venerdì 6 dicembre 2013

«Ripetere i controlli alle aziende cinesi»

Rassegna Stampa - Dicembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Ripetere i controlli alle aziende cinesi»
 Manzano: il presidente della Provincia, Fontanini, sollecita la ripresa delle verifiche delle imprese nel Distretto della sedia
 
Manzano, 5 Dicembre 2013
   L’attività di monitoraggio e controllo delle aziende cinesi nel Manzanese va ripresa. Il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, sollecita una nuova serie di verifiche delle realtà produttive made in China nel Distretto della sedia «affinché si stani la concorrenza sleale; un’operazione che s’era conclusa nel dicembre 2012 e che ora deve ripartire per mantenere alta l’attenzione e arginare un fenomeno che compromette il nostro tessuto economico-produttivo. Questi imprenditori si spostano di continuo lasciando debiti, cambiano nome risultando irrintracciabili per il fisco a dispetto di chi lavora secondo le regole, pure tartassato da eccessivi controlli». A Manzano risultano iscritti alle liste anagrafiche circa 200 cinesi, 170 a San Giovanni al Natisone (dove ci sono due attività commerciali gestite da cinesi), 9 a Buttrio. 5 a Corno di Rosazzo. Il progetto di controllo e contrasto all’esercizio illegale delle attività operanti nel settore della sedia, in particolare nel ramo delle tappezzerie, è coordinato da Prefettura e Questura, assieme a Ispettorato per il lavoro, Azienda sanitaria 4, Vigili del fuoco, Guardia di finanza e Polizia locale di 4 Comuni. Al momento a Manzano sono tenute sotto controllo attività commerciali localizzate nello stabilimento ex Sabot, dove la Polizia locale aveva rilevato irregolarità urbanistiche e igienico-sanitarie. Aggiunge Fontanini: «Oltre ai controlli sulle attività produttive, una maggiore presenza di forze dell’ordine nell’area fungerebbe da deterrente contro i frequenti episodi di microcriminalità». «Mi auguro che i controlli coordinati possano proseguire – dice il vicesindaco Rosario Genova –. La collaborazione si è rafforzata nell’ottica di un sistema integrato di sicurezza, “liberando” così Carabinieri, Gdf e Polizia di Stato per attività investigativa, di prevenzione e di contrasto del crimine». (r.t.) 



Rassegna Stampa - Dicembre 2013

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
Papà separato in tenda, il caso in Regione
 “Friuli contro la crisi” aiuta il lavoratore precario che cerca casa. Incontrerà la Serracchiani

Manzano, 5 Dicembre 2013
   Il papà separato che vive in tenda da oltre 5 mesi a Case di Manzano non è più solo nella sua protesta. E del suo caso sarà informata la governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. A sostenere il lavoratore precario è entrato in campo “Friuli contro la crisi”, comitato spontaneo formato da cittadini disoccupati, lavoratori sottopagati, precari, imprenditori in difficoltà che vivono il disagio arrecato dalle difficoltà sulla propria pelle. «Ci attiviamo per cercare risposte da parte delle istituzioni – spiega il coordinatore Renato Valusso –. Abbiamo seguito il caso di Lenarduzzi sul Messaggero Veneto e ci siamo messi in contatto con lui per dargli una mano. Purtroppo sono tante le situazioni in Friuli come questa, ma spesso c’è pudore a raccontarle. Invece vorremmo che venissero alla luce per smuovere la politica». L’uomo ha mostrato al sodalizio il suo rifugio di fortuna, sempre meno accogliente con la brutta stagione. «Se nel primo pomeriggio umido e freddo si fanno sentire, non oso immaginare cosa possa essere trascorrere lì la notte – commenta un altro del comitato, Giovanni Coss –. Vedere certe cose fa male al cuore, anzi, fa rabbia». Il 53enne sta cercando di inserirsi nelle graduatorie Ater, ma sembra che non riesca ad accedere ai bandi; improvvisandosi investigatore, ha però scoperto che in una delle case popolari di Manzano, in via Abbazia, «vi è una signora di Udine che va a prendere solo la posta. L’appartamento è sempre vuoto: perché allora non queste case a gente bisognosa come me?». «Va detto che, pur vivendo di lavori occasionali, quest’uomo non chiede di avere tutto gratis – ribadisce Coss –, è disposto a pagare le spese e un affitto modesto, non un canone di 500-600 euro mensili». “Friuli contro la crisi” e l’Unione inquilini di Udine hanno chiesto un incontro alla presidente della Regione, Debora Serracchiani.
Rosalba Tello

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