nelle liste di Iacumin derivino dalla spinta del Pd a livello nazionale. «Progetto Manzano - spiega Alessio- ha raddoppiato i voti rispetto alla passata tornata elettorale. Davero un bel risultato». Nonostante l’esito delle elezioni infatti il candidato di Progetto Manzano si dichiara soddisfatto per il risultato. «Saremo propositivi e continueremo ad essere al servizio dei cittadini di Manzano« spiega, e per questo la nostra intenzione è quella di proseguire con gli incontri periodici con gli abitanti per tenerli aggiornati sull’andamento dell’amministrazione e sulle sue decisioni. La trasparenza rimane comunque il nostro punto di partenza. Vogliamo perseguire con il nostro obiettivo e cioè rendere trasparente il palazzo«. A quanto pare le premesse sembrano essere buone. La volontà, almeno all’inizio, di collaborazione e apertura è un buon punto di partenza. Forse il cambiamento deve proprio passare di qui, da strategie e condivisione di idee che per una volta vadano oltre quella linea immaginaria che da sempre vede l’opposizione contro la maggioranza a prescindere. I punti di vista sono e saranno inevitabilmente diversi, ma se la volontà come dichiarato è trovarsi a metà strada potrebbe essere questa la ricetta per riportare Manzano ai lustri di un tempo. (s.r.)
 
A Venturini non bastano le 111 preferenze Fuori Bergamasco, Beltramini la più votata
 
Cambia il volto del consiglio comunale di Manzano. Dei 16 seggi a disposizione 10 andranno alla maggioranza, equamente divisi tra Manzano Innova e Ascolto Innovazione Lavoro, e i restanti sei suddivisi tra Ricostruiamo Manzano (1.043 voti) e Progetto Manzano (987). Accanto ai due candidati sconfitti, Macorig e Alessio, che di diritto entrano a far parte del consiglio, siederanno i due più votati della lista a loro collegata. Inevitabile che qualche nome eccellente, a meno di dimissioni dei più votati, rimanga quindi fuori dai giochi. Tra gli esclusi, per ora, c’è anche chi nelle passata amministrazione ricopriva il ruolo di assessore come Valmore Venturini a cui non sono bastate 111 preferenze. Fuori anche Bruno Bergamasco, che con Macorig e altri 9 consiglieri si era dimesso facendo di fatto mancare il numero in consiglio tanto da giungere a nuove elezioni, e Cristiano Fornasarig. Una donna, Daniela Beltramini, la più votata (136 preferenze) forte del suo impegno prima in Pro loco e all’Inforamagiovani, seguita dall’ex vicesindaco Rosario Genova che ha raccolto 114 voti. Entrano in opposizione per Progetto l’ex assessore allo sport Patrick Stacco (175 voti) con Cristina Zamparo (134). Fuori per un soffio, per soli tre voti, Sarah Della Rovere ex capogruppo nell’ultimo mandato. Dato che salta subito all’occhio è la percentuale delle preferenze, che vede Ricostruiamo Manzano raggiungere quota 33,53 e Progetto Manzano poco più del 32. Le due liste assieme avrebbero superato il 60 per cento nelle preferenze conquistando quindi la vittoria. Premiata, dunque, la scelta di unione di Iacumin grazie anche al passo indietro di Zamò. (s.r.)

