domenica 20 gennaio 2013

Abitanti ancora in calo, s’allontana quota 7 mila







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

Abitanti ancora in calo, s’allontana quota 7 mila

Persi oltre 100 residenti dal 2008. Fra gli stranieri, i cinesi “sorpassano” gli albanesi

Manzano, 20 gennaio 2013

Continua inesorabile il decremento demografico dei residenti a Manzano. Al 31 dicembre 2012, secondo i dati che l’anagrafe reputa comunque provvisori fino all'esito ufficiale del censimento, la popolazione manzanese è pari a 6.684 residenti (3.443 femmine e 3.241 maschi), dieci unità in meno rispetto alla fine del 2011 e meno 46 rispetto a due anni fa. 
Il grande calo si era dunque sentito di più negli anni scorsi, nel pieno della crisi, mentre oggi il saldo negativo appare meno catastrofico. 
Negli ultimi quattro anni, comunque, Manzano ha perso oltre 100 abitanti (nel 2008 erano 6.791). 
Il decremento, nel 2012, riguarda soltanto le donne (meno 17), gli uomini invece sono aumentati di sette unità. Sono 35 i maschi manzanesi deceduti, 44 le donne, con un saldo negativo rispetto ai nuovi nati (79 morti contro 39 neonati); 215 i residenti che si sono cancellati, per contro 245 si sono iscritti all'anagrafe, per lo più provenienti da altri Comuni della regione (201). 
Le famiglie sono 2.935, con una sola convivenza (due in meno rispetto a un anno fa). 
Il decremento demografico è arginato, come sempre, dalla popolazione straniera, formata da ben 733 residenti (più 25 rispetto a un anno fa), percentuale che rappresenta circa l’11% dei residenti. 
Maschi e femmine si equiparano (le donne sono dieci in più); gli stranieri minorenni nati dopo il 1993 sono 211, segno che i loro genitori si sono ormai definitivamente stanziati nel nuovo Paese. 
Il primato storico della presenza albanese cede il passo, per la prima volta, ai cinesi, fino allo scorso anno terzi nella classifica della nazionalità straniera più numerosa a Manzano: gli albanesi, infatti, si fermano a quota 136 (nel 2011 erano 149), sorpassati dalle 157 presenze dei cinesi, aumentati di 20 unità rispetto al 2011 e di 44 se si comparano i numeri con quelli del 2010). 
Terzi i romeni, che continuano a crescere: nell’ultimo triennio sono passati da 66 a 112, fino a giungere agli attuali 126. 
In calo i tunisini, scesi da 51 a 45 (nel 2010 erano addirittura 76), i bosniaci (da 45 a 40), i moldavi (da 26 a 16), quasi tutte donne, i marocchini (da 24 a 17), i nigeriani (oggi sei, un quarto rispetto a due anni fa). 
Salgono, invece, di sei unità i senegalesi (35), più o meno stabili i croati (22), mentre spariscono del tutto gli ex jugoslavi, che nel 2011 erano 15. Rosalba Tello




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