mercoledì 3 luglio 2013

Carabiniere muore in attesa di un intervento







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Carabiniere muore in attesa di un intervento 
Dario Gori aveva 48 anni e da 20 prestava servizio al comando di viale Venezia Originario di Mortegliano, abitava a Cargnacco con la moglie e i due figli 

Manzano, 3 luglio 2013

Lo avrebbero operato di lì a poco, ma un malore improvviso non gli ha dato scampo. Dario Gori, brigadiere dei carabinieri di 48 anni, nato a Mortegliano e residente a Cargnacco in comune di Pozzuolo del Friuli, se n’è andato lunedì mattina all’ospedale San Raffaele di Milano. Da alcuni mesi aveva scoperto di avere un problema al cuore e aveva scelto il nosocomio milanese per sottoporsi a un’operazione che avrebbe dovuto risolvere tutto. L’intervento non era considerato a rischio e la famiglia contava di poter riabbracciare Dario al più presto. Poche ore prima di entrare in sala operatoria però la situazione è precipitata e per il militare non c’è stato più niente da fare. Entrato nell’Arma ad appena 19 anni, dal 1993 lavorava al comando di viale Venezia dove i colleghi lo ritenevano «un punto di riferimento per il suo encomiabile altruismo, l’estrema serietà e la grande professionalità». Si era arruolato nel 1984, prestando servizio nel battaglione di Gorizia per passare poi nel posto di frontiera di Rabuiese, alla centrale operativa del comando provinciale di Trieste e infine fare ritorno a Udine, come sperava per stare più vicino alla famiglia. In viale Venezia il suo ultimo incarico era quello di operatore del centro trasmissioni del comando legione carabinieri “Friuli Venezia Giulia”. Lascia la moglie Roberta, la figlia di 17 anni e il figlio di 8, oltre al fratello Paolo, ai genitori e ai nipoti. Dario Gori è ricordato da amici e parenti soprattutto per il suo forte legame con la famiglia alla quale dedicava tutto il tempo libero e le energie. «Era un vero friulano, prima di tutto venivano la casa, i figli e la moglie», dice chi lo ha frequentato. Grande tifoso dell’Udinese, che andava a seguire allo stadio portando spesso con sé anche i figli, Gori era molto conosciuto sia a Mortegliano dove abitano ancora i genitori sia a Udine dove lavorava ormai da vent’anni. «La sua passione più grande erano i figli - sottolineano i parenti - che seguiva anche nelle loro attività extrascolastiche. Il figlio gioca a calcio nell’Udinese, la figlia invece frequenta un corso di ballo e lui li ha sempre incoraggiati». Le esequie saranno celebrate oggi alle 17 nella chiesa di Sammardenchia di Pozzuolo del Friuli.   
Cristian Rigo





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