sabato 22 dicembre 2012

Riaperto il privè per gli scambisti



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Riaperto il privè per gli scambisti
Fioccano le adesioni a Manzano. Il vicepresidente del Club Valalta risponde «ai bigotti e agli ipocriti»

Manzano, 21 dicembre 2012

A due mesi dal sequestro dei locali del Valalta disposto dal Gip di Udine ed eseguito dalla Questura, il privè per scambisti di Manzano riapre, per la gioia dei 750 soci (quasi tutti friulani) che in queste settimane non avevano mai fatto mancare la loro solidarietà ai gestori del club. Numero in vorticoso aumento, tant’è che i titolari hanno deciso di stabilire un numero massimo annuale di tesseramenti e – fa sapere il vicepresidente Alessandro – «sono rimasti solo pochi posti». Inaugurato in primavera in viale Trieste, il Club Valalta aveva subito destato curiosità (e fastidio) in paese e più di qualcuno, a ottobre, aveva tirato un sospiro di sollievo alla notizia del sequestro. Il legale dei titolari, avvocato Maurizio Mazzarella (Foro di Pordenone), ha però accelerato i tempi e chiuso il caso patteggiando la multa di 2.500 euro per il reato 681 sull’esercizio pubblico. Regolarizzate alcune formalità dello statuto del club, ora l’attività del privè è del tutto a norma e può ripartire laddove era stata interrotta: «Non vi era alcuna prevenzione di tipo morale da parte della Procura, tant’è che appena regolarizzati alcuni dettagli sono stati restituiti i locali», spiega il legale dei titolari, che hanno delegato l’avvocato Mazzarella a parlare della vicenda Valalta. «Non desidero e non serve ulteriore pubblicità», riferisce infatti Alessandro, ribadendo l’interesse crescente di aderire al club da parte di moltissimi friulani. Un afflusso che ha intenzione di circoscrivere: è stato infatti stabilito, anche per questioni di sicurezza, un numero massimo di frequentatori a serata e anche una maggiore selezione all’atto dell’iscrizione. Sarà insomma più difficile, adesso, diventare soci: una scrematura che segnala la volontà di garantire anche una maggiore riservatezza e la massima tutela della privacy degli altri soci, persone insospettabili, padri e madri di famiglia, giovani del posto e anche qualche vip, che per tutto il periodo di chiusura hanno mantenuto i contatti con i gestori, inviando mail e sms per richiedere aggiornamenti, ma soprattutto per offrire solidarietà, ritenendo ingiusta la chiusura del circolo. Un locale privato e non accessibile alle prostitute, come riferito più volte dai gestori nelle precedenti interviste al Messaggero Veneto: si entra soltanto in coppia, o da soli se si è maschi. E chi si esibisce in balli e streptease non sono “professioniste”, bensì le stesse signore accompagnate dai relativi partner, ovviamente tutti soci del Club Valalta. «Se un uomo va a vedere le spogliarelliste o le pornostar in un night non fa peccato, ma se la vicina di casa va nel privè a giocare con suo marito e altri uomini allora è scandalo?», è sempre stata la replica di Alessandro «ai bigotti e agli ipocriti». Se ne facciano dunque una ragione i moralisti: anzi, dopo la riapertura del Valalta gli scambisti frequenteranno ancora più spesso il privè di Manzano, che per venire incontro alle esigenze di relazione dei soci aprirà il locale due giorni in più, giovedì sera e domenica pomeriggio.
Rosalba Tello ©RIPRODUZIONE RISERVATA



Lo psicologo: fenomeno in forte espansione come dimostrano i numeri in Friuli e Veneto

«Lo scambismo non è fenomeno di nicchia che tocca pochi individui, anzi è in forte espansione e lo dimostrano i numeri dei frequentatori del club di Manzano, unico in Friuli, e quello di altre regioni come il bigotto Veneto bianco, dove esistono decine di circoli tutti sempre molto frequentati». Luigi Giacconi, pscologo udinese, commenta il caso del Valalta interrogandosi sui motivi che determinano comportamenti sessuali come scambio di coppie, voyeurismo, esibizionismo, amore di gruppo e perché persone di varie età ed estrazione sociale decidono di condividere alla cieca attività a puro sfondo erotico. «Lungi da me cadere in forme di giudizio moralistico: da uomo anche sposato ho provato a domandarmi quale piacere possa derivare dal vedere la compagna (o compagno) accoppiarsi con uno sconosciuto. Ipotesi: calo di desiderio, noia, sensazione di non riuscire a soddisfare il partner, gusto di trasgredire, curiosità, possibilità di soddisfare il bisogno di infedeltà». (r.t.) 

 
Sito web :  www.rosariogenova.it

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