domenica 25 maggio 2014

Di nuovo al voto, un tris per Manzano

Rassegna Stampa - Maggio 2014

cav. Rosario Genova

Di nuovo al voto, un tris per Manzano

Manzano, 24 Maggio 2014

Tre candidati e quattro liste collegate. Questo quello che i manzanesi troveranno sulla scheda elettorale per la scelta del nuovo sindaco. Un’elezione non prevista, che secondo i piani doveva arrivare nel 2017, e che invece ha visto tutto capovolto a inizio anno. Quattro mesi di commissariamento, una campagna elettorale che non ha risparmiato, come prevedibile qualche veleno e rivendicazione, e tre nomi, non nuovi pronti a prendere in mano le sorti della capitale della sedia. A differenza del passato, dove simboli e politica l’avevano fatta da padrone, questa volta nessuno si presenta supportato da bandiere, con quattro liste con orientamento preciso ma civiche. Un cambio preciso, forse dettato dalla necessità di attrarre gli elettori certamente lontani e un po’ stanchi di una costante situazione di incertezza, in cui si è diffuso anche un certo pessimismo. E allora soprattutto negli ultimi giorni, dai tre candidati Alessio Lorenzo, Mauro Iacumin e Daniele Macorig, non sono mancati gli appelli al voto. Perché chi sarà chiamato alla guida di Manzano, punta a farlo con il più ampio consenso possibile. Un panorama elettorale, che in più occasioni, è stato sottolineato vede i due ex componenti della maggioranza, Alessio e Macorig, spartirsi l’elettorato di centro destra da una parte, e Mauro Iacumin (supportato da Zamò, nel 2012 anche lui in corsa alla carica di sindaco, che questa volta ha deciso di fare un passo indietro) centrista, ma con uno sguardo attento anche al centro sinistra. Una campagna elettorale che ha visto i tre in corsa per Palazzo Torriani, battere a tappeto tutto il comune, frazioni comprese, nella presentazione di liste e programmi. Lorenzo Alessio, sceglie la continuità e si ripresenta appoggiato dalla lista Progetto Manzano, dove tra in nomi, accanto alle new entry, rientrano anche l'ex assessore Patrick Stacco e il consigliere Sarah Della Rovere con Alessio tra i banchi della maggioranza dell'ultima giunta Driutti. Progetto che sino all’ultimo ha sostenuto il sindaco “deposto” e che da quel progetto vuole ripartire, ma questa volta in solitaria, puntando su tre punti fermi: coraggio, coerenza e comunità. Corsa in solitaria anche per Daniele Macorig che con Ricostruiamo Manzano vuole ripartire dalla famiglia e dalla sociale per ricostruire appunto quello che negli anni si è un po’ perso: i valori della società che stanno alla base di ogni economia solida. Occhi di riguardo ovviamente anche al comparto industriale ed al territorio. Macorig da molti visto come il fautore della caduta della Driutti per aggiudicarsi la “poltrona” ha da sempre rimandato al mittente le accuse. A dimettersi a febbraio sono stati in 11 su 16 all’interno del consiglio. La spaccatura era evidente. In lista come consiglieri anche nomi noti come gli ex assessori nell’ultimo mandato Rosario Genova e Valmore Venturini, e il consigliere Bruno Bergamasco. Anche qui molti i nomi nuovi che si accompagnano ai più navigati. E se il centro destra si divide, Mauro Iacumin unisce le forze con l’ex concorrente Lucio Zamò e si presenta sostenuto da Manzano Innnova (come nella scorsa tornata elettorale) e dalla lista Ascolto Innovazione Lavoro capeggiata dall’ex compagno tra i banchi dell’opposizione Zamò. Un’unione che come sostenuto in più occasioni da Iacumin, nasce da due anni di condivisione e lavoro in minoranza che hanno fatto emergere i punti programmatici in comune. Programma che ora scelgono di portare avanti assieme. Alla luce dei programmi dei tre candidati che in definitiva toccano in egual modo tutti le problematiche di Manzano, con le ovvie differenze, che vanno dalla crisi dell’industria, alla valorizzazione del territorio e del turismo passando per la produzione agricola, questa volta nella scelta del nuovo sindaco, probabilmente i cittadini guarderanno alla persona e alle liste, più che alle proposte nei programmi. Peso quindi avranno senza dubbio le passate esperienze e scelte dei candidati, e sicuramente le idee per Manzano che in queste settimane Alessio, Macorig e Iacumin hanno spiegato ai cittadini nei tanti incontri pubblici. Silvia Riosa


giovedì 22 maggio 2014

«Da realizzare la residenza per anziani»

Rassegna Stampa - Maggio 2014

cav. Rosario Genova

«Da realizzare la residenza per anziani»
 Il candidato sindaco Daniele Macorig: rappresenta anche l’occasione per 50 posti di lavoro

