Piscina, la protesta dei cittadini:
perchè fermare ciò che funziona?
Manzano,
3 ottobre 2012
«Ci
scusiamo con gli utenti che stanno cercando di entrare in contatto con noi
per avere informazioni sulle attività della piscina comunale e ai quali non
siamo in grado di dare risposte esaurienti.
L’impianto
è chiuso per il completamento delle operazioni relative al nuovo appalto di
gestione. Provvederemo a informarvi subito di qualsiasi sviluppo».
E’ l’unica
comunicazione sulla piscina a cui i manzanesi hanno accesso la nota
pubblicata il 26 settembre sul sito della Kuma, società che finora aveva
gestito con buoni risultati l’impianto natatorio. A Palazzo Torriani,
infatti, tutto tace: non si sa perché la struttura, apprezzatissima da
migliaia di utenti, non possa continuare l’attività.
E in paese
continuano le lamentele: «Mere beghe burocratiche non possono lasciare
un’ampia utenza priva di un centro sportivo così importante – scrive una
lettrice, Francesca De Pauli –; è la solita Italia delle lungaggini burocratiche
e degli appalti di concessione dai tempi assurdi, ma possibile che debba
essere così anche nel nostro Friuli, che si vanta di essere un posto tra i
più efficienti?
Ma noi e i
nostri figli, che frequentavamo gli ottimi corsi e ci facevamo una sana
nuotata, dobbiamo stare zitti in attesa che il Comune si degni chissà
quando sciogliere il nodo gestione?. I manzanesi si chiedono come mai, se
Kuma ha vinto l’appalto (unica partecipante) non si conceda alla società di
lavorare.
E’
evidente che i politici, i sindaci non nuotano nelle piscine comunali.
E’
evidente che non capiremo mai quali siano i loro reali interessi, certo
sappiamo che non è il bene della comunità. Sono indignata, così come me lo
sono tanti altri che non intendono stare fermi ad aspettare». (r.t.)
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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