I lavoratori: risolvere il caso Italsvenska
Manzano, 28 agosto 2012
Tra cassa integrazione straordinaria, istanze di
fallimento e piani di risanamento mai condivisi con la proprietà, continua
il calvario dei dipendenti dell’Italsvenska di Manzano e Mariano, azienda
del settore del legno e appartenete al gruppo Crabo di Manzano.
I lavoratori, sempre più esasperati per la situazione e il
silenzio che si è creato sulla vicenda, reclamano a gran voce il pagamento
degli stipendi arretrati.
«Nonostante il grande numero di dipendenti di questa
azienda, una delle più grosse realtà industriali nel comparto del mobile
dell’area – dicono i lavoratori –, nessun ente istituzionale, a parte un
incontro a febbraio tra lavoratori e Provincia di Gorizia, si è occupato
della realtà in cui versano i dipendenti dal settembre 2011.
Dopo innumerevoli promesse a vuoto della proprietà di far
fronte al saldo degli arretrati, abbiamo deciso di porre il punto sulla
situazione dei nostri crediti.
Non ha avuto alcun riscontro la diffida accertativa iniziata
il 20 dicembre 2011 in
seguito alla denuncia all’Ispettorato del lavoro da parte di alcuni
dipendenti che evidenziava il mancato pagamento di quote rimborsi Irpef,
assegni familiari, assegni di maternità e malattie maturate.
I successivi decreti ingiuntivi sono stati ignorati.
La proprietà s’è giustificata dicendo che l’azienda versa in
una situazione di insolvenza, causata anche dal rifiuto degli istituti
bancari di concedere ulteriore credito».
I dipendenti si dicono «stufi»: l’azienda ha richiesto
un’ulteriore Cassa integrazione straordinaria con relativa mobilità per i
lavoratori.
«In attesa di un piano di risanamento promesso da tempo
dagli amministratori e mai condiviso con i lavoratori, gli stessi hanno
presentato istanza di fallimento ad aprile 2012, ma a oggi la situazione
resta nel limbo».
Marco Silvestri
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