domenica 6 novembre 2011

“Borgo Pozzo” pronto a risorgere grazie al Pisus

“Borgo Pozzo” pronto a risorgere grazie al Pisus

 

 MANZANO, 05 novembre 2011

Manzano punta ad aggiudicarsi assieme ad altri comuni individuati dalla Regione una fetta dell’interessante torta di 18 milioni da euro offerta dal Pisus, il Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile, e mette sul piatto “Borgo Pozzo”. Sorgerebbe su un’area, oggi di proprietà della Bcc di Manzano (dietro la pasticceria Lavaroni di via Roma), da recuperare – nell’isolato di pertinenza dell’istituto di credito vi sono infatti fabbricati in decadenza, tra cui l’ex cinema - per dare nuova linfa al paese con insediamenti commerciali, artigianali e del settore dei servizi. Se ne è parlato in un incontro con operatori commerciali, economici, di attività produttive, ristoratori, B&B, realtà agricole e turistiche del territorio; il sindaco Driutti, che ha il referato delle Attività produttive, e gli assessori Venturini (Lavori Pubblici) e Genova (Commercio, Agricoltura e Turismo) hanno illustrato il Pisus e presentato la società milanese che si è aggiudicata il bando per lo studio del progetto “Borgo Pozzo”. In ballo per ciascun Comune che verrà selezionato – partecipano, oltre ai 4 capoluoghi di provincia, solo quelli più strutturati e a valenza territoriale – dai 3 ai 6 milioni di euro. «La decisione verrà presa solo a maggio – precisa Venturini -, concorriamo a un progetto importante e in questo momento bisogna solo pensare a lavorare. Non vogliamo fare come altri comuni che hanno strombazzato sul Pisus: noi ci prepariamo in silenzio e con serietà». I capoluoghi di provincia, che vantano di professionalità interne, sono ovviamente più favoriti, ma Manzano tenta la carta del rilancio, dopo la dura crisi del Distretto. L’Assessore puntualizza che l’incontro non intende creare false aspettative nella popolazione, e per questo «non facciamo proclami ma pensiamo a lavorare». La Bcc di Manzano, secondo accordi presi con l’amministrazione comunale, cederebbe in comodato l’area e, in caso di esito positivo, provvederà a una donazione gratuita. Ma perché Manzano dovrebbe predisporre un Pisus creando nuove aree commerciali e produttive quando vi sono capannoni abbandonati e locali sfitti? «Il mutato contesto economico – spiega l’assessore Genova - ha portato a una modifica dell’economia che necessita di ri-orientamento; si svilupperebbe in tal modo un atteggiamento attivo verso il futuro favorendo l’integrazione tra azioni relative a sedia, agricoltura e turismo, e definendo linee guida utili per la programmazione di attività sul territorio». 
Rosalba Tello 
 
 

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