La campana non c’è:
costretti a mettere i vuoti in magazzino
Manzano: il caso dei
gestori del distributore San Marco Bottiglie stipate.
«Dobbiamo pagare un
servizio assente»
Manzano,
4 maggio 2013
«La
campana della raccolta differenziata per il vetro non c’è? E allora io le
bottiglie vuote le stipo tutte nel magazzino finché non me la portano. E la
tassa sui rifiuti non la pago più». La protesta è inconsueta ma
comprensibile, frutto di anni di una “malaburocrazia” che ha sfinito i
gestori della San Marco Petroli, distributore di benzina con bar situato
lungo la strada che porta a San Giovanni al Natisone. Massimiliano Degano,
socio con la compagna - attualmente impegnata nella gestione di un altro
distributore a Gonars - che detiene il 99% delle quote, non se ne capacita:
da circa 3 anni lavora in un locale pubblico e produce immondizia che
finora, in qualche modo, è riuscito a smaltire, “approfittando”" di
bidoni in via San Giovanni, anche se gli spetterebbero per legge i
cassonetti in dotazione. Oltre al danno la beffa: un giorno che aveva
lasciato rifiuti fuori dai cassonetti perché erano strapieni, ecco la multa
della polizia municipale. «Dopo varie visite in Comune e l’ennesima telefonata
all’ufficio competente - racconta Degano -, finalmente a Natale mi hanno
almeno dotato l'area di servizio di due bidoni per carta e plastica».
Peccato siano quelli meno utili a questo tipo di attività. «Un locale
pubblico deve detenere tutti i contenitori - ribadisce Degano -, ma io non
ce li ho e quelli riservati ai cittadini (sempre pieni) non li posso
utilizzare, sennò becco multe». Disoccupato, ex operaio in un'azienda della
sedia, a 50 anni Massimiliano lavora alla San Marco Petroli (che ha acquisito
la Omw Italia)
solo per accumulare contributi utili per la pensione: un sacrificio che fa
volentieri, vista la crisi occupazionale, a patto però di non avere “rogne”
come quella che sta vivendo, che gli rende difficoltosa la gestione
dell’impianto e soprattutto del bar. Massimiliano ora le bottiglie di vetro
non le butta più “clandestinamente”" nelle campane dei cittadini
manzanesi: da un anno, visto che non sa dove metterle, le conserva tutte in
magazzino, ormai sepolto da lattine, contenitori di succhi e bibite, tutte
ovviamente pulite e in attesa di essere smaltite. Ed ecco l’altra beffa:
deve pagare ugualmente la tassa sui rifiuti per un servizio che non ha.
Intanto continua a chiamare in Comune,e la risposta è sempre la stessa:
«Dicono che è la Net
che deve portarceli. Ora io mi chiedo: perché nel raggio di 15 chilometri,
nei Comuni dove il gestore è l'A&T2000 e la raccolta differenziata è
porta a porta, funziona tutto perfettamente e qui no?». A San Giovanni, ad
esempio, dove l’uomo risiede, «il servizio è perfetto e ho avuto
un’esperienza buona anche a Corno».
Rosalba
Tello
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