Manzano, 22 Maggio 2014
  Una campagna elettorale che ha toccato tutte le frazioni quella di Daniele Macorig e che si avvia alle battute finali. Sostenuto dalla civica Ricostruiamo Manzano, tutti gli appuntamenti hanno registrato una buona affluenza di pubblico, interessato a conoscere punti e programmi messi in campo dal gruppo. Diverse le esperienze, politiche e non, che accompagnano i componenti delle liste, che – garantisce il candidato – saranno fucina di entusiasmo, capacità ed esperienza con l’obbiettivo di lavorare seguendo strategie diverse nell’interesse di Manzano. Il tutto ripartendo da famiglia e sociale attraverso problemi e disagi che colpiscono indiscriminatamente le diverse fasce d’età, dai più giovani agli anziani, questi ultimi forse l’anello più debole. E’ proprio a loro che è dedicato uno dei punti programmatici che prevede il proseguio già abbozzato in precedenza, ma che ora è ferma intenzione riuscire a realizzare. E cioè la residenza per anziani, che oltre a rappresentare un servizio quanto mai sentito tra la popolazione, come è emerso nei diversi incontri pubblici, potrà rappresentare anche un opportunità di lavoro con almeno 50 nuovi posti di lavoro. In questo momento di grande difficoltà, davvero una boccata d’ossigeno non da poco. Non meno importanti saranno le collaborazioni con le realtà vicine sia di comparto che di ambito per progetti a lunga scadenza, con uno sguardo interessato e indispensabile all'Europa. Parola d'ordine sarà la trasparenza, attraverso un confronto diretto con i cittadini a cui Macorig chiede di rinnovare la fiducia come primo cittadino come è stato fatto già in passato, con ottimi risultati per il comune. La chiusura della campagna è prevista per domani alle 20 al bar da Romea. Silvia Riosa 


domenica 18 maggio 2014

Collegamenti e progetti per lo sviluppo

Rassegna Stampa - Aprile 2014

cav. Rosario Genova

Collegamenti e progetti per lo sviluppo
 Manzano: i piani per rilanciare l’economia di Alessio, Iacumin e Macorig dalla mancata bretella ai fondi per i programmi

Manzano, 18 Maggio 2014
   Riportare Manzano a riappropriarsi della sua posizione a livello industriale ed economico. Comuni vicini come Corno di Rosazzo o San Giovanni al Natisone non hanno perso tempo e negli ultimi anni hanno saputo sfruttare a proprio beneficio risorse e progettualità. La capitale della sedia, fulcro un tempo del distretto, oggi ha perso il suo smalto a giudicare dal calo inesorabile del numero delle imprese nella zona industriale (da oltre 1.200 quasi dimezzate in un decennio), causa sicuramente della crisi economica, anche se i cancelli chiusi si sono cominciati a vedere ben prima del 2009. A questo si aggiunge anche un calo di abitanti, dato in controtendenza rispetto alle realtà vicine. A questi problemi dovrà far fronte la politica, in primis chi tra Lorenzo Alessio, Mauro Iacumin e Daniele Macorig dal 26 maggio si siederà a palazzo Torriani come primo cittadino. Fra i temi più scottanti lo stop della Regione alla bretella Palmanova-Manzano. Uno stop parziale, dato che sembrerebbe che comunque l’opera, seppur ridimensionata, sarà realizzata. Interventi che per Alessio devono essere portati avanti, importanti per la rinascita della zona industriale e per ridare impulso al comparto economico di Manzano in sofferenza anche per collegamenti non adeguati. Lavori che devono interessare anche il completamento e la messa in sicurezza della complanare e la risoluzione dei collegamenti degli appezzamenti agricoli che non hanno più accessi a causa della nuova strada. Problema sul quale convergono anche gli altri due candidati, Iacumin e Macorig. Quest’ultimo apertamente schierato sulla realizzazione della Palmanova-Manzano, polmone indispensabile per il distretto, per la quale si batterà. Il candidato di Ricostruiamo Manzano punta anche sulla fiscalità di vantaggio in deroga alla normativa europea e ai progetti sempre finanziati dall’Ue di Psr per l’agricoltura e Por Fers per l’industria. Dei 90 milioni per la bretella, 65 saranno usati per realizzare tre tratti. I restanti 25 saranno riversati sul distretto. L’obiettivo per Iacumin è una progettualità pronta. «Investire sui progetti così da essere pronti a partire in tempi brevissimi in risposta ai bandi». Così facendo si fanno subito lavorare le aziende della zona. Accanto a questo, con le risorse esistenti, attivare un ufficio per lo sviluppo di progetti e studio dei bandi europei. Insomma, andare a prendere i soldi dove ci sono ed essere preparati a riceverli.
Silvia Riosa

sabato 17 maggio 2014

A Manzano è finita l’epoca dei partiti: in campo solo civiche

Rassegna Stampa - Aprile 2014

cav. Rosario Genova

 A Manzano è finita l’epoca dei partiti: in campo solo civiche
Mentre Iacumin e Zamò da avversari diventano alleati a centro-destra si dividono le strade di Macorig e Alessio

