domenica 29 marzo 2015

Pro loco Manzano, deficit di 37 mila euro

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Pro loco Manzano, deficit di 37 mila euro
 Piasentin: «Bilancio in rosso maturato negli anni». Presidente e vice si accollano gli oneri del mutuo

Manzano, 29 Marzo 2015
   Meno 37 mila euro. Questo il “verdetto” emerso dall’approvazione del bilancio consultivo 2014 votato l'altra sera dall’assemblea dei soci della Pro loco di Manzano in una sala non proprio gremita. Che la situazione fosse difficile e che i conti alla fine avrebbero fatto emergere un saldo negativo se lo aspettavano tutti. Forse però davanti alla cifra messa nero su bianco – o meglio, in rosso – la consapevolezza che effettivamente la situazione negli anni sia sfuggita di mano è diventata realtà. Il risultato di bilancio Davanti a questa cifra è però necessaria qualche specifica che il presidente neoeletto della Pro loco, Gastone Piasentin, ha esposto nel corso della seduta assembleare. Il “buco” non si è creato soltanto negli ultimi anni, ma è figlio anche di periodi precedenti. Di competenza degli ultimi due – 2013 e 2014 –, in particolare, poco meno di 10 mila euro , cifra che sarà coperta con la gestione economica ordinaria. Per la restante parte che deve essere coperta la scelta fatta dal nuovo direttivo è stata quella di sottoscrivere un mutuo di cui si sono sobbarcati l’onere della garanzia proprio Piasentin e il vice Cleri. Una scelta coraggiosa, ma che evidenzia anche la forte responsabilità che il nuovo direttivo – di cui fanno parti anche alcuni componenti del precedente – ha voluto assumersi. Le scelte La programmazione 2015 – Festa della sedia in primis – deve quindi tenere conto inevitabilmente della situazione finanziaria. E se da un lato è necessario rivedere al ribasso il budget per ogni evento, dall’altro bisogna pensare a come gli eventi possano portare entrate maggiori. Una prima scelta importante, da qualcuno però non ritenuta la soluzione, è stata quella di cambiare la data dell’appuntamento principale anticipando la Festa della sedia dalla tradizionale prima settimana di settembre a luglio – dal 23 al 26 –, modificando anche la logistica vera e propria della manifestazione che comunque manterrà il suo fulcro in piazza Chiodi. I soci Indiscusso l’appoggio dei soci – almeno di quelli presenti, una cinquantina – al lavoro intavolato dal nuovo direttivo. Diversi gli interventi durante l’assemblea, tra i quali anche quelli di consiglieri dell’opposizione. Sottolineata da Patrik Stacco l’assenza della maggioranza: nessuno tra consiglieri e assessori in rappresentanza del Comune. Una richiesta specifica al nuovo direttivo arriva da Daniele Macorig. Rivedere e riassegnare il dovuto ruolo ai revisori dei conti quale organo di controllo e garanzia della situazione economica dell’associazione. Silvia Riosa 

sabato 28 marzo 2015

Manzano al bivio sulla Grande sedia

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Manzano al bivio sulla Grande sedia
 Il Comune deve scegliere se abbattere o riparare il simbolo Il problema dei fondi. In “stand-by” il progetto del museo

