sabato 31 gennaio 2015

Mattarella Sergio è Presidente della Repubblica

Mattarella Sergio è Presidente della Repubblica
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Manzano “svecchia” le regole edilizie

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Manzano “svecchia” le regole edilizie
 Sarà rivisto il regolamento risalente agli anni 70 Proposte fino al 20 marzo. In vista incontri pubblici

Manzano, 30 Gennaio 2015
Svecchiare il regolamento edilizio fermo ai primi anni Settanta. Questa l’intenzione dell’amministrazione comunale di Manzano, che a questo proposito ha in progetto nelle prossime settimane di organizzare alcuni incontri pubblici in cui tecnici, cittadini e rappresentati di categoria potranno confrontarsi su quelli che sono i problemi legati al regolamento che, non proprio al passo con i tempi, crea oggi non poche difficoltà per un settore come quello dell’edilizia privata che già in generale non brilla molto a causa del perdurare della crisi economica. Nella capitale della sedia, però, negli ultimi 8 mesi diverse sono state le richieste giunte in Comune di permessi a costruire, ampliare e ristrutturare - che interessano sia il capoluogo che le frazioni –, fenomeno che delinea un panorama che pare rimettersi in movimento. A fronte di tale segnale, e della necessità di far viaggiare sullo stesso binario regolamento edilizio e piano regolatore – che definisce la tipologia di aree non solo in cui si può costruire, ma anche la destinazione d’uso commerciale, industriale o abitativa – la giunta Iacumin coglie l’occasione di delineare una variante tecnica già avviata anche dai precedenti amministratori per permettere alla popolazione di segnalare le loro esigenze in ambito urbanistico. Fino al 20 marzo i singoli cittadini, in carta semplice, potranno sottoporre all’attenzione dell’amministrazione la propria richiesta di variante – per nuove costruzioni, ampliamenti o diversa destinazione dei terreni –, che dovrà contenere accanto alle motivazioni anche la localizzazione e la quantificazione della modifica richiesta. In questi ultimi anni nel territorio quasi inesistenti gli abusi edilizi scoperti - solo episodi di poca rilevanza –, situazione che evidenzia come gli stessi cittadini siano attenti e rispettosi delle regole. Non una corsa alla cementificazione, ma una più attuale verifica delle reali intenzioni edilizie dei cittadini, ferme restando le zone già lottizzate – diverse in tutto il territorio comunale –, in particolare all’interno dei centri abitati, destinate già allo scopo, a fronte di una situazione economica generale di crisi di cui bisogna tenere conto. In tutto questo, un occhio di riguardo per l’ambiente che, secondo la linea della giunta Iacumin, presuppone un primario utilizzo di zone già edificate piuttosto che un espansione verso la campagna. Silvia Riosa


giovedì 29 gennaio 2015

Consegnati 80 volumi per studenti

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Consegnati 80 volumi per studenti
Rinnovato il parco libri di materne e primarie grazie al 5 per mille
 
Manzano, 29 Gennaio 2015
Rinnovato il parco libri delle biblioteche delle materne e delle primarie del Comune grazie all’Associazione genitori, che quest’anno grazie al 5 per mille ha potuto acquistare un’ottantina di volumi da destinare agli alunni. L’associazione già da diversi anni grazie al 5 per mille ha potuto effettuare numerosi acquisti per i diversi plessi scolastici: nel 2012 è stata acquistata una brasiera, macchina adatta per grandi quantità di cottura, donata alla mensa scolastica. Il 2013 è stato l’anno della tecnologia con l’acquisto di diversi mini I-pad per gli alunni. L’acquisto dei volumi quest’anno è nato dalla collaborazione, accanto alla Direzione didattica, con la responsabile della biblioteca e delle attività culturali del Comune, Cristina Qualizza, grazie alla quale è stato possibile stilare un elenco specifico di libri (da quelli illustrati per i più piccoli alla narrativa per le primarie) adatto agli studenti. La consegna è stata accolta con grande entusiasmo dai ragazzi, i quali, riuniti tutti assieme, hanno ricevuto la nuova dotazione. «Un acquisto – spiega la presidente dell’associazione Giuseppina Azzani – resa possibile dalla scelta dei cittadini di Manzano, che destinando a noi il contributo ci permettono ogni anno di arricchire i nostri plessi con nuovi acquisti che vanno a beneficio di tutta la comunità». Silvia Riosa

giovedì 22 gennaio 2015

«Nessun rischio per il Polisportivo»

