sabato 11 giugno 2011

«Profughi siete i benvenuti Ma rispettate le regole»

«Profughi siete i benvenuti Ma rispettate le regole»

MANZANO 10 giugno 2011

«I profughi a Manzano sono i benvenuti e i manzanesi non mancheranno di essere generosi con loro se si rispettano le regole». Con questa cortese ma ferma premessa il sindaco di Manzano ha esordito all’incontro con i 25 africani provenienti da Lampedusa. All’hotel Natisone, Lidia Driutti, accompagnata dall’assessore Lorenzo Alessio e dalla volontaria di Protezione civile Milvia Del Bon, ha conosciuto gli ospiti, che l’hanno accolta al tavolo da pranzo, ascoltando attenti la traduzione dell’interprete chiamato dal gestore dell’albergo, Enzo Centra. Driutti ha fatto presente che «è dovere del sindaco occuparsi degli ospiti della città» e ha chiesto ai 25 di cosa necessitano con più urgenza. Un po’ intimiditi, i profughi hanno chiesto un computer vecchio per poter comunicare con i parenti, un cellulare, dizionari di inglese e francese. Alessio ha annunciato che una volta la settimana passerà l’assistente sociale del Comune, fermo restando che possono recarsi negli uffici comunali per ogni informazione. Ribadito il richiamo, dunque, a una civile convivenza, sindaco e assessore hanno prospettato la possibilità di impegnarli in qualche lavoretto, «ma prima bisogna attendere che la burocrazia faccia il suo corso». Ieri gli ospiti sono riusciti a dare una mano, imparando per la prima volta anche a fare la raccolta differenziata dei rifiuti, come riferisce Centra, considerato il loro papà adottivo. Il più piccolo, un sudanese, ha solo 18 anni e da poche ore ha potuto risentire il padre, fermo a Lampedusa, che lo stava cercando dappertutto, mentre sua madre è rimasta in Sudan. Fatima, moglie di Centra, è felice dell’incontro con il sindaco, di cui si attendeva la visita. «Sapevamo che qui erano in buone mani», ha commentato Driutti. La Pc ha ribadito massima disponibilità, anche nell’accompagnarli in ospedale o in ambulatori; Driutti ha informato che l’assessore regionale Ciriani sta predisponendo visite mediche ai profughi in Fvg. «Siete nostri fratelli – ha detto Del Bon, tra le volontarie della Pc manzanese recatesi a L’Aquila –, ma dobbiamo parlarci chiaro e senza mai arrabbiarci». E per evitare le lamentele dei cittadini che vedono i profughi giocare a calcio nel parcheggio del cimitero, sindaco e assessore li hanno invitati a recarsi nel campo di Case. Nel salutare, il sindaco ha ribadito che «programmi si faranno in base alla permanenza, che a oggi risulta dai 40 ai 60 giorni». 

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