giovedì 17 novembre 2011

Il piano per Borgo Pozzo d’urgenza in consiglio

Il piano per Borgo Pozzo d’urgenza in consiglio

Manzano, sabato in aula gli adempimenti per arrivare ai fondi regionali del Pisus L’opposizione è divisa: Cambiamo insieme si dissocia, favorevole la Lega Nord

  Manzano, 16 novembre 2011

Il caso Pisus - Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile - approda d’urgenza in consiglio comunale, convocato per sabato alle 11.30 dal sindaco di Manzano, Lidia Driutti «per la necessità di predisporre adempimenti relativi al Pisus entro i termini previsti dalla normativa regionale di riferimento».
All’ordine del giorno, oltre a «definizione, presentazione e approvazione della proposta del Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile», anche l’ufficializzazione del rimpasto in giunta - l’addio a Fornasarig, il benvenuto a Zucco e il passaggio di Alessio a vicesindaco - e l’approvazione di modifiche e integrazioni dello statuto comunale.
Ma cos’è il Pisus a Manzano? Anche la “capitale della sedia” punta ad aggiudicarsi assieme ad altri Comuni individuati dalla Regione una fetta dell’interessante torta di 18 milioni di euro offerta dal Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile e mette sul piatto “Borgo Pozzo”. Sorgerebbe su un’area, oggi di proprietà della Bcc di Manzano (dietro la pasticceria Lavaroni di via Roma), da recuperare – nell’isolato di pertinenza dell’istituto di credito vi sono infatti fabbricati in decadenza, tra cui l’ex cinema - per dare nuova linfa al paese con insediamenti commerciali, artigianali e del settore dei servizi.
Se ne era parlato in un incontro con attività commerciali, operatori economici, attività produttive, ristoranti, realtà agricole e turistiche del territorio. In ballo per ciascun Comune che sarà selezionato – partecipano, oltre ai 4 capoluoghi di provincia, solo quelli più strutturati e a valenza territoriale – dai 3 ai 6 milioni di euro.
«La decisione sarà presa solo a maggio – aveva precisato Valmore Venturini, assessore ai lavori pubblici -, concorriamo a un progetto importante e in questo momento bisogna solo pensare a lavorare. Non vogliamo fare come altri Comuni, noi ci prepariamo senza proclami, in silenzio e con serietà». La Bcc di Manzano, secondo accordi presi con il Comune, cederebbe in comodato l’area e, in caso di esito positivo, provvederà a una donazione gratuita.

Ma perché Manzano dovrebbe predisporre un Pisus creando nuove aree commerciali e produttive quando vi sono capannoni abbandonati e locali sfitti? «Il mutato contesto economico – secondo l’assessore a commercio, agricoltura e turismo, Rosario Genova - ha portato a una modifica dell’economia; si svilupperebbe così un atteggiamento attivo verso il futuro favorendo l’integrazione tra azioni relative a sedia, agricoltura e turismo, e definendo linee guida utili per programmare attività sul territorio».
E se il gruppo di opposizione “Cambiamo insieme” si è dissociato dalle modalità con cui è stato seguito finora il concorso del Comune al Pisus, di tutt’altro avviso è la Lega Nord, che pur siede tra i banchi della minoranza. «Sono progetti interessanti e utili a rivitalizzare il centro – riferisce Ugo De Mattia -, per il bene della nostra cittadina siamo dunque favorevoli. Per quanto possibile sosterremo tale piano, anche se i Comuni che hanno aderito sono tanti, compresi i capoluoghi di provincia, e le somme stanziate dalla Regione non saranno sufficienti a soddisfare tutte le richieste».  
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