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Zamò:
«Il sindaco chieda scusa a Olvi Tomadoni»
Manzano,
22 Ottobre 2013
«Il
sindaco porga a Olvi Tomodoni le sue scuse per la caduta di
stile». A chiedere a Lidia Driutti di fare pubblica ammenda è
il consigliere di opposizione Lucio Zamò, la cui indignazione va
ad aggiungersi a quella di Iacumin e Di Dio (Pd), entrambi
intervenuti a difesa di Tomadoni, e delle migliaia di manzanesi
che stimano Tomadoni. Zamò si dichiara esterrefatto dalle parole
del primo cittadino, che aveva definito «con il termine
squallido di “politicante” una persona che è stata coerente
ad un solo partito per oltre 50 anni, impegnata per altrettanti
anni nelle associazioni di volontariato. Un errore che potrebbe
giustificarsi solo con una completa mancanza di conoscenza della
storia del paese». Poi Zamò torna a insistere sui lavori
bloccati da mesi e sulle emergenze da risolvere, in primis la
materna di Case: «Il sindaco ci ha risposto solo constatando che
era necessaria l’ordinaria manutenzione. Ci spieghi come mai,
allora, ha stanziato 170 mila euro per lavori di manutenzione
straordinaria per l’asilo, se per lei tutto funziona. Ci
spieghi come mai le maestre devono quotidianamente chiudere a
chiave la porta d’uscita, mancando i maniglioni antipanico, e
perché ha ritirato una petizione presentata dai genitori in
cambio di una promessa d’intervento a breve termine. Qual è la
situazione della materna di via Zorutti e della mensa delle medie
di via Zorutti, dove gli alunni, pur pagando la retta come tutti,
sono costretti a mangiare da due anni in piatti di plastica
piuttosto che in ceramica come gli altri? È vero che i genitori
si erano offerti, per risolvere la situazione, di acquistare una
lavostoviglie? Soluzione cestinata dall’amministrazione, che
non riesce a trovare nemmeno risorse per circa 7 mila euro per
l’impianto elettrico, mentre se ne investono 150 mila in
assunzioni inutili. E chiediamo come mai non si completi
l’asfaltatura di via Isonzo (stanziati 110 mila euro), ferma da
15 mesi, con fondi esterni al patto di stabilità». Zamò vuole
risposte a esigenze quotidiane, «ma le riunioni di giunta sono
talmente impegnative che non si trova il tempo di risolvere i
problemi dei manzanesi. Per esempio, nella giunta del 14 ottobre
c’erano due importantissimi punti - ironizza -: la rinuncia di
una persona ai corsi di Protezione civile e la concessione di uso
del Foledor ad un’associazione». Rosalba Tello
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martedì 22 ottobre 2013
Zamò: «Il sindaco chieda scusa a Olvi Tomadoni»
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