Manzano, 17 Maggio 2014
  Sono tutte civiche le liste che sosterranno i tre candidati Alessio, Iacumin e Macorig. Un bel cambio di rotta, e forse anche di prospettiva, per un Comune che da sempre ha visto i simboli di partito sostenere negli anni i diversi candidati. Ma ora le cose sembra cambiate e i tre gli aspiranti alla carica si sindaco si presentano senza bandiere, con un orientamento certo definito, ma apparentemente lontano da colori di partito. Centro-destra spaccato, con Lorenzo Alessio sostenuto da Progetto Manzano da una parte e Daniele Macorig con Ricostruiamo Manzano, che nel 2012 assieme avevano sostenuto la Driutti: dall’altra c’è Mauro Iacumin. con uno schieramento centrista (appoggiato dall’ex collega Zamò) che guarda anche all'elettorato di centro-sinistra. «Nelle passate amministrative - spiega Alessio - abbiamo deciso di sostenere una figura scelta dal Pdl. Un’unione di esperienze e competenze che doveva fare da collante e che faceva presagire un buon governo. Invece, coloro che l’anno proposta e sostenuta per ben due volte hanno poi deciso che l’ex sindaco Driutti non andava più bene e l’anno stroncata riportando Manzano alle elezioni dopo solo due anni. Di qui la scelta di Progetto di scendere in campo da soli, forti di una presenza sul territorio di vent’anni, per tenere fede alle promesse fatte agli elettori nella passata tornata elettorale, e disattese non da loro, che hanno sostenuto il primo cittadino fino alla fine, ma da qualcun altro». Il riferimento, neanche troppo velato, è all’ex capogruppo di maggioranza Macorig. Il quale però replica sottolineando che le dimissioni di 11 consiglieri su 16 sono segnali evidenti di una frattura insanabile. «Impossibile portare avanti un progetto con tali tensioni interne che non avrebbe che fatto peggiorare la già critica situazione del Comune». Una scelta non presa a cuor leggero, fa capire Macorigm che spiega la sua ridiscesa in campo ricordando come negli anni in cui lui era sindaco (dal ’98 al 2006) Manzano ha visto un notevole rifiorire di attività di ogni genere, dall’associazionismo alla promozione delle eccellenza, oltre alla riqualificazione del territorio. Cocci che si poteva tentare di rimettere insieme, invece, secondo Iacumin, che giudica uno spreco - soprattutto di tempo - queste nuove elezioni. Ma anche un’occasione importante per Manzano per cambiare rotta, abbandonando vecchi giochi di palazzo. Contatti erano stati presi dall’ex Driutti prima delle dimissioni di massa, ma gli obiettivi non erano gli stessi e allora l’opposizione ha fatto l’opposizione. Nel 2012 Iacumin e Zamò erano “avversari”. ma, dopo due anni in minoranza assieme e di lavoro, i metodi e gli obiettivi erano convergenti. E così, andando oltre appartenenze politiche, senza rinnegare ovviamente il passato sostegno del Pd nel 2012, ma sottolineando la propria autonomia, Iacumin si è rimesso in gioco con uno schieramento centrista. In questi ultimi giorni di campagna elettorale, gli incontri e i dibattiti entrano nel vivo. La campagna di Alessio terminerà il 22 maggio in piazza Chiodi. Iacumin e Macorig invece concluderanno venerdì 23: il primo in piazza Chiodi e il secondo al bar Da Romea.
Silvia Riosa

In scena la resa dei conti Driutti-Macorig

Rassegna Stampa - Aprile 2014

cav. Rosario Genova

In scena la resa dei conti Driutti-Macorig
 Scoppiettante botta e risposta. L’ex sindaco: e se Tondo vinceva le regionali? La replica: perché non ti sei ripresentata?

