domenica 29 gennaio 2012

Mary, sedia profumata per battere la crisi

Mary, sedia profumata
per battere la crisi

 Manzano, 23 gennaio 2012
Idea innovativa da un’azienda del Distretto. Cedro, glicine e rosa le essenze più gettonate. Il mercato? Mondiale
Il naso si arriccia appena si oltrepassa la soglia della Zilco Due, la ditta che produce “Mary, la sedia che profuma”. Le fragranze si espandono nell’aria e fanno capolino sugli scaffali, dietro la scrivania di Gianni Urbancig, il titolare dell’azienda che ha saputo rispondere con l’inventiva alla crisi. Il triangolo della sedia è sprofondato in un momento buio senza precedenti ed è difficile non notare i tanti cartelli “Vendesi” o “Affittasi” agganciati ai portoni delle fabbriche che rimbombano di vuoto e silenzio. I momenti difficili aguzzano l’ingegno, anzi le idee, e la Zilco si è rimboccata le maniche e ha puntato tutto sull’innovazione.
«L’iter è stato lungo – esordisce Gianni Urbancig – ci sono voluti cinque anni per ottenere il brevetto e poter avviare la produzione della sedia che profuma. La mia ditta, come quasi tutte quelle del triangolo della sedia, ha dovuto fronteggiare un momento durissimo, sono stato costretto a dimezzare i collaboratori per sopravvivere, da 41 siamo scesi a 20. Fortunatamente ora, grazie al brevetto mondiale, stiamo avviando la produzione di questa “novità” del settore che comincia a incamerare risultati».
La sedia profumata è dotata di una capsula in faggio naturale, il fragrance disk, che va posizionato sotto la seduta e rilascia le fragranze nell’aria ogni volta che ci si siede. «Le donne – spiega Urbancig – sono clienti più sensibili e decisamente più ricettive a questo genere di offerta commerciale. Sfortunatamente ho a che fare con tanti, troppi uomini, che non sempre capiscono il prodotto. Sono le donne che scelgono le sedie, influiscono sulle scelte dei mariti e hanno reagito con entusiasmo all’innovazione che profuma gradevolmente le loro case».
A proposito di essenze, quelle disponibili sono: cedro giallo, glicine lilla, anice nero, rosa bourbon e, da quest’anno, anche caffè espresso, cappuccino, incenso, lavanda verde e cioccolato.
L’imprenditore ha uno sguardo soddisfatto, quello di chi ha vinto la battaglia contro la burocrazia e finalmente può vendere un oggetto studiato e messo a punto nei minimi dettagli: «La sensazione del cliente dev’essere quella di avere in casa una sedia made in Italy sempre nuova, fashion, dal design emozionale, capace di trasmettere nuove comunicazioni olfattive in una sintesi essenziale di estetica e funzionalità».
L’entusiasmo sottolinea ogni gesto di Gianni che, accanto alle scatole di profumo della sua “creatura” ha una pila di piccoli volumi che raccontano la storia del padre, deportato a Mauthausen. Da questo e dalle sue parole si intuisce che è un imprenditore e un uomo abituato a lottare strenuamente per ottenere risultati negli affari e nella vita.
Parlando di penetrazione nei vari mercati si capisce che l’Italia è un paese peculiare: «C’è bisogno ancora di tempo per mettere a punto la strategia ottimale da applicare al nostro mercato. Mary si può per ora acquistare presso il rivenditore Aurora Design di Manzano, in via Udine 8, oppure nel sito www.laziocatering.it. Di recente sono stati intrapresi rapporti commerciali con Australia, Stati Uniti, Giappone, Israele e Danimarca e la reazione degli acquirenti è positiva. Una delle strade che intendiamo percorrere è quella dell’e-commerce, un veicolo di vendita particolarmente adatto al nostro prodotto».
A questo punto non manca che il prezzo per completare il quadro informativo, la sedia che profuma costa circa 200 euro, a cui vanno aggiunte le foderine e le profumazioni, e promette cene inebrianti.
Paola Del Degan ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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