«Ora basta degrado a Manzano»
Il Comune: controlleremo gli immobili per
evitare altre tragedie come quella dell’operaio tunisino
Manzano, 27 gennaio 2013
E’ lutto non solo a Soleschiano dopo un’altra tragica morte di un
concittadino straniero causata da condizioni di degrado. Il tunisino Othman
Sahraoui, 48 anni, operaio della Fratelli Costantini, viveva in una vecchia
casa senza riscaldamento, con pareti mangiate dalla muffa: il fatale
monossido di carbonio della stufetta lo ha addormentato per sempre mentre
cercava di scaldarsi.
Tre anni fa, in via Delle Scuole, la famiglia di un suo
connazionale evitò la medesima fine cavandosela con un’intossicazione.
Stessa sorte, due anni fa, per dei cinesi, sempre nella frazione di Soleschiano.
Ieri la triste storia dell’operaio vittima del degrado ha
suscitato in paese pietà e sdegno; in
mattinata il vicesindaco con delega alla polizia locale Rosario Genova ha
convocato in via straordinaria una riunione con l’assessore alle politiche
sociali Lorenzo Alessio, il comandante della stazione dei carabinieri
Giuseppe Salvatori e il comandante della polizia locale Albino Piani per
discutere le modalità future «affinché non debbano più capitare simili
disgrazie», ha sottolineato Genova.
«Che ha aggiunto: «Dispiace tanto la tragica morte del tunisino, che si era
fermato nel nostro paese a cercare fortuna, riuscendo a ottenere stima e
rispetto da parte dei manzanesi. E’ fuorviante dipingere Manzano come un
paese in degrado o un ricettacolo di tutte le etnie; vero è – ammette
comunque il vicesindaco – che la cittadina è in grande difficoltà, lontana
dai suoi tempi d’oro». Il problema, però, non è tanto la crisi economica,
in questo caso, quanto le pessime condizioni di manutenzione di alcuni edifici
del paese che sono dati in affitto a gente bisognosa di un tetto:
«Purtroppo – conferma Genova –
ci sono appartamenti assai fatiscenti. Questo non significa che le
istituzioni non siano presenti: eseguiremo tutte le procedure necessarie
informando magistratura, prefettura, questura, vigili del fuoco e azienda
sanitaria. Insomma, non ci fermeremo e approfitteremo anzi per stilare una
mappatura di tutti i locali sfitti del territorio per verificare lo stato
degli immobili, senza tralasciare nulla. Ripeto: Manzano da oggi in poi
sarà e deve diventare una città sicura, dal punto di vista del decoro,
della sicurezza degli edifici e della vigilanza».
Ieri, intanto, il medico legale ha effettuato l’ispezione
cadaverica, che presumibilmente confermerà la fatale intossicazione da
monossido di carbonio; gli esiti degli accertamenti si avranno nei prossimi
giorni, ma già domani i risultati di laboratorio stabiliranno se sarà il
caso di eseguire l’autopsia. I carabinieri di Manzano, che hanno trovato il
corpo esanime dopo l’allarme lanciato dai datori di lavoro dello sfortunato
operaio, hanno avvisato il Consolato che, dopo la comunicazione alla
famiglia, sta attivando l’iter per il rimpatrio in Tunisia della salma.
Sarà davvero dura per la mamma 70enne di Othman, che in Italia non aveva
parenti stretti, superare questo secondo lutto: soltanto due anni fa aveva
perso un altro figlio, in Tunisia, per una malattia.
Rosalba Tello
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