Carabiniere muore in
attesa di un intervento
Dario
Gori aveva 48 anni e da 20 prestava servizio al comando di viale Venezia
Originario di Mortegliano, abitava a Cargnacco con la moglie e i due figli
Manzano, 3 luglio 2013
Lo avrebbero operato di lì a poco, ma un malore improvviso non
gli ha dato scampo. Dario Gori, brigadiere dei carabinieri di 48 anni, nato
a Mortegliano e residente a Cargnacco in comune di Pozzuolo del Friuli, se
n’è andato lunedì mattina all’ospedale San Raffaele di Milano. Da alcuni
mesi aveva scoperto di avere un problema al cuore e aveva scelto il
nosocomio milanese per sottoporsi a un’operazione che avrebbe dovuto
risolvere tutto. L’intervento non era considerato a rischio e la famiglia contava
di poter riabbracciare Dario al più presto. Poche ore prima di entrare in
sala operatoria però la situazione è precipitata e per il militare non c’è
stato più niente da fare. Entrato nell’Arma ad appena 19 anni, dal 1993
lavorava al comando di viale Venezia dove i colleghi lo ritenevano «un
punto di riferimento per il suo encomiabile altruismo, l’estrema serietà e
la grande professionalità». Si era arruolato nel 1984, prestando servizio
nel battaglione di Gorizia per passare poi nel posto di frontiera di
Rabuiese, alla centrale operativa del comando provinciale di Trieste e
infine fare ritorno a Udine, come sperava per stare più vicino alla
famiglia. In viale Venezia il suo ultimo incarico era quello di operatore
del centro trasmissioni del comando legione carabinieri “Friuli Venezia
Giulia”. Lascia la moglie Roberta, la figlia di 17 anni e il figlio di 8,
oltre al fratello Paolo, ai genitori e ai nipoti. Dario Gori è ricordato da
amici e parenti soprattutto per il suo forte legame con la famiglia alla
quale dedicava tutto il tempo libero e le energie. «Era un vero friulano,
prima di tutto venivano la casa, i figli e la moglie», dice chi lo ha
frequentato. Grande tifoso dell’Udinese, che andava a seguire allo stadio
portando spesso con sé anche i figli, Gori era molto conosciuto sia a
Mortegliano dove abitano ancora i genitori sia a Udine dove lavorava ormai
da vent’anni. «La sua passione più grande erano i figli - sottolineano i
parenti - che seguiva anche nelle loro attività extrascolastiche. Il figlio
gioca a calcio nell’Udinese, la figlia invece frequenta un corso di ballo e
lui li ha sempre incoraggiati». Le esequie saranno celebrate oggi alle 17
nella chiesa di Sammardenchia di Pozzuolo del Friuli.
Cristian Rigo
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