Manzano, 16 Maggio 2014
I sassolini da levare dalla scarpa erano tanti e Lidia Driutti, l’ex sindaco di Manzano, se li è tolti ieri sera in chiusura del confronto pubblico fra i tre candidati alla sua successione organizzato dal nostro giornale. Un attacco diretto all’ex capogruppo di maggioranza Daniele Macorig, in corsa con la lista Ricostruiamo Manzano, nella quale compaiono anche tre dei quattro «traditori», come li ha definiti la stessa Driutti, che hanno condannato il Comune a nuove elezioni a due soli anni dalle amministrative 2012. Un complotto che l’ha accoltellata alle spalle, ordito dopo le elezioni regionali che hanno visto Macorig escluso dal consiglio. Un’accusa pesantissima che la Driutti ha lanciato, senza preamboli o peli sulla lingua a Macorig, che da parte sua ha ascoltato col consueto aplomb, replicando rapidamente a sua volta senza giri di parole. In apertura di confronto il candidato di Ricostruiamo Manzano aveva esordito dicendo che era necessario ridare dignità ai cittadini. Dignità che, per la Driutti, i cittadini non hanno mai perso, al contrario invece di una «certa politica» che poco ha a che fare con il bene della comunità. Colpi ben assestati anche sul programma, giudicato «banale», una sorta di copia-incolla di quello da lei presentato due anni fa, ma incompleto e senza idee innovative «a meno che Macorig non creda che le case dei pipistrelli piazzate nei ruderi del castello siano la novità esclusiva di Manzano». Ma la Driutti ne ha per tutti, a partire dallo «scaldaposto», l’ex assessore alla cultura Antonio Tessaro, dimessosi pochi giorni prima della Festa della sedia. O per i tre componenti della maggioranza che si sono dimessi per approdare nella lista di Macorig. «Uno di questi mi ha confidato che si vergogna», ha detto. Accuse che il candidato non ha raccolto, sottolineando che «se 11 assessori su 16 hanno deciso di rassegnare le dimissioni forse qualche problema c’era nella maggioranza guidata dalla Driutti. Il Comune era fermo ed era sotto gli occhi di tutti». Situazione che avrebbe, per Macorig, spinto Manzano ancora più in basso di quanto non lo sia già. Progetti già attivati, come per esempio la Cittadella del design, nati sotto la giuda Driutti, ma che ora possono essere ripresi e portati avanti concretamente. «La parola spetta ai cittadini che valuteranno le esperienze messe in campo dai candidati e decideranno. Se qualche punto del nostro programma non piace, allora potranno scegliere quello di altri». E all’affondo della Driutti «se Tondo avesse vinto le regionali, Macorig ora dove sarebbe?», il candidato con un po’ di sarcasmo ha replicato che «se l’ex sindaco ne avesse avuto le capacità poteva scegliere di ricandidarsi. Invece lei, o chi per lei, ha scelto di restare fuori dai giochi». Silvia Riosa


Le tre ricette per lo sviluppo e il risparmio
Alessio, Iacumin e Macorig si sono misurati su caserma, fognature, città del design e strada dell’olio

MANZANO 16 maggio 2014
Un dibattito senza esclusione di colpi che l’altra sera nel confronto fra i tre candidati per la carica di sindaco ha visto Lorenzo Alessio, Mauro Iacumin e Daniele Macorig, confrontarsi su vari temi dall’economia all’industria. Una panoramica su progetti e idee a cui dare impulso per il rilancio del comune che nell’ultimo decennio ha perso terreno e importanza rispetto anche a realtà vicine. Nuova caserma dei carabinieri per la cui costruzione sono stati stanziati 3 milioni dalla Regione, per la quale sono già stati spesi oltre 350 mila euro per l’acquisto dell’area in via Zorutti, e circa 150 mila di progettazione. Un progetto già cantierabile, i cui tempi e modi d’avvio saranno nelle mani della prossima giunta. Un bando del Poiana di 21 milioni per interventi nel triennio 2013-2016 al quale Manzano non ha avuto accesso per il rifacimento della rete fognaria della zona industriale. Fondi di un milione per la Città del design che il Comune sta già incassando, ma che restano fermi. E ancora la rinuncia a 12 milioni di euro di fondi Ue per il progetto Strada dell’olio in cui Manzano doveva essere capofila. Una serie di occasioni forse perse che ora forse dovrebbero essere recuperate. Su tali temi i candidati sembrano avere idee chiare. Sulla caserma, Alessio si dice pronto a rimettere sul piatto il progetto che è però da rivisitare. Un intervento necessario, per dare risposte alle forze dell’ordine da un lato e ai cittadini per la loro sicurezza. Dello stesso avviso anche Macorig, che sottolinea come sia impensabile rinunciare a 3 milioni di risorse pubbliche. «Valuteremo la possibilità di dirottare i soldi stanziati per cambiare il progetto in favore dei cittadini. Se non sarà possibile, porteremo avanti il discorso caserma col vincolo di non superare il budget riducendo se necessario l’intervento». Iacumin, a fronte di soldi già spesi e stanziamenti che, sottolinea, sono vincolati al progetto, vede nei lavori di costruzione un’occasione di lavoro per le ditte della zona. «Ci sono interventi più urgenti – dice –, ma con soldi già stanziati cercheremo di far partire tutto nel più breve tempo possibile». Tutti pronti a lavorare seriamente anche sugli altri progetti. E in tempi di spendig review, per far quadrare i conti e riversare le risorse dove serve, Alessio e Iacumin annunciano di voler rinunciare al segretario particolare del sindaco, forse anche in risposta alle pesanti polemiche che questa figura si era portata dietro nella passata amministrazione. Macorig, invece, su questo tema afferma che i risparmi non avvengono tagliando figure professionali, ma rendendo le stesse produttive attraverso la riorganizzazione degli uffici. (s.r.)


