venerdì 29 novembre 2013

Manzano, traballa la sedia della Driutti

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Manzano, traballa la sedia della Driutti
Fuori dell’aula parte della maggioranza e l’opposizione, il consiglio slitta a domani. Macorig con Venturini contro il sindaco
Manzano, 29 Novembre 2013
Consiglio sospeso e rinviato a domani per mancanza del numero legale. Il clima pesante in giunta e consiglio si respirava già da un po’, così come la sensazione che la sedia del sindaco Lidia Driutti stesse scricchiolando. E dopo la seduta dell’altra seram, sospesa per l’abbandono dell’aula di parte della maggioranza – l’assessore Venturini, il capogruppo Macorig, i consiglieri Balutto e Bergamasco – e dell’intera opposizione, il rischio “crisi di governo” si fa più concreto. Oggetto della protesta, il mancato inserimento nell’ordine del giorno della mozione sul caso Nardin, il capuffico tecnico rimosso perchè “vittima” di una razionalizzazione delle spese in Comune e per il quale Venturini aveva chiesto il reintegro. Nella seduta precedente il sindaco aveva disposto il rinvio (a mercoledì, appunto) della discussione per poter valutare il da farsi con il legale che segue la vertenza (il geometra ha fatto ricorso per demansionamento). Già nella riunione dei capogruppo precedente il consiglio era stata fatta specifica richiesta di inserire la mozione in agenda. E il sindaco – come sottolineato da Venturini e dall’opposizione aveva assicurato che la mozione sarebbe stata discussa. Ma l’altra sera in lista non c’era. Una grave omissione, secondo il capogruppo di maggioranza Macorig: «Uno sfregio alle istituzioni e alla democrazia», ha detto in aula, chiedendo a gran voce chiarimenti al sindaco e auspicando che la mancanza potesse essere sanata nel corso del consiglio. Le tensioni in maggioranza risalgono già al tempo delle dimissioni dell’assessore Tessaro, giustificate ufficialmente da impegni di lavoro, ma che i bene informati imputavano ai difficili rapporti con Lidia Driutti. Qualche settimana fa, poi, la mozione di Venturini, che in palese disaccordo con il sindaco chiedeva il reintegro del capo dell’ufficio tecnico la cui rimozione, per l’assessore, aveva creato il blocco quasi totale dei lavori pubblici. «La decisione di non inserire la mozione nell’ordine del giorno – ha spiegato la Driutti – nasce dal fatto che, visti i contenuti non leggittimi, non poteva essere discussa in consiglio». La presa di posizione di Macorig – secondo il primo cittadino – è interpretabile soltanto come una «bassa manovra» per metterla in difficoltà e cercare di far cadere l’amministrazione: «Nel consiglio già convocato per sabato al punto 9 saranno incluse le mozioni». Risposta che a Macorig, Venturini, Balutto e Bergamasco – oltre che all’intera opposizione – proprio non è piaciuta, con conseguente decisione di abbandonare la seduta facendo mancare il numero legale. Il consiglio comunale è stato sospeso e rinviato a domani mattina, occasione in cui ci si aspetta ulteriori iniziative da parte dei “dissidenti”.
Silvia Riosa
Accuse anche dai banchi della minoranza «Mancanza di rispetto e di democrazia»
Alle accuse lanciate da Macorig dai banchi della maggioranza, sulla mancanza di democrazia prima Piasentin e poi Iacumin sottolineano dall’opposizione come ormai da tempo le procedure non siano gestite in modo consono. «La sensazione è di una totale mancanza di rispetto da parte del sindaco – tuona la minoranza –, che prima in conferenza capigruppo assicura l’inserimento delle mozioni e poi cambia idea accampando scuse e motivazioni che non stanno né in cielo, né in terra». In particolare, Iacumin sottolinea come le carte che devono essere messe a disposizione dei consiglieri di minoranza non siano mai tutte nello stesso posto e si debba girare per tutti gli uffici per avere tutta la documentazione:«Inaudito». Il mancato inserimento della dicitura “mozioni” nell’odg «preclude la possibilità di discutere qualsiasi mozione, non solo quella di Venturini – chiosa Fornasarig –, limitando di fatto la democrazia». (s.r.)
 

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