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Nessun rischio per il Polisportivo»
 Citossi smentisce Macorig: i lavori non dovranno iniziare in marzo

Manzano, 22 Gennaio 2015
  «Nessun rischio per il contributo relativo al Polisportivo di via Olivo»: è la precisazione che arriva dalla assessore ai lavori pubblici Angelica Citossi dopo le preoccupazioni sollevate dal gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano, che con il suo capogruppo Daniele Macorig evidenziava, a fronte dell’approvazione della legge finanziaria regionale 2014, il rischio di revoca del contributo di 750 mila euro ricevuto dal Comune nel 2012 per i lavori. «Non è vero che i lavori dovranno iniziare entro marzo – spiega Citossi –. La finanziaria regionale 2015, che all’articolo 14, comma 45, modifica le tempistiche di rendicontazione per alcune situazioni particolari e introduce l’obbligo dell’inizio dei lavori entro marzo riguarda ipotesi completamente diverse da quelle del Polisportivo comunale». La legge finanziaria 2015, infatti, nell’introdurre l’obbligo di inizio lavori si riferisce a interventi finanziati ai sensi di alcuni articoli di legge tassativamente elencati. Tra di essi non rientra l’articolo di legge regionale sulla base del quale il Comune ha ricevuto il contributo per la riqualificazione dell’impianto sportivo di via Olivo. «La giunta Iacumin, appena uscita la legge finanziaria, aveva già letto il dispositivo e verificato che tale obbligo non ricade su quel contributo – aggiunge l’assessore –. Ho personalmente parlato con l'Ufficio Lavori pubblici della Regione, che mi ha confermato quanto da noi correttamente interpretato». «Era sufficiente – sottolinea Citossi – esaminare con maggiore attenzione il dispositivo della legge finanziaria per evitare di comunicare ai cittadini informazioni non corrette». «Secondo la volontà di totale apertura al dialogo che contraddistingue la nostra giunta – è la conclusione – abbiamo già concordato con la Manzanese calcio che i lavori non inizino prima di maggio proprio per evitare l’interruzione degli allenamenti con disagi per gli atleti coinvolti. L’area tecnica ha già raccolto le informazioni e l’elenco prezzi necessari a redigere il progetto definitivo ed esecutivo in modo da procedere celermente alla gara per l’appalto dei lavori». Silvia Riosa 


A rischio i 750 mila euro per il Polisportivo

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
A rischio i 750 mila euro per il Polisportivo
 Macorig si rivolge a Iacumin: per non perdere i soldi, i lavori dovranno iniziare entro marzo

Manzano, 21 Gennaio 2015
  A rischio un contributo regionale (ricevuto dalla giunta Tondo con l’assestamento di bilancio 2012) di 750 mila euro da destinare ai lavori d’ampliamento e messa in sicurezza del Polisportivo Giuseppe Morigi di via Olivo. Se i soldi non saranno spesi entro l’anno rischiano d’andare persi. A suonare l’allarme è il gruppo d’opposizione Ricostruiamo Manzano (Macorig, Beltramini e Genova), che con il capogruppo Daniele Macorig presenterà un’interrogazione sul tema nella prossima seduta del consiglio comunale.
Il contributo Nel 2012 il Comune aveva ricevuto due contributi, 500 e 250 mila euro, da destinare a interventi per Polisportivo ed ex municipio in piazza della Repubblica. Nel 2013 la giunta decise, con l’avallo della Regione, di dirottare l’intero contributo sul Polisportivo non essendo i due finanziamenti separati sufficienti a completare nessuno dei due interventi.
Il progetto Il contributo ricevuto è immediatamente spendibile e i lavori già cantierabili in quanto l’opera non rientra nei vincoli del patto di stabilità. Nel 2013 era già stato anche approvato il progetto preliminare, che prevede lavori di ampliamento e recupero di parte della struttura, l’installazione del manto sintetico anche per i campi di allenamento e la costruzione di un pozzo per l’impianto di irrigazione, che a tutt’oggi non risulta sia stato adeguato.
Il Polisportivo «È un’area – spiega l’ex assessore allo sport Patrick Stacco, ora consigliere d’opposizione di Progetto Manzano – di forte interesse per tutta la comunità, non solo quella sportiva, che necessita che i lavori siano iniziati quanto prima. Infatti all’interno convivono varie realtà sportive (solo la Manzanese calcio conta oltre 300 ragazzi, ai quali si aggiungono gli atleti della RollerSkate), sociali (con la sede del gruppo Ana) e un parco pubblico. Indispensabile provvedere a suddividere gli spazi.
La finanziaria regionale «Il documento approvato in dicembre – spiega Macorig – fissa il termine di rendicontazione degli interventi finanziati con la legge di assestamento di bilancio 2012 (quella che ha anche destinato i due contributi al Comune) entro il 2015, a condizione che i lavori inizino non oltre il 31 marzo. Già nella seduta del consiglio comunale dello scorso novembre avevamo chiesto al sindaco Iacumin lo stato dei lavori. A oggi nulla sembra muoversi e quindi il rischio di perdere il contributo sembra essere molto concreto. Su questo chiederemo spiegazioni al sindaco e alla giunta nella prossima seduta consiliare». Silvia Riosa


