venerdì 5 ottobre 2012

Caso Oleis, la Lega: sbagliato snobbare il “patto sicurezza”



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Caso Oleis, la Lega: sbagliato snobbare il “patto sicurezza”

Manzano, 2 ottobre 2012

Ragazzi fragili, famiglie in difficoltà, lavoro precario: nel fenomeno dei rave party ci sono tutti gli ingredienti di una società sempre più in crisi.
Così don Nino Rivetti, parroco di Manzano, commenta le conseguenze drammatiche di queste feste e l’episodio accaduto nei boschi di Oleis sabato sera alla 19enne monfalconese colta da malore e ricoverata nel nosocomio di Udine.
«L’abbiamo ripetuto tante volte: la chiesa offre spazi, luoghi e opportunità di relazione - afferma don Nino -, ma sta nella disponibilità della persona farsi accogliere. Molto dipende da amicizie e mode; bisogna avere la capacità di affrontare i problemi che ogni giorno viviamo e cercare le soluzioni». Quando accade un episodio così grave, poi, è inevitabile che sul territorio ricadano certe domande:
«Di questo evento eravamo all’oscuro – dice l’assessore alle politiche sociali, Lorenzo Alessio
I casi di nostra conoscenza sono monitorati e seguiti grazie anche alla grande collaborazione tra parrocchia, scuola e Comune.
Abbiamo segnalazioni, ma non vedo criticità particolari, sebbene ogni giorno riceviamo richieste di persone in difficoltà». Esprime «sincera preoccupazione per i dettagli poco edificanti emersi della festa a Oleis» Ugo De Mattia, consigliere regionale e comunale della Lega Nord:
«Il Comune ha deciso di non sottoscrivere un accordo sulla sicurezza che garantisce un controllo costante ed efficace del territorio attraverso una collaborazione sinergica tra Polizia municipale, Carabinieri e Polizia.
Il nostro territorio è talvolta sguarnito, permeabile; le forze del solo Comune non sono sufficienti a garantire una copertura costante. Polizia e Cc fanno i salti mortali, ma si trovano costretti a lavorare in eterna emergenza.
Cosa sarebbe successo a quella ragazza se gli agenti non fossero intervenuti? Proprio grazie al sollecito intervento delle forze dell’ordine si è salvata una vita, evitando che il rave party degenerasse.
Anche alla luce di quanto avvenuto a Oleis la scelta del Comune di non aderire al patto locale per la sicurezza si è rivelata miope e profondamente sbagliata.
Altro che caserma da 3 milioni di euro, qui servono uomini e mezzi». (r.t.)
Sito web :  www.rosariogenova.it

Nessun commento:

Posta un commento