domenica 23 marzo 2014

«La Palmanova-Manzano andava fatta»

Rassegna Stampa - Marzo 2014

cav. Rosario Genova

«La Palmanova-Manzano andava fatta»
 Dal vicepresidente della Provincia agli ex amministratori della capitale della sedia la condanna allo stop della Regione

Manzano, 22 Marzo 2014
  Non si fanno attendere le reazioni politiche all'annuncio della Regione dello alla Palmanova-Manzano. Un blocco da più parti accostato a promesse politiche fatte in campagna elettorale «e che non tiene conto di un lavoro e di una progettazione che arrivano da lontano, frutto di condivisioni e visioni lungimiranti»: forte il disappunto del vicepresidente della Provincia, Franco Mattiussi, che bolla la decisione del governo Serracchiani come «miope sulla possibilità di valorizzare il Distretto della sedia. Bloccare la Palmanova-Manzano significa vanificare tutti gli interventi che in questi anni sono stati fatti in vista della creazione della nuova arteria. La nuova complanare, o la variante 352, pensate e attuate allo scopo di collegare il raccordo della A4. Un’opportunità persa, che parte da una visione di attuale decrescita produttiva di una zona in difficoltà, ma che se tagliata fuori anche poche opportunità di ripartire». Sulla stessa linea anche l'ex sindaco Lidia Driutti, da sempre a favore dei lavori: «Dieci anni di lavoro buttato alle ortiche, sono state snobbate le volontà del territorio. Il no della Regione snatura tutto il progetto propedeutico di più ampio raggio portato avanti con investimenti di risorse e tempo. I soldi spesi sinora a questo punto sembrano risorse buttate al vento per una decisione solo politica». L’ex vicesindaco e assessore alla viabilità di Manzano, Rosario Genova, sostiene che «oggi le strade regionali sono diventate urbane con tutte queste rotatorie. Era un motivo ulteriore per sostenere la nuova viabilità Palmanova-Manzano. E’ bene che la presidente Serracchiani tenga presente che finora è stato speso denaro pubblico». Sulle dichiarazioni dell’assessore Santoro sulla necessità di ricostruire le condizioni per la ripresa dello sviluppo nel Distretto della sedia, Genova è netto: «Si faccia una politica di buon senso, agendo da subito sugli sgravi fiscali per le aziende del Triangolo della sedia, che non da oggi sono in grande sofferenza». Insomma, emergono posizioni molto distanti tra chi da un lato giudica buon senso bloccare un opera che, se realizzata (costo 90 milioni di euro), non terrebbe conto di uno scenario economico profondamente mutato (errore secondo alcuni già fatto con la nuova bretella di Premariacco) e chi invece riconduce il tutto a mere scelte politiche, tanto superficiali quanto dannose. Silvia Riosa

 

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