domenica 18 gennaio 2015

Gli imprenditori bocciano il by-pass di San Giovanni

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Gli imprenditori bocciano il by-pass di San Giovanni
 Giudicate inutili le infrastrutture viarie proposte dalla Regione per 32 milioni «Uno spreco di soldi e territorio». Sollecitato il rilancio delle aziende per il lavoro

SAN GIOVANNI AL NATISONE, 18 Gennaio 2015
   La scelta sulla realizzazione o meno del by-pass di San Giovanni è stata demandata dalla Regione alle amministrazioni comunali di San Giovanni al Natisone e Manzano. L’ipotizzata strada congiungerà il nuovo ponte sul Torre a Viscone con la rotonda “di Calligaris” lungo la strada regionale 56, realizzando un nuovo ponte sul Natisone a Bolzano. Un’opera da 32 milioni di euro che, qualora l’intervento non fosse realizzato, sarebbero parzialmente o totalmente dirottati su progetti proposti dalle due amministrazioni per il rilancio del territorio. Una strada lascia riversare sulla vecchia Palmarina tutto il traffico della zona industriale di Chiopris Viscone e di Medeuzza, mentre per il collegamento con l’area de La Brava è prevista una piccola bretella. Risulterebbe un’opera destinata a ridurre il tempo di percorrenza tra Viscone e Manzano di 30 secondi, senza portare benefici alle realtà di Villanova, Cascina Rinaldi, Dolegnano e Corno di Rosazzo. «Dobbiamo spendere 32 milioni per devastare il Natisone – ha commentato Franco Bulfoni, ex imprenditore, ormai in pensione nel corso dell’assemblea pubblica –? Credo di no. Allarghiamo la Palmarina con poca spesa. Nella zona de La Brava nessuno ha detto che è a favore. Si fa fatica a pagare le tasse e poi si sprecano i soldi». «Questo by-pass è un’opera inutile e non è da fare – dice Lucio Bergamasco, titolare della Comec di Cascina Rinaldi –. Mi sono confrontato anche con altri imprenditori della zona e la posizione dell’amministrazione di San Giovanni per il no è corretta. È uno spreco di territorio e soldi. Per il territorio serve il rilancio delle imprese per creare lavoro. Se queste infrastrutture non portano lavoro non si risolvono i problemi. C’è tanta disoccupazione e artigiani e piccole imprese a volte non hanno lavoro e non riescono nemmeno a chiudere l’attività perché devono prima saldare i debiti. Ci sono troppi capannoni vuoti, cosa ne facciamo? Ci sono aree industriali da bonificare e che vanno riqualificate per tornare a riempirli di lavoro e occupazione». «Le zone industriali non devono morire – commenta Massimiliano Zamò presidente del Gruppo giovani imprenditori di Udine –. Devono essere competitive e attrattive per tutti e devono avere, oltre alle strade, anche le infrastrutture tecnologiche. Va fatta un’azione sinergica con le amministrazioni del distretto. Al centro devono esserci il benessere delle aziende ed è necessario dare un piano industriale condiviso. Sono importanti le infrastrutture viarie, ma parliamo anche di banda larga, così come si deve ragionare in termini di fiscalità di vantaggio per attrarre nuovi investimenti anche per aziende di altri settori».
Gessica Mattalone

Viabilità e rifiuti le priorità segnalate da Case al Comune

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Viabilità e rifiuti le priorità segnalate da Case al Comune