Manzano, 27 Marzo 2015
  Grande sedia e Museo della sedia arrivano in consiglio e le polemiche non si fanno attendere. Due interrogazioni presentate dal gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano (Macorig, Beltramini,Genova) che, a detta del capogruppo Daniele Macorig, si aspettava una risposta diversa e più »concreta». Invece per Ricostruiamo questi argomenti come altri (vedi polisportivo comunale) hanno come filo conduttore «l’incapacità della giunta Iacumin di prendere in mano la situazione e soprattutto di agire». Grande sedia: dal 2013, anno del primo crollo di una parte dello schienale, la situazione è peggiorata e ora l’amministrazione deve decidere se abbattere o ristrutturare. Scelta che ha un vincolo preciso: chi mette i soldi? Tutto a carico delle casse comunali è un opzione impensabile su stessa ammissione del sindaco, che nel corso della seduta ha parlato di «promesse di interventi e sovvenzioni da parte di privati» che per ora restano tali, anche se da tempo l’amministrazione si sta muovendo perché diventino qualcosa di più. Museo della sedia: circa 500 mila euro è la somma che rimane a disposizione. Anche in questo caso prima di decidere come investire la somma si sta procedendo con la catalogazione dei beni in possesso del Comune che serviranno a riempire il sito. Pare comunque certa la volontà, da parte della maggioranza, di portare avanti il progetto dopo le valutazioni del caso e una pianificazione oculata. Grande sedia e Museo, quindi, per ora in “stand-by”. Che per Ricostruiamo Manzano significa una sola cosa: «Totale incapacità di decidere cosa fare». Secondo il gruppo di opposizione la situazione sta diventando allarmante. Da un lato la linea della maggioranza è di concentrarsi sui problemi del territorio, senza dimenticare simboli e progetti importanti, certo, ma questi vengono dopo altri. Dall’altro lato, per l’opposizione i risultati del lavoro di questi primi mesi dovevano già vedersi. «È inutile lamentarsi di cosa hanno trovato o non trovato usandola come scusa per la cronica incapacità decisionale», affonda Ricostruiamo, cui fa eco l’inevitabile accusa dalla maggioranza al precedente governo guidato da chi ora è in opposizione e caduto anche perché non in grado di procedere con le opere pubbliche, tanto da “meritarsi” una penalità di 90 mila euro dalla Regione. Silvia Riosa

Calligaris taglia il personale 30 esuberi solo a Manzano

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Calligaris taglia il personale 30 esuberi solo a Manzano
 L’azienda ha comunicato la riduzione tra gli impiegati del quartier generale Allarme dei sindacati. Minen (Uil): potrebbe essere la punta dell’iceberg

Manzano, 27 Marzo 2015
  Trenta esuberi alla Calligaris di Manzano. L’azienda ha comunicato ai sindacati l’entità del taglio che colpirà soltanto gli impiegati. E il numero potrebbe anche salire perché si tratta di trenta contratti a tempo pieno o equivalenti. Diciassette persone sarebbero già state individuate. Ma secondo la Feneal Uil «questa potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg perché le perdite hanno toccato i 50 milioni in cinque anni, 12 soltanto nel 2014», spiega preoccupato il segretario udinese Massimo Minen. I primi segnali di incertezza alla Calligaris risalgono al 2007, quando l’azienda vendette il 40 per cento delle quote al fondo L Capital (Louis Vuitton). In quel periodo l’azienda fatturava oltre 150 milioni di euro. «Ma con l’ingresso del fondo cambiarono anche le strategie aziendali – ricorda Minen – e si puntò dritto su negozi a marchio aperti in tutto il mondo, abbandonando i clienti classici. La crisi economica ha fatto il resto e l’azienda ha perso circa 10 milioni di fatturato l’anno». Nel 2014 il “ritorno a casa”. Perché Calligaris riacquista il 40 per cento delle quote cedute al fondo e ritorna proprietaria esclusiva dell’azienda. Nel marzo 2014 viene anche sottoscritto un accordo di cassa integrazione straordinaria per la riorganizzazione. Nella sola sede centrale di Manzano sono coinvolte 189 persone per due anni. «L’accordo sottoscritto con i sindacati prevedeva investimenti, impegno in formazione e riqualificazione del personale, oltre a una riorganizzazione degli uffici», ricorda Minen. L’anno chiude con un fatturato di 120 milioni, 580 punti vendita di cui 70 monomarca, 6 mila clienti e oltre 600 dipendenti a libro paga di cui 400 in Friuli (tra Manzano e San Giovanni al Natisone). In questi giorni la tegola esuberi. «La Calligaris nel frattempo ha dato mandato alla società di consulenza Bain and company di elaborare uno studio per un piano strategico di crescita – ricorda Minen –. E la riorganizzazione degli uffici prevede l’esubero di 30 figure “equivalent full time”, perciò il numero non è nemmeno ben definito. Potrebbero anche essere 60 lavoratori part time». Le organizzazioni sindacali durante le prime settimane di trattativa hanno chiesto fosse applicato il criterio della volontarietà nella riorganizzazione del personale a zero ore. «L’azienda potrebbe fare uno sforzo e impegnarsi sulla rotazione per diminuire il numero degli esuberi o gestire la riorganizzazione con gli ammortizzatori a disposizione, come sta facendo nelle sedi produttive – auspica Minen –. Anche perché le perdite di fatturato sono importanti e non può certo essere il taglio di 30 contratti a risolverle». Oggi pomeriggio è in calendario un altro incontro. Michela Zanutto

