Lavori, Zamò attacca
la giunta
Manzano: nel mirino la gestione della vertenza Nardin e dell’asilo di via
Albona
Manzano, 21 Novembre 2013
Non si placano le polemiche avviate in
consiglio e legate al ritiro della mozione dell'assessore Venturini sul
caso del capufficio tecnico e della situazione critica dell’asilo di
Case. Il consigliere d’opposizione Zamò, tirato in ballo da Progetto
Manzano, replica che se è vero che alcune questioni spetta al
sindaco dirimerle, «quando però le decisioni sono motivate in consiglio
come riduzione dei costi in base a un programma che prevede il
taglio di 3 posizioni, ma in realtà sono legate a una scelta
personalistica che sacrifica una sola mansione, ossia quella dell'ex
capuffico
tecnico, mentre si investono 150 mila euro per una segreteria personale,
crediamo allora che il consiglio eletto da tutti i cittadini sia
sovrano e
anche controllore». Sempre sulla vertenza Nardin, Zamò ricorda che «il
Comune ha già pagato 12 mila euro di spese legali per
costituirsi in difesa della causa di lavoro intrapresa dal capoufficio; e
in caso di reintegro del geometra, chi li salderà? Sono sempre i
cittadini a dover pagare gli errori degli amministratori? E cosa penserà
la Corte dei conti?». «Il consigliere di maggioranza Della
Rovere – prosegue Zamò – dichiara che gli uffici tecnici sono
funzionanti, però la mozione di Venturini dice espressamente
che sono bloccati a causa della situazione. Se è vero quanto detto da
Progetto Manzano, allora che venga presentata come maggioranza una
mozione di sfiducia nei confronti di Venturini con conseguenti
dimissioni, oppure che il sindaco ritiri, come è sua prerogativa, le
deleghe». Sulla materna di via Albona, dove il sopralluogo del Comune ha
rilevato nella parte impiantistica problemi tali da dovere intervenire
con urgenza, Zamò dice che «il rammarico è che l'amministrazione fosse
conoscenza della necessità dal dicembre 2012, ma le
diatribe in giunta hanno dilatato i tempi di intervento. E come sempre
sono i cittadini che pagano».
(r.t.)
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