Volontariato come risorsa, politica fuori dalla Pro loco
MANZANO 16 maggio 2014
Il volontariato, una grande risorsa da capitalizzare attraverso il coinvolgimento delle associazioni. Pro loco per cominciare, ma anche tutte le altre realtà che nel comune sono da sempre molto attive. Argomento anche questo di confronto fra Alessio, Iacumin e Macorig, che hanno esposto alcune “ricette” previste nei propri programmi da mettere in campo una volta eletti. Partendo dai giovani, Alessio propone una commissione per creare una rete tra i ragazzi ripartendo da quello che già oggi è un grosso punto di riferimento per tutto il comune, cioè parrocchia e oratorio. Rete che va attuata anche tra le associazioni, che unite rappresentano una grande forza e risorsa per la comunità. Per gli anziani, già nella passata amministrazione si era parlato dell’apertura di un centro anziani a Manzano, idea che ora per il candidato di Progetto Manzano si punta a riprendere in mano attraverso convenzioni con il pubblico, ma anche con il privato. Di rete parla anche Iacumin, che però sottolinea come «oggi giorno sono i giovani con le nuove tecnologie che ci insegnano come fare, ma è nostro dovere supportarli e seguirli in questo». Tra le proposte per il sociale, convenzioni con le università per avviare tirocini assistenziali, da un lato obbligatori per gli studenti e indispensabili per i cittadini che ne hanno bisogno. «Nella mia squadra c’è chi ha avuto esperienze simili e sa perfettamente come muoversi e attivarsi». Un cambio di posizione della ludoteca «oggi in una posizione infelice» da ricollocare in altri spazi più consoni restituendo il centro di Manzano alle associazioni per farlo rivivere. Macorig guarda al futuro attraverso la certezza del lavoro per i più giovani. Dare impulso al centro dell’impiego implementando le risorse, restituendo al punto lavoro la centralità di un tempo. Molte le risorse anche di fondi europei che devono essere fatte conoscere e con esse work exsperience e tirocini. «Aver spostato l’assistente sociale centralizzando tutto a Cividale ha portato alla mancanza di un rapporto fidelizzato con l’assistito. Bisogna sopperire a questo attraverso il volontariato, traendo spunto dalle esperienze dei Comuni vicini come per esempio l’attivazione di AutoAmica». Sulla questione Pro loco, tutti d’accordo: la politica deve restare fuori non solo da questa realtà, ma in generale dal settore delle associazioni. (s.r.) 


