«Comune e Ater
mantengano la promessa»
Il papà separato vive ancora in tenda, a
Manzano, vicino al Natisone. Uno spiraglio da San Giovanni
Manzano, 5 Novembre 2013
A fine settembre glielo avevano
promesso, in un incontro in municipio, l’assessore Alessio e il
vicepresidente dell’Ater, Bini: ci occuperemo del caso. Ma a oggi la
tenda
di F.L.L., papà separato e lavoratore precario in attesa di una dimora
in cui accogliere i suoi due figli, è ancora piantata in via
della Rosta, a due passi dal Natisone. La casa che sta aspettando da
mesi ancora non c’è e allora lui non molla: resterà in tenda
per protesta nonostante freddo e pioggia. «E’ tutto un pantano, ho messo
anche un altro strato di nylon, ma ormai è troppo
umido», racconta. Giorni fa ha distribuito altri volantini per
sensibilizzare la popolazione sul suo caso. Ieri però uno spiraglio: il
sindaco di San Giovanni al Natisone, dove F.L.L. risulta ancora
residente, l’ha ricevuto e ascoltato, mandando avanti l’iter di
richiesta
formale di casa Ater. «Per quel che ci riguarda è ancora residente qui,
seppur solo sulla carta – riferisce Franco Costantini
–, abbiamo quindi predisposto tramite l’assistente sociale
l’incartamento da mandare all’Ater. Se però sono stati presi
impegni da parte dell’assessore di Manzano e dell’Ater dovrebbero dare loro una risposta; ho comunque parlato con
Alessio, che si è impegnato a telefonare a Bini per avere
notizie sui loro accordi. Ci terremo informati». F.L.L. mesi fa aveva
fatto richiesta di trasferimento di residenza a Manzano, dove lavora e
vivono i figli: «Oggi per legge entro 24 ore dalla domanda si cambia
residenza, poi si procede con le verifiche. La polizia municipale, però,
non l’ha trovato all’indirizzo comunicato – spiega
il sindaco Costantini – ed è quindi tornato all’anagrafe di San
Giovanni, però senza fissa dimora visto che non ha un
indirizzo preciso». Intoppo burocratico che ha rallentato la procedura
di richiesta della casa. Intanto, F.L.L. sta cercando Bini: gli ha
appena
mandato, rispondendo all’invito del vicepresidente Ater, anche il
curriculum vitae, nella speranza di trovare un impiego meno precario.
«Non dimenticatevi di me, mi avete fatto promesse e io aspetto», dice il
papà separato, aiutato come sempre dai “vicini di
casa” che lo ospitano nella loro proprietà e da qualche manzanese
solidale.
Rosalba Tello
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