lunedì 21 dicembre 2015

Un presepe per dire no all’inceneritore

Rassegna Stampa - Dicembre 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Un presepe per dire no all’inceneritore
 Mostra delle frazioni: Manzinello torna sulla riapertura dell’impianto. La protesta di Case
 
Manzano, 21 Dicembre 2015
  Un tappo da sughero al posto di Gesù bambino, due bottiglie plastiche a simboleggiare Maria e Giuseppe e una lamiera di ferro come capanna. È il singolare presepe della frazione di Manzinello esposto in questi giorni nella mostra dei presepi di via della Chiesa. Ma a colpire l’attenzione dei visitatori di questa Natività è soprattutto l’inceneritore che dà energia alla lamiera e la trasforma in materiale da riciclo. Un presepe che in molti hanno colto come un atto di protesta e polemica per le vicende dell’inceneritore di Manzinello, impianto che dovrebbe riaprire dopo anni di dismissione a causa delle note vicende giudiziarie. Nella frazione di Manzano la ferita resta aperta. Il comitato spontaneo di cittadini applaude all’opera firmata da un componente della Pro loco di Manzano che vuole mantenere l’anonimato. «Se ci avesse chiesto una mano – dice Luciano della Rovere del comitato – gliel’avremmo data volentieri. Questa rappresentazione mi trova d’accordo. È un segno che il problema c’è e bisogna risolverlo nei limiti della convivenza». A oggi novità sull’impianto non ci sono. «Non sappiamo – conferma Della Rovere – quali conclusioni saranno tratte. Speriamo solo che la nostra voce sia ascoltata». Gastone Piasentin, presidente della Pro loco, organizzatrice della mostra, cerca di smorzare i toni. «Dal mio punto di vista l’opera è molto carina, una delle più belle. Ma non penso che ci sia a monte un intento polemico. Forse si voleva solo porre di nuovo al centro il tema, visto che di inquinamento e riciclo si parla tanto di questi temi dopo il vertice dei capi di governo a Parigi. D’altronde anche la targa apposta al presepe parla chiaro: riciclare per salvare il pianeta, tema che riguarda il mondo, non solo Manzinello». Otto le opere che fanno bella mostra di sé in piazza, rappresentative dei borghi di Manzano. A qualcuno non è sfuggita la mancanza di Case. «Per la prossima edizione faranno due presepi – risponde Piasentin –, l’iscrizione non era obbligatoria. Stiamo cercando di risvegliare l’animo dei borghi. Lo abbiamo fatto nel corso del torneo di calcio e ci ripeteremo anche a Carnevale. Anzi, ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato. Si tratta di un buon inizio, visto che si trattava della prima edizione dell’iniziativa».
 

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