mercoledì 31 luglio 2013

Chiude l’hotel a Manzano «Qui non ero accettato»

Rassegna Stampa – 31 luglio 2013



cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano

Chiude l’hotel a Manzano «Qui non ero accettato»
Enzo Centra, titolare del Natisone, lascia il Friuli per tornare a Roma, la sua città «Dopo 5 anni sconfitto dalla crisi ma anche da tanti pregiudizi nei miei confronti»
Manzano, 31 luglio 2013
Ha resistito 5 lunghi anni, i peggiori per il Manzanese dopo l'esordio di una crisi che ha colpito l'intero paese. Ora Enzo Centra, romano, titolare dell'Hotel Natisone, ha mollato: l'albergo ha chiuso. Sulle serrande abbassate è esposto il cartello "affittasi-vendesi". «Basta con Manzano, qui non mi hanno mai accettato - commenta amareggiato l'ex gestore dell'hotel -. Sto organizzando il mio futuro a Roma, la mia città, accanto ai miei familiari». Troppi gli ostacoli che Centra avrebbe incontrato lungo il suo percorso in Friuli: «dopo tanti sacrifici l'hotel non ce l'ha fatta a resistere alla pressione fiscale, alla crisi ma soprattutto ai pregiudizi, visti i rapporti non facili con il Comune e la stessa comunità. Una struttura sempre denigrata: non mi risulta che nessun parente o amico di locali sia mai stato mandato dai noi. Preferisco morire di fame a Roma che restare a Manzano, un'esperienza davvero deludente». L'accusa dell'ex titolare della struttura (un 3 stelle dotato di 25 camere), protagonista di un articolo ("L’albergo vuoto nel paese dei morti'", novembre 2012) che lo ha reso inviso a molti manzanesi, è di non essere stato accettato. «Poiché venivo da fuori sono stato trattato peggio dei profughi che ho ospitato. Il figlio della mia compagna albanese è stato bocciato e messo alla berlina dai compagni, invitato a giocare a calcio altrove, dove "c'era più spazio". Ho proposto idee, eventi, iniziative per i residenti, dal karaoke alle serate danzanti: nulla da fare. L'unico che mi ha offerto supporto è stato il proprietario dell'Hotel Natisone, Fausto Weber, un uomo per bene, speciale. Sono scappato via da Manzano senza salutarlo, quasi vergognandomi: ho 10 mesi di affitto arretrato e le bollette da pagare. Mi spiace per lui, sono rammaricato, presto mi rifarò vivo. Lo ringrazio tanto e saluto i miei unici amici: il cantante calabrese Ciccio, la volontaria Daniela, il macellaio Franco, e poi tutta la famiglia Andresini e chi mi ha voluto bene, dandomi così la forza di sopportare un ambiente in cui non mi sono mai integrato. Non porterò un buon ricordo di Manzano. Invece ho vissuto benissimo a Trieste per 8 anni: altra gente. Eppure con l'assessore comunale Lorenzo Alessio avevo un buon rapporto e tanti progetti». Centra sta cercando a Roma, dove ha 3 figli, 9 nipoti e 11 fratelli, di trovare occupazione come ristoratore, suo vecchio lavoro. In Friuli tornerà presto, per mettere i conti a posto ma non solo: «torno per sposarmi con Fatima. Ho residenza a Manzano e quindi sarà più facile coi documenti. Così saluterò anche i miei pochi - ma veri - amici». Rosalba Tello 

 

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