Il vicesindaco: presto meno veicoli in centro
Genova risponde a Iacumin sulla viabilità. Decisiva
la nuova strada per la zona industriale
Manzano, 01 marzo 2013
Ha soddisfatto la risposta
del vicesindaco Genova
all’interrogazione sulla viabilità presentata dal consigliere di
opposizione Iacumin.
Circa il miglioramento della
sicurezza in via Natisone, Genova
ha fatto presente che attualmente questo percorso risulta essere, anche
nelle ore di maggior traffico, il più breve e scorrevole, «ma con la
prossima realizzazione della nuova strada, che dalla Grande Sedia
collegherà direttamente via del Cristo, gran parte del traffico veicolare
che oggi interessa il centro abitato e via Natisone sarà assorbito dal
nuovo percorso, che raggiunge la zona industriale e le altre destinazioni,
comprese Udine e Gorizia.
Presumiamo quindi una
migliore redistribuzione del traffico veicolare nelle tratte stradali
in questione. Al momento, in due tratti della provinciale 29 ritenuti i
pericolosi (via Stazione tratto a senso unico e via Stazione-IV Novembre,
sottopasso ferroviario) è stato istituito il limite di 30 km orari». I
marciapiedi- ricorda il vicesindaco - sono presenti lungo tutto il tratto
di via Natisone, via Roma e via della Stazione, «e consentono il transito
dei pedoni e l’immissione di veicoli dalla proprietà privata alla strada
pubblica con un buon margine di sicurezza».
Genova ha intanto dato disposizioni al Comandante della
Polizia municipale affinché intensifichi la presenza del personale lungo
via Natisone. Per via Diaz, invece, «il traffico deviato risponde ad un
atto dovuto» e si auspicano eventuali finanziamenti per la sua
sistemazione, mentre per il punto relativo alla ceppaia, Genova assicura che «sarà subito
opportunamente segnalato, e si provvederà alla sua rimozione e alla
sistemazione del sito».
Circa l’acquisizione di
immobili e sedimi stradali, «abbiamo preso in carico pratiche
amministrative pregresse relative a una serie di lottizzazioni
(private, convenzionate o legate alla viabilità comunale) il cui
procedimento di regolarizzazione della proprietà delle opere di
urbanizzazione e dei sedimi stradali, stante il tempo trascorso, risulta
quanto mai complesso sotto l’aspetto patrimoniale, tecnico e
amministrativo».
Rosalba Tello
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