domenica 20 gennaio 2013

Club di scambisti i tre titolari patteggiano



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

Club di scambisti i tre titolari patteggiano


Manzano, 19 gennaio 2013

Tre patteggiamenti per le presunte irregolarità al Club di scambisti Valalta di Manzano. Si è conclusa ieri dinanzi al giudice per le udienze preliminari Daniele Barnaba Faleschini la vicenda che ha preso il via nell’ottobre scorso con il sequestro preventivo del locale disposto dal gip su istanza del sostituto procuratore Elisa Calligaris. Il locale recentemente è stato dissequestrato, nel frattempo però i tre responsabili sono stati denunciati per apertura abusiva di luogo di pubblico spettacolo. Dagli accertamenti svolti dalla questura Alessandro Piccolo, udinese di 44 anni, Salvatore Mirmina 42 anni di Campoformido e Jaqueline Paez Barreto 48 anni cittadina colombiana pure residente a Campoformido, hanno aperto un circolo privato, che però avrebbe le caratteristiche di un vero e proprio esercizio di pubblico spettacolo. Secondo l’accusa infatti il circolo sarebbe aperto a un numero indiscriminato di clienti e sarebbe gestito con organizzazione del tutto simile a quella di un locale pubblico in violazione alle norme a tutela dell’incolumità pubblica e delle prescrizioni. Il tutto in violazione alle norme a salvaguardia dell’incolumità pubblica che prevede l’obbligo della certificazione antincendio per i locali che possono ospitare più di un centinaio di persone. Il circolo conterebbe circa 600 iscritti, singoli o in coppia, che a fronte del pagamento di una somma di denaro ottengono la tessera e quindi l’iscrizione al club. Con la tessera i soci ottengono la drink card, che dà diritto alle consumazioni oltre che dare accesso al locale e a i relativi spettacoli di intrattenimento. Prassi questa che parrebbero in netto contrasto con la vocazione dell’associazione che come precisato nell’atto costitutivo “non ha scopo di lucro e svolge attività di volontariato”. Ieri dinanzi al giudice Faleschini, Piccolo ha patteggiato una pena a 10 giorni di arresto e 140 euro di ammenda, pena sospesa, mentre per Mirmina e Barreto il patteggiamento si è tradotto in una pena a 10 giorni di arresto sostituiti con 2.500 euro di ammenda più altri 60 euro da pagarsi in una ventina di rate mensili.



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