sabato 4 gennaio 2014

In Comune scattano le regole di condotta anti-corruzione

Rassegna Stampa - Gennaio 2014

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
In Comune scattano le regole di condotta anti-corruzione
 Adottato dalla giunta Driutti il codice di comportamento per i dipendenti. Regali non superiori ai 100 euro


Manzano, 3 Gennaio 2014
   Anche la giunta Driutti adotta un codice di comportamento anti-corruzione per i dipendenti municipali, vademecum che fissa anche regole e limiti per regali e compensi. «Il dipendente – spiega il vicesindaco Genova, che ha proposto l’atto –, oltre a non sollecitarli, non può accettare doni per sè o altri se non di modico valore (fino a 100 euro) e nell’ambito delle normali relazioni di cortesia o consuetudini. E non può accettarli come corrispettivo per aver compiuto (o compiere) un atto del proprio ufficio. Stesso discorso per pranzi o cene offerti da soggetti esterni al Comune. Il codice prevede poi che il personale, se coinvolto in un processo definito a rischio dal piano triennale per la prevenzione della corruzione, non possa accettare nella maniera più assoluta regali o compensi nemmeno di modico valore. I regali ricevuti fuori dei casi consentiti saranno subito restituiti». Il documento è stato approvato sulla base di un decreto del presidente della Repubblica. «D’ora in poi il personale dovrà agire seguendo il vademecum approvato in giunta, che per la prima volta raccoglie in un unico testo una serie di principi e doveri di condotta lavorativa, cautele e regole mai scritte prima». Il Comune potrà agire in giudizio per il risarcimento del danno, anche all’immagine, procurato dal consulente o collaboratore in relazione alla gravità del comportamento e all’entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro e al prestigio dell’ente. «Sono convinto – rileva Genova – che il personale comunale è già ben consapevole di come deve comportarsi, con o senza codice».
Tra le regole di trasparenza e correttezza dei dipendenti anche la segnalazione di eventuale appartenenza ad associazioni (non sindacati e partiti politici) «i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento dell’attività dell’ufficio di appartenenza.Il dipendente, inoltre, non può esercitare attività commerciali, industriali o professionali o assumere impieghi alle dipendenze di soggetti pubblici e privati, ma può chiedere l’autorizzazione per incarichi temporanei. Sono previste eccezioni per il personale part time». Per evitare conflitti d’interessi, il dipendente non può partecipare «a decisioni o attività che in quale modo coinvolgano interessi propri o dei suoi parenti»; inoltre, è tenuto a denunciare eventuali illeciti amministrativi al proprio superiore o al responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione. Allo stesso tempo, deve garantire la tracciabilità delle sue decisioni.
I dirigenti, prima di assumere l’incarico, devono comunicare le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possano porlo in conflitto di interessi con la funzione pubblica. Non si possono usare, infine, i mezzi di trasporto dell’amministrazione se non per mansioni d’ufficio.
Rosalba Tello


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