Riaperto il privè per gli scambisti
Fioccano le adesioni a Manzano. Il
vicepresidente del Club Valalta risponde «ai bigotti e agli ipocriti»
Manzano, 21 dicembre 2012
A due mesi dal sequestro dei locali del Valalta disposto dal Gip
di Udine ed eseguito dalla Questura, il privè per scambisti di Manzano
riapre, per la gioia dei 750 soci (quasi tutti friulani) che in queste
settimane non avevano mai fatto mancare la loro solidarietà ai gestori del
club. Numero in vorticoso aumento, tant’è che i titolari hanno deciso di
stabilire un numero massimo annuale di tesseramenti e – fa sapere il
vicepresidente Alessandro – «sono rimasti solo pochi posti». Inaugurato in
primavera in viale Trieste, il Club Valalta aveva subito destato curiosità
(e fastidio) in paese e più di qualcuno, a ottobre, aveva tirato un sospiro
di sollievo alla notizia del sequestro. Il legale dei titolari, avvocato
Maurizio Mazzarella (Foro di Pordenone), ha però accelerato i tempi e
chiuso il caso patteggiando la multa di 2.500 euro per il reato 681
sull’esercizio pubblico. Regolarizzate alcune formalità dello statuto del
club, ora l’attività del privè è del tutto a norma e può ripartire laddove
era stata interrotta: «Non vi era alcuna prevenzione di tipo morale da
parte della Procura, tant’è che appena regolarizzati alcuni dettagli sono
stati restituiti i locali», spiega il legale dei titolari, che hanno
delegato l’avvocato Mazzarella a parlare della vicenda Valalta. «Non
desidero e non serve ulteriore pubblicità», riferisce infatti Alessandro,
ribadendo l’interesse crescente di aderire al club da parte di moltissimi
friulani. Un afflusso che ha intenzione di circoscrivere: è stato infatti
stabilito, anche per questioni di sicurezza, un numero massimo di
frequentatori a serata e anche una maggiore selezione all’atto
dell’iscrizione. Sarà insomma più difficile, adesso, diventare soci: una
scrematura che segnala la volontà di garantire anche una maggiore riservatezza
e la massima tutela della privacy degli altri soci, persone insospettabili,
padri e madri di famiglia, giovani del posto e anche qualche vip, che per
tutto il periodo di chiusura hanno mantenuto i contatti con i gestori,
inviando mail e sms per richiedere aggiornamenti, ma soprattutto per
offrire solidarietà, ritenendo ingiusta la chiusura del circolo. Un locale
privato e non accessibile alle prostitute, come riferito più volte dai
gestori nelle precedenti interviste al Messaggero Veneto: si entra soltanto
in coppia, o da soli se si è maschi. E chi si esibisce in balli e
streptease non sono “professioniste”, bensì le stesse signore accompagnate
dai relativi partner, ovviamente tutti soci del Club Valalta. «Se un uomo
va a vedere le spogliarelliste o le pornostar in un night non fa peccato,
ma se la vicina di casa va nel privè a giocare con suo marito e altri
uomini allora è scandalo?», è sempre stata la replica di Alessandro «ai
bigotti e agli ipocriti». Se ne facciano dunque una ragione i moralisti: anzi,
dopo la riapertura del Valalta gli scambisti frequenteranno ancora più
spesso il privè di Manzano, che per venire incontro alle esigenze di
relazione dei soci aprirà il locale due giorni in più, giovedì sera e
domenica pomeriggio.
Rosalba Tello ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo psicologo: fenomeno in forte espansione come dimostrano i
numeri in Friuli e Veneto
«Lo scambismo non è fenomeno di nicchia che tocca pochi
individui, anzi è in forte espansione e lo dimostrano i numeri dei
frequentatori del club di Manzano, unico in Friuli, e quello di altre
regioni come il bigotto Veneto bianco, dove esistono decine di circoli
tutti sempre molto frequentati». Luigi Giacconi, pscologo udinese, commenta
il caso del Valalta interrogandosi sui motivi che determinano comportamenti
sessuali come scambio di coppie, voyeurismo, esibizionismo, amore di gruppo
e perché persone di varie età ed estrazione sociale decidono di condividere
alla cieca attività a puro sfondo erotico. «Lungi da me cadere in forme di
giudizio moralistico: da uomo anche sposato ho provato a domandarmi quale
piacere possa derivare dal vedere la compagna (o compagno) accoppiarsi con
uno sconosciuto. Ipotesi: calo di desiderio, noia, sensazione di non
riuscire a soddisfare il partner, gusto di trasgredire, curiosità,
possibilità di soddisfare il bisogno di infedeltà». (r.t.)
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