giovedì 23 gennaio 2014

«Oleis esempio di disservizio del Comune»

Rassegna Stampa - Gennaio 2014

cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Oleis esempio di disservizio del Comune»
Manzano, 22 Gennaio 2014
Zamò attacca la giunta Driutti: assurdo riparare solo dopo oltre tre mesi una panchina rotta Manzano, 22 Gennaio 2014 «I disservizi di questa amministrazione, latitante anche rispetto alle normali cose da risolvere nel quotidiano e ai piccoli, ma importanti, problemi dei cittadini, sono davvero surreali: una panchina rotta a ottobre e messa in sicurezza dai cittadini stessi, che provvedono pure al decoro della piazzetta con sfalcio e cure, è il sintomo dell’inerzia di chi dovrebbe fare e non fa». Il consigliere di opposizione Lucio Zamò commenta così il caso della panchina di Oleis, da mesi divelta e non ancora sistemata: «C’è uno scollamento tra i cittadini e questa amministrazione, che sta dimostrando poca sensibiltà nei confronti della gente di Oleis. L’assessore delegato ha mandato tre tecnici per un sopralluogo solo a inizio gennaio, a distanza di oltre tre mesi, proteggendo il sito con una transenna in attesa di reperire i 1.800 euro per la riparazione. La giunta Driutti è impegnata a promuovere opere impegnative e non certo prioritarie, come il campo sportivo, per creare campetti di erba sintetica, opera che costerà ben 750 mila euro, e non si trovano 1.800 euro per la riparazione di una panchina divelta che metterebbe in sicurezza la piazzetta, rendendola decorosa e vivibile? Lasciamo ai cittadini ancora una volta trarre le conclusioni, ma precisiamo che un buon governo locale si contraddistingue anche dall’intervento tempestivo nella risoluzione di problemi di ordinaria manutenzione». Zamò chiude invitando tutti gli amministratori «ad affidarsi al buon senso per il bene comune, tralasciando le critiche inopportune sulla conduzione di un luogo privato, anche se di prestigio, come accennato dall’assessore al patrimonio riferendosi a villa Braida a Oleis. Se si vorranno ascoltare le esigenze dei nostri cittadini, allora avremmo socialmente assolto al nostro dovere di amministratori pubblici in maniera seria». Rosalba Tello
 
 

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