Progetto di Servizio Civile: "La Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia". Bando di selezione per n.1 volontario.

Newsletter - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Progetto di Servizio Civile: "La Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia". Bando di selezione per n.1 volontario.
scadenza entro le ore 14:00
del 16 aprile 2015
  Manzano, 26 Marzo 2015
http://www.serviziocivileunpli.net/

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giovedì 26 marzo 2015

Genova: «Rotonda Calligaris finalmente sicura con le luci»

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Genova: «Rotonda Calligaris finalmente sicura con le luci»
Manzano, 26 Marzo 2015
Entro giungo la Provincia completerà la rotonda Calligaris con l’impianto d’illuminazione, che renderà più sicura la viabilità del tratto sulla Sr 56. Tira un sospiro di sollievo l’ex assessore comunale Rosario Genova, che dal 2012 “spingeva” perchè i lavori fossero terminati al più presto. Il caso della mancata illuminazione della rotonda nel 2013 aveva fatto saltare il taglio del nastro per la nuova complanare, creando tensioni fra Comune e Provincia, che ora interverrà per realizzare il tappeto d’usura lungo l’estensione della variante esterna all’abitato di Manzano «soddisfando le richieste di manutenzione delle provinciali che attraversano il Manzanese», chiosa Genova. (s.r.)
 
 

De Sabbata guida il comitato Bòrc Foràn

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
De Sabbata guida il comitato Bòrc Foràn
Manzano, 26 Marzo 2015
Nuova associazione per la promozione del Manzanese. Da qualche giorno, infatti, è attivo sul territorio il nuovo Comitato di iniziative paesane Bòrc Foràn. Il sodalizio è nato dalla volontà di alcuni cittadini per lo scopo principale di riuscire a recuperare la vecchia tradizione del borgo – il Pignarûl – intende operare attivamente per lo svolgimento di attività di promozione turistica, di tutela del territorio, di miglioramento della vita associativa della comunità e di appartenenza mediante la valorizzazione della peculiarità storiche, artistiche, culturali, naturalistiche, sociali e turistiche della località. Il presidente del nuovo comitato è Alessio De Sabbata, al quale si affiancano il vice, Vittorio Bosco, i consiglieri Giulio Beltramini, Rossella Braida, Enrico Costantini, Flavio Fiorentini, Devis Pagnutti, Augusto Romano e Federico Tramontina. Mària Croatto è la presidente dei revisori, Nadia De Cecco e Greta De Franceschi sono i revisori. Il neopresidente De Sabbata nel suo discorso inaugurale all’atto della costituzione ha assicurato la completa disponibilità dell’associazione a collaborare con l’amministrazione comunale (c’era il sindaco Iacumin) e le altre realtà associative. (s.r.)
 