Manzano, 18 Gennaio 2015
  Incontro pubblico dell’amministrazione comunale con i cittadini della frazione di Case. È il secondo appuntamento che vede i consiglieri di maggioranza impegnati nel confronto diretto con gli abitanti, il primo si era svolto a Manzinello a novembre e si era discusso in particolare di viabilità e della riqualificazione di via dell’Albero. Quello di Case ha visto la partecipazione di un discreto numero di persone, che hanno anche posto diverse domande agli amministratori ai quali sono anche state segnalate alcune criticità già raccolte dal comitato Iniziative paesane nella precedente assemblea dei soci, illustrate dal presidente Mario Pretto. Diverse le segnalazioni e le richieste di interventi: dalla criticità del piccolo ponticello della pista ciclabile di via Abbazia al dibattito anche sui problemi di pulizia dei fossati e sulle strade che necessitano di manutenzione e asfaltature. Molto discusso il tema delle immondizie, con le più varie richieste di precisazione: dalle regole di conferimento al posizionamento dei cassonetti e pulizia dei contenitori, a richieste di maggiori contenitori per la raccolta del verde. «Un incontro utile e propositivo – spiega il sindaco Iacumin –, che persegue il proposito già espresso in campagna elettorale di avere con i cittadini un confronto diretto sui problemi delle diverse frazioni e borghi. Da lì anche la scelta di affidare al consigliere Francesco Beltrame la delega per i rapporti con le frazioni. Un modo più veloce ed efficiente anche per progettare e programmare gli interventi che da quelli più immediati risolvibili subito permette anche in un ottica più generale di analizzare e predisporre i lavori non singolarmente, ma in senso più ampio e completo per il futuro». Il prossimo appuntamento si terrà nelle prossime settimane nella frazione di San Nicolò.
Silvia Riosa

sabato 17 gennaio 2015

A Manzano ultimati i lavori per prevenire gli allagamenti

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
A Manzano ultimati i lavori per prevenire gli allagamenti
 Il Comune ha ripulito un migliaio fra tombini e caditoie Sollecitati alla prevenzione i proprietari di terreni agricoli

Manzano, 17 Gennaio 2015
   Manutenzione e pulizia di tombini e caditoie stradali che interessano centro e frazioni in prospettiva anti-allagamenti. Sono gli interventi messi in atto dal Comune per scongiurare gli effetti dannosi di eventi atmosferici intensi.
Intervento «Anche se per ora siamo rimasti indenni da alluvioni – spiega l'assessore ai lavori pubblici Angelica Citossi – non vogliamo sfidare la sorte e abbiamo investito 7 mila euro per ripulire un migliaio di tombini e caditoie per migliorare il deflusso delle acque. Non possiamo avere certezze, ma sappiamo d’aver operato in chiave preventiva e siamo così più tranquilli». Regolamento Su sollecitazione dell’assessorato all’ambiente, è intenzione del Comune far rispettare in modo più puntuale le norme del regolamento di polizia rurale soprattutto riguardo l’obbligo di manutenzione dei fossati da parte dei proprietari di terreni agricoli. «È necessario completare il piano di messa in sicurezza del territorio impegnando i proprietari di terreni agricoli a ripristinare fossati e canali di scolo, in molti casi trascurati se non addirittura soppressi».
Case Il tema (pulizia e regolamento) è stato oggetto di varie domande nell’incontro fra giunta e cittadini di Case, con segnalazioni di punti critici e necessità di interventi. Progetto «Per garantire l’efficacia dei lavori, un intervento come quello appena concluso deve rientrare in un’idea più ampia di tutela del territorio.
Progetto che prevede di rimodellare canali e fossati per garantire lo scarico delle acque meteoriche. In questo momento di crisi economica – conclude Citossi –, bisogna investire sulla prevenzione». Silvia Riosa

«Nessun alibi per non decidere sul by-pass»

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Nessun alibi per non decidere sul by-pass»
 Macorig polemico sull’incontro pubblico con i cittadini: non poteva dare una risposta

