Cimitero, scoppia il
caso degli annaffiatoi
Manzano, 2 luglio 2013
Contenitori di detersivo vuoti usati come annaffiatoi a prova di
ladro. Al cimitero bagnare le piante sulle tombe dei defunti con
annaffiatoi fai da te è ormai prassi; indecorosa, per le signore che si
recano quotidianamente a salutare i loro cari. «Ce ne sono solo 20 –
riferisce Ida Bortolussi Braida, nota per le sue favole di Nonna Ida,
portavoce della protesta –, su 36 tombe della parte nuova abbiamo a
disposizione solo 2 annaffiatoi, dovrebbero essercene il triplo. Ogni volta
tocca cercarli. Sono andata più volte dal sindaco Lidia Driutti, dice che
li portano via, non c’è soluzione». Ida riferisce il dispiacere di tante
donne che ritengono offensivo innaffiare le piante con tali contenitori:
«Sono un pugno nell’occhio, io li butto via, ma certe altre si
preoccupano.”Come fare?”, dicono. Ma se non si protesta non si ottiene
nulla, io e altre continuiamo a gettarli». Nonna Ida non s’è arresa ed è
andata a parlare dell'incresciosa situazione anche al vicesindaco Rosario Genova: «M’ha ascoltata e ha fatto portare
per il 1° novembre 20 annaffiatoi. Ma poi sono spariti. Abbiamo anche
avvisato gli operatori; certo non sono belle neanche le scope che appendiamo
ai pini, sarebbe bello avere un altro posto dove tenerle, ma noi cerchiamo
solo di mantenere pulito, in bici non possiamo certo portarci le scope ogni
volta e allora le lasciamo lì, non danno fastidio. Anche i bagni lasciano a
desiderare. Il cimitero di Buttrio sì che è tenuto bene, dovremmo avere
anche il nostro così». Così le “signore del cimitero” si stanno
organizzando per una colletta e acquistare annaffiatoi. Per allestire un
tavolino in piazza serve un permesso, «ma non molleremo». Rosalba Tello

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