Grande sedia a pezzi Il consiglio studia le ipotesi di recupero

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Grande sedia a pezzi Il consiglio studia le ipotesi di recupero
Stasera a Manzano un dibattito che si annuncia acceso In agenda anche i casi del Museo e del Polisportivo
 
Manzano, 25 Marzo 2015
Attesa seduta del consiglio comunale di Manzano, questa sera a partire dalle 19, nella sala municipale. All’ordine del giorno ben otto tra interrogazioni e interpellanze presentate dalle opposizioni, per cui si preannuncia di certo una riunione intesa, dove altrettanto probabilmente non mancheranno i “botta e risposta” tra maggioranza e minoranza su una serie di argomenti “caldi” come il Museo della sedia e i lavori al Polisportivo, che già nei giorni scorsi hanno animato il dibattito politico-amministrativo in paese.
Qualche assaggio di quello che verrà discusso e delle diverse posizioni, infatti, lo si è già avuto nei giorni scorsi, dove tra affondi e repliche non sono state risparmiate frecciate, con la minoranza all’attacco su progetti cantierabili, ma ancora fermi, e maggioranza che risponde evidenziando come negli ultimi anni questi progetti già pronti per buona parte siano rimasti chiusi in un cassetto.
Anche la Grande sedia sarà oggetto di discussione, con un interrogazione di Ricostruiamo Manzano sulla situazione precaria del manufatto, simbolo della tradizione produttiva del Distretto, che non ha visto nessuna manutenzione da quel 10 ottobre 2013 in cui un pezzo di schienale crollò, evento al quale poi seguì una lunga serie di ipotesi per la sua ristrutturazione che, a oggi, non ha avuto alcun seguito in alcuna direzione.
Allora le parti erano invertite, con Daniele Macorig e Rosario Genova – ora rispettivamente capogruppo e consigliere di Ricostruiamo Manzano – seduti in maggioranza e il sindaco Mauro Iacumin con il suo vice Lucio Zamò all’opposizione.
Ma poco o nulla è cambiato, con una“Cadrega” che, transennata, se ne sta lì in attesa che si decida come sistemarla prima che intemperie e altro portino all’inevitabile conseguenza di cui già nel 2013 si è avuto un primo, doloroso assaggio.
A far da cornice a questi argomenti molto“territoriali”, tra i punti oggetti di discussione anche un ordine del giorno presentato da entrambi i gruppi di opposizione riguardanti la proposta di ricorso davanti al Tar per tutti gli atti e provvedimenti attuativi della legge regionale 26 del 2014, quella sul riordino degli enti locali. Un argomento che sta animando diverse amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia e al quale verrà dedicato spazio anche dal sindaco Iacumin durante le sue comunicazioni. Silvia Riosa
 
 

sabato 21 marzo 2015

A breve l’illuminazione sulla rotatoria

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
A breve l’illuminazione sulla rotatoria

Manzano, 20 Marzo 2015
  La Provincia realizzerà l’impianto di illuminazione sulla rotonda posta sulla Sr 56 a Manzano. I tempi saranno brevi – assicura l’ente – visto che la progettazione definitiva-esecutiva è già stata approvata. A fornire ulteriori dettagli sui prossimi passaggi dell’iter, il vicepresidente con delega alla viabilità, Franco Mattiussi, che ha ricevuto l’ok dell’esecutivo per procedere con i lavori e l’impiego del relativo spazio finanziario. «È stata l’impossibilità a spendere fondi già a disposizione che non ci ha permesso di poter dar corso prima all’intervento – spiega Mattiussi –. Ora, considerata l’apertura di spazi, daremo il via alla gara per affidare l’opera in tempi brevi, a giugno». L’appalto riguarderà fornitura e posa in opera dei pali d’illuminazione con relativo circuito elettrico. Nella realizzazione della rotatoria (esecuzione della Provincia nell’ambito dei lavori della variante di Manzano) erano già state eseguite le predisposizioni necessarie per l’impianto. Al completamento se ne aggiungerà un altro che riguarda la variante. «La Provincia, come da programma – precisa Mattiussi –, interverrà per la realizzazione del tappeto d’usura lungo tutta l’estensione della variante esterna all’abitato di Manzano per complessivi 2,5 chilometri. Esecuzione prevista a distanza di un anno dall’apertura a chiusura del progetto». Quadro economico: 290 mila euro. «La Provincia monitora costantemente la possibilità di investire risorse già a disposizione a favore del territorio – conclude l’assessore Mattiussi – per rispondere alle richieste di manutenzione e sicurezza che giungono dalle comunità. Nonostante la congiuntura non favorevole e i vincoli imposti dal patto di stabilità, il puntuale controllo sulla disponibilità di spazi finanziari ci ha permesso di intervenire tempestivamente».