venerdì 16 maggio 2014

Alessio, Iacumin, Macorig divisi su tutto

Rassegna Stampa - Aprile 2014

cav. Rosario Genova

Alessio, Iacumin, Macorig divisi su tutto

Manzano, 15 Maggio 2014
Una sala gremita di molti cittadini ieri sera per il confronto promosso dal Messaggero Veneto dei tre candidati alla carica di sindaco, Lorenzo Alessio, Mauro Iacumin e Daniele Macorig. Tante le persone intervenute per ascoltare le proposte che i tre in corsa per palazzo Torriani hanno intenzione di mettere in campo. Un confronto serrato subito all’attacco, che riparte da una situazione di un Comune commissariato dopo solo due anni di amministrazione, in cui tutti e tre, chi in maggioranza come Macorig e Alessio chi in opposizione come Iacumin, sono stati attori e protagonisti. E allora a chi i cittadini dovrebbero dare la fiducia e affidare la guida del Comune per i prossimi cinque anni? Lorenzo Alessio punta su tre concetti fondamentali: coraggio di presentarsi da soli alle prossime elezioni nonostante le difficoltà indubbie che sono legate a questa scelta. Coerenza di tenere fede alla parola data portandola avanti con coraggio. Comunità forte di un dialogo con la gente che deve essere trasparente e che sappia cogliere e capire le difficoltà degli abitanti. «Noi poniamo al centro del nostro impegno amministrativo il bene della comunità rendendoci “esempio concreto” per l’intera cittadinanza. Se la gente non viene al palazzo allora saremo noi ad andare dalla gente». Per Iacumin è invece impensabile ridare in mano Manzano a chi non ha saputo governala portandola al commissariamento. «La mia è una squadra parzialmente rinnovata che in controtendenza ha unito le forze con l’ex candidato Zamò unendo competenze e professionalità nell’unione di intenti ed è l’unica alternativa valida. L’impegno è quello di sostenere le persone e le famiglie implementando i servizi, anche attraverso collaborazioni con università, in considerazione degli effetti della crisi e dell’invecchiamento della popolazione. La mia squadra è pronta per lavorare sin dal primo giorno con elevata competenza e trasparenza e con idee nuove. Una ventata nuova che permetterà al comune di ripartire e riconquistare la propria posizione di grande realtà». Duro attacco invece di Macorig che addossa la colpa della grave situazione di Manzano al mal governo della sinistra degli anni 90 e dell’incapacità di chi ha governato dal 2006. «È necessario ridare un indirizzo politico-amministrativo di territorialità sapendo raccogliere le tante opportunità che negli ultimi anni non sono state colte. Recuperare la socialità attraverso la valorizzazione della persona e del volontariato oltre a recuperare il patrimonio immobiliare del comune e del centro storico». «Il nostro gruppo è composta da candidati che esprimono l’esperienza, la capacità, l’entusiasmo dei giovani che ci sostengono ma soprattutto nuove idee progettuali per una Manzano migliore». Silvia Riosa 


mercoledì 14 maggio 2014

«Vogliamo ricostruire Manzano»

Rassegna Stampa - Aprile 2014

cav. Rosario Genova

«Vogliamo ricostruire Manzano»

Manzano, 13 Maggio 2014
Daniele Macorig, terzo candidato in corsa per le amministrative, già capogruppo nel gruppo di maggioranza, sindaco dal 1998 al 2006 ed ex vicepresidente della Provincia, per la prossima tornata elettorale scenderà in campo sostenuto dalla civica “Ricostruiamo Manzano”, che punta dopo anni d'impasse amministrativo a recuperare i principi sociali e i valori costituzionali.
Perché la decisione per la lista Ricostruiamo Manzano di scendere in campo con un proprio candidato, invece di cercare un’intesa con l'altro gruppo di maggioranza per non spaccare il centrodestra? La candidatura a sindaco indicata da Progetto Manzano è oggettivamente sbagliata in quanto riteniamo incompatibile con la professione che svolge. Ci riferiamo nelle specifico alle difficoltà e all’imbarazzo che un’amministrazione in carica ha nell’approvare varianti urbanistiche (strumenti di sviluppo del territorio) in assenza del sindaco.
Perchè a Manzano si dovrebbe scegliere la vostra squadra per i prossimi 5 anni? Il nostro gruppo è composto da candidati che esprimono esperienza, capacità, entusiasmo dei giovani che ci sostengono, ma soprattutto nuove idee progettuali per una Manzano migliore.
Quale è il punto forte del programma? Recuperare la socialità attraverso la valorizzazione della persona e del volontariato, oltre a recuperare il patrimonio immobiliare del Comune e del centro storico avviando una fattiva trattativa per realizzare anche in forma convenzionata una struttura residenziale per anziani quale opportunità di lavoro per molti concittadini.
Lei fa parte del panorama politico di Manzano da anni, cosa l’ha spinta a rimettersi in gioco come primo cittadino? Ho ricoperto la carica di sindaco dal 1998 al 2006 e in quel periodo la città ha visto un notevole rifiorire di attività di ogni genere nell’associazionismo (Pro loco Manzano, Università della terza età), nella cultura (Premio Caterina Percoto), nella promozione delle nostre eccellenze e tradizioni (manifestazioni come Festa della sedia nel capoluogo e Olio e dintorni di Oleis), oltre alla riqualificazione del territorio soprattutto focalizzando l’attenzione sulle frazioni.
Cosa risponde a chi dice che la caduta della Driutti è legata alla sue mire alla poltrona di sindaco? Falsità strumentali e pura ingratitudine. Non credo che le dimissioni di 11 consiglieri su 16 possano considerarsi strumenti per le ambizioni di una persona. Lidia Driutti aveva l’opportunità di ricandidarsi, ma evidentemente non l’ha fatto per evidenti contrasti anche con Progetto Manzano che l’ha sempre sostenuta incondizionatamente.
Cosa serve più di ogni altra cosa a Manzano? Uscire dall’isolamento oltrepassando i confini comunali per instaurare rapporti di intesa e collaborazione con i Comuni vicini per rafforzare l’ambito distrettuale della sedia e dell’arredo, elementi che ci hanno fatto conoscere e apprezzare nel mondo. Silvia Riosa