Manzano, 14 Gennaio 2015
  Dopo l’incontro pubblico con i cittadini, svoltosi nei giorni scorsi, per discutere sulla nuova viabilità e sul by-pass di San Giovanni al Natisone, che dovrebbe collegare il nuovo ponte sul Torre a Viscone con la rotonda “Calligaris” all’altezza della grande sedia di Manzano, non si fanno attendere le reazioni poichè dall’assemblea è emerso poco se non la possibilità che i fondi regionali e statli possano essere dirottati in altri progetti dedicati al territorio qualora la strada non fosse realizzata. Una progettazione - rientrante nel più ampio progetto Palmanova-Manzano di collegamento con il casello dell’autostrada A4 stoppato la scorsa estate dalla Regione - che, però, è il risultato di un lavoro e di accordi presi tra gli amministratori negli ultimi 10 anni ora messo in discussione e che vede “dimenticarsi” della riqualificazione dell’ex polveriera o del collegamento con la zona industriale di Medeuzza che, comunque, continuerà a riversare il traffico sulla vecchia viabilità. Perplessità in merito arrivano dal gruppo di opposizione “Ricostruiamo Manzano”, fortemente critico sull’incontro. «I confronti con i cittadini - sottolinea Macorig - sono sempre utili e doverosi quando questi sono rivendicati dai comitati popolari. In questo caso, l’iniziativa è stata organizzata da chi sei mesi fa ha ricevuto il mandato dai cittadini per decidere su iniziative discusse e approvate dalle varie amministrazioni del distretto - San Giovanni al Natisone compreso- che si sono succedute negli ultimi 10 anni». Pensare di ricevere una risposta da un incontro pubblico è utopistico - sostiene Macorig «anche perché tale platea seppur autorevole, non disponeva né di un’alternativa alla soluzione proposta, né rappresentava, comunque, la maggioranza della comunità di San Giovanni al Natisone». Il rischio è, quindi, che tale iniziativa diventi un pretesto o un alibi per non decidere e lasciare ad altri questo fondamentale compito. «Miope immaginare che persone e istituzioni distanti dal nostro territorio - come la Regione - possano interpretare e decidere meglio su investimenti indirizzati allo sviluppo strategico economico di un distretto come quello della sedia che molto ha dato al Friuli nel tempo in termini di ricchezza e occupazione». Silvia Riosa

mercoledì 14 gennaio 2015

«Nessun alibi per non decidere sul by-pass»

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Nessun alibi per non decidere sul by-pass»
 Macorig polemico sull’incontro pubblico con i cittadini: non poteva dare una risposta

Manzano, 14 Gennaio 2015
  Dopo l’incontro pubblico con i cittadini, svoltosi nei giorni scorsi, per discutere sulla nuova viabilità e sul by-pass di San Giovanni al Natisone, che dovrebbe collegare il nuovo ponte sul Torre a Viscone con la rotonda “Calligaris” all’altezza della grande sedia di Manzano, non si fanno attendere le reazioni poichè dall’assemblea è emerso poco se non la possibilità che i fondi regionali e statli possano essere dirottati in altri progetti dedicati al territorio qualora la strada non fosse realizzata. Una progettazione - rientrante nel più ampio progetto Palmanova-Manzano di collegamento con il casello dell’autostrada A4 stoppato la scorsa estate dalla Regione - che, però, è il risultato di un lavoro e di accordi presi tra gli amministratori negli ultimi 10 anni ora messo in discussione e che vede “dimenticarsi” della riqualificazione dell’ex polveriera o del collegamento con la zona industriale di Medeuzza che, comunque, continuerà a riversare il traffico sulla vecchia viabilità. Perplessità in merito arrivano dal gruppo di opposizione “Ricostruiamo Manzano”, fortemente critico sull’incontro. «I confronti con i cittadini - sottolinea Macorig - sono sempre utili e doverosi quando questi sono rivendicati dai comitati popolari. In questo caso, l’iniziativa è stata organizzata da chi sei mesi fa ha ricevuto il mandato dai cittadini per decidere su iniziative discusse e approvate dalle varie amministrazioni del distretto - San Giovanni al Natisone compreso- che si sono succedute negli ultimi 10 anni». Pensare di ricevere una risposta da un incontro pubblico è utopistico - sostiene Macorig «anche perché tale platea seppur autorevole, non disponeva né di un’alternativa alla soluzione proposta, né rappresentava, comunque, la maggioranza della comunità di San Giovanni al Natisone». Il rischio è, quindi, che tale iniziativa diventi un pretesto o un alibi per non decidere e lasciare ad altri questo fondamentale compito. «Miope immaginare che persone e istituzioni distanti dal nostro territorio - come la Regione - possano interpretare e decidere meglio su investimenti indirizzati allo sviluppo strategico economico di un distretto come quello della sedia che molto ha dato al Friuli nel tempo in termini di ricchezza e occupazione». Silvia Riosa

lunedì 5 gennaio 2015

Iva sul pellet dal 10 al 22% e le aziende insorgono

Rassegna Stampa - Gennaio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Iva sul pellet dal 10 al 22% e le aziende insorgono
 Tegola sulle imprese del legno del Manzanese che hanno riconvertito l’attività I produttori: il governo pensi alle ripercussioni sull’attività e sull’occupazione