«Immobilismo? La piscina è l’esempio del nostro lavoro»

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Immobilismo? La piscina è l’esempio del nostro lavoro»

Manzano, 19 Marzo 2015
  Dopo la calma apparente che ha visto maggioranza e opposizione discutere in questi primi mesi su diversi argomenti, con qualche frecciata, ma senza che i toni si alzassero troppo, ora pare proprio che il clima cominci a scaldarsi. Un primo botta e risposta tra Ricostruiamo Manzano e giunta Iacumin sul Museo della sedia – progetto che per ora resta nel cassetto – ha visto il primo cittadino rispondere agli attacchi puntando il dito contro oltre un decennio di immobilismo, in particolare proprio sul museo. In merito non si fa attendere la replica questa volta di Progetto Manzano, pure coinvolto nelle passata amministrazione, che esprime «sconcerto di fronte alle affermazioni del sindaco. Ci sentiamo offesi per le accuse di immobilismo rivolte dal primo cittadino a chi prima di lui si è impegnato ad amministrare la nostra comunità. Ci aspettavamo che la nuova amministrazione rispondesse con i fatti alle osservazioni sollevate dall’opposizione tirando in ballo perfino chi amministrava 20 anni fa. In particolare, Iacumin ha dimenticato che chi lo ha preceduto, tra le numerose opere realizzate nei sedici anni di “immobilismo” ha trasformato una buca di cemento, con relative grane legali inerenti all’appalto lasciate proprio dalla citata amministrazione Pozzetto, in una piscina funzionante e apprezzata, a dimostrazione che chi ha le capacità risponde con i fatti e non con le giustificazioni». «Riguardo poi l’esecuzione dell’ordinaria amministrazione – aggiunge Progetto –, ricordiamo al sindaco che prima di criticare chi ha lavorato prima di lui, segnaliamo che sabato scorso all’ecopiazzola i cittadini sono dovuti tornare a casa senza poter scaricare le ramaglie dato che i contenitori erano pieni, per non parlare delle voragini sulla strada da San Nicolò a San Lorenzo». Per i consiglieri di Progetto è sufficiente per i cittadini consultare l’albo pretorio per verificare, esclusi i patrocini alle associazioni, come ben poco sia stato fatto a fronte di una macchina amministrativa lasciata «accesa» dal commissario con opere già impostate e solo da avviare. Insomma le posizioni sembrano essere distanti, le accuse non mancano e il consiglio di mercoledì promette scintille. Silvia Riosa

In consiglio il caso del Polisportivo

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
In consiglio il caso del Polisportivo
 L’opposizione di Manzano chiede chiarimenti sull’iter dei lavori di sistemazione

Manzano, 18 Marzo 2015
 Stato degli interventi sulla rotonda Calligaris, Museo della sedia, situazione precaria della Grande sedia e lavori di sistemazione del Polisportivo comunale. Questi alcune delle interrogazioni che saranno discusse nella prossima seduta del consiglio comunale di Manzano, la cui convocazione è prevista entro il mese. Argomento caldo, che vede tutti i e due i gruppi di opposizione interrogare separatamente il sindaco Iacumin e la sua giunta, riguarda il Polisportivo comunale. A che punto è l’iter per dare il via ai lavori? Questa in buona sostanza la domanda principale che l’intera opposizione sottopone alla giunta Iacumin; a questa si aggiunge anche la richiesta di conferma o meno che l'intera somma venga effettivamente utilizzata sul Polisportivo. Si tratta di 750 mila euro arrivati con contributo regionale già nel 2012 e liberi dai vincoli del patto di stabilità – 500 mila subito a favore della riqualificazione della struttura sportiva e 250 a favore della ristrutturazione della sede dell'ex municipio, dove ora trova sede la Pro loco – che poi nel 2013, su richiesta dell’allora giunta Driutti, che vedeva in maggioranza diversi consiglieri che oggi siedono nei banchi dell’opposizione, erano stati spostati interamente sulla struttura sportiva. A novembre 2013 era stato poi approvato il progetto preliminare – primo passo dell’iter per dare avvio ai lavori –, ma da lì in poi nessuna novità. Le note vicende amministrative, con il commissariamento del Comune e le nuove elezioni, hanno di fatto bloccato la procedura, che ora è passata nelle mani della nuova amministrazione. La paventata ipotesi che il contributo potesse in parte essere dirottato su altri interventi aveva allarmato l’opposizione, che ha sempre considerato – in particolare l’ex assessore Patrik Stacco, oggi all’opposizione con il gruppo Progetto Manzano – un punto estremamente importante per la comunità e per le realtà sportive. L’argomento sarà discusso ampiamente durante il consiglio, ma in merito il sindaco Iacumin ha già anticipato che tutti i 750 mila euro andranno al Polisportivo. Silvia Riosa

