sabato 21 gennaio 2012

Manzano, no agli scambisti ma ci sono già 100 iscritti

Manzano, no agli scambisti
ma ci sono già 100 iscritti 

 

 Manzano, 20 gennaio 2012

Polemica per l’apertura del Valalta. Il sindaco: «Preferivo una nuova fabbrica». La direzione del locale: «La legge ce lo pemette, siamo una realtà seria» 



È polemica a Manzano dopo l'apertura del locale per scambisti Valalta club. Dopo aver letto sul nostro giornale la notizia dell’apertura del privè, da giorni in paese non si parla d'altro.
I primi a scandalizzarsi sono stati proprio gli amministratori. Il sindaco Livia Driutti dichiara non essere affatto orgoglioso della nascita di questa realtà, «non fa parte della mia etica, avrei preferito che aprissero un’azienda della sedia». Notizia «squallida» secondo il vicesindaco: «considerato il momento che il nostro territorio sta attraversando, certamente non è l’immagine che questa amministrazione vuol dare ai suoi cittadini e alle realtà limitrofe. Non era necessario pubblicizzarlo e rendere la notizia da prima pagina».
Tant’è, ma la novità ha incuriosito tutti e scatenato commenti, mail e sms: il coordinatore di un gruppo senza scopo di lucro, promotore di incontri per fare amicizia, lamenta ad esempio l’enfatizzazione sulla stampa di questa pratica, «a scapito delle belle storie d’amore e amicizia», che però - purtroppo - fanno meno notizia. Tanti i messaggi spiritosi e ironici («toccherà andare a curiosare dal vivo», «venerdì tutti al Valalta!»), ma il gestore sottolinea che chi ci vede una cosa poco pulita sbaglia: «Non c’è niente di male, la legge ce lo permette, siamo una realtà seria». Il Valalta, infatti, non è frequentato da «professioniste», ma da soci, «gente comune, genitori, coppie sposate o di fatto», precisa la direzione.
E che la novità piaccia a molti friulani lo dimostra il numero di iscrizioni, che nella prima settimana ha già raggiunto la quota 100. Trasversale per età e professione l’utenza del locale: si va dall'impiegata alla casalinga, dal medico all'operaio, tutti accomunati dal desiderio di provare emozioni un po’ “forti”. Stupisce però l'età molto bassa dei soci: dai 20 a un massimo di 50. «Ci si aspettava coppie più mature - ammettono i gestori -, magari in crisi o annoiate, invece vengono persone anche molto giovani, che vogliono trasgredire in sicurezza».
Ma perché proprio a Manzano un club per lo scambio di coppie? Un po’ perché c’è disponibilità di locali in disuso e a buon prezzo, un po’ perché logisticamente è facilmente accessibile da più direzioni. Al gruppo fondatore, tre friulani, l'idea era venuta in vacanza in Croazia, dove triestini e friulani cercavano posti come quello sorto a Manzano, unico in regione. Il nome non ha nulla a che vedere, comunque, con il campeggio naturista omonimo di Rovigno: i fondatori- precisano nuovamente - sono friulani e sganciati da altre società.
di Rosalba Tello ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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