giovedì 30 agosto 2012

I lavoratori: risolvere il caso Italsvenska


cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
 I lavoratori: risolvere il caso Italsvenska


 Manzano, 28 agosto 2012

 Tra cassa integrazione straordinaria, istanze di fallimento e piani di risanamento mai condivisi con la proprietà, continua il calvario dei dipendenti dell’Italsvenska di Manzano e Mariano, azienda del settore del legno e appartenete al gruppo Crabo di Manzano.
I lavoratori, sempre più esasperati per la situazione e il silenzio che si è creato sulla vicenda, reclamano a gran voce il pagamento degli stipendi arretrati.
«Nonostante il grande numero di dipendenti di questa azienda, una delle più grosse realtà industriali nel comparto del mobile dell’area – dicono i lavoratori –, nessun ente istituzionale, a parte un incontro a febbraio tra lavoratori e Provincia di Gorizia, si è occupato della realtà in cui versano i dipendenti dal settembre 2011.
Dopo innumerevoli promesse a vuoto della proprietà di far fronte al saldo degli arretrati, abbiamo deciso di porre il punto sulla situazione dei nostri crediti.
Non ha avuto alcun riscontro la diffida accertativa iniziata il 20 dicembre 2011 in seguito alla denuncia all’Ispettorato del lavoro da parte di alcuni dipendenti che evidenziava il mancato pagamento di quote rimborsi Irpef, assegni familiari, assegni di maternità e malattie maturate.
I successivi decreti ingiuntivi sono stati ignorati.
La proprietà s’è giustificata dicendo che l’azienda versa in una situazione di insolvenza, causata anche dal rifiuto degli istituti bancari di concedere ulteriore credito».
I dipendenti si dicono «stufi»: l’azienda ha richiesto un’ulteriore Cassa integrazione straordinaria con relativa mobilità per i lavoratori.
«In attesa di un piano di risanamento promesso da tempo dagli amministratori e mai condiviso con i lavoratori, gli stessi hanno presentato istanza di fallimento ad aprile 2012, ma a oggi la situazione resta nel limbo». 

Marco Silvestri
Sito web :  www.rosariogenova.it

Nessun commento:

Posta un commento