sabato 14 marzo 2015

«Sul Museo della sedia 16 anni di immobilismo»

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Sul Museo della sedia 16 anni di immobilismo»
 Il sindaco di Manzano, Iacumin, risponde ai predecessori Macorig e Driutti
Entro settembre la giunta dirà alla Regione se un progetto è ancora fattibile

Manzano, 14 Marzo 2015
   Non si fa attendere la replica del sindaco Iacumin e della giunta dopo le critiche arrivate dal gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano e dall’ex pirmo cittadino Lidia Driutti sull’accantonamento delprogetto sull Museo della sedia.
Botta e risposta
«Commenti e critiche che leggo in questi giorni dovrebbero essere rivolti a chi ci ha preceduto. Dal 1998 al 2014 ci sono stati tempo e possibilità economica per realizzare il Museo: nel 2014 ci siamo ritrovati senza un progetto concreto, ma solo parole e buone intenzioni. Sono certo che i cittadini ben comprendano che la colpa della mancata realizzazione di opere come questa non possa essere data a colui che arriva 16 anni dopo, ma a chi doveva operare prima e non lo ha fatto. L’esecuzione dell’ordinaria amministrazione è un obbligo nel rispetto dei cittadini, soprattutto in considerazione di quanto poco in tal senso era stato fatto negli ultimi 15 anni. La nostra amministrazione non perde di vista i grandi progetti, compreso il museo, sfruttando le risorse e mettendo in campo tutte le capacità per richiederne altre, senza dimenticare i bisogni quotidiani dei cittadini».
Parla l’assessore
«Di Museo della sedia si parla da anni – interviene l’assessore al patrimonio culturale, Hellen Pittino –. Già nel 1997 l’allora amministrazione Pozzetto aveva dato il via alla sua realizzazione. Poi l’allora sindaco Macorig decise di stralciare l’idea e impiegare i fondi in altri modi. Se ne riparla nel 2005 e 4 anni più tardi viene fatta una nuova richiesta alla Regione di contributo per realizzare il museo in altra area; sono concessi 750 mila euro a fronte di un’esposizione del Comune pari a 250 mila euro di fondi propri e all’acquisto dell’area entro tre anni. L’area non è mai acquistata e fondi già incassati se non usati dovevano essere resi».
I documenti
«Questi nove mesi sono serviti a raccogliere i documenti relativi al museo nei vari uffici – rilevano sindaco e assessore –: a fronte di un inventario di circa 180 pezzi, solo 25 sono stati inseriti nel Catalogo della Regione. Tutto il materiale donato dal 2006 a oggi non è inventariato. Il Museo della sedia non è dietro l’angolo: i continui cambi di amministrazioni e l’immobilismo dal ’98 hanno fatto si che il Museo resti solo una parola da sbandierare. Entro settembre la Regione ci chiederà cosa vogliamo fare del rimanente finanziamento: allora saremo pronti con un progetto fattibile in linea con le esigenze di una popolazione». Silvia Riosa 

giovedì 12 marzo 2015

«Giunta Iacumin poco coraggiosa»

