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Da
Manzano la panca dell’amore
La
realizzazione dei fratelli Borella posizionata davanti all’Arena
di Verona. Un progetto per il turismo
Manzano, 1
settembre
2013
Forever love è il nome del
progetto nato dall’idea di Stefano e Francesco Borella,
rispettivamente designer e architetto, che nel loro studio di
Manzano hanno disegnato la panchina dell’amore, realizzata
dalla ditta Tonello di Buttrio per la parte metallica in acciaio
corten e dalla Gtn di Cividale per la seduta in iroko trattato a
cera, che resterà posizionata davanti all’Arena di Verona. A
giorni la cerimonia con il sindaco Flavio Tosi e le due
associazioni Giulietta e Romeo della città veneta e di Udine,
che hanno sostenuto e aiutato lo studio a concretizzare l’idea.
Il progetto, presentato quest’anno alla Bit di Milano, è
ispirato, partendo dalla città dell’amore per eccellenza,
dalla volontà di creare un percorso a tema che possa diventare
un’attrazione turistica della nostra regione. Celebrare il
sentimento più nobile partendo dagli innamorati più famosi,
Romeo e Giulietta le cui iniziali (R e G) nell’opera,
attraverso un segno grafico, formano le due parti del cuore che
poi come un nastro termina con una seduta. Recentemente alcuni
studiosi hanno fatto risalire l’origine del dramma
shakespeariano alla storia tra i due friulani Luigi Da Porto e la
cugina Lucina Savorgnan. Da Porto, pare, fu ispirato nel suo
racconto dopo essere stato ferito proprio a Manzano nel 1511 in
uno scontro tra le truppe della Serenissima Repubblica di Venezia
e quelle imperiali, e menomato non ha più potuto sposare l’amata
cugina. Lo scritto poi passato di mano in mano arrivò fino alla
penna del famoso drammaturgo inglese, che lo rese celebre.
L’ambizione è, per i fratelli Borella, quella di riuscire a
installare una panchina anche in diverse città-simbolo del Fvg
per riuscire a incuriosire i turisti portandoli a scoprire i
siti, non solo quelli legati agli innamorati friulani, con la
possibilità da parte di enti pubblici e privati di sponsorizzare
l’opera con lo slogan “adottami con un pensiero d'amore”
con una propria frase da incidere alla base della scultura. Lo
scopo è riuscire nel tempo a collegare il messaggio evocativo
dell’amore rivolto a un target più giovane, agli eventi
culturali riguardanti i fatti di cuore. La storia di Luigi e
Lucina è solo una delle tante risorse che il Friuli deve
imparare a sfruttare e che come spesso accade finora rimasto
nell’ombra. Un modo diverso per rilanciare il turismo che se
intrapreso nel giusto modo può creare posti di lavoro anche in
altri settori, dal franchising all’enogastronomia. Il turista
seguendo il “percorso dell’amore” avrà l’occasione di
scoprire bellezze paesaggistiche e produzioni locali. Il
progetto, nell’idea dei fratelli Borella, potrebbe anche
svilupparsi oltre i confini regionali, posizionando
l’installazione nelle città simbolo dell’immigrazione
friulana attraverso i Fogolars Friulani, esportando quindi
l’immagine del Friuli nel mondo. Un’idea ambiziosa che però
deve essere studiata e portata avanti nel tempo e alimentata con
nuovi progetti e iniziative. Certamente un’occasione importante
e una strada da percorrere per far scoprire non solo ai turisti,
ma agli stessi friulani le tante risorse della propria terra.
Silvia Riosa
Designer
e architetto con studio in via Diaz Le idee da schizzi a matita
su fogli bianchi
Lo studio Borella, un atelier in
via Diaz, un tempo attività di famiglia, oggi diventato il
laboratorio di tanti progetti importanti e molte idee ambiziose
che portano il lavoro di Stefano e Francesco (designer e
architetto) nelle più importanti vetrine del mondo. Proprio
dall’arte dei due fratelli è nato l’allestimento cornice
della visita del Dalai Lama a Udine e come quello altri progetti
nel segno dell’ecosostenibile e della semplicità. Tutte le
idee nascono, come un tempo, da schizzi a matita fatti su fogli
bianchi. Un modo per i più tecnologici che potrebbe sembrare un
po’ retrò, ma che così non è: dietro nasconde una grande
capacità di ascoltare il cliente e osservare il mondo che ci
circonda imparando a comunicare al passo coi tempi e nella
semplicità proporre prodotti innovativi rispettosi
dell’ambiente. Stessa attenzione rivolta al loro atelier, nato
dal recupero di un capannone di famiglia ristrutturato in meno di
un anno e che dopo un investimento iniziale oggi si paga da solo
producendo energia e senza sprechi. (s.r.)
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domenica 1 settembre 2013
Da Manzano la panca dell'amore
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Articoli di Stampa
Sposato con 2 figli Fabio e Alessandro. Abito a Manzano dal 1991.La mia famiglia è originaria di Trapani.Mi sono trasferito a Udine per lavoro nel 1985.Le mie attività sociali:
Coordinatore del Comitato di Gestione Mensa della scuola primaria a T.P.Eletto nel Consiglio di Circolo–incarico alla giunta esecutiva-della Direz. Didattica Manzano.Segretario della Proloco di Manzano.Presidente Associaz. Genitori Utenti Organiz. Scolastiche Manzano. Nominato Assessore al Commercio, Innovaz. Tecnologiche,Turismo,Territorio e Agricoltura del Comune di Manzano.Insignito dell'Onorificenza di Cavaliere della Repubblica.Medaglia d'argento con spade al merito melitense del S.O.M..Medaglia commemorativa operazioni di pace.Medaglia commemorativa NATO Bosnia-Herzegovina.Croce d'Argento per Anzianità di Servizio.Promosso al grado di V.Brigadiere. Gli viene conferita la medaglia di Bronzo del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Rieletto e nominato alla carica di Vice Sindaco e Assessore alle Innovaz.Tecnologiche,Personale,Patrimonio,Viabilità e Polizia Locale Comune di Manzano; Eletto nel Collegio dei Probiviri dell'Unione Naz.le Cavalieri d'Italia.Medaglia Rossa "Sisma Haiti 2010".
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