martedì 19 novembre 2013

Scintille Driutti-Venturini in aula

Rassegna Stampa - Novembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Scintille Driutti-Venturini in aula
 Manzano, il sindaco induce l’assessore a ritirare la mozione sul reintegro del capo dell’ufficio tecnico
Manzano, 15 Novembre 2013
  «E’ una vergogna, un affronto alla democrazia, un’offesa ai cittadini»: così il consigliere di opposizione Zamò ha chiuso l’altra sera, lasciando indignato l’aula consiliare, in un clima teso, un vivace dibattito incentrato sulle opere pubbliche. A irritare Zamò il ritiro della mozione presentata dall’assessore Venturini, con la richiesta di reintegro del geometra Paolo Nardin, ex capuffico tecnico, vittima di una razionalizzazione delle spese in Comune che ha visto per ora sacrificare solo la sua testa.
La mozione Il sindaco Driutti ha ritenuto opportuno rinviare la mozione per poter valutare il da farsi con il legale che segue la vertenza (il geometra ha fatto ricorso per demansionamento). Che sia un assessore, e non un consigliere, a presentare una mozione è già un segnale forte del clima pesante che si respira da un po’ di tempo in giunta, già messa dura prova dalle dimissioni dell’assessore esterno Tessaro (ufficialmente dovute a motivi di lavoro), le cui deleghe sono state assorbite dalla Driutti, che ora si ritrova a reggere otto referati. Venturini, visto il quasi totale stop delle opere pubbliche (legato in parte al patto di stabilità, ma soprattutto allo stand by creatosi nell’ufficio tecnico dopo la rimozione di Nardin dall’incarico), di fronte all’irrigidimento del sindaco ha ritenuto opportuno «smuovere la situazione», da lui definita «molto grave». Procedura niente affatto usuale, quella usata dall’assessore ai lavori pubblici, in evidente rotta di collisione con la Driutti, la cui decisione di rimuovere il geometra si sta rivelando un boomerang anche economico: c’è il rischio, infatti, di dover passare sotto le forche caudine della Corte dei conti per le migliaia di euro di danni da pagare per il contenzioso con Nardin. Senza contare che solo il 2% dei lavori pubblici è stato attuato.
La paralisi Cosa c’è dietro il blocco dei lavori? Col provvedimento sindacale del 4 settembre 2012 è stato conferito all’architetto Marco Bernardis un unico incarico di posizione organizzativa per l’area tecnica (lavori pubblici, patrimonio, espropri, urbanistica, edilizia privata, ambiente) per semplificare e contenere la spesa per il personale; obiettivo condivisibile, per Venturini, «ma non si è comunque proceduto all’attuazione del programma previsto, che avrebbe semplificato l’assetto organizzativo dell’ente con la riduzione anche di altre posizioni organizzative – scrive l’assessore nella mozione ritirata –. Con il successivo ricorso di Nardin si è creata una situazione di disagio e una mancanza di serenità fra dipendenti, con conseguenti negative ripercussioni sull’operatività dell’ufficio».
I rimedi La difficoltà dell’ufficio è stata più volte segnalata dall’assessore in giunta che per iscritto al sindaco; ora il contenzioso in atto potrebbe risolversi in tempi lunghi «e ciò comporta – scrive Venturini – una situazione di instabilità organizzativa e una continua precarietà operativa. L’unica soluzione transitoria prevede la sua nomina a capufficio tecnico e la rinuncia a ogni pretesa di riconoscimento economico. Ciò garantirebbe la tenuta del bilancio, che sarebbe compromesso qualora al geometra Nardin fossero riconosciuti i danni richiesti». 


Macorig punta il dito sulla Provincia per la storia infinita della complanare

«Sono fermi da 14 anni: se questa è l'efficienza della Provincia vale la pena davvero di riflettere sull’utilità dell’ente»: non la manda a dire Daniele Macorig, ex vicepresidente provinciale, oggi tra i banchi della maggioranza a Manzano. Macorig ha sentenziato l’inefficienza della Provincia prendendo spunto da un’opera che ha fatto scuola per le sue lungaggini: la complanare di Manzano. «Se ne parla dal ’99 – ha detto a margine del consiglio –, sono 14 anni di ritardi di ogni genere. Un tempo la Provincia dava contributi a pioggia, ora che non ha soldi mi chiedo a che serva il personale destinato a seguire le pratiche: si occupa solo delle istruttorie in cui si dà il parere negativo?». Macorig condivide anche il malessere espresso da Zamò sui lavori della rotonda, lungo la Sr 56, priva di illuminazione, pare a causa di alcuni attriti con l’azienda appaltatrice. Driutti, consigliere provinciale, ha sollecitato l’interesse dell’assessore Mattiussi, ma non si sa ancora la data di ultimazione dell’opera. (r.t.)

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