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Giunta Iacumin poco coraggiosa»
 Lidia Driutti polemizza su Museo della sedia e Cittadella del design

Manzano, 12 Marzo 2015
  Un'amministrazione più coraggiosa: se l’aspettava l’ex sindaco Lidia Driutti dalla nuova giunta che invece pare «farsi scappare grandi opportunità di progetti e finanziamenti che potevano fare da volano alla Capitale della sedia». Il riferimento è al progetto, per ora accantonato dalla giunta Iacumin, del Museo della sedia, per il quale la Regione aveva erogato nel 2012 un contributo di un milione che Driutti voleva sfruttare per acquistare un sito industriale dove far sorgere la Cittadella del design. Il sito doveva accogliere il museo, una mostra mercato delle sedie e dei prodotti del distretto nell’ottica dello sviluppo della produzione al passo con la richiesta dei mercati. Un punto di attrazione anche per il turismo «visto che nel mondo un museo dedicato alla sedia non esiste e che Manzano indiscutibilmente ne ha fatto la storia. Invece ci ritroviamo con un Museo in forse, con la Cittadella accantonata così come la Manzano-Palmanova». Scelte che per Driutti «riportano Manzano indietro di 15 anni. Il rammarico è vedere la giunta Iacumin non avere il coraggio di fare proprio un progetto, con tutte le modifiche che la propria linea di governo ritiene di fare, iniziato e già finanziato. La sensazione è che forse la nuova amministrazione stia perdendo di vista i grandi progetti focalizzandosi sull’ordinaria amministrazione. Potevano fare loro un progetto che ormai la mia giunta di certo non può più realizzare», affonda Driutti, che nel 2012 in campagna elettorale e nel programma per le amministrative già parlava di Cittadella del design, ma che poi «scelte di altri» non le hanno permesso di portare a termine. All'inizio a ospitare il museo doveva essere il Foledor, ristrutturato nel 2005 proprio a tale scopo. Poi la struttura era stata ritenuta troppo piccola e si era puntato sul nuovo progetto che avrebbe anche recuperato parte della zona industriale vuota. «Alla fine il risultato è stato che il Museo non si è fatto, il patrimonio di sedie storiche, materiali e strumenti di lavori restano in un magazzino, il Foledor usato per altre iniziative e i soldi finora incassati per il Museo usati per manutenzioni degli edifici».
Silvia Riosa 

I soldi del museo girati alla scuola La minoranza: progetto sprecato

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
I soldi del museo girati alla scuola 
La minoranza: progetto sprecato
 Ricostruiamo Manzano contesta la giunta Iacumin: si era già speso per la sede e i materiali da esporre
Angelica Citossi: la “vetrina” della sedia non è mai decollata, in questo modo abbiamo salvato i fondi

