Sedia, salgono a 33 le aziende rispettose dell’ambiente
Catena di custodia Fsc sollecitata da Asdi:
via libera dell’ente certificatore dopo le analisi effettuate sul campo
Manzano, 16 novembre 2012
Brillantemente superato anche
stavolta il controllo, da parte dell’ente certificatore Icila, delle
aziende del Distretto della sedia aderenti al progetto Catena di custodia
Fsc, certificazione (sempre più richiesta dai mercati internazionali) che
garantisce al consumatore finale l’uso di materiali nel rispetto
dell’ambiente. La verifica sul campo ha confermato la conformità di
requisiti e standard Fsc delle 19 imprese (33 in tutto, contando
quelle della prima edizione) che hanno intrapreso il percorso multisito
proposto da Asdi sedia, in grado di far dialogare le imprese tra loro
attraverso protocolli e procedure comuni. A giorni il comitato di delibera
di Icila valuterà le realzioni delle analisi sul campo ed emetterà l’esito
definitivo; a fine novembre si terrà la consegna delle certificazioni alle
aziende che avranno completato l’iter.
Ieri Marco Clementi di cila,
dopo il sopralluogo, ha dato il via libera al completamento dell’iter, per
ora unico in Italia: «L’aggregazione del Distretto della sedia rappresenta
nel settore arredo un’esperienza inedita in Italia, se non nel mondo. In
genere le certificazioni sono singole; quella multisito proposta da Asdi,
dunque, è un’esperienza davvero pioneristica. Non solo qui abbiamo trovato
quello che ci aspettavamo, ma molto di più: per la prima volta, nei nostri
controlli nelle aziende in Italia, non abbiamo riscontrato nulla che non
fosse conforme, a conferma dell’attenzione del tessuto produttivo del
Distretto per il green». Soddisfazione da parte di Asdi sedia, che da
sempre crede nell’efficacia delle sinergie del Distretto e in questo
percorso virtuoso che sta consentendo sempre a più imprese di ottenere, in
forma aggregata, la certificazione nell’ottica della green economy: «E’ una
delle strade principali per rilanciare, su basi nuove, l’economia del
Distretto – afferma il presidente di Asdi, Giusto Maurig –.
Lo sanno bene le nostre
aziende, che ci richiedono in massa la certificazione multisito Fsc, tant’è
che già questo inverno potremmo far partire il terzo ciclo». «La percezione
che abbiamo avuto – conclude il rappresentante di Icila – è quella di un
distretto vivo, dinamico, che continua a proporre nuovi progetti e
soluzioni nonostante il periodo difficile».
Intanto, Asdi sedia è già
all’opera per proporre al territorio una nuova certificazione in campo
ambientale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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