domenica 2 febbraio 2014

Tomadoni: sindaco e Pro loco al capolinea

assegna Stampa - Febbraio 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale - Comune di Manzano
Tomadoni: sindaco e Pro loco al capolinea

Manzano, 2 Febbraio 2014

«Pro loco e sindaco sono al capolinea: all’assemblea Pro loco del 23 gennaio s’è tenuta una stucchevole rappresentazione dell’inverosimile»: Olvi Tomadoni, ex amministratore e consigliere dimissionario di Manzano innova eletto con Iacunim, interviene nel dibattito sulla crisi di Pro loco e Comune. «Molti presenti all’assemblea Pro loco sono andati via scuotendo il capo prima che il piatto forte del bilancio fosse servito – rileva –. Direttivo dimissionario e niente microfoni al banco della presidenza, forse a proposito. Dopo due ore di schermaglie sullo statuto, la relazione recitata a braccio dalla residente dimissionaria Riva sembra una storiella per bimbi: denuncia il fuggi fuggi di buona parte dei consiglieri per le diatribe politiche interne “mentre la Pro loco dovrebbe essere apolitica e apartitica” dimenticando l’impegno profuso nel distribuire i bigliettini dei suoi candidati di riferimento alle regionali». Circa il revisore dei conti, «l’autodifesa della presidente supera il patetico: riconosce d’aver operato contro le previsioni dello statuto, prontamente criticata dal pubblico. Tenta di ritrattare, ma è il caos». E la Driutti? «Se avesse un minimo di buon senso – dice Tomadoni – dovrebbe dimettersi evitando la disastrosa situazione di Pro loco e Comune, per sua colpa e arroganza (vedi destituzione del produttivo capufficio Nardin e assunzione della super-segretaria amica). Nessun progetto prestigioso realizzato in barba ai mega-programmi annunciati e festeggiati prima di iniziarli, vedi Pisus, Parchi industriali, Cittadella del design. Cosa di peggio può fare (o non fare) ancora la Driutti dopo aver maltrattato i collaboratori “rei” di adombrarne l’immagine?». Rosalba Tello


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