giovedì 11 luglio 2013

In tempi di crisi spunta il matrimonio comunitario







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
In tempi di crisi spunta il matrimonio comunitario
Manzano: tre coppie si sono sposate assieme, pranzo nuziale in oratorio Cerimonia essenziale: pochi addobbi. Don Nino: speriamo sia solo l’inizio
 
Manzano, 10 luglio 2013

“Siete fidanzati, conviventi o sposati civilmente? Avete pensato di sposarvi in chiesa, ma per vari motivi non siete mai riusciti a realizzare questo sogno? Vi proponiamo un matrimonio comunitario, con altre coppie, nello stile festoso della sobrietà”. Questo è quanto riportava il volantino che la parrocchia di Manzano ha distribuito qualche mese fa ai cittadini proponendo una formula di cerimonia nuziale davvero all’avanguardia: la possibilità di frequentare un percorso prematrimoniale personalizzato e di celebrare un “matrimonio comunitario” nel mese di luglio insieme alle altre coppie, “in sobrietà e senza sfarzi”, organizzando persino il pranzo nuziale in oratorio, naturalmente invitando alla festa parenti e amici. Il tutto in semplicità, senza fronzoli e richieste eccessive: l'usuale ricco banchetto nuziale viene infatti sostituito dal saporito servizio cucina dell’oratorio, curato dai volontari, mentre i bambini possono giocare in tutta libertà in uno spazio già pensato per loro. La ricetta “anticrisi” è piaciuta a tre coppie di sposi, che hanno detto “sì” all’inedita proposta di Don Nino Rivetti, coadiuvato da Don Daniele Antonello. Sabato scorso, nella chiesa del capoluogo, il parroco di Manzano ha officiato la liturgia per questi sposi “anticonformisti”: Francesco e Daniela di San Lorenzo, Marco e Barbara di Manzinello, Alberto e Michela di Manzano. Alla Messa anche tanti fedeli delle parrocchie, che hanno voluto far sentire con la loro presenza il calore di tutta la comunità. «E' una gioia immensa per tutta la comunità cristiana della nostra zona pastorale, composta dalle 5 parrocchie, essere riusciti a portare questo segno di speranza nel nostro territorio - ha detto il parroco all’omelia -, una novità che si inserisce nel cammino che stiamo facendo nel post-missione popolare parrocchiale». Protagonista della giornata l’essenzialità: pochi addobbi floreali, musica a cura di un organista e un trombettista che suonano nella Chiesa di Case, pranzo “familiare” servito da camerieri volontari dell'oratorio. E tutti felici e sereni anche senza menù luculliani; gli sposi riportano il clima semplice di una festa soprattutto spirituale che ha conquistato tutti gli invitati. Più volte Don Rivetti, al di fuori del contesto liturgico, ha affermato che «non c’è solo la crisi economica: il problema è soprattutto la crisi spirituale e dell'istituto matrimoniale. Ma è possibile andare controcorrente, ed è bello che tre coppie abbiano deciso di mettersi in gioco. E speriamo sia solo l’inizio: evangelicamente è come il granellino di senapa, è piccolo, quasi non si vede, ma poi cresce in maniera straordinaria». Rosalba Tello





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