Rassegna Stampa - Settembre 2016
cav. Rosario Genova
Consigliere Comunale
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Manzano e San Giovanni, la parola passa ai cittadini
Referendum per la
fusione fissato il 6 novembre. Parte la campagna per il sì I proponenti: «Avremo più peso nell’Uti del Natisone e maggiori
risparmi»
Manzano, 11 Settembre 2016
La parola passa ai cittadini. Il 6 novembre Manzano
e San Giovanni al Natisone conosceranno il loro destino: finalmente
sposi, o, ancora una volta, separati. È quella la data fissata dalla
Regione per il referendum della fusione. Bisognerà superare lo scoglio
della “doppia maggioranza”. In entrambi i Comuni, infatti, i
voti del sì dovranno superare quelli del no. L’iter è iniziato il 27
luglio ed è continuato con la raccolta di 1.600 firme
a favore dell’unione. Ora saranno i 12.500 abitanti a decretare le sorti
del nuovo ente che si chiamerà Manzano San Giovanni al Natisone.
Se passasse la linea del sì il comune diventerebbe il più grande
dell’Uti del Natisone. «Peseremo di più a livello
politico e decisionale e ci saranno maggiori risparmi», dicono i
proponenti del referendum che già martedì si ritroveranno per
definire i dettagli della campagna per il sì. Di sicuro ci saranno
incontri nelle diverse frazioni dei comuni, e verranno distribuiti
volantini
e depliant per spiegare i vantaggi della fusione. «Vogliamo contare di
più – spiega Lorenzo Alessio, capogruppo di Progetto Manzano
– in un ambito in cui Cividale ha, per ora, il suo peso maggiore. Per
farsi sentire contano i numeri e, in caso di vittoria al referendum, li
avremo. La fusione rappresenta l’unica svolta per le due realtà di
fronte alle Uti che stanno facendo acqua dappertutto. La nostra
sarà una riforma non calata dall’alto, ma che partirà dal basso». Il 3
settembre l’assessore regionale Paolo Panontin
aveva inviato una mail ai proponenti chiedendo se ritenevano che «i
tempi fossero maturi per il referendum» e «se
l’attività di condivisione del progetto con la popolazione fosse giunto a
buon punto». «L’attività è
stata tutta a nostro carico, dal punto di vista economico – risponde
Daniele Macorig, capogruppo di Ricostruiamo Manzano –. La Regione ha
fatto finta di nulla e ci ha fatto una domanda dimostrando una volta di
più di avere scarsa visione». «L’Uti del Natisone
è fallimentare – continua Macorig – perchè raggruppa comuni dalla
montagna alla pianura. L’unica risposta certa ai
problemi è la fusione». Qualora fosse il “sì” a vincere i due comuni
verrebbero, con molta probabilità,
commissariati a partire dal primo gennaio. «I risparmi saranno notevoli –
dice Cesare Mangoni, capogruppo di Movimento Libero, che
già parlava di referendum nel 2014 –. Accorperemo il personale dei
comuni.
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