sabato 26 novembre 2011

Solar park, Comuni divisi sull’adozione


Solar park, Comuni divisi sull’adozione

Ok a Manzano e Pavia di Udine, sì con riserve a San Giovanni Il no di Buttrio per questioni urbanistiche e paesaggistiche


MANZANO, 24 novembre 2011
C’è chi li boccia perché urbanisticamente incompatibili o “dannosi” al paesaggio, come ha fatto Buttrio, e chi li accoglie, pur con qualche riserva (vedi astensioni in seno alla maggioranza), come San Giovanni al Natisone, che giorni fa ha dato il via libera. Gli impianti fotovoltaici, in sé portatori di filosofia positiva quale l’energia pulita prodotta da fonti rinnovabili, stanno sollecitando nel Manzanese un dibattito su pro e contro dei parchi solari. Pavia di Udine ha dato recentemente l’ok al Solar park, mentre Manzano a giugno ha avviato un impianto da 80 kw nell’area adiacente al Centro di raccolta di via Duca d’Aosta (zona industriale di San Nicolò). Un parco in grado di coprire il fabbisogno energetico di una cittadina di 7 mila abitanti, evitando l’immissione in atmosfera di 6.500 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. La giunta ha stipulato giorni fa una convenzione con i costruttori (Eurosol Invest Srl) per acquisire l’impianto e renderlo parte del patrimonio comunale. «Sta producendo energia con un guadagno di 35-40 mila l’anno per le casse del Comune», riferisce l’assessore all’ambiente, Alessio. Anche il sindaco di San Giovanni, Costantini, aveva evidenziato i vantaggi per il Comune: «Per noi nessun costo, anzi incasseremo annualmente dal gestore». Insomma, oltre agli innegabili vantaggi in termini ambientali, vi sono riscontri positivi per le casse pubbliche: «Dall’Ici del Solarpark Manzano 80 e dalla vendita dell’energia elettrica del proprio impianto solare, entreranno somme valutabili in circa 150 mila euro l’anno per i prossimi 20 anni», aggiunge Alessio. Anche Buttrio, nonostante il no al solar park, persegue l’opportunità di installare impianti con tecnologia fotovoltaica su proprie strutture, ma privilegiando aree “degradate” o comunque di basso pregio ambientale-paesaggistico, evitando quelle agricole o di pregio.

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