Manzano, 1 Gennaio 2015
   In questi giorno il governo nazionale sta approvando una serie di provvedimenti che dal lavoro arriva alla tassazione, passando per una serie di sgravi e incentivi. In quest’ambito è anche previsto che l’aliquota Iva per il pellet dall’attuale 10% passi allo scaglione successivo, quindi al 22%. Un bel balzo in avanti, che accanto al consumatore finale, che ovviamente sarà colui che ne pagherà maggiormente le conseguenze, si abbatterà anche sulle aziende produttrici. A livello nazionale il Fvg è tra i maggiori produttori di pellet e di stufe e il distretto ne rappresenta una bella fetta. Già, perchè la filiera del legno non significa solo lavorazione del legno d’opera, ma anche, e sempre di più, energia, ovvero legno quale fonte di energia rinnovabile. L’aumento dell’Iva quindi deciso in questi giorni rappresenta una bella tegola per quelle imprese del distretto che, riconvertendo la propria produzione e puntando su questa nuova fonte di energia rinnovabile, avevano visto una nuova possibilità per superare la crisi. Del totale del fabbisogno energetico del nostro Paese, oltre il 40% dell’energia consumata è energia termica. Il pellet contribuisce in modo sostanziale al bilancio energetico nazionale, dando un essenziale contributo all’obiettivo che il Paese si è impegnato a conseguire in termini di sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Il distretto della sedia vede la maggiore concentrazione di produttori di pellet a livello nazionale. Nell’area geografica compresa tra Gorizia e Udine ci sono tanti produttori di pellet quanti ce ne sono nel resto delle regioni settentrionali del Paese. Se aggiungiamo alla produzione regionale quella del Veneto, possiamo affermare che la maggioranza di questo combustibiule in Italia è prodotto nel nordest. «In Fvg pellet non significa solo combustibile, ma produzione di caldaie e stufe di alta qualità e design apprezzato nel mondo – spiega Paolo Perini, portavoce nazionale del gruppo produttori e distributori pellet certificato EnPlus –. Il tutto di traduce in migliaia di posti di lavoro che ora, in una situazione economica già difficile, con l’aumento dell’Iva di ben 12 punti percentuali inevitabilmente avrà ripercussioni anche sulla produzione». Infatti, la maggior parte delle famiglie che ha scelto questa forma di riscaldamento lo ha fatto per la sua convenienza, che ora a conti fatti comincia a venire decisamente meno. «In Fvg si producono annualmente decine di migliaia di tonnellate di pellet e decine di migliaia di stufe e caldaie assicurando risparmio, benessere e occupazione a migliaia di famiglie della nostra regione», sottolinea Perini, che nella sua riflessione si sofferma sulla necessità da parte della politica di fermarsi a riflettere sulle ripercussioni che determinate scelte possono avere su interi territori, a partire da un distretto come quello della sedia che faticosamente sta cercando di superare una situazione di stallo, ma che comunque in molti casi ha avuto la forza di reagire. Silvia Riosa


Da sedia-arredo a energia-riscaldamento
Una riconversione che soprattutto nel distretto della sedia sta puntando a rivedere il ruolo del legno, considerato non soltanto come punto di partenza per la costrizione di sedie e di soluzioni per l’arredo, ma anche come fonte di energia e di riscaldamento. In Italia ci sono in funzione circa 2 milioni di stufe e di caldaie funzionanti a pellet che consumano annualmente circa 3 milioni e mezzo di tonnellate di tale prodotto. Oltre 42 mila le unità lavorative impiegate annualmente a livello nazionale, delle quali oltre 20 mila direttamente nella produzione e nella distribuzione del combustibile. Nel solo territorio della nostra regione sono concentrate le principali aziende produttrici di apparecchi domestici a pellet a livello nazionale, con un fatturato che supera i 150 milioni di euro, che viene raddoppiato se si considerano la produzione e la distribuzione del pellet che si inserisce in una filiera regionale del legno, già in sofferenza per la concorrenza dei paesi confinanti. Nell’ambito del Friuli Venezia Giulia, gli occupati nel settore e nell’indotto superano le 3.200 unità. Nel distretto del legno e della sedia colpito dalla crisi che vede percentuali allarmanti di disoccupazione – e che nel triangolo superano di gran lunga la media nazionale – diverse realtà hanno saputo riconvertirsi e oggi la filiera del pellet, che include anche i produttori di stufe, vede un numero di occupati a livello regionale di cui una buona parte nel distretto della sedia dell’area manzanese. (s.r.)