Manzano, lavori urgenti alla materna
Impianto di riscaldamento rotto, perdite di
liquidi vari dagli scarichi a Case. Venturini: è stata una sorpresa. Maretta in aula
Manzano, 19 Novembre 2013
Piscine
d’acqua e altri liquidi nel
vespaio, provenienti dalla rete rotta degli scarichi, perdite
nell’impianto di riscaldamento: è quanto ritrovato nella materna di Case
in
occasione del sopralluogo del Comune, che ha fatto emergere
nell’edificio di via Albona grandi criticità, alcune inattese, tanto da
indurre l’ente locale a non prorogare il rifacimento della parte
impiantistica. «Nessuno può dire se l’impianto
supererà l’inverno, non possiamo assumerci la responsabilità di
rischiare», ha detto in consiglio l’assessore
Venturini. A chi tra la minoranza ha fatto presente che la tempistica è
sbagliata, essendo l’attività scolastica iniziata da un
pezzo, Venturini ha replicato che il problema s’è posto solo in questi
mesi: «Una sorpresa, non pensavamo che l’impianto si
trovasse in tali condizioni, non potevamo accorgercene altrimenti
avremmo dirottato i soldi in tempo utile». In estate il Comune aveva
provveduto a prosciugare lo scantinato, raggiunto da acque bianche degli
scarichi della cucina, e risanato il vespaio, riparando le perdite. Poi
l’imprevisto all’impianto di riscaldamento. Per l’emergenza s’è dovuto
optare per la procedura dei lavori straordinari,
scavalcando l’iter della gara d’appalto; i lavori dunque saranno
affidati direttamente a una ditta. «Ma c’è davvero
urgenza o è solo un rischio? Si parla di un generico sopralluogo di
tecnici, perché non c’è un verbale – ha detto il
consigliere Piasentin –?. Se il problema fosse la mancata manutenzione,
allora ci sarebbe negligenza». Non piace neanche la
modalità scelta: i lavori saranno eseguiti passando dal tetto per
evitare d’interferire sull’attività didattica,
«però se fossero effettuati a scuola chiusa i costi sarebbero minori. Lo
stesso vale per la ditta: senza concorrenza il prezzo chiesto
sarà maggiore». Venturini assicura che la scuola resterà chiusa al
massimo un giorno.
Rosalba Tello
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