Sono famiglia, solidarietà e partecipazione le basi da cui far ripartire l’area della sedia
Ripartire dai valori della famiglia e dai principi di solidarietà e uguaglianza attraverso la partecipazione popolare e la trasparenza. Queste le linee guida del programma della lista Ricostruiamo Manzano che sostiene Macorig. Un gruppo compatto composto da molte persone con già importanti esperienze politiche alle spalle che saranno punto di riferimento delle nuove leve con la voglia e l’entusiasmo di riportare Manzano a essere il Comune importante di un tempo. Un programma elettorale che non si articola solo in una serie di promesse e spot, ma vuole stabilire gli indirizzi che orienteranno i lavori del prossimo quinquennio. Il tutto partendo da un gruppo di persone provenienti da esperienze e culture diverse che vogliono mettere a disposizione dell’ente locale e soprattutto dei cittadini, forti anche di una grande conoscenza del territorio in cui vivono e di cui conoscono i problemi, ma anche peculiarità e punti di forza da sfruttare a beneficio di tutti. (s.r.) 

martedì 6 maggio 2014

Lavori pubblici per 610 mila euro realizzabili entro quest’anno

Rassegna Stampa - Aprile 2014

cav. Rosario Genova

Lavori pubblici per 610 mila euro realizzabili entro quest’anno
Manzano, 6 Maggio 2014
Opere pubbliche per 610 mila euro al via entro l'anno. Questo quanto prevede il piano di programma annuale delle opere pubbliche messo in campo dagli uffici comunali sull'onda degli spazi finanziari concessi dalla Regione. Proprio su questo infatti il commissario Silvia Zossi con gli uffici comunali ha esaminato i lavori di maggiore urgenza, la cui realizzazione possa essere ultimata (come da direttive regionali) entro il 2015. Tutti interventi già inseriti nei programmi degli anni precedenti che però, causa anche il patto di stabilità, ma non solo, non erano partiti. Al via quindi i lavori di adeguamento normativo ai fini della prevenzione incendi dell'asilo nido nella frazione di San Lorenzo (120 mila euro il costo) che saranno fatti in estate per ripartire a settembre con l’istituto a norma. Nessun problema – assicura il commissario – per i piccoli utenti, che in luglio saranno trasferiti nell'istituto di Case. Finanziati anche gli interventi nell'intersezione tra la variante esterna di Manzano e via Giotto (90 mila euro). Altri 400 mila saranno destinati alla riqualificazione urbana di via dell’Albero a Manzinello, per il cui avvio bisognerà però attendere la nuova amministrazione per la variazione al piano regolatore. Nelle scorse settimane poi, a seguito di una missiva del governo nazionale in cui il premier Renzi annunciava lo sblocco di fondi per l'edilizia scolastica, è stato presentata richiesta anche per adeguare l’aula magna delle medie. L’investimento di 155 mila euro aveva trovato copertura con fondi propri già nei bilanci precedenti, ma sempre a causa del patto di stabilità – come precisano gli uffici – era stato bloccato. Su oltre 8 mila Comuni interrogati, solo la metà ha risposto indicando un sito scolastico e quindi ci si augura che a breve sia confermato un progetto fermo dal 2012. Silvia Riosa