Manzano, 11 Marzo 2015
   Torna a galla (e alla polemica) il Museo della sedia (con la Cittadella del design), un progetto di cui a Manzano ormai si parla dal lontano 2006, quando sono state stipulate le prime convenzioni con l’Università di Udine e con il Centro di catalogazione e restauro di Villa Manin a Passariano. Una storia di progetti, soldi e materiali di cui ora si chiede conto.
Il patrimonio
Nel 2007 erano già 176 i pezzi (sedie, strumenti per la tessitura delle sedie impagliate, banconi, torni e pialle) ai quali se ne sono aggiunti altri, tra donazioni e acquisizioni. Tutti questi pezzi da tempo sono conservati nei magazzini comunali in attesa di poter essere esposti e visibili al pubblico.
Il museo
Nel 2005 l’Antico Foledor Boschetti era stato ristrutturato con fondi pubblici proprio con il primario scopo di diventare la sede del Museo della sedia. Nel 2012, sotto la guida della giunta Driutti, si era affacciata la possibilità di realizzare la Cittadella del design, in cui uno spazio sarebbe stato riservato proprio all’esposizione dei beni in possesso dell'amministrazione. Idea, quella della cittadella, che poi non si era concretizzata, così come il Museo della Sedia, di cui ad oggi non esiste un progetto.
L'interrogazione
Per la realizzazione del museo era stato concesso dalla Regione un contributo di cui il Comune ha già incassato 7 annualità, pari a poco più di 262 mila euro. Soldi che l’amministrazione municipale ha poi chiesto e ottenuto dalla Regione di poter dirottare su un altro progetto, cioè la sostituzione dei serramenti della scuola di via Libertà. Scelta, questa, che poco ha convinto il gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano, che identifica la scelta come «semplicistica in virtù del fatto che le precedenti amministrazioni si erano adoperate nel raccogliere importanti contributi al fine di salvaguardare e testimoniare alle future generazioni le radici culturali di Manzano e del Distretto della sedia». Ricostruiamo Manzano si augura che almeno la parte residua del contributo possa essere destinata alla scopo iniziale, con parte del Foledor allestita a museo.
L’amministrazione Iacumin
«Poiché il museo non è stato mai realizzato e neppure progettato dalle passate amministrazioni – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Angelica Citossi –, al fine di evitare la revoca del contributo e la restituzione delle somme incassate per un progetto mai partito, abbiamo preferito avvalerci della possibilità offerta dalla Regione e di usare i fondi già incassati per realizzare un’opera destinata immediatamente al servizio dei cittadini». Per ora, quindi, niente museo, ma non è escluso che col residuo dei fondi ancora da incassare non possa essere realizzato in futuro. Silvia Riosa 
 

martedì 3 marzo 2015

«Mancano le luci per la rotonda Calligaris»

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Mancano le luci per la rotonda Calligaris»
 Ricostruiamo Manzano chiede al sindaco Iacumin di sollecitare la Provincia. «Di notte è pericolosa»

Manzano, 3 Marzo 2015
  Rotonda Calligaris ancora in attesa dell’impianto di illuminazione e il gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano interpella il sindaco sullo stato dei lavori e sulle azioni che sta intraprendendo nei confronti della Provincia che deve completare i lavori. Nel documento che sarà discusso nel prossimo consiglio, il capogruppo Macorig e i consiglieri Genova e Beltramini sollevano il problema della pericolosità della rotonda che di notte risulta essere poco visibile. Scarsa luminosità tra le cause anche di alcuni sinistri «per fortuna senza grosse conseguenze, ma che comunque preoccupano visto il transito dei mezzi pesanti sull’arteria e a cui va trovata una risposta». L’intervento di eliminazione dell'impianto semaforico e di costruzione da parte della Provincia della rotatoria, che ha permesso di modificare la viabilità di un incrocio pericoloso, attende da tempo di essere completato con l’illuminazione per la quale l’ente ha stanziato – e messo a bilancio nel 2012 – 150 mila euro, «ma che per ora – conferma l’assessore provinciale Mattiussi – restano congelati in cassa per i vincoli di spesa a cui la Provincia deve attenersi». I consiglieri di Ricostruiamo Manzano nel documento sottolineano anche come oltre all’illuminazione non ci sia neanche la segnaletica stradale, con mancanza di indicazioni sui centri abitati prossimi e delle località di interesse turistico. Problema quello dell’illuminazione e della segnaletica che il sindaco Iacumin ben conosce, come evidenti sono i problemi dei vincoli di spesa con cui tutti gli enti a tutti i livelli devono fare i conti. Iacumin assicura che l'attenzione alla situazione non manca. «Stiamo lavorando incisivamente e sollecitando la Provincia per l’avvio dei lavori che permettano il completamento dell’opera che attende dal 2012 di essere finita». Di recente la Provincia ha ottenuto spazi finanziari sufficienti per avviare gli interventi sulla rotatoria di Ipplis, dal costo inferiore: anch’essa da tempo attende l’avvio e in termini di pericolosità registra sinistri quotidiani e anche in alcuni casi con gravi conseguenze. Per la rotonda Calligaris però bisognerà attendere e su questo proprio Mattiussi sollecita la Regione ad allentare le maglie del vincolo di stabilità per finire opere a tutto vantaggio dei cittadini.
Silvia Riosa