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Favaretto:
sentirò un legale per le parole della Driutti
Manzano, 18
Ottobre 2013
«Mi sento
discriminato e ostaggio di un pensiero razzista: valuterò con un
legale se vi sono elementi per una querela per la denigrazione
subita»: Ivo Favaretto, ex titolare del Country bar, che pochi
giorni fa ha abbassato le serrande, replica alle dichiarazioni
del sindaco Lidia Driutti, che aveva affermato sul nostro
giornale, riferendosi a Favaretto e all’ex titolare
dell’albergo Natisone, il romano Enzo Centra, «grazie per
averci liberato della vostra presenza». «Se il sindaco è
soddisfatto di essersi liberato di due presenze ingombranti come
le nostre mi sorge immediato un pensiero: chi, al di fuori di
qualche residente manzanese, visti i presupposti e le idee del
sindaco nei confronti degli operatori commerciali, avrà ancora
voglia di investire qualche centesimo in questo paese?».
Favaretto, di origini venete, racconta di essere venuto a Manzano
per dare un servizio: «Ho cercato di ravvivare il paese al
meglio delle mie capacità, di essere utile alla comunità e una
parte mi ha risposto positivamente. Ma un sindaco contento di
liberarsi di un commerciante di un paese da lei amministrato è
davvero terrificante; poco o tanto, qualcosa ho pur dato alla
popolazione, per cui sapere che il primo cittadino ha pregiudizi
nei miei confronti, pur non avendomi mai parlato, è
sconfortante». «Non capisco perché la massima autorità del
paese, in un momento economico difficile per tutti, mi si rivolti
contro trattandomi da indesiderato, senza aver mai cercato un
contatto diretto e senza aver avuto la forza morale di
confrontarsi con me venendo a chiedere spiegazioni, salvo poi
alla fine, quando avevo deciso di chiudere, aggredirmi
verbalmente fermandosi addirittura in strada con la sua auto, in
via Roma, per dirmi davanti a testimoni “vergognati”. Se
questo è l’atteggiamento di un primo cittadino di un paese di
8 mila abitanti mi vien da pensare che forse non ha tanta voglia
di capire i problemi del paese». (r.t.)
Rincari a sorpresa in mensa, è polemica
Primaria
a tempo pieno di Manzano: la delibera risale al 3 giugno, l’11
settembre l’avviso ai genitori. L’aumento è del 62,5%
Manzano, 18
Ottobre 2013
Pessimo benvenuto
ai genitori dei bimbi della scuola primaria che frequentano il
tempo pieno: i buoni mensa sono aumentati di un euro, 1,5 per i
non residenti. Il costo è passato quindi a 3,5-4 euro a pasto
(+62,5%). Come se non bastasse, la delibera con il nuovo prezzo,
datata 3 giugno, è stata comunicata alle famiglie solo a inizio
anno scolastico. Dulcis in fundo, l’acquisto dei buoni mensa è
partito solo la scorsa settimana, con preavviso di soli due
giorni rispetto all’avvio del servizio di refezione, avviato
lunedì. I genitori hanno dovuto quindi affrettarsi e recarsi in
banca, tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, prendendo
due ore libere all'ultimo momento pur di presentarsi in mensa in
regola con i buoni. L’incresciosa vicenda ha innervosito molte
delle famiglie dei circa 200 alunni delle elementari di Manzano,
unico Comune dell’area con Corno di Rosazzo a offrire il tempo
pieno. «Sono di San Giovanni al Natisone, dove non c’è il
servizio, e sono obbligato a iscrivere mio figlio negli istituti
di altri Comuni - spiega Massimo Costantini –. Ciò che ha
fatto arrabbiare me e molti genitori è stato il fatto che la
notizia dell’aumento dei pasti, pur essendoci stato il tempo
tecnico per darne comunicazione in giugno, è stata data alle
famiglie ad anno scolastico iniziato, l’11 settembre (la sera è
comparsa sul sito del Comune), dopo che tutti noi avevamo già
provveduto a effettuare l’iscrizione alla scuola, altrimenti
più di qualcuno sarebbe andato altrove». I non residenti
rappresentano il 20%: «Perché si carica sui non residenti un
costo maggiore? Lo trovo discriminante – aggiunge il papà –.
Oltre il danno la beffa: non solo nei nostri comuni non abbiamo
il servizio, ma ci penalizzano pure». Per protesta alcuni
genitori stanno mandando a scuola i bambini con un panino.
Rosalba Tello
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sabato 19 ottobre 2013
Favaretto: sentirò un legale per le parole della Driutti
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Articoli di Stampa
Sposato con 2 figli Fabio e Alessandro. Abito a Manzano dal 1991.La mia famiglia è originaria di Trapani.Mi sono trasferito a Udine per lavoro nel 1985.Le mie attività sociali:
Coordinatore del Comitato di Gestione Mensa della scuola primaria a T.P.Eletto nel Consiglio di Circolo–incarico alla giunta esecutiva-della Direz. Didattica Manzano.Segretario della Proloco di Manzano.Presidente Associaz. Genitori Utenti Organiz. Scolastiche Manzano. Nominato Assessore al Commercio, Innovaz. Tecnologiche,Turismo,Territorio e Agricoltura del Comune di Manzano.Insignito dell'Onorificenza di Cavaliere della Repubblica.Medaglia d'argento con spade al merito melitense del S.O.M..Medaglia commemorativa operazioni di pace.Medaglia commemorativa NATO Bosnia-Herzegovina.Croce d'Argento per Anzianità di Servizio.Promosso al grado di V.Brigadiere. Gli viene conferita la medaglia di Bronzo del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Rieletto e nominato alla carica di Vice Sindaco e Assessore alle Innovaz.Tecnologiche,Personale,Patrimonio,Viabilità e Polizia Locale Comune di Manzano; Eletto nel Collegio dei Probiviri dell'Unione Naz.le Cavalieri d'Italia.Medaglia Rossa "Sisma Haiti 2010".
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