«Lo spreco sarebbe rinunciare adesso all’asse con la A4»
Il sindaco di Manzano: strategico il raccordo
con Palmanova «Siamo tutti d’accordo sulla bretella, eccetto Martines»
Manzano,
10 maggio 2013
«Sono fortemente preoccupata
per il territorio»: il sindaco di Manzano, Lidia Driutti, non nasconde le
perplessità sui pareri emersi in sede regionale sul futuro della bretella
Palmanova-Manzano (A4-Distretto sedia). Nel recente incontro con le
categorie economiche, la neopresidente della Regione, Debora Serracchiani,
ha detto che «non è una strada a far ridiventare improvvisamente produttivo
un settore». «Ma quest’opera – ribatte Driutti – è strategica non solo per
il Distretto della sedia, ma anche per settori come turismo e logistica.
Copre un’area ben più vasta del Manzanese». Il sindaco di Manzano da sempre
sostiene l’utilità dell’opera, «che ha avuto sì un iter lungo, ma condiviso
trasversalmente. Le associazioni di categoria, infatti, sembrano concordi
sulla necessità di avviare il collegamento con l’autostrada e chi opera e
lavora sul territorio è favorevole. Nessun sindaco si è tirato indietro
eccetto quello di Palmanova, che si è rimangiato quanto detto dal
predecessore. Martines avrà anche le sue ragioni per opporsi
all’infrastruttura, ma noi abbiamo le nostre e le porteremo di certo
avanti». Secondo Lidia Driutti è riduttivo concepire la bretella
considerando solo le realtà di Palmanova e Manzano: «E’ invece strategica,
per esempio, anche per il suo collegamento al Porto Nogaro, sbocco friulano
sull’Adriatico. E poi ci sono turismo, vino e vari altri settori che
troverebbero linfa vitale dal raccordo autostradale». Per quest’opera nel
2007 erano stati stanziati 65 milioni dal Ministero delle infrastrutture,
cui vanno aggiunti i circa 15 messi a bilancio dalla Regione: destinarli a
interventi più urgenti, per esempio il sostegno alle piccole imprese del
Distretto, oggi alle prese con crisi di liquidità e una sempre maggiore
difficoltà di accedere al credito, era stata la richiesta di alcune
associazioni di categoria come la Cna. Bisogna però vedere se è praticabile la
strada del trasferimento di quei soldi su altri obiettivi: «Non vedo
neanche come sia possibile bloccare un’opera già approvata dalla Sovrintendenza
e finanziata – prosegue Driutti –, sarebbe una scelta politicamente
scorretta. Ricordiamoci che il progetto è partito con Sonego, non dalla
giunta Tondo. Senza contare i soldi pubblici già spesi per progettare
l’opera, sarebbe uno spreco. Noi come sindaci veniamo controllati per ogni
minima spesa e ora vogliamo buttar via un progetto già avviato?
Serracchiani ha detto di volersi limitare a investire su questo tratto di
strada non più di 25 milioni; il bando di gara, però, è già avviato e poche
settimane fa sono partite le lettere per gli espropri. Per questo non si
può tornare indietro, non sottovalutiamo le risorse finora impiegate».
Rosalba Tello

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