mercoledì 8 giugno 2011

Manzano, i 25 profughi tra solidarietà e polemiche


Manzano, i 25 profughi tra solidarietà e polemiche

MANZANO 07 giugno 2011

Vestiario e denaro dalla popolazione ai giovani africani ospitati all’hotel Natisone Il titolare: sono bravi ragazzi. Ma la giunta non è unita sul “placet” del sindaco

MANZANO
La popolazione manzanese ha risposto subito all’appello di solidarietà lanciato, tramite il nostro giornale, dal gestore dell’hotel Natisone, la struttura ricettiva che da una decina di giorni accoglie 25 giovani profughi africani scappati dalla Libia. Dizionari, vestiti e pure qualche spicciolo per le piccole spese personali sono giunti ai ragazzi nel giro di pochi giorni, quanto basta per vivere decorosamente nel periodo di “parcheggio” a Manzano.
Intanto, il titolare dell’albergo Enzo Centra se li coccola «come 25 figli adottivi» e sforna torte e manicaretti per la gioia degli ospiti. Commossi, i profughi hanno voluto scrivere una mail di ringraziamento in inglese al Comune, ai Carabinieri di Manzano, alla Protezione civile e allo stesso «papà Enzo», romano, e a sua moglie Fatima, albanese. Sono parole di gratitudine per la considerazione, la cura e l’accoglienza che Manzano sta offrendo loro; in cambio, si propongono come volontari per lavori socialmente utili, come il giardinaggio o la pulizia del paese.
«Sono bravi ragazzi – ribadisce Centra –: dopo il primo, comprensibile, momento di spaesamento si sono dati da fare per collaborare. Sparecchiano, innaffiano le piante, mi danno una mano». Enzo ha allestito in giardino un gazebo tutto per loro, dove possono giocare a carte, e una saletta per ascoltare musica; per andare incontro ai loro gusti fa anche preparare dallo chef piatti del loro paese, «ma adorano la pasta, il pane e i biscotti». Quando è in giro per spese e commissioni se li porta con sé a turno («Certo, ci vorrebbe un pullmino»). Di salute stanno tutti bene, assicura, giocano a calcio, «anzi, stiamo pensando di formare una squadra, sono bravi. Se ci venisse a trovare un giocatore dell’Udinese impazzirebbero di gioia».
Mentre la cittadinanza non si è fatta attendere nell’aprire armadi e cantine per regalare l’indispensabile ai profughi, in Comune tira un’aria un po’ pesante. Ieri sera della novità si è discusso in giunta: non tutti, infatti, erano stati informati dell’ospitalità concessa dal sindaco Driutti e qualcuno non ha apprezzato la pacifica invasione dei 25 stranieri, che nei primi giorni, gironzolando in paese in gruppi numerosi, avevano attirato l’attenzione di alcuni passanti. «Ma quando la popolazione ha letto sul giornale che erano ospiti sfamati e con alloggio si è tranquillizzata – precisa Centra - e ora è una gara di solidarietà». Centra, pur ribadendo che gli scontri, in questi frangenti, non servono, ripete di non essere ancora stato contattato dal Comune. Chi passa spesso, invece, dice Enzo, è il comandante dei Carabinieri di Manzano, Salvatori, che ai giovani africani ha raccomandato di comportarsi bene: «Siete benvenuti, ma se succede qualcosa saremo duri».
Rosalba Tello
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