«Immobilismo? La piscina è l’esempio del
nostro lavoro»
Manzano, 19 Marzo 2015
Dopo la calma apparente che ha visto
maggioranza e opposizione discutere in questi primi mesi su diversi
argomenti, con qualche frecciata, ma senza che i toni si alzassero
troppo, ora
pare proprio che il clima cominci a scaldarsi. Un primo botta e risposta
tra Ricostruiamo Manzano e giunta Iacumin sul Museo della sedia –
progetto che per ora resta nel cassetto – ha visto il primo cittadino
rispondere agli attacchi puntando il dito contro oltre un decennio di
immobilismo, in particolare proprio sul museo. In merito non si fa
attendere la replica questa volta di Progetto Manzano, pure coinvolto
nelle passata
amministrazione, che esprime «sconcerto di fronte alle affermazioni del
sindaco. Ci sentiamo offesi per le accuse di immobilismo rivolte dal
primo cittadino a chi prima di lui si è impegnato ad amministrare la
nostra comunità. Ci aspettavamo che la nuova amministrazione
rispondesse con i fatti alle osservazioni sollevate dall’opposizione
tirando in ballo perfino chi amministrava 20 anni fa. In particolare,
Iacumin ha dimenticato che chi lo ha preceduto, tra le numerose opere
realizzate nei sedici anni di “immobilismo” ha trasformato una buca
di cemento, con relative grane legali inerenti all’appalto lasciate
proprio dalla citata amministrazione Pozzetto, in una piscina
funzionante e
apprezzata, a dimostrazione che chi ha le capacità risponde con i fatti e
non con le giustificazioni». «Riguardo poi
l’esecuzione dell’ordinaria amministrazione – aggiunge Progetto –,
ricordiamo al sindaco che prima di criticare chi ha
lavorato prima di lui, segnaliamo che sabato scorso all’ecopiazzola i
cittadini sono dovuti tornare a casa senza poter scaricare le ramaglie
dato che i contenitori erano pieni, per non parlare delle voragini sulla
strada da San Nicolò a San Lorenzo». Per i consiglieri di
Progetto è sufficiente per i cittadini consultare l’albo pretorio per
verificare, esclusi i patrocini alle associazioni, come ben poco
sia stato fatto a fronte di una macchina amministrativa lasciata
«accesa» dal commissario con opere già impostate e solo da
avviare. Insomma le posizioni sembrano essere distanti, le accuse non
mancano e il consiglio di mercoledì promette scintille. Silvia
Riosa
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