Le imprese unite contro il legno illegale
Manzano, 17 febbraio 2013
Nel Distretto della sedia è lotta al legno illegale. Asdi sedia
ha promosso con Confindustria Udine un incontro (organizzato dalla sinergia
dei due sodalizi confluita nel Green district) sulle nuove normative che
contrastano il legno illegale dal titolo “La due diligence per la lotta al
legno illegale: quali obblighi per le aziende del comparto?”. Il 3 marzo
entrerà in vigore il regolamento Ue “Due diligence”, la “giusta diligenza”:
si tratta di una delle misure contenute nel piano di azione “Flegt Ue 2003” in applicazione di
normative, governance e commercio nel settore forestale con cui sono
stabiliti gli obblighi da parte degli operatori che commercializzano e
distribuiscono legno e prodotti da esso derivati al finedi di contrastare
l’illegalità. Per legno illegale si intendono raccolta, trasporto, acquisto
e vendita di materiale legnoso fatti nel mancato rispetto di leggi anche
internazionali. In particolare, l’origine illegale del legname è il
risultato di usi in violazione di norme forestali e doganali vigenti nel
Paese di produzione, caso globale che determina conseguenze negative su
economia, ambiente e società. Marco Righini, responsabile settore ambiente
Catas, ha illustrato i contenuti del Regolamento legno 995 del 2010; Diego
Florian, segretario generale Fsc Italia, ha puntato l’attenzione sulla
certificazione Fsc come strumento di responsabilità socio-ambientale e
supporto alla Due diligence per la legalità del legno; Antonio Brunori,
segretario generale Psfc Italia, si è invece soffermato sulla
certificazione forestale Pefc come strumento di garanzia per la sostenibilità
e la legalità dell’origine del legname; Domenico Corradetti, responsabile
Fedecomlegno, ha fornito informazioni pratiche per le aziende nel percorso
di adeguamento al Regolamento 995 del 2010.

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